Pfm: Live in Usa / Cook (1974)

pfm cook 1974Dopo “Photos of Ghosts” del 1973 nobilitato dalla collaborazione col paroliere dei King Crimson Pete Sinfield, il contratto per la Manticore, e un disco come l’Isola di Niente che più esterofilo di così non si può, non era più un mistero che la Premiata Forneria Marconi avrebbe implementato le proprie attenzioni commerciali verso i paesi anglofoni.

L’Inghilterra era stata già conquistata grazie al tour britannico del maggio del 1974 e fu così che arrivata l'estate, mentre “The world became the world" stava già stuzzicando il mercato d’oltreoceano, si concretò l’idea di una tournée americana.
Tempo ancora di partecipare al festival del Parco Lambro in giugno a Milano e il gruppo era pronto a mettersi in mano del potentissimo manager di origini pugliesi Frank Barsalona, contraltare americano di Franco Mamone.

Pianificata inizialmente solo per 60 giorni, la permanenza in America si estese ben oltre, mettendo a dura prova la stabilità dei musicisti.
Lo schedule originale prevedeva circa 15 concerti da tenersi nei mesi di luglio e di agosto negli States e in Canada, ma il successo riscosso impose al gruppo di tornare a novembre e questa volta, a tempo indeterminato.

Nel corso della sua permanenza in Usa, la Premiata dovette superare molte avversità tra cui la fatica di sostenere anche due concerti al giorno (“suonavamo di pomeriggio per coprire le spese e di sera per guadagnare” – cfr. Di Cioccio), la nostalgia affettiva e persino un furto degli strumenti poco prima del concerto con i Santana il 25 luglio al Paramount Northwest di Seattle.
Tra il bottino: una "Les Paul Oro" del ’69, una "335" con tre pickup con la quale era stata incisa "Altaloma", due Ovation e due bassi di Djivas. (fonte: Mussida).

premiata forneria marconi live in usaLe soddisfazioni però furono incomparabili tra cui l’aver suonato con nomi quali Poco, Santana, Beach Boys, Allmann Brothers Band, Aerosmith, ZZ Top e Peter Frampton e di essere stati promossi da semplice “Special guest” a “Top of the Bill”. Più di così, davvero non si poteva.

Nei primi due mesi del tour, il concerto d'apertura si tenne il 6 luglio 1974 alla Convention Hall di Ashbury Park nel New Jersey e i successivi a Los Angeles, Seattle, Portland e Boston, mentre è datata 22 agosto l’unica data canadese.
Fu in questa prima fase che a un dirigente della Manticore, Mario Medius, venne in mente di pubblicare un album live estraendolo dai concerti meglio riusciti della band: quello conclusivo di New York il 31/08/74 e quello di Toronto il 22/08.
Il successo di “Cook” - edito in Italia col nome di “Pfm Live in Usa” – fu notevole al punto di entrare al 150° posto nelle classifiche di Billboard, cosa mai successa ad un gruppo Italiano.
Così il gruppo ripartì per New York a metà novembre.

pfm live in usa 1974Anche in questa seconda tranche, gli spettacoli furono circa una quindicina e ormai la Pfm si alternava come attrazione principale a una star come Peter Frampton che da quella tournèe avrebbe estratto il fortunatissimo “Frampton comes alive!” (25 milioni di copie vendute) e Dio solo sa cosa sarebbe successo alla Premiata se avesse deciso di stabilirsi in America.

Il Natale però si avvicinava e la voglia di tornare a casa stava serpeggiando pesantemente nel gruppo al punto di creare dei veri e propri conflitti personali.
I casi erano due: o andarsene, o restare.

Flavio Premoli
che era forse il più legato alla famiglia e alle tradizioni, premeva per il ritorno ed anche Mussida e Pagani cominciavano ad avere dei dubbi sulla permanenza.
Djivas e Di Cioccio invece, avrebbero preferito continuare ma alla fine, prevalse lo spirito di gruppo e dopo un ultimo concerto il 21/12/1974 alla Academy of music di New York, i ragazzi tornarono in Italia. Nessuno, credo, potrà mai dare loro torto.

Live in USA” è una splendida testimonianza di quello che fecero all'ombra della “star spangled banner”. Oltre 45 minuti di incessante musica Prog condita da ammiccamenti, mediterraneità, contaminazioni e tanto, ma tanto calore umano.
Da ascoltare senza rimpianti perchè in fondo, la tournèe della Pfm resta una delle più straordinarie migrazioni del nostro rock di quegli anni.


PREMIATA FORNERIA MARCONI - Discografia 1972 - 1978:
1972: STORIA DI UN MINUTO
1972: PER UN AMICO
1973: PHOTOS OF GHOSTS
1974: L'ISOLA DI NIENTE
1974: THE WORLD BECAME THE WORLD
1974: COOK - LIVE IN USA
1975: CHOCOLATE KINGS
1977: JET LAG
1978: PASSPARTU'

7 commenti :

Francesco ha detto...

ah disco bellissimo tra la vivacità di celebration,la solarità di four holes in the grounds e quel capolavoro di Alta loma 5 till 9!
Forse la registrazione non e delle migliori, pero insomma gia meglio del live delle orme!
Voto 9
Francesco
P.s. hai scritto ombra con la "N":)

Anonimo ha detto...

Disco davvero molto bello, peccato che la qualità sonora (come faceva notare giustamente Francesco) sia davvero scarsa. Comunque il mio vecchio vinile suona ancora meglio del CD.
Voto 8
A quando una seria rimasterizzazione delle tante perle del Prog Italiano anni '70?
Magari con l'aggiunta di qualche bonus...
Basta entrare in un qualsiasi negozio di dischi per rendersi conto della enorme quantità di Cofanetti, Deluxe Edition, Ristampe con extra tracks ecc... ecc...
Il mercato risponde ad una precisa esigenza dei consumatori.
E in Italia?...

Francesco ha detto...

non sono daccordo magar.
secondo me invece si dovrebbe in qualche modo incitare l'ascoltatore a riprendere in considerazione il vinile.
Poi l'unica bonus track che ho apprezzato l'ho trovata su "Brain Salad Surgery".
@john:
Mah io lessi su una copia "Altaloma Five Till Nine" e "Mr.Nine Til Five"
ma potrei anche sbagliarmi!
Francesco

taz ha detto...

Ciao..per me vorrei ma...ho troppa fretta d'incidere questo disco...questo e quello che mi dice il Live della PFM...bravi loro ma non i mezzi di supporto per le registrazioni, sicuramente a quei tempi non era facile reperire il meglio per noi "emigranti-musicisti" italiani...come dischi prodotti in inglese , secondo me, i migliori sono i 3 incisi dai Nova (alias Osanna) in UK...superiori a PFM Banco e Orme, non stessa musica certo, ma come valore musicale espresso da artisti italiani all'estero i Nova sono stati più coraggiosi e bravi...E dall'inizio del 2009, credo, che Premoli abbia detto basta a fare sù e giù per l'Italia con la PFM...per gli stessi motivi di allora, più o meno...Cmq quando ascolto il Live non riesco a percepire le stesse emozioni di quando li ho ascoltati in Italia...li sento veramente troppo "lontani" dal loro mondo,ciao

pallide stragi ha detto...

ciao JJ una curiosità...
ci avevi fatto caso che il logo "americano" della P.F.M. è stato scippato dalla etichetta discografica LA TEMPESTA (tre allegri ragazzi morti, giorgio canali, le luci della centrale elettrica etc...)?

http://www.treallegriragazzimorti.it/latempestadischi.jpg

un abbraccione e se non ci risentiamo buon anno
gabri

J.J. JOHN ha detto...

Giusto Francesco:
"Mr. 9 till 5.", e "Altaloma 5 till 9".
Comunque il disco originale suonava poco dinamico perchè era troppo lungo, non perchè fosse stato registrato male.
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Ciao Gabri. Mi è parso di vedere che "La tempesta" abbia citato anche London Calling.
Mi sembrano ottimi riferimenti.

Anonimo ha detto...

Un disco dal vivo bellissimo di portata storica !

Michele D'Alvano