Franco Maria Giannini: Affresco (1974)

franco maria giannini affresco 1974Nato a Roma il 18 marzo del 1945 col vero nome di Aldo Parente, Giannini inizia la carriera nei fine anni ’60 collaborando con diversi gruppi della capitale quali Jaguars, Max e i Profeti e i Baronetti.
Nel 1970 incide con gli Under 2000 (futuri Paese dei Balocchi) il singolo “Preghiera d’amore” per l’etichetta Help, la stessa che due anni dopo avrebbe pubblicato i Procession e i Quella vecchia Locanda.

Nel 1972, mentre alterna l’attività musicale a una collaborazione per il settimanale “Ciao 2001”, viene notato dal produttore Gianni dell’Orso che gli produce, sempre per la Help, un curioso 45 giri sotto lo pseudonimo di “Folkaldo”.
Il singolo si chiama “Shakidu”, dal nome di un pupazzo che l’artista porterà con se nei suoi spettacoli (spesso scaraventandolo in mezzo al pubblico alla fine del concerto) e che poteva essere ordinato via posta al “Ciao 2001”.
Dopo due anni e numerosi sacrifici personali, Folkaldo cambia il nome d’arte in Franco Maria Giannini e decide di realizzare un long playing affidandosi al produttore cinematografico Aldo Pomicia, più specializzato in film western che in ambito discografico.

L’album vede la luce nel 1974 col titolo di “Affresco” e viene pubblicato dalla Aris che, secondo le parole dello stesso Giannini, equivaleva ad un’etichetta “di comodo” nata molto “più per amore di cassetta che dell’arte”.
Va da sé che la tiratura limitata dell’disco e la sua scarsissima distribuzione provocano nel musicista un risentimento tale da abbandonare la capitale e rifarsi vita e carriera in Toscana.
Specie negli anni più recenti però, gli eventi non ripagheranno Aldo del suo amore per la musica: caduto in povertà, un male gli porterà via la moglie e un tribunale gli sottrarrà sia le figlie che la patria potestà.

folkaldo affrescoOggi, dalle pagine del suo sito su xoomer, emerge non soltanto il ritratto di un uomo duramente provato dal proprio destino, ma soprattutto sconcertato dal fatto che il suo 33 giri “Affresco”, non solo abbia assunto un valore commerciale sproporzionato al suo stile di vita (l’album è rarissimo ed è quotato circa 1.000 euro mentre Giannini vive in una roulotte), ma che coloro che lo hanno ristampato in Italia – la Mellow Records - abbiano ricambiato le sue richieste di solidarietà solo con “risposte evasive e minacce di querela” (cfr. xoomer.virgilio.it/fmgiannini/).

Inoltre, pare anche che la label francese Musea, che lo annovera da tempo nel suo catalogo, si sia rifiutata di ascoltare i suoi appelli con l’improbabile scusa di “non capire l’italiano”.
Noi non sappiamo quali rapporti siano realmente intercorsi tra Aldo e le discografiche, comunque è noto che i meccanismi del business non sempre s’incrociano con quelli della solidarietà umana.
Certo è, che le parole del musicista suonano davvero amare:
Vorrei sapere perché ancora oggi c’è gente che specula sulle miserie del mondo. Non credo di meritarmi il trattamento che mi stanno riservando quei personaggi che si atteggiano a paladini della musica (cfr: Giannini)

Tornando all’album, difficilmente “Affresco” può essere accostato al Pop Italiano, se non per la presenza fisica del violinista dei Quella Vecchia Locanda Claudio Felice e del chitarrista dei Libra Nicola Di Staso che danno un tocco di Prog agli arrangiamenti dell’album (es: “Il sognatore”).
Per il resto, il disco di Franco Maria Giannini inanella 8 brani di media durata in stile cantautorale con molti riferimenti a tematiche care agli anni ’60, ma forse troppo “retrò” per il clima che si respirava nel 1974.

folkaldo franco maria gianniniTra le composizioni meno convincenti annoveriamo sicuramente “Per la tua strada” con tanto di introduzione recitata dalla bambina d’ordinanza (ricordate “Fiori di Giglio” delle Orme?) e passaggi poco attendibili per un momento storico così tormentato (“ Poi insieme guarderete gli uccellini correre sui rami sotto il sole dell’autunno”).

Neppure molto moderna sembra la celebrazione del fedele cane Duc con tanto di fischio finale che invita il quadrupede a percorrere col padroncino un mondo che è “tanto grande sia per me che per te”.

Certi brani però sono molto ben equilibrati.
Per esempio, nell’ “Eroe di Cartone” la scrittura di Giannini strizza più che dignitosamente l’occhio a quella di Luigi Tenco: voce ferma, parole scandite con limpidezza e arrangiamenti che sembrano evovcare un secondo livello espressivo.
Neppure trascurabili l’ondeggiante “Vecchio Uomo” e l’autobiografica “Il sognatore(la più progressiva di tutte): piccoli gioielli di intimismo e spiritualità.

Tutto ciò comunque, non bastò ad elevare il disco ad una sufficiente plausibilità commerciale o a livelli che superassero la distribuzione locale - se non addirittura individuale.
Dal lato umano comunque, questo disco ci insegna che "non sempre chi ha avuto il doloroso coraggio di chiedere aiuto verrà corrisposto" e che soprattutto, “business is business”.
Prima lo si capisce, meglio è.

14 commenti :

Giampaolo ha detto...

Mi dispiace per l'uomo Giannini....
l'album l'ho sentito poche volte.... mi era sembrato mediocre, mi erano piaciuti il primo brano e gli ultimi brani se non sbaglio.......
Ciao e buon weekend!!!

Regolo ha detto...

Non sapevo delle peripezie di Giannini. E' veramente una storia molto triste per la quale non posso che provare tanta umana misericordia.
Se sapevo tutto questo col cavolo avrei comprato la ristampa dei vampiri "limonari"....

Comunque, con tutta la simpatia che posso provare per l'uomo Giannini, il disco non mi è mai risultato un granchè.

Anonimo ha detto...

Conosco Giannini dai tempi della sua collaborazione con Ciao 2001 (come lettore intendo)...
Tramite il suo sito internet sono al corrente della sua precaria situazione, che si protrae da diverso tempo e della quale lui peraltro non si lamenta, rimanendo fedele al suo personaggio.
Resta una considerazione da fare:
Le etichette discografiche che si rifiutano di dargli il dovuto sono le stesse che si lamentano del download in rete...
Io il cd in questione l'ho acquistato regolarmente, anche se usato, però....

J.J. JOHN ha detto...

Anch'io sono rimasto colpito dal caso di Franco. Condivido il vostro giudizio e penso che sia una persona estremamente forte e dignitosa.

Preciso comunque che Classic Rock non prende posizione pro o contro le labels che hanno ristampato "Affresco". Ciò non conoscendo la natura dei rapporti umani e commerciali intercorsi con l'artista.

Magar, a patto che non si conosca la reale situazione dei diritti d'autore su quel disco, credo occorra andare molto cauti nel parlare di "rifiuto delle discografiche a dargli il dovuto".

Occorrerebbe conoscere esattamente se vi è stato effettivamente un "rifiuto", su cosa eventualmente vertesse e se tecnicamente è lecito usare il termine "dovuto".
Scusate l'impietosa precisazione ma è necessaria.

Comunque, se qualcuno dei protagonisti di questa vicenda volesse intervenire, saremo lietissimi di ascoltarlo.

taz ha detto...

L'unico che poterbbe intervenire è il Sig. Moroni boss della Mellows records...e cmq il Sig. Giannini non credo che sia il primo a lamentarsi della Mellows...ciao...ho provato a comprare il cd attraverso il suo sito ma non ho mai avuto risposte.

Anonimo ha detto...

Hai rgionr John, a volte non abbiamo tutte le informazioni necessarie per giudicare; comunque la poca correttezza di alcune label sui diritti d'autore è ben nota agli appassionati, sopratutto riguardo a gruppi minori che magari hanno pubblicato un solo disco con poca fortuna
Taz, il disco in questione sembra non essere più disponibile, non ti resta che cercarne una copia usata.
Anche in rete è molto raro, però...

taz ha detto...

Grazie magar...proverò....ma sai che prezzi!!!!....Sulle informazioni complete sono d'accordo con voi ma...la Mellows R. sembra recidiva...ciao

JJ ha detto...

Magar, lo sai che siamo vicini di casa? Io sto praticamente dietro San Cristoforo...

Anonimo ha detto...

Grande cosa JJ...
Ci passo spesso !
Potremmo anche vederci...io stò sull'altro naviglio,quello pavese.
Sul mio blog trovi la mia mail
See You..

Anonimo ha detto...

Ottimo Lavoro John !!
Ti ringrazio tanto.
Chiedo a tutti di spargere voce e magari contattare Aldo per acquistare i suoi nuovi Cd e Affresco con 2 ottime Bonus Track.
Federico - djtoky76

francomariagiannini ha detto...

MA TU DA CHE PARTE STAI.....DALLA PARTE DEL GRANELLO DI SABBIA O DALLA PARTE DEL RE??????????



CLICCA IL LINK..



http://www.youtube.com/watch?v=WyG-Gj5JsAY





Ciao sono FRANCO MARIA GIANNINI nonchè aldo PARENTE e ti ringrazio della tua bontà nel recensire la mia opera prima

AFFRESCO e di dare in qualche modo risalto alla mia situazione.....ma di parole ne ho sentite tante e di promesse pure a me servirebbe qualcosa di concreto......e ti confesso che la cosa che più mi fa incazzare che il mio lavoro brutto o bello che sia viene valutato 1200 euro e io che mi sono fatto il culo per farlo mi muoio di fame.....se questo è giusto non lo so.

E non facciamo la solita tiritera dei diritti che non gliene frega niente a nessuno.....anzi ti dirò stavo pensando di vendere

boccettine souvenir con le mie ceneri per quando sarò morto facendo le prenotazionei adesso da vivo.....proprio

per controbattere questo infame mercato che gioca prevalentemente sull'ambizione sfrenata della gente....

A cento euro a boccettina sicuramente risolvo il mio problema........



CANTAUTORE PROGRESSIVE SNOBBATO E DISPERATO METTE IN VENDITA LE PROPRIE CENERI:::::::



pensa che scoop per i media e io risoverei il problema del mangiare.....

e si lancerebbe la moda della boccettina postmortem come le figurine......SAI IO HO UNA BOCCETTINA DI BATTISTI LA DO VIA IN CAMBIO DI DUE DI DE ANDRE'............SAI HO PRENOTATO
DUE BOCCETTINE DI MODUGNO.. e ci sarebbe gente sono sicuro che farebbe follie...

Tu mi devi dire a me come si fa a pagare 1200 euro una opera prima nella quale ci sono realmente molte leggerezze.e su questo do perfettamente ragione agli altri commentatori sicuramente grandi esperti di musica e che sicuramente stanno a vedere solo il pelo nell'uovo.....I FISCHI CHE HO FATTO AL CANE .ma tutta l'anima che ci ho messo a chi importa.....
bisogna viverle certe sensazioni per capirle...
Io non mi sono mai ritenuto un mandrake nel panorama della musica ma non ci dimentichiamo che BATTISTI per dirne uno era stonato
e la sua opera prima non si sa nemmeno quale è perchè non era il massimo...e poi è diventato quello che è diventato e tutti zitti...


Questi sono i Misteri del collezionismo....E DI QUELLI CHE CI RUOTANO ATTORNO....peggio di una malattia....Non sono matto e mi devi scusare lo sfogo ma ci sto diventando matto......

Comunque non ti voglio annoiare di più ma prima di salutari volevo se potevi far girare il tormentone dell'inizio

che dovrebbe servire a promuovere il mio nuovo lavoro L'AMORE RITROVATO un esperimento acustico a tutto tondo

con sonorità semplici per dare risalto alla musica quando diventa poesia.....ti mando la copertina

Sicuramente ne venderò tre copie perchè è un disco completamente contro corrente e in una società così freneticamete drogata..........i miei buoni sentimenti fanno la parte di pulcinella......ma io ho deciso di sacrificarmi fino in fondo altrimenti che razza di progressive sarei.....
Se poi qualche anima buona mi volesse fare l'elemosina di comprare qualche mio cd..non mi dispiace


Ciaoe scusa il disturbo



il mio sito con le mie pirlate è:



http://xoomer.virgilio.it/fmgiannini



aldo parente

alias

FRANCO MARIA GIANNINI





PS spero di avere altri scambi di idee con te che del progressive te ne seifatta una religione

Soundbox ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Soundbox20/11/18

Non conoscevo Giannini né il suo disco solista, ci sono arrivato oggi per caso, cercando alcune info in rete di altra natura. Poi, anche dopo aver letto alcuni commenti qui, per curiosità ho ascoltato il disco intero (pubblicato su YouTube).
Personalmente trovo i pareri qui espressi un po' ingiusti, superficiali, insomma poco rappresentativi.
Se è per una questione di gusto, non discuto, ma il disco (per un primo ed unico ascolto) mi è parso di tutto rispetto: ben prodotto ed arrangiato, con strutture armoniche, melodiche e testi apprezzabilissimi. Idem per come è suonato e per la voce.
Forse non sarà un capolavoro di originalità, ma anche in questo senso si lascia apprezzare non poco, nel senso che non é per nulla banale, anzi.
Trovo sia insomma un bel disco, godibile, che, quanto meno, merita più di un attento ascolto.

Riguardo invece alle questioni personali dell'autore, spero davvero che oggi se la passi decisamente meglio e che in qualche modo continui a fare musica.

Anonimo ha detto...

Disco carino ma non indispensabile

Michele D'Alvano