I Vocals: Il cuore brucia / Solo una stagione (1970)

i vocals: il cuore brucia (1970)Chiedi chi erano i Vocals” potrebbe oggi intitolarsi una famosa canzone. E in effetti ce ne sarebbe il motivo, perchè il gruppo lombardo ebbe nei primi anni 70 un’attività talmente circoscritta da restare sconosciuto ai più. 
Eppure, il loro primo 45 giri “Il cuore brucia (cover di “Into the fire” dei Deep Purple) /Un anno, una stagione” è tuttora ricercatissimo per diversi motivi che lo legano indissolubilmente alla storia del Progressivo italiano 

Per prima cosa, il singolo venne inciso nel novembre del 1970 per l’etichetta milanese CGO che sarebbe passata alla storia per aver pubblicato nel 1972 l'album Crisi degli Exploit, ritenuto oggi uno degli album più rari del progressivo italiano.
Inoltre, i testi di entrambi i brani portavano la stessa firma di quel “Complex” che nel 1973 avrebbe composto altre due perle preziose del pop italiano: Diluvio/Conoscevo un uomo per Lydia & gli Hellua Xenium, nonché di Destinazione infinito/Visioni per gli Skorpyo.
Infine il signor Complex, nome d’arte del M° Rinaldo Prandoni nato a Busto Arsizio nel 1939, fu colui che nel 1973 diede vita al terzetto “In tre sulla strada” dopo aver a lungo firmato brani per artisti del calibro di Dalida, Rita Pavone e Sascha Distel

i vocals il cuore brucia CGO 1970Tornando ai Vocals, la band nasce verso la metà degli anni '60 per iniziativa del un cantante di Busto Arsizio Enrico Borri e si esibisce principalmente nelle zone di Varese e di Como. 
Alla fine del 69 il primo chitarrista del gruppo, Giuliano Monari di Varese, lascia il posto a Rinaldo Prandoni che diviene anche cantante, inserendo gradualmente in repertorio brani rock e cover di band nordamericane e inglesi. 

La formazione si stabilizza quindi in Rinaldo Prandoni (voce e chitarra solista), Enrico Borri (voce e chitarra ritmica), Dorino Menzaghi (tastiere), Tony Dresti (Basso), Andrea Pimpinelli (batteria). e pur operando a livello amatoriale, allarga il proprio raggio di azione, in Piemonte e Svizzera italiana 

Alla fine del 1970 i Vocals approdano in sala d’incisione licenziando in sequenza tre 45 giri tra il novembre 70 e il giugno 71: “Il cuore brucia” (1970) e “Strega” (1971) per la CGO e “Black magic woman” per la Montreal
Pochi mesi dopo, la band cambierà nome in Karma 5 sostituendo Dresti e Pimpinelli con Klaus Tiscione (basso) e Walter Comizzoli (batteria) e proseguirà le attività fino al 1972. L’anno successivo Prandoni, Tiscione e Commizzoli formeranno “In Tre sulla strada” producendo un solo album eponimo, inciso alla Sax Record (che ora si chiama “Il Cortile”) in Via Borsieri a Milano, e che vide alla consolle Ezio De Rosa, uno dei migliori e più richiesti tecnici dell'epoca. 

Neanche a dirlo, “Il cuore brucia” cantata da Rinaldo Prandoni ha un fascino tutto suo: siamo agli albori dell’Underground e la rivista Re Nudo è nata da pochi mesi.
 “Personale” e “politico” hanno preso due strade opposte e la nuova ondata creativo-libertaria ha spronato i musicisti di tutta Italia verso quelle nuove liceità espressive che avrebbero presto portato alla nascita del Prog italiano

La penisola pullulava di gruppi nuovi che però non erano più Beat, ma rivolti al nuovo sound d’oltremanica, e questo 45 giri ne fu una testimonianza preziosa, proprio in quanto dimostrava quanto la voglia di “nuovo ad ogni costo” fosse diffusa anche nei meandri delle province. 

Certo, alcuni compromessi andavano ancora fatti e accanto al sound hard e post psichedelico del lato A, il 45 dei Vocals presentò sul lato cadetto un classico slow romantico che, con gli occhi di oggi, potrebbe lasciare perlomeno perplessi. 

In realtà, alternare tradizione e avanguardia era una tipica strategia di molti gruppi minori dell'epoca: bilanciare cioè il proprio impeto modernista con un repertorio da balera che, in fondo, rappresentava pur sempre l'unica  fonte di guadagno. 
Fu così anche per Battiato che alla fine dei 60 frequentava sia i locali “out” che le sale da ballo e per i Delirium che con il nome di Sagittari continuavano a proporre musica da dancing. 

Per quanto marginale sia stato quindi, “Il cuore brucia” fu un episodio classico del suo tempo, il cui plusvalore però, gli venne inoppugnabilmente conferito da due firme che sarebbero diventate una leggenda del Rock Progressivo Italiano: la CGO e Complex

GRAZIE AL M° RINALDO PRANDONI PER L'AMICIZIA E LE INFORMAZIONI FORNITE

6 commenti :

aliante ha detto...

Non conoscevo questa ottima cover italiana di "Into the fire" dei Deep Purple.

Peccato solo che non abbiano riletto "Bloodsucker", uno dei pezzi che amo di più dei Deep Purple (molto bella a mio avviso anche la nuova versione del 1998 ribattezzata "Bludsucker" e contenuta nell'album "Abandon").


Sia ha detto...

JJ sei un mito!

Anonimo ha detto...

Vi segnalo anche l'esistenza dell'unico (?) singolo a nome Karma 5, apparentemente uscito solo promozionale:

http://www.popsike.com/KARMA-5IERI-E-DOMANIULTRARARE-ITA-PROG-ONLY-PROMO-7/110290740065.html

Sempre su Carosello esiste un ulteriore singolo promozionale, dal numero di catalogo immediatamente precedente (CI 20324), a nome Yankees, dove gli autori di brani sono Colombo-Prandoni-Uzzo per il lato 1 ("Il cigno nero") e Complex per il lato 2 ("Un uomo").

Anonimo ha detto...

Complimenti per la recensione ma...sarebbe anche possibile ascoltarli i due pezzi?
Maurizio

J.J. JOHN ha detto...

@ Anonimo: confermo che quel singolo dei Karma 5 fu il loro unico 45 giri. Per la precisione “Pane, amore e libertà” è cantata da Enrico Borri e “Ieri e domani” da Prandoni.

@ Maurizio: al momento non saprei proprio dove indirizzarti. Sorry.

Anonimo ha detto...

Articolo interessante !

Michele D'Alvano