Le Groupe X: Frrrrrigidaire (1973)

groupe x 1Dietro lo pseudonimo collettivo di "Le Groupe X" si nasconde in realtà il musicista, fonico e arrangiatore Gianluigi Pezzera, noto negli anni '70 per aver cesellato il sound di Lp quali I Bisonti (1969), "Il Signor G" (1970) di Gaber, "Biglietto per l'Inferno" (1974) e tutti i primi albums sperimentali di Battiato ("Fetus", "Pollution", "Sulle Corde di Aries" "Clic"), che già gli conferirono una grande competenza in materia di nuove tecnologie: moog e sintetizzatori in particolare.

Attivo particolarmente nelle sale d'incisione "Il Cortile" e "Regson" di Milano e gli "Stone Castle Studios" di Carimate, sappiamo che fu sua anche la colonna sonora del film "La cerimonia dei sensi" di Antonio d'Agostino (1979) con una giovanissima Eva Robin's.
Avvalendosi invece del nome "Le Groupe X", il nostro compone e pubblica ben due albums tra il 1973 e il 1978. Purtroppo, non vi sono al momento sufficienti informazioni per stabilire se questi lavori vennero eseguiti da una band o dal solo autore. Comunque, è quasi certo che a suonare tutte le tastiere fosse lo stesso Pezzera.

groupe x 2La prima fatica de "Le Groupe X" esce nel 1973, esattamente all'epoca della collaborazione con Battiato e porta il buffo nome di "Frrrrrigidaire" (con cinque "r").
Pubblicato dalla CiPiTi (una costola della EMI Italiana) e dotato di una sontuosa copertina apribile, il disco contiene sette brani strumentali (totale:32 minuti circa) tutti scritti e arrangiati da Pezzera e dal groove imperniato su un'artiglieria di tastiere che a orecchio, sembrerebbero comprendere un piano preparato, un Moog, un VCS 3, un Eminent e un Farfisa. Le chitarre sono poco adoperate e la sezione ritmica basso-batteria si limita allo stretto necessario senza troppi breaks o virtuosismi.

Le lapidarie note di copertina non ci consentono di sapere altro, eccetto per un "published by La Volpe", dove "La Volpe" sarebbe poi il nome delle edizioni musicali.

groupe x 3All'ascolto, le musiche suonano molto "overground" anni '60 con situazioni sonore che richiamano i lavori di Chimenti e Underground Set , pur con tre anni in ritardo.
Si suppone dunque che questo album fosse stato pubblicato o un po' "per gioco", per qualche velleità personale, o forse "su commissione".
In ogni caso, a parte un paio di composizioni, si ha l'impressione che "Frrrrrigidaire" fosse un'opera
più di "contenimento" piuttosto che un concept premeditato.
Non a caso, la prima traccia "To reject" suona quasi uno spot pubblicitario, anche se giocato su un crescendo timbrico ne lenisce la ripetitività.
"Under a bridge" ricorre invece a uno stretto flanger sulla tastiera per supportare una base percussiva senza scossoni timbrici o armonici.
"Crawling" è melodia pura con abuso di "portamento" del Moog, mentre davvero opinabile (per non dire brutta) è invece "Equator" che evoca "all'italiana" sapori tropicali, ma senza restituirne né phatos né la fantasia (tipo "Samba natalizia" degli Underground Set, per intenderci).

groupe x 4Fortunatamente, proprio quando verrebbe voglia di soprassedere all'auditing, arrivano i due brani migliori per cui questo vinile viene ricordato: la cinematografica "Frrrrrigidaire" posta in chiusura del primo lato (un tema drammatico intercalato da un piacevole break classico) e la lunga sinfonia "Multi facet" (13') che occupa quasi tutto il lato B e nella quale Pezzera si sbizzarrisce in molteplici citazioni classiche (in particolare la "Gymnopedie" di Eric Satie), psichedeliche, elettroniche e rock.

Chiude il disco un'acida composizione in 5/4 che sembra anch'essa molto più adatta ad una colonna sonora che non a un comune long playing.
Concludendo, "Frrrrrigidaire" non stupisce nè per tecnica nè per originalità è, per quanto ne sappiamo, ebbe anche un modesto riscontro di critica e pubblico al punto di renderlo assai quotato sul mercato collezionistico.
Poco incisivo e soprattutto troppo frammentario stilisticamente, resta dunque una dignitosa testimonianza del sound di quei tempi, pur se inesorabilmente marginale.

19 commenti :

Anonimo ha detto...

In altri tempi avrei sospettato non poco, ma si sa la mia ignoranza è inversamente proporzionale alla tua conoscenza.

Andy

URSUS ha detto...

Il disco è carino,anche se gli strumentali alla lunga stancano un po'...per caso sai dove trovare il video de LA CERIMONIA DEI SENSI?,mi interessa come film.

J.J. JOHN ha detto...

Andy,Classic Rock è anche un viaggio nel "lato oscuro della luna": un pò come fai tu col Kraut.
-
Ursus, non lo so: quelli sono film che puoi trovare a 2 euro dagli ambulanti come a 200 da altra gente.
Prometto che se so qualcosa, te lo dico.

Anonimo ha detto...

JJ ho visto la finale di x factor e mi è sembrata una buffonata. tu cosa dici

JJ JOHN ha detto...

"Ognuno tiene famiglia", caro anonimo.
X Factor è il prodotto di una certa concezione della società, della musica e dello spettacolo, incluso la stampa dei CD in diretta dalla fabbrica.
Non me ne vogliate, ma io me ne tengo a debita ed incolmabile distanza.

URSUS ha detto...

"La cerimonia dei sensi" non esiste in dvd e forse nemmeno in vhs,per me che sono un cultore dei B-movies è un pezzo da tenere in considerazione,se qualcuno mi indica dove si può reperire(scaricare,magari)glie ne sarei grato.

lenz ha detto...

mannaggia..ora mi è venuta la curiosità!! a me sto genere di musica piace un sacco ma non riesco a reperirlo sto disco.. qualcuno di voi lo ha almeno in mp3 se non in cd?

Anonimo ha detto...

Prova qui, ma non dirlo a nessuno.
http://gentleoctopus.blogspot.com/2009/01/le-groupe-x-frrrrrigidaire-1973.html

lenz ha detto...

grazie della dritta ma niente da fare purtroppo... un link vuoto e l'l'altro scaduto. non saprei come fare. qualche altra idea?

J.J. JOHN ha detto...

No. Very Sorry.

lenz ha detto...

no... non me le potete dare così ste notizie.. ho sentito qualche brano in streaming ed è proprio il genere di synthmusic che mi affascina..
jj o altri, avete qualche altro disco sul genere da potermi consigliare? avevo il 45 giri di popcorn (che mi è stato rubato) e da piccolo mi finivo il lato b "synthetic sister".. inutile dire che quel pezzo non lo si ritrova nemmeno a pregare in giavanese..

DogmaX ha detto...

lenz anche io sono alla ricerca di quest'album, se possiamo scambiarci le mail possiamo parlarne che dici? ;)

Anonimo ha detto...

http://plixid.com/2012/03/08/le-groupe-x-frrrrrigidaire-1973-mp3/

provate qui

ThE cX MaN ha detto...

Ciao,

ho una copia near mint di questo LP (che voglio comunque tenere) e chiedo: come è possibile che su Discogs sia valutato ben 350 euro quando sul borsino di J.J. (del quale mi fido molto di più) è solo a 85?

Grazie per l'eventuale risposta, Mario - Genova

JJ ha detto...

Caro Mario,
tieni conto che il borsino riporta quotazioni non proprio aggiornatissime e comunque relative ad esemplari VG++: una condizione che oggi è sempre meno richiesta e dunque fin troppo svalutata.
Secondo: aggiornare costantemente il borsino mi richiederebbe molto tempo che non ho, per cui scusate se alcune quotazioni sarebbero proprio da rivedere radicalmente.
Per tua informazione tieni conto che oggi, settembre 2016, Frrrrigidaire potrebbe valere VG++ tra i 160 e i 200 euro, mentre copie Mint vengono normalmente proposte a 350. Questo per quanto riguarda il valore intrinseco del disco.
Poi, in caso lo si voglia vendere, il discorso diventa più complesso perché, come sappiamo tutti, il mercato ha una sua filiera.
Ciao e salutimme Zena.

In caso abbiate ulteriori dubbi, non esitate a scrivermi.

ThE cX MaN ha detto...

Ciao John,

grazie mille per la tua cortesia e disponibilità.

Approfitto spudoratamente per farti un'altra domanda: ho visto che il gruppo "Spirale" non compare nel tuo blog, c'è una motivazione? Il disco è del '72 e da quello che ho letto (anche perchè è rarissimo) la musica è molto "Arti e Mestieri".

Forse è troppo Jazz-Rock per essere inserita nel progressive italiano? razie per la delucidazione, e complimenti per il tuo lavoro eccezionale.

JJ ha detto...

No, è che semplicemente non me ne sono ancora occupato. Lo farò. E snon lo facessi, ricordatemelo. Comunque sei proprio sicuro che il disco fosse del 72 e non del 74?
Grazzz.

ThE cX MaN ha detto...

Sorry, certo è del 1974, aspettiamo il tuo articolo!

Anonimo ha detto...

Disco troppo frammentario e stilisticamente irrisolto, mai apprezzato più di
tanto

Michele D'Alvano