Il Mucchio: Il Mucchio (1970)
Il quintetto veneziano del Mucchio nasce nel 1970 da un’idea del tastierista Sandro Zane che, dopo un passato beat con i “Pipistrelli” (il primo gruppo italiano ad incidere una cover dei Rolling Stones per la Robinson Record) e i Phafer, chiamò accanto a se il chitarrista Max Lunazzi, il cantante Luciano Corbetta (poi sostituiti dal flautista Sergio Piazza), il bassista Luciano Zanardo, Maurizio Rivoltella che suonava sia il clavicembalo che il clarino e l’ottimo batterista Marino Rebeschini che aveva già collaborato con le Orme.
Notata dal popolare cantante buranello Pino Donaggio con cui Zane condivideva l’amicizia insieme a quella di Aldo Tagliapietra, la band venne messa sotto contratto dalla "Carosello" per pubblicare un album che nel 1970 si inserì con eleganza in quel periodo di transizione tra la psichedelia e le avanguardie.
Nei suoi 34 minuti di musica, “Il mucchio” si rivela un disco dal sapore piacevole e ben levigato dall’Hammond C3 e dal Leslie L122 di Zane che ne connotò e ne omogeinizzò il sound complessivo caratterizzato principalmente dall’assenza di chitarre.
Malgrado tutti e otto i brani fossero stati ascritti a Pino Donaggio su testi di Pino Fattori, almeno sei composizioni erano farina del sacco di Zane che però non comparve nei credits non essendo ancora iscritto alla Siae. Suoi furono anche gli arrangiamenti dell’”Ave Maria” di Schubert e di “Un angelo vero”.
Sin dalle prime note dell'album (una versione rock della sigla del Telegiornale, che chiude anche il disco) si intuisce subito che ci troviamo al cospetto di un prodotto di classe: musicisti abili e preparati, discreto mixaggio, una timbrica opportunamente variegata ed una buona struttura compositiva delle canzoni.
Di sicuro la timbrica della voce richiamava molto a quella di Nico Di Palo, specie nel brano "Qualcuno ha ucciso" (unico brano con Donaggio alle maracas) ma, considerato il groove generale “Il mucchio” era nel suo complesso un lavoro più che dignitoso, visto l'anno di uscita.
Interessante è per esempio il finale di “Per una libertà” in cui un break corale spezza improvvisamente una canzone partita su una base marcatamente beat. Ancora meglio sono le ventate prog dell’attacco di “Qualcuno ha ucciso” che però, abbiamo già detto, finisce per assomigliare un po’ troppo ai primi New Trolls.
Naturalmente, bisogna tenere conto che molti dei suoni dell’LP sono irrimediabilemte datati e che i testi sono ancora molto legati agli anni ’60, ma alcuni sprazzi sono effettivamente proiettati in un imminente futuro, sganciandosi e complessificando contemporaneamente la melodiosità di cui è intriso l’album.
Si prendano come esempio gli stacchi finali di “Il cammino di chi verrà”, la psichedelica “Misericordia” e la versione rock dell’”Ave Maria” che fortunatamente nulla aveva che fare con le messe beat (“il più religioso del gruppo ero io che sono ateo!” mi ha confidato Sandro).
In sostanza, un disco piacevolissimo sospeso tra reminescenza beat, melodia, e una buona parte in cui si tentano strade più rock (“Lei se ne andrà”).Certamente nulla di realmente autoctono, ma occorre anche considerare che nel 1970 i gruppi che osavano tanto non erano neppure una decina.
Vendite, distribuzione e riscontro commerciale purtroppo, non arrisero alla band di Zane che si congedò dal gruppo, pare nel momento in cui Donaggio volle instradarli verso sonorità più commerciali.
I due successivi singoli a nome “Mucchio” furono infatti eseguiti da Roberto Fagotto (chitarra solista), Franco Carradori (batteria), l’Hammondista Luciano Basso, Luciano Zanardo e Lucio Franchin (bassisti), Franco Scoblar (subentrato a Basso) e , unico superstite della prima formazione Maurizio Rivoltella.
“Il mucchio” è un album tutto da ascoltare quindi, non solo per nostalgia, ma anche e soprattutto per predere coscienza di quella che fu l’epopea del pre-Prog.
UN GRAZIE A "CESPUGLIO" (grande fan del Mucchio) PER LE PREZIOSE INFORMAZIONI.
23 commenti :
Il gruppo (primo gruppo italiano con una formazione senza chitarre) gode ancora di notevole considerazione, soprattutto all'estero, e sicuramente ha ottenuto un successo inferiore a quello che meritava. Detto questo, tra le curiosità che si raccontano c'è quella secondo la quale l'intervento di percussioni in "Qualcuno Ha Ucciso" sarebbe da attribuire al tastierista Zane ai bongos e Pino Donaggio alle maracas.
Conosco di nome ed ho ascoltato il Pezzo "Qualcuno Ha Ucciso". Già mi sto muovendo per procurarmelo! Vi farò sapere!
Ascoltato! Niente male! Anche se a mio modesto parere l'"Ave Maria" se la potevano risparmiare! I testi hanno la pecca di essere troppo cristiani, lontani dalla filosofia Hippie che già nel 1970 stava pian piano svanendo. Molto bella invece "Il Giullare" retro del singolo "Lei Se Ne Andrà" del 1972, che nella versione che mi sono procurato è insieme a l'altro singolo uscito dopo l'Album. Ripeto niente male, ma come il nostro caro John ha sotolineato, la troppa somiglianza con i New Trolls molto evidente e come io ho sottolineato l'"Ave Maria" penalizzano quasi la metà del prodotto.
VI RENDO NOTO, PER SPEZZARE UNA LANCIA IN FAVORE DELLA VERITA', CHE IL MUCCHIO, PER UN BREVISSIMO PERIODO, FU SENZA L'APPORTO (UTILISSIMO) DI CHITARRA.
NEI CINQUE ANNI SUCCESSIVI AI PRIMI SEI MESI DI FONDAZIONE DELLA FORMAZIONE DA VOI ASCOLTATA (LA QUALE HA INCISO SOLO IL 33 GIRI, NON I DUE 45), PERO’, IL MUCCHIO CHE INCISE I DUE 45 GIRI DA VOI NOMINATI, ERA COMPOSTO DA I SEGUENTI MUSICISTI: FAGOTTO ROBERTO (CHITTARRA SOLISTA E VOCE SOLISTA), CARRADORI FRANCO (BATTERIA, CARO AMICO NON PIU' FRA NOI), BASSO LUCIANO (ANCORA GRANDE HAMMONDISTA SOLISTA, RIMASTO DUE ANNI, MOLTO PIU' DI ZANE), ZANARDO LUCIANO E FRANCHIN LUCIO, (BASSISTI), SCOBLAR FRANCO, SECONDO CHITARRISTA DOPO L'USCITA DI LUCIANO BASSO (VEDI QUINDI CHE IL MUCCHIO FU SOLO NEL PRIMO BREVISSIMO PERIODO INIZIALE UN GRUPPO SENZA CHITARRISTI) E MAURIZIO RIVOLTELLA (PIANISTA E VOCE PARTICOLARISSIMA; BELLISSIMA MA SOLISTA SOLO IN STUDIO).
LA VOCE SOLISTA ERA DI ROBERTO FAGOTTO, IL VERO MUSICISTA DEL MUCCHIO CHE FECE PARTE DELLA VECCHIA FORMAZIONE PER BEN CINQUE ANNI E NON CINQUE MESI.
IL MUCCHIO ATTUALE RINASCE DAI VECCHI (MICA TANTO) CHITARRISTA E BASSISTA CHE RIMANGONO PUR SEMPRE I VERI MUSICISTI DEL MUCCHIO OVVERO QUELLI CHE, SE NON LO FONDARONO ENTRAMBI, NE FURONO PARTE VERA E COSTITUTIVA. FIRMATO: CESPUGLIO, OSSIA UNA FAN DEL MUCCHIO CHE LI CONOBBE FIN DAGLI ANNI 70 E CHE NE SEGUI' LA STORIA DA QUEGLI ANNI IN POI.
Grazie Anonimo.
E' evidente che dopo le tue preziose informazioni e soprattutto dopo che ho stretto amicizia con Sandro Zane (che me ne ha date altre), questa scheda andrà complessificata.
Tra l'altro era una promessa che avevo già fatto a Sandro e che manterrò prestissimo.
Una sola cortesia: ti prego firmati.
Mi dispiace sempre ricevere comments così competenti, ma non sapere chi li manda.
Abbraccio JJ
http://img696.imageshack.us/img696/6906/ilgiullareconnomi.jpg
Guarda il link qua sopra perchè non riesco a inviarti l'immagine sui commenti. Ho voluto firmarmi Cespuglio e non con il mio vero nome per un motivo di privacy comunque i protagonisti della vicenda, compreso Zane, sanno chi sono.
Anche se il mio tono in un primo momento può sembrarti polemico, non è questa la mia intenzione. Voglio solo dare maggior impulso alla verità che non può essere completa con il solo apporto di Sandro Zane. A risentirci.
Ma il Luciano Basso della foto è lo stesso che registrò il disco "Voci" del 1976? Dovrebbe essere prog se non erro....farai una recensione in merito JJ?
Si, te lo confermo al 99%.
"Voci" devo risentirmelo.
E' uscita una lunga intervista su Sandro Zane (che parla delle sue esperienze musicali sui Phafer, Pipistrelli e il Mucchio) su "BEATi voi!" n.3, dove ci sono interviste e biografie ad altri gruppi beat e prog (Orme, ragazzi dai capelli verdi, ranger sound, hopopi, blues right off, strangers...).
Le info maggiori cmq (o per acquistarlo) le trovate qui
http://xoomer.alice.it/bvfvma , nel sito della beat boutique 67
Il bassista del mucchio è stato ed è Luciano Zanardo il solo che ha inciso tutti i dischi del mucchio (non ci sono altri bassisti che hanno partecipato alle incisioni) informatevi prima di scrivere cose non vere
Personalmente non lo metto in dubbio, come risulta dalla scheda e come mi ha riferito il mio amico Sandro Zane.
Ciò che sta scritto nei comments è invece responsabilità dei mittenti che suppongo parlino per cognizione di causa.
E poi per favore, si firmi anzichè essere così perentorio.
Salve a tutti e grazie per questo post, se vi a visitate il mio blog dedicato a Pino:
http://pinodonaggiofanclub.blogspot.com/
Ho messo questo album tra la mia "top 5" di quelli che meno preferisco, eppure ho riascoltato per caso Misericordia e devo dire che, per l'epoca "italiana", non era affatto male!
No che dico, non l'ho messo anche se volevo metterlo solo che lo vedevo poco Prog ricordavo male XD
Comunque solo ora ho notato che in questa formazione c'era Luciano Basso, e ho sentito l'album Voci, molto bello.
scusa john ma "I FILI D'ERBA" non li hai recensiti?
Ehm.. no... non ancora.
Ma ora che me l'hai ricordato, vedrò di bermi due bottiglie di Vodka Kauffmann Reserve (quella buona da 43°), una di Louis XIII Remy Martin, almeno 10 o 15 pinte di Bavaria 8,6 e poi farò la scheda.
Se poi per caso mi schiantassi prima di iniziare la recensione, ricordamela di nuovo.
Grazie come sempre Ugo Ugo.
P.S. La "tua" scheda tanto agognata arriverà tra poco.
E' che di questi tempi non ho nessuna voglia di essere bombardato... non so se mi spiego...
A proposito; SANDRO, bòcia! Dove sei sparito?
sui FILI D'ERBA TI DO PIENAMENTE RAGIONE ANZI NON CAPISCO COSA C'ENTRINO COL PROG SE NON PER ESSERE USCITI NEL 72 ANNO OPUS MAGNUM DEL PROG! AVEVO 16 ANNI QUELLA VOLTA CHE IN COLONIA BAGNAI IL LETTO...................SCHERZO DAI JOHN MA I JUMBO SONO IL MIO DEBOLE LO CONFESSO SARà PER QUELLA VOCE DA ORCO DI FELLA MA PURE PER QUEI TESTI CHE TI ENTRANO NELLA TESTA E NON TI ESCONO PIU!
Salve, sono Paolo Pellino, il primo cantante dei Phafer. Desidererei entrare in contatto con Sandro Zane o con Luciano Zanardo. Le mie coordinate:
E_mail: p.pellino30@gmail.com
cell.: 335-204279
Skype: paolo_pellino
Ciao Paolo, sono JJ.
Ho scritto a Sandro che mi ha detto che si metterà presto in contatto con te.
E se tutto va a buon fine, quando sarete di nuovo insieme, stappate una bottiglia di Prosecco alla mia salute.
Fatemi sapere.
Abraxas,
JJ John
Disco dignitoso ma inevitabilmente datato e poco significativo
Michele D'Alvano
Ciao Abraxas, sono Paolo Pellino. Ho letto il tuo commento e ti ringrazio. Sono in contatto con Sandro. Chiederò anche il contatto di Luciano Zanardo. Vedo troppa gente con il microfono e la "voglia" ritorna. Scrivimi una tua mail e lasciami il tuo nr. di telefono. A risentirci.
Ciao John, sono Paolo Pellino. Ho letto il tuo commento e ti ringrazio. Sono in contatto con Sandro. Chiederò anche il contatto di Luciano Zanardo. Vedo troppa gente con il microfono e la "voglia" ritorna. Scrivimi una tua mail e lasciami il tuo nr. di telefono. A risentirci.
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