tag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post1728305364910610114..comments2024-03-28T15:46:02.082+01:00Comments on John's Classic Rock: 1976: La "musica alternativa" di destraJ.J. JOHNhttp://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comBlogger51125tag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-45999335977319660782020-04-13T12:40:32.189+02:002020-04-13T12:40:32.189+02:00Gentili Signori, sono un cantautore, giornalista e...Gentili Signori, sono un cantautore, giornalista e scrittore e per un romanzo che sto scrivendo, dedicato alla musica degli anni 70, sto cercando notizie inerenti la musica alternativa di destra degli anni 70. <br /><br />La domanda è questa:<br />Precedentemente al Campo Hobbit del 1977, ci furono in Italia eventi di massa e open hair che coinvolgevano più artisti e cantautori della musica alternativa di destra?<br />Parlo del periodo storico che va dal 1970 al 1974.<br /><br />Eventualmente potete scrivermi in privato:<br />dapproduction@bresciaonline.it<br /><br />Vi ringrazio per la collaborazione e cordialmente saluto<br /><br />Davide BuzziAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-77159017051394405702014-09-24T13:13:05.016+02:002014-09-24T13:13:05.016+02:00Certo che John, il passaggio verso il "ripren...Certo che John, il passaggio verso il "riprendersi la musica" comporta anche il "riprendersi il sociale" e questo credo sia uno dei nodi più spinosi della questione.<br />Non è solo la musica ad essere "digitalizzata" ma anche il sistema tutto.<br />E' li' , credo, il nodo della questione....<br /><br />MIAAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-27891540512277500382014-09-23T21:59:54.975+02:002014-09-23T21:59:54.975+02:00.......un panorama che oggi ce lo sogniamo di nott..........un panorama che oggi ce lo sogniamo di notte......quanto è vera e quanto e triste questa tua giusta analisi!del resto pure la musica rispecchia il tempo orribile che stiamo attraversando privo pure dei rapporti sociali che una volta erano direi quasi quotidiani!ci restano solo le perle prog che tu hai inserito nel tuo sito davvero unico perchè interattivo! grazie ugougonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-7822424498735254922014-09-23T15:36:23.434+02:002014-09-23T15:36:23.434+02:00Beh, Ugo: concedimi che non avrei potuto sostenere...Beh, Ugo: concedimi che non avrei potuto sostenere quasi otto anni di Classic Rock (e scrivere un libro prodotto da Bertoncelli) se non fossi perlomeno convinto di ciò che penso.<br /><br />Il modello di Antonio Melucci "conflittualità - tragressione", in realtà, io lo applico tuttora. Solo che, prevalendo l'assenza di entrambe, posso solo constatare un evidente impoverimento della musica. Però quelle coordinate analitiche sono sempre valide.<br /><br />Prendi ad esempio artisti come Emma o i Modà. Cosa propongono? Solo variabili di un modello normato di assimilare musica. Nulla di più e nulla di meno. <br />Quindi non trasgressivi perchè si limitano ad interpretare sentimenti già abusati.<br />Poco conflittuali poi in quanto smuovono le masse solo commercialmente. Non mobilitano le loro coscienze. Non alimentano insomma movimenti sociali come accadde, per esempio, col prog anni 70.<br /><br />Infine, non si pensi che solo gli Area esprimessero una posizione politica. Loro furono la punta dell'iceberg ma, specie dopo il 73, "tutto era politica". Quindi tutto era "intepretabile politicamente": sia la musica che la "tendenza" espressiva.<br />Cito a caso: Procession, Napoli Centrale, Città Frontale, Pholas dactylus, Ga, Donatella Bardi, Jumbo, Banco, ma anche tutti coloro che semplicemente "approfittarono" di quell'atmosfera libera e propositiva per proporre senza inibizioni la loro visuale della vita.<br />Un panorama che oggi ce lo sognamo di notte, governati come siamo dalle multinazionali e dai tagli digitali computerizzati. <br /><br />Credo insomma che oggi, per riportare la musica italiana ai fasti di un tempo, dovremmo essere un po' più severi. Sia con noi stessi, che con chi continua a spacciare tonellate di note inutili solo perchè ha i mezzi per farlo.<br /><br />L'arte non è un'opinione: si basa su parametri precisi. E noi dovremmo trovare la forza di riprenderceli. Altrimenti ci riempiamo la bocca di terra e pensiamo pure che sia buona. Magari condita con un po' di Rap. <br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /> J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-66880313980133407892014-09-22T23:45:05.541+02:002014-09-22T23:45:05.541+02:00.....e allora viva l'heavy metal!!!ah ah ah sc........e allora viva l'heavy metal!!!ah ah ah scherzo però come sei tosto JOHN rintuzzi sempre tutto come del resto ti è congeniale ma poi non saresti della VERGINE ipercritico e analitico oltre ad essere il creatore di questo splendido sito e non blog parola antipaticissima!!!e comunque il tuo discorso sulla conflittualità e sulla trasgressione è innegabile peccato che oggi invece è tutto diverso direi privo di qualsiasi riferimento politico!anche se a volte mi chiedo se il tuo discorso sulla conflittualità e la trasgressione debba riguardare più i cantautori dei 70's e non tanto i gruppi perchè a parte gli AREA che più compagni di com'erano si muore non vedo tutta sta politica in gruppi come la PFM ORME NEW TROLLS giusto per citarne qualcuno!con tutto il rispetto per la tua immensa preparazione direi inarrivabile per un povero cristo come me concludo dicendo che amo pensare al pop/prog italiano come la più bella e completa espressione musicale dell'ultimo secolo e ti ringrazio per averci deliziato con tante stupende schede che adoro leggere ogni volta!a proposito di politica secondo te i JUMBO di DNA da che parte politica stavano? ciao JOHN un saluto UGO (appena posso mi procuro un libro su GRAMSCI)ugonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-4342814845724524492014-09-22T22:55:01.454+02:002014-09-22T22:55:01.454+02:00Caro Michele, risposta al segmento A)
Uno ascolta...Caro Michele, risposta al segmento A) <br />Uno ascolta un disco con spirito critico perché reputa giusto farlo. Punto.<br />E' insomma un analista che, come me, tenta di cogliere la valenza di un opera rispetto al suo tempo storico: a partire da determinati parametri e indipendentemente dai propri gusti, dal tempo metereologico, dal traffico eccetera.<br /><br />Non è obbligatorio farlo: ci si può anche limitare al "mi piace, non mi piace", ma io non ce la faccio. E' più forte di me.<br /><br />B) A mio avviso (tesi vigliaccamente ispirata da Gramsci prima e da Antonio Melucci poi) l'arte richiede contemporaneamente conflittualità e trasgressione. <br />Là dove non sussista anche solo uno di questi valori, si può parlare d'altro, ma non di arte.<br /><br />Definizioni: <br />Conflittualità = vedo che è un concetto già a te chiaro. E' più o meno uguale alla "comunicatività" ma comporta anche l'attivazione di uno o più movimenti sociali. Al limite, leggersi "Statu Nascenti" di Alberoni che è molto più chiaro e competente di me. <br /><br />Trasgressione = capacità di oltrepassare i limiti del proprio sistema di riferimento. Quindi non Barbra Streisand qualora i limiti siano davvero molto, ma molto circoscritti. <br /><br />C) In sede di analisi non si scarta mai nulla e, davvero, non vorrei aver dato questa impressione parlando di "musica alternativa". <br />E non voglio nemmeno arrivare a quello che dice Elio ("I fascisti non capiscono un cazzo di musica") perchè non sono un cabarettista.<br /><br />Però, francamente, si ammetta che la musica di destra ha sempre avuto come primo valore la militanza piuttosto che l'originalità della composizione. Difficile davvero trovare un gruppo "alternativo" musicalmente originale dopo i "Chicago" (scherzo. Ma ti mi capisci, vero?). Ma questo non rappresenta nemmeno un problema perchè non sarebbe la base di un analisi attendibile.<br /> <br />Negarsi invece l'ascolto di un artista per partito preso, quello si: è un crimine. E' oltranzismo puro. <br />Perchè, come diceva Pasolini, "non esistono libri o dischi che "facciano male o che siano pericolosi". <br />Assumere culture è sempre positivo per tutti. Negativo è semmai l'uso distorto che se ne fa.J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-44547179362566549472014-09-22T21:14:16.921+02:002014-09-22T21:14:16.921+02:00"Ascoltare il pop italiano con spirito scevro..."Ascoltare il pop italiano con spirito scevro da complicazioni tecniche" o, "al di là del suo schieramento politico" è un atteggiamento critico già sbagliato in partenza"<br /><br />E perché uno deve per forza ascoltare con spirito critico aprioristico? Io sento un disco e se fa schifo non lo sentirò più e probabilmente non sentirò più nulla del tale artista. Ma se un disco è realizzato da uno di estrema destra può insospettire l'ascoltatore di diverso credo politico, lo può maldisporre ma non può spingerlo a giudicare - e quindi scartare - senza un ascolto.<br /><br />"Ciascuno è libero di ascoltare ciò che vuole. Musica di destra, di sinistra e anche cattolica in modo da farsi un idea globale. Io, per esempio, ascolto proprio tutto. Ma senza mai dimenticare che il valore artistico di un opera è direttamente proporzionale al suo livello trasgressivo e alla sua comunicatività"<br /><br />Io non riesco a capire perché un disco (o qualsiasi cosa) debba essere trasgressivo per vedere aumentare il suo valore... anzi faccio fatica a capire il concetto di trasgressivo e come applicarlo. Un disco di Barbra Streisand può essere meraviglioso ed emozionare e pensare che la Streisand possa essere in qualche modo trasgressiva dopo aver compiuto i cinque anni d'età ci vuole coraggio. D'accordo invece sulla comunicatività: se una cosa non comunica nulla, difficilmente può piacere.<br /><br />Le Orme e i Latte e Miele li ho citati solo per provocare. I loro dischi suonavano bene, in molti casi, e quindi li sentivano in parecchi senza farsi tanti problemi sui testi e sulla trasgressività.<br />Sul contestualizzare sono perfettamente d'accordo ed è proprio quello che dicevo: io ascolto un disco, lo contestualizzo e lo giudico secondo la mia cultura e i miei trascorsi (e spesso anche secondo la giornata in cui li ascolto: prova a sentire alcuni dischi di McCoy Tyner in mezzo al traffico e con la pioggia, o ancora peggio Trout Mask Replica di Captain Beefheart), però prima devo ascoltarlo. Io dichiaravo il mio scetticismo non sull'apprezzare o meno determinati prodotti musicali dopo che una persona li ha ascoltati e contestualizzati. Lo manifestavo bensì sullo scartare a priori un filone (e chiamiamolo così per chiarezza espositiva) bollandolo di estrema scarsità artistica. Qui non si parla più di approccio critico ma di pregiudizio.<br />E specifico che non mi riferisco ai commenti che ho letto sopra che sono tutti o quasi condivisibili (qualcuno anche illuminante e che denota una grande conoscenza dell'argomento). Però ci sono molte persone che non sentono Lucio Battisti o Francesco Guccini per i medesimi motivi (su basi opposte però).<br />Ciao<br />MNAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-74684667746596596512014-09-22T20:00:57.655+02:002014-09-22T20:00:57.655+02:00Caro Michele, le tue domande contemplano molte ris...Caro Michele, le tue domande contemplano molte risposte. E qui ti rimando a un lavoro che abbiamo firmato insieme.<br /><br />Nel senso che tutto è possibile "ascoltare" a posteriori nel proprio salotto, magari permeati di dietrologia o di buonismo ideologico, ma questo non si può fare con ciò che ha attinto e si è sviluppato grazie a determinati movimenti o ideologie.<br /><br />Quindi:<br /><br />1) "Ascoltare il pop italiano con spirito scevro da complicazioni tecniche" o, "al di là del suo schieramento politico" è un atteggiamento critico già sbagliato in partenza. Così come lo sarebbe per la "musica alternativa" perché sono due espressioni connotative di due società distinte, la cui sommatoria equivale a un percorso storico. Non lo si può sovvertire solo perchè oggi quella contrapposizione non interessa più nessuno.<br /><br />2) Ciascuno è libero di ascoltare ciò che vuole. Musica di destra, di sinistra e anche cattolica in modo da farsi un idea globale. Io, per esempio, ascolto proprio tutto. Ma senza mai dimenticare che il valore artistico di un opera è direttamente proporzionale al suo livello trasgressivo e alla sua comunicatività.<br />Quindi coloro che dicono "politica a parte, l'arte è arte" dovrebbero a mio avviso rileggersi Gramsci. Se non altro per rispetto a se stessi.<br /><br />3) Le Orme e i Latte e Miele dici? <br />Sulle Orme credo di aver sparato abbastanza strali e sui L&M, bravissimi, ma in fondo "Passio" l'avranno ascoltato in tre. <br />Sulla "linea bianca" del Prog poi, ho scritto diverse cose, incluse quelle nel nostro libro. Inutile che le ripeta qui.<br /><br />Ascoltate di tutto quindi. Ma proprio tutto. Ma non dimenticate mai di contestualizzare ciò che sentite. Altrimenti, si rischia di confondere Bach col Rovescio Della Medaglia o peggio, di infilare gli Alunni del Sole nel Progressivo Italiano.<br /><br />JJ<br />J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-87137704043745080912014-09-22T18:05:46.987+02:002014-09-22T18:05:46.987+02:00CIAO MICHELE SONO UGO TRA L'ALTRO IO POSSIEDO ...CIAO MICHELE SONO UGO TRA L'ALTRO IO POSSIEDO L'ALBUM DEI JANUS"AL MAESTRALE" COME PURE IL 45 GIRI "PESCATORE DI SOGNI" E TI DICO CHE SON ENTRAMBI BELLISSIMI E BEN SUONATI MOLTO HARD PROG IL 33 GIRI PIU SOFT E SOGNANTE IL 45 GIRI MA DI OTTIMA FATTURA.POI POLITICA A PARTE L'ARTE RESTA SEMPRE ARTE!!!ugonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-8833504403421323122014-09-22T17:53:12.298+02:002014-09-22T17:53:12.298+02:00E' tanto tempo che non scrivo (e neanche leggo...E' tanto tempo che non scrivo (e neanche leggo veramente) ma oggi mi sono riletto tutta questa interessantissima discussione. Non sono molto preparato per intervenire sugli aspetti sociali o politici ma volevo fare solo una considerazione: se uno ascolta il pop italiano (pop nel senso di una volta) con spirito scevro da complicazioni tecniche, perché mai non dovrebbe ascoltare un complesso o un solista solo perché è dichiaratamente schierato da una parte politica a lui non congeniale? Se invece lo ascolta con intenti anche filologici o professionali, perché mai non dovrebbe sentirli - gli artisti schierati dalla parte sbagliata del suo credo politico - fosse anche soltanto per sentire come espongono in musica le loro idee e le loro ideologie o anche per avere un panorama completo del periodo musicale dell'epoca?<br />Ma allora, ad esempio, i Latte e Miele e Le Orme con il loro catto-rock chi li doveva ascoltare?<br />Se poi questi dischi sono inascoltabili allora si lasciano perdere subito ma non a priori. Io mi sono incuriosito e cercherò di procurarmene un po' per sentirli.<br />Ciao<br />Michele NeriAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-82105044653899569972014-09-18T09:09:10.885+02:002014-09-18T09:09:10.885+02:00Corretto, grazie.Corretto, grazie.J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-5485109675521861192014-09-18T04:16:01.405+02:002014-09-18T04:16:01.405+02:00Budapest non è stata composta su testo di Franco C...Budapest non è stata composta su testo di Franco Cremonini (che a quanto mi risulta non ha scritto canzoni del genere) ma dal sottoscritto che la riprese da una poesia di un anonimo poeta magiaro. La stessa poesia viene recitata nelal registrazione.<br />Leo ValerianoAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/03129718326768409762noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-2198827113546473932014-08-15T23:06:00.437+02:002014-08-15T23:06:00.437+02:00Grazie Gian Paolo per la tua disamina. Una sola pr...Grazie Gian Paolo per la tua disamina. Una sola precisazione: non ho detto che l'estrema destra "attese" il 1976/77, questo no. Anche perchè nessuno poteva prevedere la crisi del PCI, nemmeno gli stessi militanti del partito, dei gruppi e dei movimenti.<br />"Approfittò" semmai del crollo della controcultura per manifestare il proprio "dissenso critico" a destra, esattamente come, sul fronte opposto, aveva fatto il movimento dal 70 al 76.<br />Ci risentiamo tutti a settembre.<br />JJ John J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-66424895771392443032014-08-15T11:27:03.338+02:002014-08-15T11:27:03.338+02:00Ti ringrazio, JJ, per le delucidazioni riguardo la...Ti ringrazio, JJ, per le delucidazioni riguardo la scelta dell'anno e il resto.<br /><br />Il primo campo Hobbit fu un'impresa colossale, se rapportato alla disorganizzazione di quell'ambiente, e dette corpo alla realizzazione di un "filone" musicale che, in realtà, già da anni tentava di formarsi e venir fuori, in mezzo a mille difficoltà.<br /><br />L'ostilità ufficiale, la ghettizzazione politica, la carenza organizzativa e di mezzi finanziari ritardarono quel che era in progetto già nel 1975.<br /><br />La mia valutazione personale non è che l'estrema destra attese e profittò del fallimento dell'ideologia della ricostruzione per darsi visibilità.<br />Anche perché ciò presupporrebbe un'organizzazione e una prontezza di riflessi che non aveva.<br /><br />L'unica struttura che disponesse delle potenzialità per realizzare qualcosa del genere era il MSI, ma i vertici di quel partito erano refrattari a iniziative del genere.<br /><br />Almirante - sulla cui statura politica e morale non voglio discutere - era assolutamente allergico alla commistione fra musica e politica. A Viterbo, per esempio, impedì una'esibizione musicale prima di un suo comizio. Considerava certe manifestazioni "pagliacciate sinistrose".<br /><br />In questo clima, si faticò ad organizzare quel raduno che poi prese il nome di campo Hobbit, e superò le aspettative di tutti, tanto che venne poi replicato. Ma le difficoltà oggettive lo fecero slittare di quasi 3 anni dal progetto iniziale.<br /><br />Quando finalmente vennero superate tutte le diatribe interne e furono trovati i mezzi necessari, si passò all'azione individuando in un luogo sperduto degli Appennini Meridionali il luogo dove incontrarsi, semi clandestinamente, e attraverso il passa parola. <br /><br />Perché, parliamoci chiaro, se in quegli anni si fosse organizzata una manifestazione del genere in un teatro di Milano o di Roma, ci sarebbe stato come minimo un assalto a suon di bombe molotov.<br /><br />Questo non per buttarla nella polemica politica, ma per rendere edotti coloro che non hanno vissuto quegli anni delle mille difficoltà che incontrarono i giovani di quella parte politica nell'organizzarsi musicalmente, fra l'ostilità dei media, di una piazza agguerrita e pure dei propri dirigenti, assai poco lungimiranti.<br /><br />Ma, ripeto, sia pure singolarmente e in modo disorganizzato, i gruppi musicali alternativi nascono anni prima dei campi Hobbit, tardando però a farsi conoscere.<br /><br />Naturale, allora, che in questo ritardo, la prima espressione musicale esaltasse soprattutto la militanza dura e pura, quale coinvolgimento collettivo delle tante esperienze personali e la necessità di ritrovarsi in una comune identità di valori, così a lungo repressi dalla società in cui si viveva.<br /><br />Solo successivamente, come è naturale, si ebbe anche un'evoluzione nel senso delle esperienze più intimistiche e di sentimenti che riguardavano il proprio mondo personale, come esistenzialismo e amore.Gian Paolohttps://www.blogger.com/profile/13256803595556165844noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-54005009099563692392014-08-15T01:01:30.656+02:002014-08-15T01:01:30.656+02:00Il titolo del post rimanda al 1976 quale anno di f...Il titolo del post rimanda al 1976 quale anno di frontiera tra la fine del prog italiano storico e l'emergere della cosiddetta "musica alternativa", poi sdoganata l'anno successivo dal primo campo Hobbit. Questo nell'ottica - del tutto personale - che l'estrema destra approfittò del fallimento dell'ideologia della ricostruzione per darsi una pur minima visibilità. Ciò detto, a prescindere dalla qualità musicale delle sue proposte, spesso più imperniate su valori militanti che non musicali.<br /><br />Il discorso però, è lungo, sofferto e complesso. Per cui, per non essere frainteso, mi fermo qui.<br />Di certe cose, preferisco discutere personalmente. Chi vuole incontrarmi, sa come fare.<br /><br />Riguardo a "Generazione 78" segnalo qui un buon approfondimento:<br /><br />http://www.mirorenzaglia.org/2009/10/francesco-mancinelli-generazione-78/J.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-46089806150815771542014-08-14T15:08:16.407+02:002014-08-14T15:08:16.407+02:00Ugo: cerca anche "De Ægypto" degli Janus...Ugo: cerca anche "De Ægypto" degli Janus, poesia di Pound messa in musica.Marco Verpellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-55633157118708903992014-08-14T14:19:27.438+02:002014-08-14T14:19:27.438+02:00al di la delle ideologie(oggi fuori moda)ho scoper...al di la delle ideologie(oggi fuori moda)ho scoperto i JANUS circa un anno fa e mi son procurato sia il loro LP "AL MAESTRALE" davvero bello e molto tosto e anche il singolo "pescatore di sogni"più sognante".direi che la musica prog affascina sempre al di là delle ideologie...UGOUGOnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-36974493025423075222014-08-14T13:53:15.190+02:002014-08-14T13:53:15.190+02:00Sì, Marco, in effetti il titolo del post si riferi...Sì, Marco, in effetti il titolo del post si riferisce, non so perché, al 1976, ma il fenomeno, come dicevamo, si protrae anche negli anni a venire e per me i 270bis rientrano a pieno titolo nel cosiddetto filone della musica alternativa di destra.<br /><br />Del resto, De Angelis inizia la sua carriera artistica prima del "botto" alla stazione di Bologna, che fece piazza pulita dei vari gruppuscoli della destra radicale, accusati ingiustamente di un qualche ipotetico coinvolgimeno.<br /><br />La "cronologia" di quegli avvenimenti è raccontata in musica da Francesco Mancinelli nella canzone <b>Generazione '78</b>, che è il più esaustivo compendio di quelli che furono i fatti, il clima rovente, i sentimenti di quegli anni visti da "destra".<br /><br />Mancinelli, pur essendo venuto fuori, per ragioni d'età, un po' dopo, non dovrebbe non comparire, a mio avviso, in una discussione che abbraccia questo argomento: per la sua bravura, in primo luogo, e anche per essere fra i più impegnati a far rivivere la memoria di quegli anni ruggenti.<br /><br />Del "botto alla stazione che cancella tutto quanto" canta, appunto, lui. Si tratta di una canzone che ritengo fondamentale per chi voglia meglio comprendere tutto il periodo.<br /><br />Tornando ai 270bis, di là dalle canzoni più sfrontatamente <i>politiche</i>, consiglio di ascoltare temi maggiormente intimistici e personali, quali <i>Vorrei</i>, dove si affronta l'amore non corrisposto, la disperazione e il suicidio; <i>Nanni è partito</i>, sorta di nenia al fratellino su quel fratello maggiore, gigante buono, desaparecido in carcere; <i>Nella tua stanza</i>, intreccio di sogni e squallore, che non inficiano ma anzi esaltano l'amore...<br /><br />Ai comunisti più convinti e sinceri (oggi anche loro faticano a scrollarsi di dosso il peso di una terminologia ostile) consiglio di ascoltare <i>Il poeta</i>. Qualcuno di loro, se già non lo sapeva, potrà scoprire che nell'universo neofascista le dittature militari erano odiate e si tifava per Sandino e perfino per il Che, oltre naturalmente per Evita, contro capitalismo e ingiustizie sociali...Gian Paolohttps://www.blogger.com/profile/13256803595556165844noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-45063502560294050742014-08-14T09:48:40.541+02:002014-08-14T09:48:40.541+02:00Guarda che intendevo fuori tempo riguardo al perio...Guarda che intendevo fuori tempo riguardo al periodo maggiormente trattato in questo sito. E' una dato di fatto cronologico non un mio giudizio, per il resto sempre più d'accordo con le cose che scrivi.Marco Verpellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-26456222840309405752014-08-13T22:47:42.126+02:002014-08-13T22:47:42.126+02:00La musica alternativa di destra (che brutta parola...La musica alternativa di destra (che brutta parola! Capisco la necessità di contrapporsi alla sinistra, ma destra che c'entra col patrimonio culturale sansepolcrista, prima, e poi della Repubblica Sociale, vallo a capire! Ci si è fatti mettere in un angolo dalla protervia linguistica marxista imperante), la musica alternativa di destra, dicevo, che di "destra" ha ben poco, nasce sì, come giustamente è stato riportato nel post, già nell'immediato dopoguerra, poi attraverso Leo Valeriano, e quindi, in modo più organico sul finire degli anni '70, con i campi Hobbit, ma prosegue finché il fenomeno è durato.<br /><br />Affermare, perciò, che i 270bis sarebbero fuori tempo massimo, scusami, ma lo trovo inesatto. <br /><br />Ora, visto che i commenti sono stati ad un livello che difficilmente viene raggiunto, quando si tratta questo argomento, io - giunto purtroppo in ritardo, non per mia volontà - volevo soltanto aggiungere, appunto, che il valore squisitamente musicale di alcuni autori è tutt'altro che secondario.<br /><br />Bravi i già citati Janus, bravo Marzi, bravo il compianto Di Fiò, ma, senza nulla togliere a nessuno, io quando ascolto certe canzoni di Massimino o di Marcello De Angelis, non posso non chiedermi tutte le volte quanto successo avrebbero avuto, presso il grande pubblico, se invece di "destra" fossero stati di sinistra, o semplicemente apolitici. <br /><br />Questo mondo, dietro una parvenza di democrazia, è regolato in realtà da norme ferree, che non ammettono eccezioni. O si cammina dove vuole il potere, o si è fuori. Punto.<br /><br />A tal proposito, sto leggendo anche il post affine, quello sul Lucio Battisti fascista. Mi rincresce di essere arrivato tardi, perché sull'argomento avrei delle novità da riportare che non mi pare siano mai state dette.<br /><br />Gian PaoloGian Paolohttps://www.blogger.com/profile/13256803595556165844noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-35428156385391643812014-08-13T20:38:18.019+02:002014-08-13T20:38:18.019+02:00Il nostro ospite non mi pare il tipo che chiuda o ...Il nostro ospite non mi pare il tipo che chiuda o cancelli le discussioni...<br /><br />Piuttosto consentimi di ricordarti che principalmente qui si tratta del periodo degli anni '70, quindi il compianto Massimino ci rientra anche se per poco. Il rock identitario dei 270bis mi pare proprio fuori tempo massimo.<br /><br />Sono comunque dalla tua parte per quanto riguarda la riflessione che hai fatto. Già citati nei post precendenti mettiamoci anche gli Janus, grandissimi e i più progressive rock.Marco Verpellinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-77823374464581100142014-08-13T17:36:32.028+02:002014-08-13T17:36:32.028+02:00Se la discussione fosse ancora aperta, vorrei aggi...Se la discussione fosse ancora aperta, vorrei aggiungere a tanti commenti ben fatti che, se è vero, come è vero, che quei cantautori furono prima militanti e poi musicisti, affermare che la qualità fosse scarsa, mi fa pensare che non abbiano mai ascoltato Massimo Morsello o Marcello De Angelis dei 270 bis...<br /><br />Signori, stiamo parlando di musicisti che, per quanto militanti, non sono secondi a nessuno. <br /><br />E se vivessimo in un mondo libero, senza preconcetti e senza militarizzazione dei mass media, Morsello e De Angelis avrebbero un posto molto al di sopra di tanti cantanti famosi.<br /><br />Gian PaoloGian Paolohttps://www.blogger.com/profile/13256803595556165844noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-64815783481780259042011-03-21T00:49:17.335+01:002011-03-21T00:49:17.335+01:00sono perfettamente in linea con te. Oggi come oggi...sono perfettamente in linea con te. Oggi come oggi sentirei tanti gruppi del tempo Finardi AREA anche se non c' è più Demetrio e tanti altri. ed anche qualcosa di nuovo tra quelli che fanno musica e non le schifezze di oggi. Oltre ovviamente a tanti di quelli da te citati qui.<br />Ho mandato il tuo messaggio a Fabrizio. Per quanto mi/ci riguarda quando vuoi.<br /><br />Emanuele-ACROAMAEmanuele-ACROAMAnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-39177132828227449412011-03-17T20:30:47.067+01:002011-03-17T20:30:47.067+01:00Grazie Emanuele. Precisato e corretto.
E'in u...Grazie Emanuele. Precisato e corretto.<br /><br />E'in un certo senso vero che la musica dovrebbe superare gli steccati della politica, eppure... <br />Eppure a me oggi piacerebbe sentire ancora in giro per le piazze e i palazzetti la voce di artisti come Finardi, gli Area o come voi e Fabrizio.<br />Ideologie a parte, equivarrebbe allo scrollarci di dosso questa socialdemocrazia malata che stiamo subendo tutti e che ci costringe a difendere giorno per giorno le nostre libertà e i nostri diritti.<br /><br />"L'amore mio non muore", dicevamo noi un tempo. E credo possa essere un incitamento condiviso da tutti.<br /><br />Tra l'altro, sto cercando di riacchiappare Fabrizio perchè volevo fargli un intervista.<br />Se lo sentite, ditegli che lo sto cercando e che mi scriva privatamente.<br />Se poi volete essere intervistati anche voi, fate altrettanto.<br />Abbraccio.<br />JJJ.J. JOHNhttps://www.blogger.com/profile/09294187119073130460noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5064527831556850782.post-25222554324055391812011-03-17T19:06:53.417+01:002011-03-17T19:06:53.417+01:00Caro J.J.John,
ringraziandoti per la presente pagi...Caro J.J.John,<br />ringraziandoti per la presente pagina volevo precisare ed integrare alcune affermazioni in essa contenuta. Sono Emanuele D'Angelo, componente di ACROAMA, da te citati e della cui cosa ti ringrazio. ACROAMA diversamente da quanto dici ha pubblicato un ep nel lontano 1981 con due lunghi brani di natura progressive 1)...E DIVENTEREMO DI NUOVO LIMPIDI 2)...ogni giorno...EVOCANDO IMMAGINI DI UNA CAVALCATA...nel reale...AL COSPETTO DEL SOLE.<br /><br /> A distanza di 30 anni mi sorprendo sempre di più come la sua diffusione abbia superato le barriere della musica alternativa arrivando ad essere citato in un paio di libri sulla musica progressiva italiana ed essere ancora oggi in vendita in negozi di dischi di prestigio. Per non parlare di YOU TUBE.Non pensavamo a tanto allora. Come ha detto giustamente Fabrizio in precedenza il nostro scopo era superare gli steccati della lotta politica propriamente detta e far capire agli altri che anche noi potevamo scendere in campo ed esprimere sensazioni e trasmettere emozioni con dei suoni e delle parole. Sapendo che sarebbero comuqnue stati giudicati dei canti assassini. Nonostante tutto e tutti. I titoli dei due brani di ACROAMA miravano prorio a questo.<br />Un saluto <br />Emanuele D'Angelo<br />ACROAMAAnonymousnoreply@blogger.com