Napoli Centrale: Napoli centrale (1975)

napoli centrale
napoli centrale 1975 pino danieleSiamo nel 1975 e il Rock Progressivo Italiano si sta rapidamente trasformando.
Sin dall'anno precedente infatti, molte bands della prima ora si erano sciolte o riconvertite sotto i colpi di una stridente situazione politico-economica che chiedeva a tutti gli artisti un maggior impegno sociale.

In più, i cantautori stavano conquistandosi lo scettro della comunicatività, e per molte bands era subentrato l'obbligo di interagire diversamente con gli ascoltatori: sia nel linguaggio, sia nello stile.

I risultati non si fecero attendere (Città Frontale, Bardi, Cattaneo, Capuano, Ultima Spiaggia) ma, se da un lato il Pop italiano acquisì una maggiore consapevolezza, dall'altro perse definitivamente i suoi connotati originali per entrare in una nuova stagione.


Che piova o che esca il sole, chi è bracciante a San Nicola / con la bottiglia piena di vino / va tutti i giorni a zappare. Campagna ... com'è bella la campagna…
...ma è più bella per il figlio del padrone della terra / che ci viene ogni giorno / a divertirsi con gli amici…
Campagna ... com'è bella la campagna…
 napoli centrale_2Con queste parole iniziava il primo disco omonimo dei Napoli Centrale e chi lo ascoltò all'epoca, capì subito che si trattava di un lavoro rivoluzionario in cui il Prog c'entrava solo marginalmente: testi di forte denuncia sociale, un potente groove jazz rock in cui il sax sostituiva la chitarra solista, prevalenza del piano Fender sulle tastiere, pochi arzigogoli, una sanguigna anima popolare e uno spietato canto in lingua Napoletana che non solo calzava perfettamente al contesto narrativo, ma assurgeva al ruolo di un vero e proprio strumento musicale.

Anticipato dal vendutissimo singolo "Campagna", l'album includeva sei brani di cue due strumentali, estremamente omogenei e tutti coesi dal medesimo spirito di denuncia. Tra tutte, la dilaniante "Gente a' Bucciano".

"Lassù al Nord c'è gente che viene da Bucciano / là dove una volta zappava la terra sputando sangue e salute. /
Ma la fame è più forte dell'amore per la terra / e la gente di Bucciano ha dovuto emigrare al Nord per lavorare nelle fabbriche. /
Là sputa lo stesso sangue e salute e in più, / si sente fottuta.

 napoli centrale_3E' un linguaggio diretto, quasi cantautorale, degno della penna di un Finardi o di un Bennato, ma reso ancor più affascinante da un sound forte e asciutto che riusciva a restituire problematiche e sensazioni nella più diretta e comprensibile delle maniere : il dramma dell'emigrazione ("Gente e' Bucciano"), i quadri urbani di "Vico Primo Parise n°8", la mestizia di una società alla deriva ("Viecchie, mugliere, muorte e criaturi") e una feroce satira del potere ("O lupo s'ha mangiato a' pecurella").

napoli centrale_4Musicalmente, i fiati e la voce di James Senese si alternano su un tappeto elettrico intessuto dal Rhodes di Mark Harris, su cui il bassista Tony Walmsley e il batterista Franco del Prete modellano una complessa struttura ritmica, pur senza risultare mai invasivi.

Il Prog non lo si riscontra quasi più: solo in certe sfumature probabilmente sopravvissuti nel Dna di Harris e di Senese, o comunque dall'appartenenza alla città di Napoli, che ne fu una delle culle più importanti.
L'evaporazione dei vecchi canoni però, era evidente nel dominio di un linguaggio sonoro che dal '75 in poi, avrebbe contraddistinto tutto il nuovo Pop italiano.
"Napoli Centrale" fu insomma uno degli album seminali della seconda generazione del Prog, esattamente come lo fu  Palepoli per la prima.

LA FOTO CHE RITRAE I NAPOLI CENTRALE DAL VIVO NEL 1975 E' TRATTA DAL SITO WWW.MARKHARRIS.IT

35 commenti :

Anonimo ha detto...

Pensa che avevo LP originale e lo diedi via per un piatto di lenticchie....(cioè lo regalai alla mia ex ragazza di allora, perché mi sentivo in colpa....). Minchia! di quei giorni mi resta solo il rimpianto di aver regalato il disco! Stupido, vero?
(of valley)

Anonimo ha detto...

Un disco ed un gruppo, almeno per quello che ha fatto negli anni settanta, che ho sempre amato. Al di là degli effettivi meriti è un qualcosa per me piacevole da ascoltare ed ogni tanto vado a ripescare perchè ne sento il bisogno.

Andy

V I K K ha detto...

ricordiamo il verace James Senese nel film "No grazie il caffè mi rende nervoso" nella parte di se stesso

Anonimo ha detto...

Si mi ricordo queste frasi, uagliu amm'a sunà, e si me fate ncazzà ve scasso u sassofono n' faccia.

Andy

taz ha detto...

uno dei primi rap italiani con il pezzo campagna??? per me uno degli ultimi lavori di un certo livello usciti da quel periodo boccheggiante di fine prog...Ciao

Anonimo ha detto...

Uno dei migliori lavori del '75.

Il loro impegno politico, sociale e la rabbia espressa a livello musicale mi fanno accostare questo lavoro ai primi Area......la differenza è ke a livello musicale il jazz-rock di Stratos e Co. era molto più originale di quello dei Napoli Centrale, ke si rifà parecchio al jazz-rock inglese del periodo.

Comunque merito ai Napoli Centrale per aver cercato di fondere il jazz-rock con la musica napoletana.

Grande la voce di Senese (tra le migliori del ns.panorama dei 70), ke si destreggia da grande musicista anke al sax (molti suo passaggi mi fan letteralmente venire la pelle d'oca.......)

alex 77

Flavio Del Prete ha detto...

beh, i Napoli Centrale sono stati davvero eccezionali, uno dei miei gruppi preferiti dell'epoca. Mio padre aveva questo e Mattanza in vinile, prima che i ladri svaligiassero casa.
Tra l'altro conosceva di vista anche Franco Del Prete, abitando non lontano da casa sua.

Regolo ha detto...

AL tempo fece scalpore, ricordo non c'era giorno che da qualche radio libera non uscissero fuori le note di "Campagna".
Fu effettivamente qualcosa che portò una ventata di nuovo nel panorama musicale italiano, anche al di là del valore dell'opera in oggetto.
A me piacque molto quando uscì (anche se, forse, il successivo Mattanza, era un pelino meglio); col tempo e gli ascolti ho un po' "raffreddato"
la mia opinione.
Sempre un bel disco, per carità, però paragonarlo a Palepoli....

Anonimo ha detto...

Si effettivamente Napoli Centrale è un gran album solo se paragonato a ciò ke è uscito in Italia nel 1975.

Ma personalmente non riesco proprio a paragonarlo a PALEPOLI.....mi pare distante anni luce.

Nonostante la voce di Senese secondo me sia una delle migliori del panorama nostrano dei 70, e nonostante le influenze mediterranee e partenopee che si sentono nel disco, il lavoro rimane comunque sempre jazz fusion di derivazione anglo-americana.

Niente di così fenomenale nel campo del jazz-rock se pensiamo che in Italia tre anni prima era nato un gruppo di nome Perigeo....
alex77

J.J. JOHN ha detto...

Difatti nel 1975 "Napoli Centrale" fu un disco perfetto proprio perchè riuscì a "cogliere e comunicare" tutti gli aspetti del suo tempo con un linguaggio straordinariamente moderno.
Esattamente così come lo furono "Palepoli" e "Azimut" nei loro rispettivi ambiti storici.

Forse, come giustamente notate, è un album che ebbe meno autonomia rispetto alle culture anglofone ma, ditemi voi: "sarebbe stato possibile un altro "Palepoli" nel '75?".
Io credo proprio di no.

Anonimo ha detto...

Fino al 1974 mi sembra che conflittualità e trasgressione potessero coesistere....quindi album come Palepoli, Aries, Arbeit, ecc. potevano destare l'interesse di una buona fetta di pubblico....dal 1975 le cose son cambiate, e quindi la conquista della conflittualità era a discapito della trasgressione, o viceversa....

Forse album come palepoli non sarebbero riusciti a destare lo stesso interesse fosse uscito nel 75....probabilmente in quell'anno aveva più senso un Napoli Centrale....

alex77

JJ JOHN ha detto...

Beh, Alex77, mettiamola così: i valori analitici rimangono gli stessi. Essendo però cambiati sia il linguaggio che gli obiettivi del movimento, anche gli artisti dovettero ricercare nuove forme di interazione.
In altre parole: adottare una nuova conflittualità trasgressiva.
OK?
Se riesci a sopportare le pesantissime schede sul '75 e sul '76, ti sarà tutto ancora più chiaro.

In ogni caso,il "pronto soccorso" storico di Classic Rock è sempre aperto :-)

Anonimo ha detto...

Beh si, anche se la nuova conflittualità trasgressiva a conti fatti mi pare sia stata molto meno trasgressiva dal 1975 in poi....comunque di lavori interessanti nè sono usciti fino almeno alla fine dei '70....secondo me.

Sarò ben lieto di seguire le tue prossime schede....come sicuramente tutti gli altri blogger....

alex77

F F ha detto...

napoli centrale, secondo me, prosegue e allarga la ricerca degli showmen (i riferisco in particolare a showmen 2)

non so fino a che punto NC sia paragonabile a palepoli, che non conosco benissimo, non possedendolo

a parte questo, complimenti per il lavoro svolto sul blog!

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Peoplecallmeriver.

Dunque:
Palepoli lo devi proprio ascoltare e possedere perchè è uno dei migliori dischi di Prog italiano mai prodotti negli anni '70.
Vedrai che meraviglia!

L'ho accostato con Napoli Centrale perchè mi premeva sottolineare la differenza che intercorre tra il linguaggio del '73 e quello del '75.
Facci caso: mentre il primo è più visuale, onirico, impressionista e descrive i problemi della città in maniera evocativa e desiderante affidandosi anche alla memoria, il secondo va direttamente e senza mezzi termini alla radice di un dramma.
Emigrazione, spaesamento, lotte di fabbrica, lavoro sottopagato, integrazione, sono tutti temi che gli Osanna non avrebbero mai potuto cogliere nel 73.

Nel 75 però la società era cambiata ed è importante rilevare questa trasformazione anche e soprattutto nella poetica del Prog.

F F ha detto...

grazie a te JJ!

gli Osanna sono da un pò nella mia wishlist, però come ben sai trovare certi dischi è più facile a dirsi che altro

Gianmaria Rizzardi ha detto...

Scambio Napoli Cantrale live a Novara 1976 con altro materiale simile.


netnetit @ yahoo.it

UGO ha detto...

john quale dei tre dischi preferisci dei NAPOLI CENTRALE?AH LA SCHEDA SHOWMEN 2 NON è LEGGIBILE POTRESTI VERIFICARE GRAZIE UGO

J.J. JOHN ha detto...

Il primo, senza ombra di dubbio: più fresco, compatto, innovativo, originale.
Segue "Mattanza" e poi "Qualcosa" che era già un po' più snaturato rispetto agli altri.

La scheda di Showmen 2 non è visibile perchè non c'è.

enrico ha detto...

custodisco gelosamente sia NC che Mattanza in vinile!
sto ricomprando i CD, peccato che spesso non si trovino i più carini digipack con la copertina cartonata simile a quella del vinile.
Poco dopo che Pino Daniele ebbe pubblicato il suo omonimo disco andai a vederlo al Cristallo a Milano, e James, guest star, suonava il sax!
che periodo!

ugo ha detto...

a proposito di napolitean sound hai mai pensato john di fare una scheda sulla N.C.C.P. non fosse altro per quel lavoro di ricerca certosino cui il gruppo ha dedicato tutta la sua carriera?intendiamoci il loro non sarà prog ma credi che recensire un loro album sia il caso?ciao ugo

UGO ha detto...

JOHN COSA NE PENSI DELLA N.C.C.P PUR ESSENDO FOLK CREDI CHE I LORO LAVORI MERITASSERO UNA SCHEDA DA PARTE TUA?

J.J. JOHN ha detto...

Se la meritano si, altrochè.
E che in questo momento sono molto stanco.

ugo ha detto...

magari a fine agosto quando il sole dal 23 si sposterà nel tuo segno(VERGINE) ed allora avrai una marcia in +!ciao john

Luchezard ha detto...

Per me questo è uno dei migliori album in assoluto (insieme a Mattanza) prodotti in italia. In uno speciale dedicato ai Napoli Centrale il cantautore Gino Paoli definì Senese e Del Prete "...due teste di cazzo" perchè se erano rimasti insieme, compatti, uniti senza litigare (come spesso han fatto) erano sicuramente diventati un gruppo di fama non solo italica. James poi in un altra intervista ammise che uno degli errori piu grossi da lui mai commessi, suo malgrado, fù quello di mandare via dalla band 2 grandi musicisti come Harris e Walmsley poichè secondo Del Prete non erano adatti nel gruppo...invece per James erano 2 componenti perfetti per Napoli Centrale.
Cmq se qualcuno per caso ha qualche Bootleg anni 70/80 di Napoli Centrale o Pino Daniele mi contatti pure...ne cerco da tempo. Grazie

Unknown ha detto...

caro john quand'è che farai la scheda su SHOWMEN 2? CIAO UGO

J.J. JOHN ha detto...

Memorizzo: Mandillo, Claudio Fucci e Showmen 2.

U G O ha detto...

purtroppo stanotte ci ha lasciato il grande PINO DANIELE!son molto triste perchè oggi 5 gennaio è pure il nono anniversario della morte di mia madre..quando si dice la combinazione!ciao PINO resterai sempre nel mio cuore e grazie x avermi accompagnato con le tue stupende canzoni.con affetto U G O

J.J. JOHN ha detto...

Piove oggi nel nostro cuore.
E' triste essere lasciati da chi ci ha insegnato a sentirci migliori.

Buon viaggio Pino e un enorme abbraccio da parte di tutto il popolo di Classic Rock a chi ora lo piange, lo ricorda e prega per lui.

Nous sommes du soleil.

aliante ha detto...

Ciao Pino, raggiungi l'altro Pino (Mango) e canta con lui in eterno.

UGO ha detto...

ciao JOHN ti scrivo qui per dirti(anche se credo tu lo sappia già) che il disco degli SHOWMEN 2 poi ristampato dalla BTF con la stessa bella copertina apribile + il librettto accluso gode di una versione diciamo alternativa dei suoi 6 pezzi incisi in maniera diversa da quelli dell'originale e poi pubblicati su un cd della REPLAY MUSIC solo che sulla copertina del cd riporta "napoli centrale feat.james senese"e che questo cd è stato ristampato da un etichetta tedesca tale DR.PROG nel 2004 con copertina simile a quella di SHOWMEN 2 mentre il cd della REPLAY MUSIC è datato 1997.detto questo ti saluto and..PROG ON UGO!

Anonimo ha detto...

Il 13 Febbraio 2020 Franco Del Prete ci ha lasciati . R.I.P.

https://www.ilmattino.it/spettacoli/musica/franco_del_prete_morto_batterista_di_napoli_centrale_e_neapolitan_power-5050748.html

Anonimo ha detto...

Cordiali Saluti

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Un esordio formidabile !

Campagna, A gente e Bucciano e Viecchie mugliere muorte e criaturi sono tre brani emotivamente devastanti .

Per me il miglior disco dei Napoli Centrale dal punto di vista lirico e concettuale

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Indubbiamente questo splendido esordio è il mio disco preferito dei Napoli Centrale .

Un lavoro musicalmente compatto e vibrante, intenso e coinvolgente e stilisticamente eccellente, permeato da una grande carica emotiva sprigionata soprattutto dal sax e dalla voce penetrante di James Senese

Michele D'Alvano