Le Orme: Collage (1971)

rock progressivo italiano
Non so perchè, ma ho sempre avuto una strana sensazione quando parlo delle Orme. Certamente pioneristici, geniali, abili, professionali quanto si vuole, ma ogni loro disco mi ha sempre lasciato un non so che di irrisolto: una sensazione di incompletezza e di dubbio che non mi ha mai abbandonato.

Collage 1971
Forse perché li conobbi tramite un tipo di "Comunione e Liberazione" che me ne sbandierò le indubbie virtù e mi fece sentire brani tipo "Una dolcezza nuova" e "Gioco di bimba" che i CL-lini amavano molto, ma che venivano regolarmente fischiati a quei Festival Pop che mi piacevano tanto.

"Maccome", pensavo, "il gruppo più in auge del prog italiano che viene sbeffeggiato da coloro che semmai dovrebbero incoraggiarlo?" 

Andai allora a ritroso nella storia del gruppo e mi comprai i primi due LP, "Ad Gloriam", "Collage" e una manciata di 45 giri tra cui "Fiori e colori" (1967) e "Blue rondò a la turk" (registrato nel 1969, ma pubblicato dopo), e come oggi, anche allora ebbi l'impressione che ciascuno di quei prodotti fosse si avanti coi tempi, ma nascondesse anche una certa furbizia: cosa che faceva gridare al miracolo gli addetti ai lavori, lasciando però perplesso il movimento sulla reale collocazione politica del gruppo. 

"Fiori e colori" (1967) ad esempio, era un brano palesemente beat:coraggioso, senza dubbio, ma allo stesso tempo lontano anni luce dalle tematiche sulle quali il beat (quello vero) si stava impegnando a suon di ciclostili, ideali e manifestazioni.

 "Collage" (1971), disco ritenuto uno dei primi album prog italiani, pur in tutta la sua novità, il suo tecnicismo e la sua schiettezza, conteneva invece occasionali frecciate di pietismo paternale che infastidivano me e non pochi altri: un ronzante moralismo assai lampante per esempio in  "Era inverno" (dialogo prostituta - cliente) e "Morte di un fiore" sul tema dell'aborto. 

La stessa title-track "Collage" trasudava, oltre che un forte aroma di EL&P, di un'ingenuità compositiva quasi fanciullesca: ben accolta da una larga fetta di mercato, ma molto meno dalle avanguardie che vi intravidero chiari intenti commerciali. 
Nulla si può dire invece di  "Cemento armato" che, detto personalmente, dimostrò come il trio poteva tranquillamente competere a livello internazionale.

rock progressivo italianoIn ogni caso, il vizio di mischiare brani realmente innovativi con tematiche più conservatrici, non abbandonerà mai l'onesto gruppo di Mestre. 

Storicamente, si veda a proposito il contrasto tra "Alienazione" e "Gioco di Bimba" in "Uomo di Pezza" (1972),  tra "Sospesi nell'incredibile" e "L'equilibrio" in "Felona e Sorona" (1973) e via discorrendo fino ad arrivare alla svolta americana di "Smogmagica" (1975). 
Il tutto senza dimenticare l'anti-femminismo di "La fabbricante d'angeli", canzone sfacciatamente antiabortista e pubblicata proprio nel 1974: anno davvero bollente in cui le compagne lottavano esattamente per il contrario
 A conferma di questa mia teoria, arrivano dal 1990 in poi tutti i lavori di chiara impronta "spirituale", alcuni dei quali basati su opere del poeta cristiano maronita Kahlil Gibran e i lavori solisti di Tony Pagliuca tra cui "Benedetto Dio nei suoi Santi" del 1993. 

Rasi al suolo dalla critica movimentista, "Le Orme" ebbero tuttavia il pregio indiscusso di  sdoganare in Italia un certol genere progressivo e, pur nell'evidente contraddizione con lo spirito politico dei tempi, hanno lasciato un'indelebile impronta sia nella musica, sia da un punto di vista tecnico (loro ad esempio fu il primo album "live" della storia Italiana). 

Dotati di capacità tecniche non comuni, tra cui la splendida voce di Aldo Tagliapietra, pagarono dunque il pegno delle loro scelte, per così dire, democratico cristiane, ma da un altro punto di vista, e forse principalmente per questo, sopravvissero indenni alla fine del movimento.
Avrete capito che personalmente non li ho mai amati molto ma, a prescindere dai miei gusti, Pagliuca, Dei Rossi e Tagliapietra fecero solidamente parte della storia della musica Italiana: progressivi quanto basta; alternativi a sufficienza; astuti, parecchio.

LE ORME - Discografia 1969 - 1976:
1969 - AD GLORIAM
1970: L'AURORA DELLE ORME
1971: COLLAGE
1972: UOMO DI PEZZA
1972: FELONA E SORONA
1974: IN CONCERTO
1974: CONTRAPPUNTI
1975: SMOGMAGICA
1976: VERITA' NASCOSTE

70 commenti :

Gianni Lucini ha detto...

Democristiani e ciellini? Forse negli anni del declino... prima non credo gliene fregasse poi tanto della politica e non è vero che venissero fischiati ai concerti di massa anche perchè nessuno ha mai pensato alle Orme come a un gruppo carismatico da seguire. Di un loro concerto nella fase pre-progressive mi ricordo la colossale sbornia che ha seguito l'esibizione con loro che hanno tirato fuori le "bocce" da una cassa dietro alle tastiere. Tra i singoli più significativi hai dimenticato "Senti l'estate che torna", un must per i miei amici un po' più grandi che si atteggiavano a beatnick. È vero, come dici, che il loro percorso artistico è stato alterno tra innovazione, conservazione, ripetizione e un po' di nercisismo. Oggi si va ai loro concerti con l'attenzione che si presta nei confronti dei vecchi zii un po' brontoloni, ma piacevoli da ascoltare.

Anonimo ha detto...

Beh, erano per loro stessa ammissione un gruppo cattolico praticante. Che poi dovessero confrontarsi col movimento... erano fatti loro.
Eppure lo stesso Tagliapietra ricorda che il gruppo veniva regolarmente fischiato nel 72 durante "Gioco di Bimba" in quanto le ali più dure (quelli di Stampa Alternativa e della "musica gratis")non accettavano che un gruppo avesse successo commerciale.
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"Pretenziosi", "Inconcludenti" ed "esterofili" erano i giudizi riportati nel "Libro bianco del pop". non male no?
A mio avviso "Le Orme" erano semplicemente degli onesti, accreditati e bravi avventurieri... e meno male che sono esistiti.
"Senti l'estate" non l'ho dimenticata (anzi, possiedo anche il 45 - anzi, a dire il vero possiedo proprio tutto di loro), ma nell'ottica del post mi sembrava più opportuno sottolineare il balzo da "Fiori e colori" a "Blue Rondò" che era veramente enorme.
Piacevolissimi, certo.
Anzi, la prossima volta andiamo insieme a vederli. Ti va?

Gianni Lucini ha detto...

Permettimi ancora due osservazioni:
- erano cattolici praticanti? Non l'ho mai saputo ma non aggiunge né toglie niente al giudizio (staremo mica a guardare sesso,razza o religione?) :-)
- Le contestazioni. Il movimento era tante cose. Moltissime importanti e tante altre cazzate. Credi a uno che c'era. A volte le contestazioni nascevano per le pirlate. Ci sono passati tutti, Area, PFM, Osanna, Finardi e Battiato compresi, ma se ti capitava il gorno storto andava così. In fondo non significava niente... In questi anni ho maturato un certo fastidio per i reduci nostalgici, quelli che Bertoli nella sua "Nicolò" chiama "reduci di niente". Anche per chi si atteggia a vittima in ritardo. IL gioco era quello e se cercavi quel pubblico quello era il rischio. Nessuno contestava Orietta Berti perchè non cercava consensi in quel pubblico, ma il discorso andrebbe lontano...

Gianni Lucini ha detto...

Non ci hai detto niente della tua serata. Com'è andata?

Anonimo ha detto...

Non so... personalmente non riesco ad esimermi da un giudizio "di parte", pur conscio che "i movimenti" in generale attraggono verso sè contraddizioni e strumentalizzazioni (ci ho pure scritto un libro insieme a Primo Moroni, non so se mi spiego).
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Avrei tanto da dire, ma sappiamo entrambi che occorrerebbero mille blogs per farlo.
Ti scrivo privatamente.
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Con Bertoli dissento, pur dolorosamente. Le lotte e degli anni '70 stati percorsi necessari
ed inevitabili. Sicuramente ci sono i "reduci di niente" (così come i voltagabbana e gli stronzi), ma io mi sono lasciato alle spalle troppi angeli per non ricordare di giorno in giorno quello che hanno fatto, o patito, per la mia e la nostra redenzione.

Anonimo ha detto...

Ciao John e ciao a tutti! Sono Daniele, spero di potermi iscrivere prima o poi! :-)

Con Le Orme mi sento chiamato in causa perchè è il mio Gruppo preferito in assoluto! E' dall'età di 5 anni che li ascolto con "Uomo Di Pezza", li ho visti per 3 volte dal vivo (la prima volta avevo 8 anni!), e poi sono coloro che hanno contribuito alla mia formazione Musicale, grazie a Le Orme da quando ho 18 anni sò cos'è il Prog Rock e lo apprezzo moltissimo. Quando parlo di Aldo, Tony e Michi sono sempre di parte, persoalmente in quanto alla totale produzione Discografica credo che Le Orme non abbiano mai fatto un buco nell'acqua, neanche con i piu' commerciali "Venerdì" e "Orme". Per quanto riguarda il loro posto "socio-politico" beh, c'è da dire che se Le Orme fosserò state o di sinistra o di destra, sicuramente avrebberò goduto di maggior visibilità! Ad esempio gli Area di Demetrio Stratos erano politicamente schierati, e per questo vengono ricordati molto piu' spesso e per questo negli Anni'70 erano piu' visibili; cio' non toglie che gli Area siano stati uno dei piu' grandi Gruppi mai avuti in Italia. Le Orme avevano l'aria del Gruppo pronto ad affrontare ogni tematica sociale, ma senza schierarsi. Spesso viene detto che i loro testi sono a livello cantautoriale, e secondo me questa è un affermazione corretta. Durante gli Anni'70 hanno parlato di prostituzione (Era Inverno), della salvaguardia e del rifugio naturale (Cemento Armato), della violenza sessuale (Uomo Di Pezza), della solitudine e dell'eterna battaglia tra il bene e il male (Felona e Sorona), dell'aborto (La Fabbricante D'angeli) e sono stati i primi a ribellarsi al pensiero Hippie riguardo a l'India. Già sapevo che erano cattolici praticanti, ma tranne Tony Pagliuca non l'hanno mai dichiarato apertamente. Non dimentichiamoci il Pezzo che chiude l'Album "Contrappunti" "Maggio", in cui il testo mente in cotrapposizione la festa del 1°Maggio e cio' che dice la chiesa nel medesimo giorno, secondo me un leggero attacco alla chiesa. Che dire poi la filosofia Indiana di Aldo, evidente negli ultime 3 Album "Il Fiume", "Elementi" e "L'infinito". Io che ho un pensiero tutto mio su Dio, io che non sono assolutamente cattolico praticante se Le Orme, il mio Gruppo preferito lo è o lo è stato poco importa, importano l'emozionante Voce di Aldo e le melodie senza tempo.

A presto,

Daniele.

Anonimo ha detto...

Caro Daniele, ti rispondo in breve ma sono sicuro che faremo considerazioni più ampie su questo argomento (mi mancano circa 150 album da recensire...).
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Innanzitutto non devi "iscriverti" da nessuna parte: questo blog è libero ed aperto a chiunque. Anzi, grazie già di essere dei nostri.
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Per quanto riguarda le mie recensioni, tieni conto che sono un Gramsciano, per cui valuto "schieramenti" e "linguaggi", rapportandoli sempre alla data di pubblicazione dell'opera. Non prima e non dopo.
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Ora, al di là del valore intrinseco delle "Orme" (che io non discuto), è pur vero che, con la politicizzazione del movimento nel 1973, emerse dal loro modo di porsi un "che" di reazionario che prima non era stato mai visto o considerato.
Il loro problema, agli occhi delle nuove avanguardie (la "controcultura", insomma,stava nel perseverare in una sorta di neomisticismo che per molti era già stata superata e che a troppi dava fastidio.
Questo pur affrontando temi di attualità o di forte impatto sociale.
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Ecco perchè dal 1973 gli Area furono modernizzanti e le Orme no.
Capisci?
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Ora, come dicevo, devo fermarmi qui ma, se vuoi considerare queste mie prime riflessioni, credo che potremo parlarne ancora a lungo.

Anonimo ha detto...

Credo di aver capito cosa vuoi dire John. Grazie della risposta e magari appena hai piu' tempo ne parliamo meglio, buon lavoro!

Anonimo ha detto...

Scusa John, io ho sempre saputo che "Morte Di Un Fiore" parlava di droga, e non di aborto! Praticamete Le Orme s'ispirarono ad una notizia letta da un quodidiano che raccontava del ritrovamento del corpo di una ragazza morta per overdose! Tanto che se fai attenzione nel finale del Pezzo tra i fiati, si puo' scorgere una voce femminile che sarebbe la voce di un'amica della ragazza trovata morta!

Ho letto spesso che questo Pezzo parla d'aborto, ma si dice che la versione ufficiale parli di droga! E (almeno io) seguendo il testo mi pare che porti piu' sull'argomento della droga che dell'aborto.

"Ti sei fatta ritrovare nel mezzo di un prato, dentro i tuoi logori blue jeans. Hanno detto che sembravi addormentata, stringendo il tuo cappello nero." e poi il testo recita: "Come l'acqua chiara del rusciello che correva verso il mare, correva via così in un pallido mattino ultima tua breve ora." ora ti sottolineo i versi che mi fanno credere che qui si parli di droga: "Ed il vento che ti aveva baciata, E LEI SOLA A FARTI COMPAGNIA..." questo ultimo verso credo dica tutto, la "lei" secondo me è l'eroina di cui è morta la ragazza. Tu John che ne pensi?

J.J. JOHN ha detto...

Hai perfettamente ragione: "Fabbricante di Angeli" parla di aborto, "Morte di un Fiore" di droga e "Gioco di Bimba" di una violenza sessuale: sempre in modo molto traslato però....
Scusa ma il botto elettorale mi ha un pò scosso.

rael ha detto...

salve volevo solo dare un appunto "politico"...la tendenza CL penso sia abbastanza nota e riscontrabile nei temi dei loro pezzi più impegnati...sebbene in una maniera molto felpata, quasi timorosa...secondo me non è un difetto..o almeno non la vedo come una presa di posizione netta, non li metterei neanche in contrapposizione con gli Area.
PS di quest'album ho gli autografi in copertina di 2/3 della band!

J.J. JOHN ha detto...

Non dire a Fariselli una roba del genere perchè ti mangia vivo.

rael ha detto...

ehehe magari col tempo si è addolcito un po'!!! Dopotutto ora fa colonne sonore...(soprattutto per Benvenuti).

barbieri.alberto73 ha detto...

Ciao John
sono Alberto Barbieri di Roma
che dire delle Orme che ho visto per ben due volte dal vivo nel 1975al tempo di Contrappunti e nel '79se non che ( contraddizioni a parte,tra contenuto musicale e le loro tendenza un po' conservatrice, sul piano dei testi ) sono il gruppo ,che specialmente fino al top per me rappresentato da Contrappunti ha sempre dato voce musicale alle mie emozioni giovanili.Quando riascolto 'Collage' o 'Gioco di Bimba' a 'Figure di cartone' o 'Frutto acerbo' o le rielaborazioni di Tony Pagliuca di certi pezzi dei Nice di Keith Emerson il mio spirito si riempie ed io volo come allora tra le pareti della mia scuola in quel mondo fatato ancora incontaminato.al suono dei loro accordi su una chitarra suonata in sordina.Si perchè in quei loro accordi c'è una magia speciale
quella 'magia' che tanto ho amato in loro.

JJ john ha detto...

Sono contento che Classic Rock possa riproiettarci nei ricordi più belli.
In fondo, è anche un po' quella la sua magia.
Sulle Orme che dire: le ascoltavano tutti i Ciellini del mio liceo.
Solo che loro adoravano Gioco di Bimba" e "Una dolcezza nuova" e io "La porta chiusa", "Figure di Cartone" e "Cemento Armato"
Insomma... il buongiorno si vede dal mattino.

frincolli ha detto...

la fabbricante d'angeli parla di aborto clandestino ed alla stregua di gioco di bimba tratta e morte di un fiore tratta la crudezza di un fatto come se fosse una favola; al limite è contro questa pratica largamente diffusa in italia che nella loro maniera allegorica si sono espressi; è un pezzo di una qualità eccezionale, sopra un tessuto ritmico melodico contrappuntistico si staglia la chitarra acustica che arpeggia in 3/4 ed il canto in endecasillabi liberi che si pone in cima alla piramide sonora

U G O ha detto...

anche io adoro LE ORME ma condivido ciò che disse il caro jj qualche tempo fa e cioè che hanno saputo miscelare impegno e commercialità...chiamali fessi!dovessi fare un GREATEST HITS fino al 1980 dentro ci metterei:1)concerto n.3/blue rondò a la 1969 2)CEMENTO ARMATO 71 3)LA PORTA CHIUSA 72 4)SOSPESI NELL'INCREDIBILE 73 5)MAGGIO 74 6)LOS ANGELES 75 7)IN OTTOBRE+è FINITA UNA STAGIONE 76 8)SE IO LAVORO 77 9)FINE DI UN VIAGGIO 79 10)IL TRENO 80 IL RESTO BLEAH A PARTE LA TRILOGIA + RECENTE!SALUTI JJ ...QUI LE PIZZE VANNO DAI 3 AI 6 EURI MAX CIAO DAL SOLITO UGO

ravatto ha detto...

Una domanda per JJ: quali sono i lavori delle Orme ispirati ai versi di Kahlil Gibran? Un abbraccio gui

J.J. JOHN ha detto...

"Il ricordo mi diventa fioco" come diceva Guccini, ma sicuramente in "Le Orme" del 1990 c'è qualcosa ispirata a Gibran.

aliante ha detto...

Mi sembra l'album omonimo "ORME" del 1990, l'ultimo con Tony Pagliuca in formazione.

I brani ispirati a
i versi di Kahlil Gibran dovrebbero essere due:

"Se tu sorridi brucia il mondo" e "Chi sono io".

Il disco è prodotto da Mario Lavezzi, con Mogol supervisore e il violino di Angelo Branduardi in "25 Maggio 1931".

aliante ha detto...

Grande John,
mi hai preceduto!

Il padrone di casa è preparatissimo!

Un abbraccio.

ravatto ha detto...

Lo ascolterò allora, grazie! "Il Profeta" di Gibran è un'opera davvero luminosa, un piccolo manuale per la Vita.

Anonimo ha detto...

Avevo 15 anni quando ascoltai per la prima volta collage e ricordo anch'io questa cosa che di cui jj sulla paraculagine dele orme. io viveva a londra ma anche in italia prché mio marito poi foi di mestre. e loro mi sembravano strani rispetto a quello che circolava in inghilterra a quel periodo. un po come se dice a roma "che non sai se ce sono o se ce fanno".
e allora mi sono detta: buoni musicisti ma curiose intenzioni.
Forse sia me che jj sbaliamo. mma io non dimentichiro mai questo mio primo imprinting. Bacci a tutti da Daghenham. La città dei Stranglers.
Edith and John

Anonimo ha detto...

posso dare conferma delle stesse sensazioni, con aggiunto il fastidio a pelle provocato dai testi dei pezzi citati.
molto poca pulizia di intenzioni e molta volontà di manovrare menti. ad un concerto dello scorso anno in tandem coi new trolls, il signor dei rossi si è rivelato persona estremamente piena di sè ed antipatica, avvalorando maggiormente con i suoi discorsi questa sensazione di "prete predicatore".

taz ha detto...

Ho riascoltato "bene" in questi giorni il CD...ho l'LP ma non il "giradischi"....e devo dire che non mi dispiace per niente.....cerco sempre di ascoltare questi lavori con l'orecchio del 70.....(operazione difficile..ma nn impossibile).....e devo dire che musicalmente fanno parte di quei gruppi che riconosci subito...tanto per la voce come per le tastiere.....non sono il mio gruppo preferito ma devo dire, onestamente, che erano già pronti rispetto a tantialtri gruppi dell'epoca!!!.....e cmq si percepisce già la "commercialità" che più tardi s'imposseserà dei loro suoni....questo non mi scandalizza affatto, se penso hai New Trolls....Alan Sorrenti....che continuo ad ascoltare nelle loro "evoluzioni" commerciali.....Per concludere un bel "disco"...sulla simpatia o antipatia mi sono fatto un'idea.....ascolto solo la loro musica!....le parole le lascio al vento....ciao

Anonimo ha detto...

Buonasera a tutti, possibile nel 2014 parlare ancora di era abbastanza di sinistra, ciellini & c.?
Le Orme hanno colto con COLLAGE il loro miglior lavoro, trasuda di ELP, ma ben venga, sa anche di beat o altro? e che si può fare.
Certo Uomo di Pezza è meno prog, ma che dire di Felona e Sorona, una delle cose migliori scritte da qualsiasi gruppo italiano, saluti a tutti.

UGO ha detto...

be mi sento di dire che sulla poliedricità del gruppo intesa pure come strizzare un occhio al commerciale ha ragione JOHN e pure su una certa propensione al puritanesimo inusitata per l'epoca quella dei 70's dura spietata e foriera di conquiste sociali (aborto/legalizzazione delle droghe leggere etc./divorzio).Ma al contempo la grande forza delle ORME è stata quella di fare un disco importante nel 1971 ossia fare da apripista a tutta la scena prog che poi proprio nel 71 ha partorito un altro grande gruppo anch'esso con la O ossia gli OSANNA!ciò che amo delle ORME è proprio la voce di TAGLIAPIETRA magari inconsistente di fronte a mostri del calibro del compianto DI GIACOMO o di JIMMY SPITALERI ma pure di ALVARO FELLA.e poi pure un certo LUCIO BATTISTI non era mica un singer eppure resta,volente o nolente,destra o sinistra,il ns.cantautore più amato!ultima riflessione anche su COLLAGE troviamo si grandi pezzi CEMENTO ARMATO E quella EVASIONE TOTALE spesso dimenticata dai più ma anche brani brevi come IMMAGINI oMORTE DI UN FIORE.stesso problema lo troviamo su UOMO DI PEZZA dove accanto a LA PORTA CHIUSA/ALIENAZIONE ci sono due canzoncine come GIOCO DI BIMBA/FIGURE DI CARTONE mentre il solo FELONA e SORONA essendo un concept si discosta dal resto della discografia.chiudo dicendo che le ORME restano tra i gruppi + amati pure all'estero(u.s.a.)ma anche più furbi perchè hanno avuto l'intuizione di saper coniugare il lato imopegnato con quello commerciale e non a caso ad ogni loro uscita discografica al classico LP hanno sempre abbinato il 45 GIRI cosa che gli altri gruppi PROG non facevano...e chiamali fessi!un saluto U G O

Anonimo ha detto...

Forse nel 2014 non ha senso parlare di ciellini, di sinistra o di destra. Nei primi anni 70 si però.

taz ha detto...

...ricordo a UGO che i NT hanno pubblicato un LP di 45 giri......ciao

rael ha detto...

Però scusa...Blu rondo à la turk era di Brubeck...Collage non è altro che una composizione di Scarlatti (mica l'ultimo fesso) riadattata in versione pop/prog...quanti altri gruppi italiani arrivarono a tanto in termini di qualità?
E comunque il loro autografo nella copertina del cd per me varrà sempre oro :D

UGO ha detto...

scusa TAZ come è il titolo di questo LP di SINGOLI dei NEW TROLLS?

Marco Verpelli ha detto...

Vediamo se indovino:

Singles A's & B's Mellow Records

taz ha detto...

Ciao Marco ciao Ugo...non è l'operazione "commerciale" di Moroni della Mellows ma bensì il disco che i fans chiamano Omonimo o Antologia(datato 70 della Fonit), quello nato per l'appunto dopo Senza orario....è una raccolta di tutti i pezzi che all'epoca suonavano in giro per l'Italia(circa 250 concerti in un anno) è il tutto nasceva dall'enorme successo avuto dalla canzone Visioni('68) (vendite 200.000copie per l'epoca...)...lo stesso anno esce Senza orario.... e dopo 7 45 giri ecco la decisione di raggrupparli tutti in un disco.....Come dico io...hanno capito troppo presto di essere bravi anche "commercialmente"....ciao

U G O ha detto...

AH SI BE' MEGLIO COSI CHE CON TUTTE QUESTE USCITE NON AVREI DIGERITO UN ALTRO G.HITS DI MANIERA!ALLORA DI QUEL DISCO DEL 70 HO IL CD E I DUE VINILI UNO DELLA SERIE FONIT-CETRA 3000 E L'ALTRO DELLA SERIE PELLICANO CON DIVERSE FOTO MA CON IDENTICA TRACK-LIST!IN SOSTANZA LA RACCOLTA MEGLIO FATTA(MA COMUNQUE INCOMPLETA)RESTA QUELLA DI MAURO MORONI PATRON DELLA MELLOW(ESISTE PURE UN CERTO MORENO MERONI CHE VENDE SU EBAY MA QUESTA è UN ALTRA STORIA MAGARI CI FAREMO UN BEL SCIOGLILINGUA AAHHH)NELLA QUALE COMUNQUE MANCANO ALCUNE GEMME TIPO AUTOSTRADA/IL NULLA E LA LUCE OPPURE UNA NOTTE SUL MOTE CALVO/SOMEWHERE ED IO CREDO IL MOTIVO SIA DA ATTRIBUIRE AL FATTO CHE TUTTI I PEZZI CHE IL MORONI HA INSERITO ERANO INCISI SU ETIC,FONIT CETRA MENTRE SIA AUTOSTRADA(RCA) CHE UNA NOTTE OPPURE SOLAMENTE TU ULTIMO SINGOLO PROG DATATO 77 CON RETRO LET IT BE ME SCARTO DI C.G.N.2 NON RIENTRASSERO PERCH EINCISI SU ETICHETTA MAGMA!IL SOLITO GROVIGLIO A CUI CI HANNO ABITUATI I NEW TROLLS.CONSIGLIO A CHI HA IL CULO DI TROVARLO IL LP REVIVAL DOVE CI SON DIVERSE GEMME FRA CUI PURE QUELLA SOMEWHERE VERSIONE INGLESE MENTRE IL RETRO DEL 45 ERA IN ITALIANO....MEDITTATE GENTE MEDITATE! CIAO UGO

taz ha detto...

New Trolls...ginepraio musicale di talenti ed etichette....ciao!!!.....e che in Italia non si medita più.....purtroppo.

Anonimo ha detto...

Posso buttare lì una provocazione? Secondo me, le Orme sono state un grandissimo gruppo di pop melodico, con belle venature "progressive". Li metto volentieri al fianco dei Pooh degli anni '70 a cui molto assomigliavano. Questo non suoni come giudizio negativo, anzi! Le Orme hanno il grande pregio della facilità di ascolto ed è per questo che hanno avuto riscontri molto lusinghieri al box-office. Ma facilità di ascolto, non vuol dire mancanza di ingegno e raffinatezza. Anzi! Le Orme stavano al livello dei migliori (Pooh e New Trolls) per abilità tecnica. E la loro ispirazione, almeno fino al 1976, non è mai venuta meno.
Erano cattolici praticanti? Beh, essendo veneti non mi meraviglio. Erano politicamente conservatori? Affari loro e, comunque, vedi voce precedente ...
Per me, sono stati tra i più grandi e brani come "Sguardo verso il Cielo", "Gioco di Bimba", "Una dolcezza Strana", "Era inverno" ecc. ecc. alla faccia del pietismo, sono autentiche lezioni di buona musica.
Inoltre, due album come "Ad Gloriam" e "Collage" hanno segnato davvero la svolta nella nostra musica dal beat al progressive.
Sono stati molto furbi? Forse, ma la furbizia in chi fa Musica non sempre è un peccato mortale. Lo diviene quando è usata solo per imbrogliare il pubblico ignorante. Ma, questo, non penso sia stato il caso delle Orme.

JJ ha detto...

Pienamente d'accordo su tutti e tre i comments che hai postato oggi. Mi tiro un po' indietro sulla "somiglianza tra Orme e Pooh" perché, io davvero: i Pooh preferirei lasciarli fuori da un certo tipo di discorso.
Magari firmati le prossime volte che diventa più facile dialogare. A presto. JJ

Ekphrasys ha detto...

Le Orme hanno avuto il merito innegabile di sdoganare il Progressive nella terra e nell'epoca in cui la maggioranza (più o meno silenziosa) ascoltava ancora Little tony (pace all'anima sua), Dik diK, Donatello, Ranieri, Villa, albano (con o senza romina) e viveva di Sanremitudini assortite.

COLLAGE è "de facto" il manifesto del Prog. italico. Poi per cortesia piantiamola con sta politica che a noi che apparteniamo alle "nuove generazioni" (io sono del '71) primo non frega una cippa lippa e secondo troviamo la sua pervasività nel campo dell'arte (perché la musica è arte) una delle pagine di più tristi e provinciali di questo (bel) Paese.

Le Orme erano la faccia "adulta" (si si diciamolo pure, BORGHESE) del Progressive. Grazie ai loro passaggi televisivi (perché 45 anni fa come oggi se una cosa non la vedi in Tv non esiste nemmeno), e ad un Prog. di facile fruizione veicolarono il "rock alternativo" alle masse. Scusate se è poco.

Perché mio padre (che già ascoltava Beatles, Stones, Floyd, Dylan ed altri) non sapeva manco chi fossero gli Area, ma LE ORME SI!! E pure mia madre, più rockettara, che già nel '71 (quando nacqui io ) si sparava i Black Sabbath di gusto, le ORME la affascinavano...Fu lei a farmele (ri)scoprire da ventenne..."Gioco di bimba", "Figure di cartone" e...COLLAGe, che mi è entrato dentro, nella "pancia" come poche altre cose del Prog italiano, anzi direi del Prog in genere.. quando ascolto "cemento armato", "Era inverno", "Collage" mi mesmerizzo, e mi appare Milano allora, attraverso gli occhi di un bimbo troppo piccolo per capire, ma già troppo grande per dimenticare....(tanto per citare qualcuno)...

Saluti

ugo ha detto...

be si EKPRASYS(ma sei greco?) condivido la tua posizione per cui,una volta tanto,lasciamo perdere l'orientamento politico di un gruppo e valutiamo gli artisti da un lato appunto "artistico" e come ebbi modo di esprimere in varie occasioni "le orme" son state molto furbe a saper coniugare brani prog dilatati(cemento armato/la porta chiusa/sospesinell...)a canzoncine davvero semplici quasi banali come gioco di bimba ma sul fatto che abbiano lasciato una traccia indelebile nel campo prog è innegabile!
poi a volte è pure la fruibilità che ti fa amare un gruppo.metti ad esempio un disco come "il concerto delle menti" x carità e chi potrebbe criticare un capolavoro simile pero per potertelo sentire ci vuole tempo(45 min.) e ci devi pure stare con la testa mentre con le orme è diverso!credo che la loro forza sia tutta li e poi collage usci nel 71 anno quasi zero del pop italiano(l'anno zero fu il 1970)e DIES IRAE della formula 3 credo sia l'inizio di tutto il prog.ciao ugo

Paolo ha detto...

Ciao Ekphrasys, mi permetto a darti del tu perché faccio parte anch'io della "nuova generazione" (anno '75), ma qui i nostri punti in comune si esauriscono.

Nessuna critica da parte mia sulle tue convinzioni musicali, che sono tue e porti avanti con fatti discutibili o meno ma che ci stanno.
Suona male però ale mie orecchie il proclamarti portavoce di una generazione, io non sono te e come me tanti altri e come te tanti altri a contrapporsi, ma il pensiero non è comune.
Ed io, anno '75 con una famiglia senza cultura musicale, quindi una tela bianca che si sta dipingendo da sola, ascolto quel movimento musicale con interesse artistico e curiosità storica, perché senza quella storia forse non ci sarebbe stato il movimento come lo conosciamo.
Quindi si, io e molti altri ascoltiamo e ci interessiamo ai legami politici che sono comunque indissolubili col Prog.

Vorrei sorvolare ma non posso sulla decadenza che esprime la tua frase "se una cosa non la vedi in TV non esiste", spero di poterla interpretare come critica all'involuzione della società e non come dato di fatto per esaltare un gruppo più visibile al cospetto di un altro.
Sono consapevole che l'apparire oggi sia quasi l'unica cosa che conta ma mi aggrappo a quel quasi rassicurato che i Sigur Ros esistono quanto Lady Gaga.

Ci tenevo ad intervenire per smarcare un punto di vista da quello letto sopra.
Saluti!

Anonimo ha detto...

Stando a JJ, Area e Orme appetengono a due periodi ditinti del prog italiano. E quindi non si possono paragonare in modo così diretto. Vero JJ? Mi sembra che questi interventi facciano molta confusione.Erica

JJ ha detto...

Accostare Orme e Area è una forzatura perché, pur se entrambi ascrivibili al prog italiano anni 70, e rispettivamente apertori delle sue due grandi epoche (Underground e Controcultura), sono stati in tutto e per tutto antitetici: per formazione, per cultura, per classe, per obiettivi, e soprattutto musicalmente.
Le Orme erano figli di quel tardo-beat esistenzialista che, come in tanti, annacquarono anche loro per motivi di mercato fino a trovare la ricetta giusta cambiando astutamente bandiera con Collage: bello, comunicativo, innovativo, ma solo agli occhi del provincialissimo panorama italiano.
Gli Area furono invece il prodotto della ricongiunzione tra creatività e politica, nel momento in cui esporsi e trasgredire era l'unica soluzione per interpretare ed esorcizzare una società fondamentalmente radicalizzata e violenta.
Solo che: le Orme in salsa Emerson, Lake & Palmer avevano dalla loro tutta la DC e una multinazionale del disco come la Philips, mentre gli Area erano un gruppo underground di opposizione che - anche grazie al contributo della crema intellettuale italiana. Vedi Gianni Sassi - aveva creato un linguaggio del tutto nuovo.
Impossibile paragonarli.
Almeno: io non me la sento.

roberto ha detto...

Ciao a tutti, Ekphrasys vorrei chiederti un paio di cose, vediamo se ho capito bene la tua lettura, ricollegandomi anche al tuo post in cui scollegavi gli Area dal genere prog.
Secondo te il merito delle Orme, o uno dei loro meriti e' stato quello di aver portato il prog in Italia, avendolo fatto conoscere nella sua dimensione piu' musicale e meno ideologica, con un respiro internazionale che strizzava l'occhio alle correnti inglesi per esempio, che sappiamo tutti poco legate alla politica, o comunque di estrazione tipicamente borghese.
In questo contesti John che invece attribuisce a questo loro aspetto del provincialismo.
D'altra parte, non apprezzi un gruppo come gli Area che ha fatto della lotta e del legame con la Controcultura il proprio tema principale (avvicinandosi in questo a molti altri gruppi italiani del periodo, vedasi Osanna, Napoli Centrale, Banco, seppure con linguaggi, tempi e modi diversissimi tra loro).
Sembra che contesti la lettura che del fenomeno pop ha dato John, avvicinandoti alle parole di G "F" P che in un convegno disse a John che "a loro interessasse solo fare musica".
Se posso condividere in parte la tua lettura delle Orme (che e' vero che furono un gruppo prog in senso lato, non cavalcando quindi il fenomeno per un disco estemporaneo all'interno della loro produzione, come per sesempio Battisti, I Pooh, Cocciante, anche qui in misura diversa l'uno dall'altro), ma cio' non toglie che la caratteristica fondamentale del "prog" ialico, che John giustamente preferisce chiamare "pop" forse per distinguerlo dalle altre correnti che emersero e si svilupparono in altri Paesi, fosse proprio il legame indissolubile con la Controcultura e il Movimento, e quindi prescidere da essi sarebbe impossibile, a meno di snaturare non solo il messaggio che provavano ad esprimere, ma anche la ricerca musicale (che non possiamo negare fosse molto sofisticata) che ne stava alla base.
Non mi piace interpretare le parole di altri quindi perdonami se sto travisando il senso del tuo messaggio, ma mi preme capire perche' definisca gli Area lontani dal prog.

Grazie, un salute a tutti

Alachetue'!

claudio65 ha detto...

Secondo me, quando si parla di "progressive rock italiano", occorre mettere bene in evidenza l'aggettivo "italiano". Come è giustamente scritto in un commento sopra, le Orme proponevano - diciamolo pure - un pseudo-progressive rock in chiave italiana (e quindi melodica), quando ancora Claudio Villa, Gino Latilla e Nilla Pizzi erano in servizio effettivo a Sanremo e dintorni, laddove gente come Albano, Orietta Berti e la buonanima di Little Tony erano considerati "i giovani" (sic). Che quello delle Orme, forse, non fosse vero "progressive" nel senso inglese del termine, non toglie nulla al valore assoluto del gruppo. Il grande merito delle Orme è stato quello di portarci almeno "un po' di progressive" con bellissime canzoni, che hanno messo d'accordo intenditori e pubblico popolare.
Anche se erano "prog" in senso ancora più "lato" delle Orme, i Pooh hanno avuto meriti analoghi: grazie a "Parsifal", che vendette un numero di copie enorme parametrato ai numeri dell'epoca, il "pseudo-progressive" all'italiana entrò nelle stanzette degli adolescenti italiani, anche quelli meno inclini all'impegno politico ed ai concerti militanti (peraltro, "Parsifal" è un pezzo stupendo con la chitarra di Battaglia e l'angolo tastiere di Facchinetti che danno spettacolo).
Insomma, in Italia bisogna a volte cavarsela con quello che si ha, perché a fare troppo i "difficili", poi ci ri-cucchiamo (come avviene oggi) i sempiterni Albano ed Orietta Berti, oppure con i "trio horribilis" del Volo.
Discorso diverso, anzi antitetico, quello degli Area. Loro sono stati grandi, coerenti, ferrei e militanti. Non si sono mai preoccupati di piacere ad un pubblico vasto, anche se lo hanno raggiunto se non altro per l'immensa bravura di Stratos. Anche se io mi levo sempre tanto di cappello rispetto agli Area, devo dire che non è stato grazie agli Area che un po' di rock è riuscito a penetrare il muro di gomma della melodia sanremese, bensì per quei gruppi come le Orme, il Banco (ci metto anche loro) ed i Pooh che sono scesi a qualche compromesso (anche con la TV, che comunque era la RAI e non la TV commerciale, che ha distrutto completamente la Musica e non solo quella rock).

roberto ha detto...

Ciao Claudio, scusa se intervengo, mi trovo un po' in disaccordo con la tua lettura, o almeno con l'accostamento tra Le Orme e il prog.
Mi spiego meglio.
Io li trovo un gruppo prog, nell'accezione inglese del termine.
Rielaborazione di musica classica, capacita' tecniche eccelse, improvvisazioni lunghe e strutturate, uso del concept album, a me sembrano un gruppo prog, come ELP, per intenderci, anche (ma ovviamente non solo) nella formazione.
Quello che non mi sembrano essere, invece, riallacciandomi all'analisi di John, e' un gruppo di Prog Italico, con le caratteristiche che lo distinguono dale sue varianti oltreconfine.
Caratteristiche quali il legame con il Movimento antagonista e la Controcultura, il forte impegno politico, la mediterraneita' di suoni e melodie, tutti elementi tipici del nostro Prog (possiamo chiamarlo Pop) che mancano nella discografia delle Orme.
Quindi per me sono un gruppo progressive a tutti gli effetti, ma non sono una band di prog tipicamente italiano, e si avvicinano ad esempi di band del genere in terra straniera.

Con tutto che ovviamente queste catalogazioni sono discutibili, of course.

Alachetue'!

ugo ha detto...

ciao roberto sono ugo be sulle orme son d'accordo circa l'aspetto "politico" intendo dire che erano slegate dal movimento antagonista e in piu occasioni JOHN ne ha sottolineato la matrice cattolica o comunque in un certo modo "perbenista" del gruppo cosa che li rese antipatici specie ai rappresentanti della sinistra dell'epoca! tanto vale essere sinveri negli anni 70 ad eccezione di FORMULA 3 + BATTISTI il resto della musica (POP)OLARE era tutta appannaggio della sinistra.basti vedere i vari festival dell'unità ai quali i gruppi si appoggiavano!la stessa sinistra che poi quando a metà decennio il POP o PROG qualsivoglia definirlo andò in crisi spostò l'asse del suo interesse verso i cantautori che in alcuni casi oltre allo schieramento politico smaccatamente sinistroide erano pure prog vedi i vari FINARDI ROCCHI CAMERINI insomma il cosiddetto BLOCCO MILANESE cresciuto intorno al PACCO.POI nel 77 qualcosa(grazie pure al PUNK) cominciò a modoficarsi.riguardo invece l'aspetto stilistico non son pienamente d'accordo quando tacci le ORME di sola matrice ispiratrice anglosassone! si è innegabile che il triangolo tastiere batteria basso con la chitarra sporadicamente suonata dallo stesso TAGLIAPIETRA fu copiata dai vari ELP/QUATERMASS ed altri tuttavia prendi ad esempio il brano GIOCO DI BIMBA li dentro ci sento un suono di mandolino che piu mediterraneo di cosi si muore come pure alcuni brani di COLLAGE quelli piu brevi,forse il solo FELONA e SORONA era piu inglese e non a caso fu inciso pure in quella lingua e pubblicato dalla CHARISMA proprio in UK!PROSEGUENDO il discorso gia su SMOGMAGICA il disco americano li vi troviamo si dei brani di robusto ROCK-BLUES (LOS ANGELES/LAUREL CANYON o il plagio floydiano di LASERYUM FLOYD) ma come non definire mediterraneo il mandolino presente in IMMENSA DISTESA o nella stessa AMICO DI IERI? io direi che le orme son state molto furbe a saper prendere un po qua(inghilterra) e un po là(america) ma hanno pur mantenuto una loro identita italiana e quindi mediterranea!credo che sia proprio questo miscuglio di stili che le ha dato il grosso successo che poi hanno avuto e poi son stati credo l0unico gruppo sia da 33 giri(felona e sorona) ma pure da 45 giri cosa insolita per gli altri gruppi che puntavano solo al 33 giri producendo dischi con brani lunghi o suite che duravano una sola facciata(pholas dactylus su tutti).del resto pure i COMMERCIALI E CATTOLICI PERBENISTI POOH almeno in due occasioni hanno sfoggiato due lunghe suites (PARSIFAL/IL TEMPO UNA DONNA LA CITTA) per poi ripiegare su un pop bello stupendo ma semza più quegli stilemi di POP SINFONICO che a me piaceva moltissimo! ciao ugo

claudio65 ha detto...

Condivido il fatto che effettivamente le catalogazioni sono difficili (come dice Roberto) e discutibili. Resta il fatto che le Orme, furbi o non furbi, filo-inglesi o meno, sono stati un grandissimo gruppo ed io ne sono sempre stato un convinto fan. Il mio intervento intendeva rimarcare il fatto che, essendo italiani, la melodia anche se esce dalla porta, poi rientra dalla finestra e se siamo stati per vario tempo "rock-progressivi", lo siamo stati "all'italiana" e non suoni come offesa questo.

UGO ha detto...

BE SI TUTT'ALTRO CHE OFFFESA ANCHE IO ADORO LE ORME E CON TUTTE LE LORO CONTRADDIZIONI ASSIEME AI POOH HANNO RIEMPITO I POMERIGGI DELLA MIA GIOVENTU!POI IL RESTO LO SCOPERTO UN PO DOPO.

DA VOI DITE ALECHETUE
DA NOI DICIAMO STATTIBBUON CIAO CLAUDIO UGO

UGO ha detto...

OOOPS SCUSA MI SON CONFUSO CON ROBERTO AD OGNI MODO è UN PIACERE INTERAGIRE CON PERSONE CHE HANNO LA STESSA PASSIONE E QUESTO LO DOBBIAMO A JOHN PER CUI GRAZIE MILLE JOHN PER ESISTERE E PER QUESTO BELLISSIMO INSOSTITUIBILE SITO!
NON SIA MAI IDDIO UN GIORNO VENISSE ANNULLATO QUESTO SITO NE SOFFRIREI A MORTE ORMAI è COME UNA PARTE DELLA MIA FAMIGLIA
UGO

roberto ha detto...

Ciao Ugo, è effettivamente un piacere poter discutere di questi temi, la cosa che secondo me è più affascinante è che questo blog mette a confronto gente di tutte le età, e il giovane universitario di oggi si può confrontare con chi questi anni li ha vissuti in prima persona, le prospettive si intersecano e si cresce, arricchendosi grazie al confronto...

Tornando alle Orme rispondo sia a te che a Claudio, intanto premetto che essendo io un grande amante del prog come genere musicale, apprezzo tantissimo quello italiano come quello inglese e quello tedesco, per cui se parlo di "anglofila" delle Orme non li sto sminuendo, cerco solo di collocarli all'interno del taglio che John ci fornisce sul sito/blog.
È vero Ugo che ci sono esempi di mediterraneità anche in molti pezzi delle Orme, io più che altro intendevo dire che non è una loro peculiarità (come per esempio Osanna, Napoli Centrale, a loro modo lo stesso Banco, e, ovviamente, l'inimitabile collettivo Area).

Per cui, ora passo a Claudio, è vero, la melodicità (scusate l'orrido neologismo) e la sua declinazione mediterranea è parte importante della produzione delle Orme, ma secondo me non è un aspetto fondamentale della loro poetica, ma solo un artificio strumentale di cui si servono di tanto in tanto. Cito come esempio "Cemento Armato", i cui suoni sono del tutto lontani dalla canzone italiana del periodo, e anzi, vi sono passaggi (quando entrano batteria e il piano diventa elettronico) che sembrano usciti da una soundtrack di un qualsiasi film/serie americano/a del '76, o da "Shine on, You Crazy Diamond part 2".

Che poi fosse furbizia o genio non sta a me giudicarlo, però condivido la lettura del fenomeno prog in Italia che ci fornisce John, e devo considerarli una band non del tutto inseribile in questo contesto.
Il che non sminuisce la loro grandezza, ovviamente, la soggettività di ognuno ci spinge a scegliere gli aspetti su cui concentrarci di più nella loro (ma il discorso si può allargare a tutti i gruppi musicali e non solo) opera.

P. S. Sarebbe bello se un membro dei "Rovescio della Medaglia" possa intervenire e spiegarci cosa vuol dire "Alachetué" che io uso come saluto, direttamente preso da "Alzo un Muro Elettrico"....
Magari è un insulto tremendo che io vado distribuendo a destra e a manca, ignaro del suo vero significato... Naaah...

Alachetué!

Anonimo ha detto...

Le Orme di Ad Gloriam,L'aurora e Collage sono immensi ,unici nel panorama mondiale.Grandi armomie grande suono tutto immenso...altro è aria fritta.Se poi tutto deve essre ricondotto alla genesi degli eventi musicali allora diciamo che fino al 1971 tutti copiano o si ispirano in tutto il mondo ai Beatles ed alla musica british in generale.Le Orme in questa ottica sono i migliori al mondo insieme a tanti altri.

ugo ha detto...

be son d'accordo tuttavia una cosa sono AD GLORIAM e L'AURORA che risentono del periodo tardo beat nel quale furono incisi altra cosa reputo COLLAGE disco importantissimo perché diede il via al PROG vero e proprio cui fece da spartiacque il singolo del 70 "il profumo delle viole/i ricordi più belli" con i primi sentori prog!
poi son d'accordo con JOHN quando dice che LE ORME hanno sempre saputo bilanciare i brani PROG lunghi vedi CEMENTO ARMATO qui sopra o LA PORTA CHIUSA sul uomo di pezza ad altri più brevi non dico banali ma certamente meno prog dei primi non trovate pure voi che sia cosi?
forse pure per questo motivo il vero unico capolavoro dei ns. resta FELONA e SORONA non fosse altro perché essendo un concept non si concedeva queste chiamiamole leggerezze ciao ugo

ugo ha detto...

il sesnso di irrisolto o incompletezza di cui parlava john sta proprio in questa alternanza di pezzi brevi a quelli più lunghi.
a questo proposito vi consiglio di farvi due compilation delle ORME
una di brani brevi e l'altra dei pezzi lunghi un esempio?
- CEMENTO ARMATO
-LA PORTA CHIUSA
-SOSPESI NELL'INCREDIBILE
-MAGGIO
-LOS ANGELES
-IN OTTOBRE
-AL MERCATO DELLE PULCI
tutti rigorosamente cronologici ah dimenticavo! io ci aggliungerei pure una lista di quelli strumentali ossia:
-concerto n. 3/blue rondo a la turk
-collage
-alienazione
-ritorno al nulla
-aliante/notturno
-laseryum Floyd/laurel canyon
-al mercato delle pulci

filger ha detto...

la peggior cosa di questo paese e di molta critica è voler collegare ad ogni costo l'arte ad un movimento politico, possibilmente di sinistra. Quando questo collegamento è difficile da trovare l'artista o gruppo in questione parte svantaggiato e con pregiudizi. Male tipico italiano. Tornando alle Orme, sublimi, non serve aggiungere altro.

Tony ha detto...

Geni della musica. Tanti pezzi famosissimi ma i capolavori come "amico di ieri", "figure di cartone" e "laserium floyd" non sono molto conosciuti.

ugo ha detto...

ah si e pezi come concerto n. 3 il profumo delle viole o è finita una stagione dove li mettiamo?

rael ha detto...

Oh, io ci ho provato non insultatemi :)

https://youtu.be/ZQ_sR3z3-Vc

JJ ha detto...

Maddai... per quanto mi riguarda niente male davvero! Se solo mi pernmetti un consiglio, l'inquadratura - intendo dire lo sfondo - è ampliamente migliorabile.
E poi, per la tua prossima clip avrei una richiesta: "Black Market" dei Weather Report. Oppure "Last Train To London" degli ELO. Oppure ancora "Too Shy" dei Kajagoogoo. Scegli tu...
Grazie e abbraccio,
JJ

ravatto ha detto...

Bravo Rael!!!

rael ha detto...

Grazie sia al padrone di casa che aa Ravatto :) I Weather Report li rimando alla prossima vita ahah, gli ELO li apprezzo (ho fatto "Bluebird" e alcune di Jeff Lynne solista) quindi accolgo con piacere ;)

Anonimo ha detto...

Ehm... Il testo de "La fabbricante di angeli" è a FAVORE dell'aborto, non contro, leggetelo bene. D'altronde lo stesso Tagliapietra, in un intervista a Ciao 2001, ci tenne a precisare questa cosa proprio perché tanti davano addosso al gruppo criticandoli convinti che il testo fosse antiabortista.
Saluti, Hendrix56.

Anonimo ha detto...

Uno dei pochissimi dischi che salvo delle Orme

Cemento armato e Sguardo verso il cielo sono due buoni brani

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Nonostante tutto, Collage per me rimane il miglior disco delle Orme .

Michele D'Alvano

Ivan Cattaneo ha detto...

Michele, quelli sono due "buoni" brani?
Hai usato un eufemismo

Anonimo ha detto...

Effettivamente, Cemento armato e Sguardo verso il cielo sono due brani notevolissimi .

Michele D'Alvano

marco ha detto...

Michele D'Alvano con Felona E Sorona si tocca il punto più alto del "pop italiano", poi ovvio che tutto dipende dai gusti personali ma in questo caso è meglio lasciarli da parte

JJ ha detto...

Marco, sei in Messico? Mi scrivi privatamente che devo chiederti una cortesia? Grazie.

Sul tuo "punto più alto" del pop italiano, avrei da ridire , comunque scrivimi...

ugo ha detto...

voglio ricordare ai lettori che prima di questo disco che rappresenta un po l'inizio del prog italiano(benchè secondo me il balletto li abbia preceduti)
dicevo prima di questo disco uscito nel 71 LE ORME nel 70 hanno inciso un 45 giri già su etichetta philips dal titolo "il profumo delle viole/i ricordi piu belli" che fa da trait d'union tra il periodo beat e quello prog!
andate su youtube e scaricatevelo
p.s. io ovviamente possiedo il 45 giri

marco ha detto...

JJ scusami se ti rispondo solo adesso ma non mi arrivano più le notifiche da questo blog, comunque adesso sono in Italia e ci rimarrò fino al tre settembre. Adesso mi trovo a Bologna ma tra un po' prenderò il treno per Bari...non si può dire che la mia vita sia monotona eheheh. Riguardo alle Orme beh, Sospesi nell'incredibile è qualcosa di inarrivabile ma so che non sono mai stati il tuo gruppo preferito. Ti scrivo domani, te lo prometto...adesso sono impossibilitato, ti faccio le mie scuse

JJ John ha detto...

Io non capisco perché molti si ostinino a considerare questo album come "l'inizio del Prog italiano". Non è vero.

Prima delle Orme che comunque hanno scimiottato le Experience e gli EL&P che videro all'isola di Wight, c'erano Nuova Idea, Balletto di Bronzo, Formula tre, The Trip, Circus 2000, i New Trolls e volendo Claudio Rocchi.
Questo nel 1970 mentre Le orme ci tritavano i coglioni con l'Aurora (prima) e con refusi hendrixiani (dopo).
Poi, penso che abbiano fatto grandi cose, non lo discuto. Ma non consideriamoli mai capostipiti del Prog italiano. Questo proprio no.