Capricorn College: Orfeo 2000 (1972)

capricorn college orfeo 2000 1972Se c'è una cosa che non capisco, è perché alcuni annoverino questo disco nella categoria del Prog Italiano, visto che per certi versi è jazz e per il resto si tratta di musica leggera: ben suonata, ben cantata ed arrangiata, ma "Prog" neppure lontanamente.

Probabilmente il buon Paolo Barotto, grande collezionista Italiano, lo incluse nel suo libro "Il ritorno del Pop Italiano" per la sua estrema rarità e per la sua rispettabile quotazione.

Storicamente, i Capricorn College vengono fondati al principio degli anni '70 dal tastierista Mario Barigazzi, già popolarissimo negli anni '60 come Barimar e si presentano come sestetto con tanto di due chitarre e un fiatista.

Scritturati nel 1971 dalla Bentler pubblicano due singoli (di cui "Story" pare venne passato ad "Alto Gradimento"), per poi passare nel 1972 l'etichetta Kansas, specializzata principalmente nel genere melodico Italiano.

capricorn college 1972Dopo altri due 45 giri di materiale inedito, tra cui un Extended Play, arriva finalmente la prova su 33 giri, "Orfeo 2000", una miscela non propriamente omogenea di canzoni melodiche e brani jazzati.

Passando all'ascolto si nota che tutte le canzoni, dall'iniziale "Io piu te" a "Particolare amore", passando per la title-track "Orfeo 2000" hanno più o meno le stesse caratteristiche a mezza via tra balera e night-club: armonie elementari, voce confidenziale, testi ai limiti del melenso, largo uso di tappeti orchestrali e una neanche troppo vaga somiglianza allo stile dei Pooh.

capricorn college orfeo 2000Fortunatamente una tale semplicità viene ben compensata dai brani strumentali (da "Adamitico sound" a "Sei giorni su sei") che non solo rivelano una degna classe strumentale, ma sono anche timbricamente tonici e variegati, sebbene il groove generale richiami spesso quello dei Delirium.

Tuttavia, una volta pubblicato, il disco, manco a dirlo, non soddisfa né i frequentatori delle piste da ballo, né gli appassionati di jazz e vende poco o nulla.

Indomiti, i "Capricorn College" ritenteranno la carta discografica due anni dopo con "LP di primavera", questa volta però composto solo da canzoni leggere.
Le vendite non andranno meglio e il gruppo si scioglierà nel 1978 dopo aver pubblicato ancora un singolo.

3 commenti :

Anonimo ha detto...

Attendiamo una recensione più accurata del secondo album, a mio avviso superiore al primo, almeno nei pezzi strumentali che trovo davvero fantastici!
Ale

Anonimo ha detto...

Disco di musica leggera non particolarmente originale con alcuni buoni brani strumentali

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Tutto sommato, per me questo è il miglior disco dei Capricorn College, sebbene sia abbastanza mediocre come il successivo lavoro

Michele D'Alvano