Formula Tre - 1972: l'avventura in Brasile - parte 2

festival internacional da cançao 1972Continua dalla Prima Parte


Orfano della giuria locale dunque, il verdetto sulla canzone vincitrice nella "fase nazionale" passò allora a una specie di “giuria di riserva” che incoronò al primo posto ”Fio Maravilha", un brano di Jorge Ben poi diventato popolarissimo in tutto il mondo, dedicato al giocatore del Flamengo João Batista de Sales e all’epoca intepretato da Maria Alcina e Paulinho da Costa. 
Una decisione controversa in quanto la giuria estromessa di Nara Leao avrebbe invece preferito la canzone “Cabeça” di Walter Franco, seguita da “No’ na cana” di Ari do Cavaco e César Augusto che invece non si piazzarono nemmeno.Per la categoria internazionale (nella cui giuria c’era anche l’attrice Virna Lisi), vinsero invece a pari merito l’ex cantante dei “Blood, sweat and tearsDavid Clayton Thomas con “Nobody Calls me prophet” e la nostra Formula Tre che incantò il pubblico con la suite “Aeternum” - poi pubblicata sull'album "Sognando e risognando" - e che si portò a casa i 16.500 mila dollari del primo premio.
Secondo classificato: lo spagnolo Nino Bravo con “Mi tierra” e terzo l’ex Aphrodites Child Demis Russos con “Velvet Mornings.

In ogni caso, come ricorda Alberto Radius, inizialmente non proprio tutto andò per il verso giusto. Pur essendo già trentenni e consumati professionisti, i ragazzi avevano perlomeno all'inizio un po' di soggezione davanti a un cast così nutrito e una platea così enorme e sconosciuta.
Poi ci fu un problema all'organo Hammond di Lorenzi portato appositamente dall'Italia che non riusciva a tenere l'intonazione per una differenza di cicli tra la corrente elettrica brasiliana e quella italiana.

Infine, alcune fonti riportano che data l'enormità del palco, i tre musicisti sembravano un po' fuori luogo arroccati com'erano in una piccola porzione dello stage, ma alla fine tutto si risolse e la Formula Tre si guadagnò il primo posto con Clayton Thomas, o almeno questo è quanto riportò la stampa brasiliana al contrario di Radius che non ricorda o non venne mai informato di alcun ex-equo:


In Brasile andammo a fare il Festival di Rio e arrivammo come dei poveracci: c’era un cast stellare e noi sembravamo i classici italiani che vanno a vendere i meloni, poi iniziammo a suonare e tutto cambiò. Facemmo una serie di concerti nelle università . Fu un periodo indimenticabile. Quella vittoria è stata probabilmente l’emozione più forte della mia carriera."(cfr: A.Radius).
 In sostanza, c’è da dire che ancora oggi la storiografia non è del tutto chiara sulla classifica finale di questa categoria e molte fonti sono discordi specie riguardo ai posti d’onore.
Sta di fatto che i Formula Tre furono i soli italiani a vincere il F.I.C. che di lì a poco avrebbe chiuso i battenti.


alberto radius tonicicco formula 3Stanca delle continue pressioni del regime, Rede Globo decise infatti di abbandonarne l’organizzazione facendo così crollare il numero degli sponsor e rendendolo impraticabile.
Avrebbe proseguito per proprio conto e con minori problemi, organizzando manifestazioni a scala ridotta che comunque mantennero un altissimo livello qualitativo.


Per quanto riguarda la nostra Formula Tre, possiamo almeno dire che, al di là del clima di tensione, il Rock Progressivo Italiano fece appena in tempo a farsi aprezzare su vasta scala e a portare la sua grande anima anche in Sud America dove di buona musica, lo sappiamo bene, se ne intendono eccome.


Testimonianze:

ANCHE DA QUESTE POCHE TESTIMONIANZE PARTECIPATE SI EVINCE UN PO' DI CONFUSIONE RIGUARDO AI PIAZZAMENTI.
MOLTO BELLA PERO' L'IMMAGINE DEI NOSTRI EROI, TUTTI RACCOLTI SU QUELL'ENORME PALCO E SOPRATTUTTO, DI COME VENNE INTERPRETATO IL TESTO DI "AETERNUM" DAI RAGAZZI BRASILIANI IN PIENA DITTATURA.
"NO PENSARE... NO PENSARE"...
IO CREDO CHE FURONO QUELLE LE PAROLE IN CUI TUTTI SI RICONOBBERO.
COME DIRE... "C'I SONO I MILITARI?" "NON PENSARCI... NON PENSARCI"
CHISSA' SE FU VERAMENTE COSI'. MA SECONDO ME PUO' DARSI.


Eu me lembro do Formula Tre no FIC. Tocaram "Aeternum" (No pensare, no pensare...), canção muito bonita. Se não me falha a memória, ficaram em segundo lugar. Acho que perderam para o hiper-alcoolizado David Clayton Thomas, que "vomitou" Nobody Calls Me Prophet.
Saudações , Wilhelm” (Forum “Rock Antigo”, luglio 2004)

Amigos, eu destaquei em vermelho alguns trechos que falam da vinda da Formula tre ao Brasil em 1972. Eu estava no Maracanãzinho!!!
Lembro-me que, tendo aquele enooorme palco para se apresentar, eles o fizeram reunidos em um pequeno espaço em um canto. Mas foi fantastico.

Até ganharam um premio especial do juri do festival”.
Abraços, 
José Hayun (Forum “Rock Antigo”, luglio 2004)

FINE SECONDA PARTE -
Vai alla PRIMA PARTE - Intervista ad Alberto Radius

4 commenti :

aliante ha detto...

Ancora complimenti John per questa ricostruzione dell'esperienza brasiliana della Formula 3.

E' veramente lodevole la tua sensibilità storica verso il Prog italiano.

Grazie a te riaffiorano e ritrovano risalto avvenimenti musicali che pensavamo perduti nel tempo.

E' stato anche un modo per dare il giusto merito alla Formula 3, un gruppo a mio avviso troppo bistrattato e che invece hanno prodotto delle bellissime pagine Prog.

Adesso mi hai fatto venire voglia di riascoltare "Aeternum" e magari anche gli Alluminogeni che, secondo me hanno diversi punti in comune con la Formula 3.

PS. Non toccatemi gli Alluminogeni!

Un abbraccio John e complimenti alla Formula 3.

Anonimo ha detto...

Sognando e risanando un album capolavoro ed Aeternum uno dei best songs del prog in assoluto. Peccato non esista nessuna testimonianza televisiva dell'esecuzione brasiliana.Comunque grazie John !!

Márcio Sá ha detto...

Excelente matéria John, e a parte histórica está perfeita. Obrigado.

Anonimo ha detto...

Davvero uno splendido resoconto !

Michele D'Alvano