Nuova Idea: Mr E. Jones (1972)

nuova idea mr E. Jones 1972

Dopo un azzeccato album d'esordio, una massiccia attività live tra cui un vittorioso Festival di Viareggio nel 1971 e una sigla piazzata in RAI ("A come agricoltura"), il quintetto dei Nuova Idea subisce a fine anno il suo primo rimpasto: esce il vulcanico chitarrista Marco Zoccheddu che va a formare gli Osage Tribe ed entra al suo posto Antonello Gabelli, preso in prestito dai Corvi.

Con questa nuova formazione (Siani, Usai, Gabelli, Ghiglino e Casagni) il gruppo partecipa al III° Festival d'Avanguardia e al principio del 1972, entra in sala d'incisione per pubblicare il suo secondo lavoro "Mr. E. Jones".

L'album è sostanzialmente un concept sulla giornata di un uomo qualunque, in questo caso il Signor Edgar Jones che si alza al suono della sveglia (ben udibile al principio del disco), vive, sogna, lavora, ama, si riposa e si risveglia esattamente come tutti noi.

Questo "racconto della quotidianità" appare però fin troppo ovvio nell'incipit del disco che, a parte il suono della sveglia iniziale, include anche i rumori del traffico urbano, la sirena della fabbrica e via discorrendo.

Nuova Idea Mr E. Jones 01Parimenti, il groove generale è l'esatto riflesso della narrazione - omogeneo e levigato - e se da una parte si sposa molto bene con i testi, dall'altra finisce per esserne dinamicamente soffocato: in sostanza, malgrado l'ottima varietà ritmica e armonica dei singoli brani il disco non riesce mai a decollare essendo praticamente assenti delle parti peculiari o prominenti.

Tra l'altro, tale asservimento al "corpus espositivo", espone la band ad alcuni effetti collaterali che erano già presenti in "In the beginning", quali ad esempio il ricalco a stilemi compositivi già tipici del periodo: cori in stile New Trolls, armonizzazioni alla PFM, assoli alla Trip e (qualcuno fa addirittura notare) diverse citazioni ai primi Camel, specie nelle parti più melodiche.

Detto questo, non si può comunque confutare che "Mr. E. Jones" sia un decisivo passo avanti nel percorso della band: l'omogeneizzazione dei suoni è praticamente perfetta al punto di levigarne la dinamica ad una curva pressoché costante, le parti soliste sono calibrate con cura e intervengono senza prevaricare l'accompagnamento e anzi, fondendosi in esso con grande classe.

Nuova Idea Mr E. Jones 03I breaks e gli stacchi ritmici perdono quella "voluta" aggressività tipica di quel periodo, conferendo alle singole tracce una maggiore fluidità e restituendo loro una piacevole gradevolezza.

In sostanza, la band si sta avvicinando al Prog, ma senza troppo forzare i propri ritmi: si passa da un Rock melodico di grande classe con qualche riferimento psichedelico ("Svegliati Edgar") al Freak più sofisticato ("Mr. E. Jones"); dalle melodie liquefatte ("Viaggio nel mondo dei sogni" e la splendida "Fumo di una sigaretta") al Rock Crimsoniano di "Un ora del tuo tempo". Il tutto con un invidiabile continuità e senza grossi sbalzi.

Bisogna arrivare a metà della seconda facciata per incontrare le parti più innovative e strutturate che ben disegnano quale sarà la futura strada della formazione Genovese: "Illusione da poco", marcatamente Prog Rock e dinamicamente molto al di sopra delle altre canzoni dell'album e la contigua "Premio di una vita" che con il suo attacco Heavy , il suo intermezzo acustico e il finale Blues Rock è a mio avviso il brano più tonico dell'album.

Nuova Idea Mr E. Jones 04Niente da dire sul finale ("Un altro giorno") che traccia nella più ovvia delle maniere un nuovo risveglio del nostro eroe Edgar.

Concludendo: se i detrattori potranno accusare questo lavoro di non essere "né carne né pesce", gli amanti del Progressivo meno invadente vi troveranno invece molti validi motivi per apprezzarlo.

Purtroppo, la prima categoria risultò all'epoca inspiegabilmente prevalente sulla seconda, e l'insuccesso di "Mr. E. Jones" provocò l'ultimo rimpasto della band che virò decisamente ad un groove più violento con l'album "Clowns".

Personalmente, resto dell'idea che almeno in questo caso, i Nuova Idea non siano stati capiti fino in fondo.


NUOVA IDEA - Discografia 1971 - 1973:
1971 - IN THE BEGINNING
1972: MR. E.JONES
1973: CLOWNS

9 commenti :

Anonimo ha detto...

Mr. E. Jones ha qualcosa a che fare con la canzone di Bob Dylan, penso. O no? Dissero qualcosa, all'epoca sul perché scelsero di chiamarsi tali?
(ofvalley)

J.J. JOHN ha detto...

Non so se il "Mr. Jones" di Bob Dylan ha a che fare qualcosa con i Nuova Idea... sarebbe meglio girare la domanda a Gianni Lucini...

giody54 ha detto...

Ottimo gruppo anche se certe volte assomigliano ai New Trolls Dei 3 album preferisco "Clowns"forse quello piu' prog

DogmaX ha detto...

Ne parlai già, in pratica stavo portando avanti un progetto su Lyrics Wikia per i testi del Rock Progressivo Italiano degli anni 70' et simila, che ne mancavano parecchi (quasi tutti in realtà xD)

Sti dannati Nuova Idea mi stanno mandando al manicomio! XD

Alcuni pezzi di quest'album (molto bello comunque) non li riesco proprio a comprendere, tra cori ultralivellati e suono che sovrasta il parlato alcune parti non so riuscito proprio a completarle.

Se volete collaborare anche voi, questi sono i testi incriminati:

http://lyrics.wikia.com/Nuova_Idea:Un%27ora_Del_Tuo_Tempo
http://lyrics.wikia.com/Nuova_Idea:Premio_Di_Una_Vita
http://lyrics.wikia.com/Nuova_Idea:Un_Altro_Giorno
http://lyrics.wikia.com/Nuova_Idea:Viaggio_Nel_Mondo_Dei_Sogni (in questo credo ci sia un errore alla terzultima strofa sembra che dica quello, ma ho qualche dubbio)

Mai un gruppo italiano mi aveva dato tutti sti problemi per un TESTO IN ITALIANO... e anche nel primo album in Come Come Come del primo album c'è una parte che non mi è affatto chiara... sto diventando sordo? XD

Anonimo ha detto...

Accidenti! Mr E Jones ce l'ho pure originale, ma dei testi nemmeno l'ombra.
E si che in un concept le liriche dovrebbero avere la massima visibilità.
JJ

Anonimo ha detto...

Capolavoro

Anonimo ha detto...

Davvero un bel disco. Illusioni da poco è un pezzo strepitoso e all'avanguardia, dentro c'è di tutto dall'hard rock, al prog, al pop e ci sono fraseggi che molti anni dopo si ascolteranno sul death metal e sul grunge. gran pezzo davvero.

Anonimo ha detto...

Buon disco anche se per me il loro apice rimane il successivo Clowns

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

In definitiva, disco godibile e ben suonato .

Notevoli i brani Un'ora del tuo tempo, Illusione da poco e Premio di una vita

Michele D'Alvano