Underground Set: Underground set (1970)

Underground Set

Gruppo a  lungo ritenuto fantasma, nato nel 1970 e con all'attivo due album più unici che rari, rappresenta bene quello che fu il panorama più oscuro della psichedelia italiana di fine anni '60.

Originalmente scritturati dalla Radio Records (etichetta distribuita dalla Ariston), pubblicano nel 1970 il loro primo omonimo album costituito da una decina di brani, tutti composti da GP Reverberi sotto lo pseudonimo di Ninety e costituito sostanzialmente da un'infilata di esercizi di stile molto più interessanti per un collezionista o un montatore cinematografico che non per un appassionato di musica: di fatto, molti dei brani proposti, vennero proprio adoperati per spots e sigle televisive.

All'ascolto il disco appare immediatamente levigato, formale e men che meno innovativo in tutte le sue parti.

underground set 02Si parte da un modesto pastiche a mezza via tra uno standard Rock'n'Roll e una melodia sudamericana ("Arcipelago"), per finire con un leggero Beat da balera anni '60 ("7°meridiano") che nulla toglie e nulla aggiunge alle tonnellate di note già trite e ritrite da un biennio a quella parte.

A certificare la mediocrità generale si segnalano poi un falso Samba con tanto di Batucada e coretti Carioca nella peggiore tradizione turistica ("Samba natalizia" - si noti ahimè che "Samba" sarebbe un sostantivo maschile!) e un Vaudeville da film Western di infima categoria ("36° parallelo"). E mi fermo qui.

Salviamo per tonicità dinamica solo "Underground in Blue" e "Shake 26" che, almeno per capacità di sintesi, svelano le doti più rilevanti del gruppo, comunque sempre molto preciso ed estremamente professionale.

underground set 03Al di là di questo, nulla si è saputo per molto tempo degli "Underground Set" sin quando una testimonianza di Paolo Siani lasciò intuire che, almeno in parte, i musicisti potrebbero essere stati i futuri Nuova Idea.

Ultima nota: si mormora anche che la colonna sonora del mitico film "L'uomo dal Pennello d'Oro" con la giovanissima Edwige Fenech, fosse firmata da questa band e dai J Plep di Giorgio Usai, futuro New Trolls.

Concludendo: se proprio vi va, lasciatevi cullare da questa piccola testimonianza-ombra del un tempo che fu: organizzate un party a base di minigonne, shake, luci rosse e gialle, Vov e Amaro Cora. Accendete il vostro stereo "Augusta" e vedrete che questa musica andrà benissimo.

Se però aspirate a qualcosa di più rilevante: ascoltate gli "Underground Set" almeno una volta nella vita per cognizione di causa e poi, dimenticateli senza rimpianti.

52 commenti :

Anonimo ha detto...

Questa mia mail e' soltanto per farti i complimenti .Ho scoperto per caso questa meraviglia (cercavo la recensione di Caronte ...) e son rimasto sorpreso ...Ciao .Gilberto

V I K K ha detto...

John, da buon amante dell'etichetta Blue Note questi non mi dispiacciono per nulla, le loro trovate sono sicuramente "cheap", una via di mezzo tra il Carosello e la exploitation italiana.
Manca l'innovazione, ma sarà per il dannato revival, suonano piacevolmente vintage.

Nota di colore: non capisco abbiano optato per la cover gialla quando l'inlay è un'esplosione psichedelica.

PS per il party facciamo a casa tua? Io porto il Biancosarti OK?

Anonimo ha detto...

OK. Si può fare: belle donne e good brothers in giusta proporzione (diciamo 3 a 1) ... e poi ... io ci metto il Rabarbaro Zucca e i DISCHI, tu il catering e fiumi di "Punt e Mes" e Cordial Campari.

Sul più bello della serata, abbassiamo le luci, accendiamo le lampadine psichedeliche, mettiamo su gli "Underground Set" e vediamo che succede.

Giampaolo ha detto...

ciao cosa hai /avete ascoltato di Frank Zappa?
Ciao e buon fine settimana!

Anonimo ha detto...

Ehm...io ho ascoltato quei 10-20 album essenziali. I miei preferiti sono innanzitutto "Hot Rats" (dove c'è quel miracolo assoluto di "Peaches en Regalia"), poi "Shut up 'n' play yer guitar", "Waka/Javaka", "Studio tan", Freak Out", "Sleep dirt", "Apostrophe", "Sheik yerbouti", "Zoot Allures" e "200 motels".
Comunque in linea di massima, preferisco i brani strumentali a qualli cantati.
Una buon WE anche a te.

Anonimo ha detto...

Di questi ne ignoravo davvero l'esistenza.

Andy

Anonimo ha detto...

Grazie a te per dare vita a questo interessantissimo blog... e complimenti per il libro fatto in collaborazione col grandissimo Primo Moroni. Ho visto la presentazione in Shake. Di tanto in tanto torno a trovarti e se trovo qualcosa che mi colpisce di più allora la cito. Un saluto.

isidax ha detto...

questi li aveva mia sorella più vecchia, io a 10 anni giocavo col frisbee ;-)))

Anonimo ha detto...

Gli "Underground Set" li ho recensiti solo per cognizione di causa e perchè mi è stato "chiesto" indirettamente.
Per il resto, pur essendo a loro modo gradevoli (come dice l'amico Vikk), restano a mio avviso nulli sia dal punto di vista innovativo che conflittuale.

P.S. OKKIO: se la tua sorellina maggiore possiede quest'album, dille che ha in mano una piccola fortuna. Che so... un regalo di Natale all'amico John?

Anonimo ha detto...

Fantastico "pezzo di colore"! Mi sembra di sentirla quella musica di "plastica colorata", un po' "muzakata",che descrivi, mista all'Amaro Cora, al Kambusa, alle luci colorate e all'altra paccottiglia dell'epoca.
(ofvalley)

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo su quanto dici alla fine, li trovo molto molto più acidi di tanti altri gruppi italiani dell'epoca e del genere associato alla psichedelia, e sappiamo che nella vastità italiana che contraddistingue questo genere, pochi sono stati acidi quanto loro. Inoltre direi molto meno maturi degli I Nuova Idea ma sicuramente su alti livelli.Seby

JJ John ha detto...

Seby, hai sicuramente ragione tu paragonandoli con altri gruppi che non conosco.
A me sono sembrati un po' "di maniera" per essere lisergici, ma forse devo semplicemente riprendere in mano la scheda.
Grazie.

Anonimo ha detto...

mi sembra difficile che esistano gruppi di questo genere che tu non conosci!
in ogni caso trovo le tue recensioni davvero complete e scritte con professionalità!
scusa se al primo commento non ho fatto i complimenti a questo splendido blog! grazie a Voi sto scoprendo molto più di quello che potevo pensare!Seby

J.J. JOHN ha detto...

Grazie mille Seby, sono contento che il blog ti piaccia e conto di risentirti ancora un sacco di volte.

Ecco, il discorso è che io non sono un "psichedelico", salvo per essere un fan delle "Stelle di Schifano", "Gli Alisei", "Chetro & Co" e qualche altra manciata di gruppi.
Poi beh, competo sulla psichedelia inglese, ma su quella italiana un po' meno perchè il mio racconto parte dopo.
Magari mi indicherai qualcosa tu :-)

Anonimo ha detto...

conosci Gli Astrali? hanno fatto un album nel 1967, si chiama Viaggio Allucinogeno, a parte le canzoni conosco poco!!Seby

J.J. JOHN ha detto...

Si, gli Astrali di Torino.
Hanno inciso un Lp nel '67 ma non nessuno glielo ha mai pubblicato. Lo ha fatto la "Destination X" nel 95.
E' molto carino, ce l'hai?
Se però ti piace quel genere, devi ascoltare l'album "Dedicato a..." delle "Stelle di Mario Schifano" e il singolo "Le Danze della Sera" di "Chetro & Co.".
Credo siano i migliori esempi in assoluto di psichedelia italiana.

Anonimo ha detto...

si, ho trovato l'album in mp3 però e lo sto ascoltando proprio adesso! conosco anche Le Stelle e trovo siano davvero interessanti! come descrivi tu, sono davvero simili allo stile dei VU!

se hai facebook mi piacerebbe aggiungerti, io gestisco una piccola pagina (a mò di radio) dove spesso posto alcune chicche sconosciute ai più! Seby

JJ John ha detto...

Benissimo.
Mandami l'indirizzo della tua pagina Facebook (magari privatamente, please).
Io non lo frequento e non compaio, sia per motivi ideologici che di tempo, ma non si sa mai che si possa fare una "trasmissione" insieme.
JJ

PS: a proposito di psichedelia, le hai già viste le schede su "Blue Phantom", "Braen's Machine", "Ping Pong" e "Fourth Sensation"?
Quelli erano altri gruppi di nicchia.
Qualcuno era particolarmente interessante, altri un po' meno.
Sappimi dire.

Anonimo ha detto...

http://www.facebook.com/pages/Radio-Rock-Palermo/107608842609741?ref=ts

questa è la mia pagina! (privatamente non so come inviartela, credo dovrei iscrivermi...)
cmq no, non ho ancora letto le schede riguardanti quei gruppi! ma piano piano, vado leggendo tutto...questo blog è davvero un forziere pieno di gemme! io ti ringrazio sempre per la cortesia e per la disponibilità nel regalarci perle del genere!!!!Seby

JJ ha detto...

Grazie Seby.
La tua pagina è bellissima. Già vedere Jimmy Page con l'archetto mi mette di buon umore.
Se vuoi fare una chiaccherata con me sul tuo canale radio (non so come, ma credo che non sia un'impresa da ingegneri nucleari), scrivimi in privato.
La mia mail la trovi nel mio profilo in altro a sinistra del sito.

Anonimo ha detto...

eheh Jimmy è Dio per me!

perfetto, io ho molta musica internazionale da poterti mandare se vuoi! ed anche abbastanza ricercata! per fortuna che c'è gente come te in italia! Seby

Rodmisur ha detto...

Se puede descargar este disco? no encuentro el link, si puedes responder estare agradecido. saludos

Anonimo ha detto...

Desculpe mas es muito dificil neste momento de desgargar esto ou qualquer file.
Y si encontra-llo, cuidado aos virus!

DogmaX ha detto...

Effettivamente è quasi impossibile trovare quest'album, solo su Youtube si trova qualcosa.

Comunque JJ ho letto che in realtà sia loro che gli Psychoground non erano altro che i Nuova Idea, l'hanno detto in un'intervista. Che dici di aggiornare le schede? :)

Anonimo ha detto...

Si, qui avevo accennato a qualcosa. Anche la soundtrack dell'"Uomo dal pennello 'oro" non era male come chicca. Pensa che hanno fatto anche il DVD.
Jj

Anonimo ha detto...

Hei, JJ,
solo da qualche sera leggo il blog.
Mi sto appassionando veramente al Prog italiano e girando ho scoperto anche gli Psycheground, sempre del giro Underground Set e Nuova Idea. A me non dispiacciono. Se ce ne parli non sarebbe male.
Grazie.
SuperElimo

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti,
per cortesia, qualcuno saprebbe indicarmi altri dischi, italiani e non, di gruppi che suonavano musica tipo gli Underground Set?
Ho un debole per loro... (ho sia il cd che il vinile!).
Grazie. paolo

Anonimo ha detto...

....dimenticavo di scrivere che i gruppi italiani (Psycheground Group, Blue Phantom ecc.) li conosco gia'.
Ho cercato su RateYourMusic, ma ho trovato pochissimo....

DogmaX ha detto...

Ciao Paolo.

Io ti consiglio i Blue Sharks. Anche in tal caso, si sa pochino sul gruppo, tranne che in un album (It Became Crystal) ci lavorò Stelvio Cipriani... ma forse anche negli altri due, boh, non ricordo la storia precisamente.

Quella stradannata "The Newcomer" mi è rimasta in testa per settimane intere :S

E ora mi è rientrata di nuovo aiutooo XD

Anonimo ha detto...

Grazie DogmaX!

DogmaX ha detto...

Grazie a te che mi hai fatto rileggere il mio commento e mi è rientrata The Newcomer in testa xD

J.J. JOHN ha detto...

Caspita!
Stavo riascoltando "La Locanda delle fate" ma controllando la posta mi sono dirottato su "The Newcomer".

DogmaX e Paolo...
... ma siete proprio degli irriducibili ....

Anonimo ha detto...

ciao J.J. John,

e' vero, sono un irriducibile e mi scuso con Dogma X, ma anche a me capita di avere un motivo nelle orecchie per ore, ed allora vado subito a riascoltarmelo (magari anche 4-5-6 volte, sic. :-) ). Ho trovato qualcosa del genere come "Library Music", ma spero sempre che qualcuno mi dia qualche dritta, anche su gruppi stranieri, tipo quella (ottima) dei Blue sharks.

DogmaX ha detto...

E' rientrata The Newcomer. Vi odio XD

Scherzi a parte, a me altro che ore, le prime volte mi è stata in testa per una settimana intera xD

Veramente, è una piccola canzoncina, ma ha delle ritmiche simpaticissime e orecchiabili all'inverosimile...

Un po' tutto l'album è così, ma The Newcomer, per me, è micidiale.

Anonimo ha detto...

Se gli Underground set erano nulli allora lo erano anche gruppi più osannati e conosciuti come gli americani Vanilla Fudge!

J.J. JOHN ha detto...

Non te la prendere anonimo: non è una questione personale. E' una questione di conflittualità.

U G O ha detto...

SCUSA JOHN MA C'ENTRANO QUALCOSA I PSYCHEGROUND GROUP CON GLI UNDERGROUND SET O SONO ALTRA COSA?

J.J. JOHN ha detto...

No, sono due gruppi distinti.
E' che a quei tempi il termine "underground" andava molto di moda.

ugo ha detto...

disco gradevole magari adatto(come dice john)ai party del sabato sera ma suonato bene e con strumenti veri!una piccola perla di fine decennio!

Paolo ha detto...

Visto il mio debole per le belle donne ed i cocktail di contorno ho chiaramente alzato le antenne.
Fortuna vuole che ho trovato una stampa tedesca accessibile che mi è appena arrivata, condizioni eccezionali e giro sotto la puntina.
Che dire?
Concordo con John, disco non essenziale ma che sta bene in una collezione.
Va via liscio e simpatico.
Certo, la partenza di Arcipelago stile Ballo di Simone un mezzo pugno in pancia me l'ha dato, non ero pronto :)

U G O ha detto...

JOHN COME MAI UNA SCHEDA SUI "PSYCHEGROUND GROUP" NON L'HAI ANCORA FATTA?POI NOTAVO CHE SUL TUO LIBRO MANCA PURE UNA SCHEDA SUI CELESTE/IL SISTEMA MENTRE SUL TUO BLOG CI SONO ENTRAMBE?UNA SCELTA OPPURE UNA DIMENTICANZA?VEDO CHE SOPRATTUTTO IL SISTEMA LO OSANNI A LIVELLO DI PROG SEMINALE X TUTTO IL MOVIMENTO CHE POI SI è SVILUPPATO!

J.J. JOHN ha detto...

La scheda sui Psycheground l'avevo persino completata, ma l'ho cancellata per errore e dalla rabbia non l'ho mai più rifatta. Credo però sia venuto il momento di riparare.

A differenza di quanto accade su Classic Rock che è un sito indipendente, nel libro sia io che Michele abbiamo dovuto rispettare un limite di battute. Le mie erano tassativamente 180.000, per cui sono saltati il femminismo, le radio libere, l'analisi sulle città in quanto sistemi di produzione di cultura eccetera. Allo stesso modo, anche Michele avrà dovuto fare i suoi conti.

ugo ha detto...

ma si del resto il libro,pur essendo bello,non esclude il tuo blog!diciamo che son due cose che si completano a vicenda dai.....un abbraccio...ugo!

Anonimo ha detto...

Quando ho letto che sul disco c'era "Arcipelago" mi si è accesa una lampadina ed ho ricordato di quando, a sei anni d'età, ascoltavo letteralmente catturato questo splendido pezzo di rock strumentale alla TV. Ed, a distanza di quarantacinque anni, ho provato una grandissima emozione a riascoltarlo.
Sia data a gente come gli Underground Set la giusta gloria che meritano!! Erano ragazzi di Genova, come i New Trolls (alcuni di loro erano nei Nuova Idea) e tanti come loro, partendo dalle cantine e dai garage, hanno portato al successo una musica che non invecchia mai. Sentendo le mummie incartapecorite di Sanremo 2015, viene solo un'immensa nostalgia per "Arcipelago" e canzoni similari. Ora lancio una proposta: c'è qualcuno che organizzerebbe un anti-festival con vecchie e nuove band (magari ci sono anche quelle) del beat psichedelico e del progressive italiano? Non sarebbe una rimpatriata di vecchie glorie o di mummie da mausoleo, ne sono convinto. J.J. cosa ne pensi?

JJ ha detto...

Credo che lo stiano già facendo :-)
E comunque, altro che "mummie"! Dagli anni Settanta c'è solo da imparare.

Anonimo ha detto...

Grazie per l'informazione! Ti invito a pubblicare sul blog data e luogo di queste lodevolissime iniziative. In quanto alle mummie, quelle VERE, stanno nella piramide del "faraone" Carlo Conti!!

Anonimo ha detto...

Direi che una pagina sui Psycheground Group sia assolutamente necessaria!! Ho sentito il loro album (anno 1970) ed è formidabile!! Non penso di dire una bestemmia se ritengo che i Nuova Idea, con il loro nome vero, non abbiano più toccato le vette di rock acido e trascinante dei loro dischi pubblicati come Underground Set e Psycheground Group. Forse, Zoccheddu, Usai, Casagni, Siani e Ghiglino erano ancora un gruppo "beat", un gruppo da "45 giri" (ottimo anche quello a nome J.Plep: La Scala/L'anima del Mondo) e da "mangiadischi" ed il loro passaggio nel "progressive" non è stato indolore. Ma, questa, è forse una mia modesta opinione.

U G O ha detto...

be mi trovi d'accordo una scheda sui PSYCHEGROUND GROUP andrebbe fatta ma il PROG è così vasto che il povero caro JOHN fa fatica a trovare il tempo per partorirle!mica perchè se ne è dimenticato!hai voglia tu ANONIMO quante schede ancora andrebbero fatte ma col tempo e tanta pazienza JOHN ci accontenterà statene certi bloggers!ad esempio io aspetto una scheda sugli HYDRUS gruppo di fine 70 di prog-elettronico che col loro unico disco hanno lasciato una bella perla che spero JOHN(appena potrà)partorirà...grazie UGO

Anonimo ha detto...

Ho solo sentito Arcipelago,e se non sbaglio era la sigla di un programma.Mi piacevano gli Underground Set.Li ho sempre amati e quando sono riuscito a "prendere" il loro album ho fatto i salti di gioia.....forse perchè sono troppo vecchio?

Ureo ha detto...

Non sono d'accordo sulla recensione. Lo trovo un album tutto sommato dignitoso e volendo anche meritevole di acquisto. Suona vecchio, è vero come leggo nei commenti, ma all'ascolto ci riporta in un "epoca che fù". Potendo acquistate il disco originale, non costa tantissimo (alla fine si è scoperto che non era così raro come si credeva) ha un sapore diverso quando gira la puntina...

Anonimo ha detto...

Disco piacevole

Michele D'Alvano

DogmaX ha detto...

Riascoltando quest'album dopo un bel po' di anni, l'ho trovato abbastanza noioso se non per qualche traccia. Molto più noioso e didascalico il successivo, che non è neanche presente su questo sito, e forse a pieno merito.

Ho rovistato i vecchi commenti e mi sono ricordato di "The Newcomer" dei Blue Sharks, che credo non sento davvero dal 2012 quando decantavo che "non mi usciva dalla testa". Non l'ho ancora riascoltata, ma me la ricordo ancora in parte, a testimonianza che il mio cervello è molto più bravo a memorizzare i ricordi sulla musica che su tutto il resto :-D