Raccomandata con Ricevuta di Ritorno: Per... un mondo di cristallo (1972)

raccomandata ricevuta ritorno 1972NEI COMMENTS: INTERVENTO DI LUCIANO REGOLI

Il sestetto dei "Raccomandata con Ricevuta di Ritorno", spesso abbreviato in R.R.R., si forma a Roma intorno al 1971.
Malgrado alcuni dei componenti non fossero neppure maggiorenni, almeno quattro di loro avevano già una certa esperienza nel mondo musicale: il chitarrista Luciano Regoli aveva suonato con i Bubble Gum e il Ritratto di Dorian Gray (e rifiutato un posto da cantante nei Teoremi ) , Francica e Grassi nei Panna Fredda e Nanni Civitenga con i “Quelle strane cose che...”, gruppo di cui faceva parte anche il bassista del Balletto di Bronzo Vito Manzari.


Nel 1972 il gruppo si fa notare in diversi festival Pop quali Villa Pamphili, Gualdo Pop e Travagliato e visti gli ottimi riscontri di pubblico e di critica, viene scritturato dal produttore Pino Tuccimei (già collaboratore di Osanna, Pooh e Trip) che produrrà per la Fonit il loro primo e unico album, "Per… un mondo di cristallo", inciso su un registratore a 8 piste in meno di 30 giorni negli studi di Torino.


Il disco è un concept visionario in cui si narrano le gesta di un astronauta che al ritorno da una missione spaziale, trova la terra distrutta da una guerra nucleare, così come raffigurato nella splendida copertina interna dello studio grafico “Up & down”.
I testi, anch’essi piuttosto allucinati, pare fossero stati scritti da Regoli, ma vennero attribuiti a tale Marina Comin, all’epoca moglie del produttore Tuccimei.
 


progressivo italiano
Le musiche di "Per… un mondo di cristallo" riflessero in pieno la visualità della trama poetica restituendo tutti gli aspetti del racconto in una grande varietà di timbriche.
Ad esempio, il primo brano "Nulla" è una narrazione in cui la voce precisa e limpida di Luciano Regoli spazia da momenti di rabbia a una disperazione stupefatta e sospesa nel vedere la terra desertificata. (“...dove sono gli uomini?”).

 
Il successivo "Su una rupe" è invece l'esatto contrario: qui le parti vocali sono sostenute da una piena orchestra, mentre il resto del brano alterna arpeggi in stile "Zeppeliniano" ad atmosfere da suspence che vanno in crescendo fino alla ripresa del riff iniziale.

Infine, a chiudere la prima facciata c’è "Il mondo cade su di me", dove subentra il Jazz con tutta la sua potenza strumentale, sostenuta in particolare dall'ottimo batterista Francesco Froggio Francica.

 
raccomandata con ricevuta di ritorno 1972Fin qui, occorre dire che la RRR da sfoggio di una capacità tecnica non comune, specie considerando che l’età dei componenti arrivava al massimo a 22 anni.
Eccellente tecnica, buone idee e atmosfere particolari. Ricercato, celebrale e assai ben registrato” ebbe a dire Enzo Caffarelli sul Ciao 2001.


Purtroppo però, un’altra parte della critica non mancò di rilevare una certa frammentarietà espositiva che palesava l’incapacità del gruppo di omogeneizzare in un solo kernel tutta la varietà degli ambienti proposti.
Tra l’altro, lo stesso Regoli riportò in un’intervista su “Raro” che i ragazzi erano piuttosto litigiosi e questo costrinse la produzione a molti compromessi mai organicamente condivisi.
Un difetto questo, che suona evidente là dove i numerosi avvicendamenti ritmici cominciano ad apparire eccessivi e a pesare come un macigno per ampollosità e discontinuità. In certi casi, frammentando i brani sino a farli quasi a pezzi.


per un mondo di cristallo 1972
Alla fine, è triste ammetterlo ma, malgrado il fascino generale della stesura e dell’esecuzione, prevale un senso di noia che si trascina anche nell'inquietante finale, copia carbone del primo brano con un pizzico di orchestrazione e di effettistica in più.
 
Pur nella sua indiscutibile perfezione stilistica dunque, "Per… un mondo di cristallo" è un lavoro che a conti fatti, confonde l'ascoltatore senza riuscire ad orientarlo da nessuna parte.Purtroppo, il pubblico percepì queste negatività e condannò il disco alla marginalità commerciale, minando ulteriormente l'instabilità interna del gruppo che alla fine si sciolse.
 
Regoli e Civitenga andranno a formare i Samadhi e Froggio Francica esporterà la sua straordinaria bravura nei Procession. Regoli porterà avanti la sua passione per la pittura che gli darà numerose e meritate soddisfazioni.
Personalmente, considerando i tempi e l'età dei sei musicisti, ritengo che "Per… un mondo di cristallo" fu, almeno nelle intenzioni, uno più sinceri esempi di Prog Italiano del 1972.
Per fare un paragone culinario, diciamo pure che gli ingredienti c’erano proprio tutti, e anche di ottima qualità.

Ai cuochi però, mancò la capacità di saperli organizzare in un solo menù.


RACCOMANDATA CON RICEVUTA DI RITORNO - Discografia 1972 - 2010:
1972 - PER... UN MONDO DI CRISTALLO
2010: IL PITTORE VOLANTE

42 commenti :

COMMENTI ALLA PRIMA VERSIONE ha detto...

GIAMPAOLO:
Più che noioso, è cupo e ripetitivo.
Poco pubblicizzato e soprattutto è difficile entrare nelle teste di noi italiani. Probabilmente il successo qui in italia era dovuto al cosiddetto cavallo di battaglia (esempi Pfm- Le orme) e i RRR non ce l'avevano.

ARMAPO:
Neanch'io metto questo disco tra i migliori del prog italiano, ma gode comunque di una certa fama, e molti lo apprezzano.
Lo spunto "fantasy-apocalittico" sarebbe interessante, ma l'esecuzione è abbastanza frammentaria, con episodici momenti di una certa suggestione. Difetto tipico di molti gruppi dell'epoca. La voce di Regoli però, non è male, anzi piuttosto personale. C'era di peggio in giro... Ciao JJ.


ROMO:
Ciao!
Francesco Froggio ha suonato anche in un pezzo disco del 1981 scritto da Enrica Bonaccorti!!
Metropole _ Miss Manhattan

Anonimo ha detto...

olá JJ John!

sou eu, Ricardo, o colecionador do Brazil! Como vai ?

Hi, JJ John !

Am i, Ricardo, the brazilian collector! How are you?

Eu tenho o Cd I Teoremi "same" e gosto muito! Também tenho vinyl e cd de Milton Nascimento, Chico Buarque e Caetano Velloso, que também gosto muito !

I have cd I Teoremi "same" and i like it, so much! I have also vinyl and cd of Milton, Chico and Caetano, and also like its so much!

Voce é ingles? Eu acho o rock da Inglaterra, o melhor do MUNDO !!!!
Adoro o Yes, Genesis, Camel, G Giant, J Tull, Pink Floyd, VDGG, ELP, Renaissance, Moody Blues, K Crimson e os menos conhecidos Gnidrolog, Wolf, Dark, Fruupp, The Enid, Gryphon, Esperanto, Mandalaband e tantos outras maravilhosas bandas britânicas!!!!
Isso não esquecendo os mestres: Stones, Who ... e o maior de todos ... THE BEATLES !!!!

You are englishman? The Britain rock are the best of the World!!!!
I love all bands !!!!

Um abraço
Ricardo

Ps. Sorry my bad english ...

Oh, yes i'm also guitar player, but not professional, i'm dentist and teacher in dentistry school
all the best

Anonimo ha detto...

Italianissimo incredibile come mi suona italiano questo disco; parlo davvero della sonoritá; mi sembra sincero e spesso cambia di uomore . Tra i miei preferiti, senz'altro

taz ha detto...

Discontinuo ma....eccellente disco per me...bella la coperttina(gli stessi di Procession)..."Per..un m. di c." lo trovo affascinante, giovani ragazzi capaci di mescolare prog e jazz come una band di esperti musicisti..."Su una rupe" sale e scende che è un piacere...tecnica e composizione notevoli,(Vent'anni!!) non dimentichiamocelo...La storia è triste ma non poteva essere diversamente(anche adesso se qualcuno, partito anni fà, torna a trovarci...pensate che sul viso avrebbe un sorriso a vedere questo(Faust'o disse m...a di mondo)mondo???..."Nel mio quartiere" lo trovo un pezzo jazzato di qualità "oltre manica"...a me piace e molto...la versione rimasterizzata gli dà un "pochino" quello che all'epoca gli levarono nella registrazione....Ora son tornati!!!...oltre a Regoli e Civitenga-Gardin-Martino ci suonano dei veri guest: Simonetti-Vairetti-di Staso- e Verheyen(supertramp)...da comprare!!! Ciao..."Un palco di marionette" che pezzo!!!!

Luciano Regoli ha detto...

Luciano Regoli - voce 22 anni
Stefano Piermarioli - piano 18 anni
Damaso Grassi - sax 16 anni
Nanni Civitenga - chitarra 17 anni
Roberto Gardin - basso 19 anni
Francesco Froggio Francica - batteria 18 anni

Per l'onore della cronaca

Firmato Luciano Regoli - La raccomandata con Ricevuta di Ritorno 1972

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Luciano.
Se ti va, scrivimi privatamente per fare due chiacchere. JJ

Anonimo ha detto...

A conferma .....Per me è un grande disco!!!ciao

taz ha detto...

Aggiungo la firma..pardon..Taz

lenz ha detto...

qualche giorno fa mi sono perso un'intervista a regoli ad una webradio e mi è dispiaciuto un sacco, mannaggia... comunque quoto taz, il disco della mia scoperta del progressivo da ragazzino, e uno dei più amati. non vedo l'ora di ascoltare il nuovo, speriamo bene!

Anonimo ha detto...

La qualità dei musicisti è fuori discussione,ma il disco va troppo a corrente alternata.
Forse (data anche la giovane età dei musicisti) hanno voluto strafare,mettendo tanta carne al fuoco in una sola volta.
Ascoltando il disco ,il più delle volte non riesco a capire dove volessero andare a parare.
In ogni caso si tratta di un buon lavoro.

Denis

J.J. JOHN ha detto...

Denis, credo che all'epoca la RRR fosse uno dei gruppi più litigiosi del Prog con Nuova Idea e New Trolls.
Forse un po' della frammentarietà risiede anche in quel motivo...

Anonimo ha detto...

@ John

Infatti si sente subito che il disco è frammentario.
Come diceva qualcuno,in un commento più in alto,anche io ho trovato il disco un tantino cupo.

Denis

croal ha detto...

Della stagione del cosidetto "Rock Progessivo" italiano, si salvano giusto una ventina di album (volendo essere di manica larga)buoni musicisti dotati di buona tecnica ma poca ispirazione artistica.A mio parere in quegli anni in Italia si è consumata la più grande truffa del rock'n'roll ordita dalle case discografiche a spese di noi consumatori di musica. A riprova di ciò basti pensare a cosa è rimasto:giusto qualche album
di valore, molto meglio il cantautorato che è la naturale inclinazione della musica italiana.

J.J. JOHN ha detto...

Croal,
la tua è un'opinione naturalmente rispettabile.
Quando però parli nel caso del progressivo di "truffa del rock'n'roll ordita dalle case discografiche", significa che hai una base storica molto, ma molto debole.

Facciamo così: riascoltiamoci insieme "Palepoli" degli Osanna e poi ne parliamo insieme? Ok?

UGO ha detto...

...BE NON SON AFFATTO D'ACCORDO SUL DISCORSO DELLA TRUFFA(PARAFRASANDO IL DISCO DEI SEX PISTOLS-THE GREAT RN'R SWINDLE-)VISTO CHE PURE LORO CI HANNO LASCIATO LA "BIBBIA DEL PUNK INGLESE"CON 12 PUGNI ALLO STOMACO CHE SCOSSERO L'INGHILTERRA DI ALLORA!RITORNANDO AL NS.PROG IO CI VEDO MOLTA SPONTANEITà E SINCERITà SEBBENE ALCUNI GRUPPI SI SIANO ISPIRATI AI MODELLI INGLESI!IL BELLO DEL NS.PROG STA PROPRIO IN QUEI GRUPPI CHE INCISERO UNO O AL MAX DUE DISCHI MA STUPENDI VEDI I JUMBO(3) IL BALLETTO DI BRONZO(2)I DE DE LIND(1)ETC.A DIMOSTRAZIONE CHE NON C'ERANO SOLO LA PFM LE ORME IL B.M.S MA MOLTI ALTRI E QUI CI è VENUTO IN AIUTO IL NS.OTTIMO JOHN CON LE SUE SCHEDE BELLISSIME.A PROPOSITO MA DEI JANUS"AL MAESTRALE" DATATO 78 NON NE HAI MAI PARLATO?FAMMI SAPERE JOHN UN ABBRACCIO UGO!

J.J. JOHN ha detto...

No, nello specifico non ho parlato degli Janus, ma ho fatto una scheda abbastanza dettagliata sulla cosiddetta "musica alternativa" di destra.
Nei comments è intervenuto anche Fabrizio Marzi, poi diventato mio amico.
Puoi leggerla qui:
http://classikrock.blogspot.it/2010/06/1976-la-musica-alternativa-di-destra.html

aliante ha detto...

John, sai per caso se le parti orchestrali di questo album sono vere o ricreate con il Mellotron?

Non vorrei sbagliarmi, ma a me sembra un'orchestra vera, però ci tenevo a sapere la tua opinione.

E' un disco che ascolto parecchio ultimamente, insieme a "Siegfried il drago" degli Errata corrige e al meraviglioso "La storia di Sabazio" dei Triade che ormai fa parte del mio metabolismo.

Grazie John.





J.J. JOHN ha detto...

Che io sappia gli inserti orchestrali erano veri e furono curati da Romano Farinatti.

aliante ha detto...

Grazie John.
Sono in attesa della sorpresa...


Anonimo ha detto...

A volte jj John dici un sacco di cagate e frasi scontate se questo nn e un capolavoro cos'e.nn sei molto obbiettivo.Degustibus Comunque Grazie per questo spazio dedicato al prog tricolore che secondo me a tecnica e inventiva nn e secondo a nessuno.il problema Vostro e che vi hanno piantato nel cervello il tarlo della musica inglese nn riuscite a vedere oltre.e dico OLTRE

J.J. JOHN ha detto...

@ Anonimo
Grazie per i complimenti, ma guarda che non mi pare di aver detto "cagate" o essere stato poco "obiettivo". Almeno in questo caso.
Di fatto, non discuto che il disco fosse eccellente, e che i musicisti fossero tecnicamente preparati, specie considerando la loro età.
Dico solo che "Per... un mondo di cristallo" non fu un lavoro organico. O meglio: non sembrò tale nemmeno al mio amico Pino Tuccimei, e neppure al pubblico di allora. E fu un fattore che, come noto, compromise i successivi investimenti sulla band.
In più, ad un certo punto si era capito che i ragazzi della RRR non sarebbero stati più insieme nemmeno incollandoli.

Che significa poi che il "nostro problema" sarebbe che ci "hanno piantato nel cervello il tarlo della musica inglese"? Che vuol dire? E soprattutto, a chi ti riferisci?
Io per esempio SONO inglese. Dunque?

Anonimo ha detto...

Si avete un tarlo nel cervello.perché il vostro metro di misura e la musica inglese:in pratica il prog italiano e un sotto genere,che quel tale gruppo a copiato a un gruppo inglese ecc ecc spero di aver reso l'idea.E OVVIO CHE ALCUNI GRUPPI ITALIANI ANNO DELLE SONORITA SIMILI A I COSIDDETTI BIG DEL PROG INGLESE:KING Crimson PINK FLOYD ECC ECC.MA I PINK FLOYD O KING CRIMSON A LORO VOLTA AVEVANO DELLE SONORITÀ SIMILI A GRUPPI PRECEDENTI ECC ECC ECC.QUESTO PER ME NN CONTA UNA SEGA. QELL CHE CONTA SECONDO ME E L'APPROCCIO E L INVENTIVA e noi siamo numeri uno come le band inglesi siamo allo stesso livello anzi addirittura superiori in molti casi.io con i King Crimson mi ci pulisco il culo salvo si no 3 o 4 pezzi.

JJ John ha detto...

Modera le volgarità per favore. Ci si può esprimere anche senza parolacce, ci si fa una figura migliore, e mi fai soprattutto una cortesia personale. E firmati. Grazie.

claudio65 ha detto...

I commenti indecenti ed espressi con cruda volgarità etichettano (in negativo) chi li fa. Anch'io, personalmente, ritengo che molti gruppi italiani dell'epoca avessero poco da invidiare alle band inglesi in fatto di intelligenza ed inventiva, ma quando si parla di gente come i Pink Floyd ed i King Crimson, ci vuole un minimo di rispetto, perché il movimento prog nel Mondo lo hanno avviato loro e senza di loro non staremmo qui a scrivere.

Anonimo ha detto...

Adoro i pink.Volevo dire che se molti gruppi italiani avrebbero registrato ad Abbey road con il Baget dei Pink Floyd e la emi alle spalle e tecnici con i contro fiocchi sarebbe stata un altra storia.questo vuol dire essere obbiettivi.a tutti piace vincere facile vero jj John.qesti RAGAZZI ALL EPOCA ERANO DEGLI EROI ED OGGI ANCORA DI PIÙ A VOLTE REGISTRAVANO BUONA LA PRIMA PRESA DIRETTA IN CONDIZIONI DISUMANE ECC

Anonimo ha detto...

Mi meraviglio di te John perché nn capisci la provocazione che ho voluto fare questo conferma il mio pensiero su di te che 6 un po bacchettone spero che nn te la prendi.questi ragazzi non avevano una lira per registrare in studi a livello di Abbey road come ho detto al nostro amico Claudio 65 questi album sono unici sopratutto co i loro difetti che per me non sono difetti diventano unici anno un valore aggiunto rispetto ad tuoi compaesani John tipo E L P,generetor opp yes ecc.quand'è che troverete il coraggio di affermare che questo non è un sotto genere musicale?in questo ce molta ipocrisia quasi se ci vergognassimo a dire che gli area sono meglio di mails devis opp che i mars volta hanno quasi scopiazzato gli ibis in sun suprem ecc ecc.

JJ ha detto...

Ma infatti. Nessuno ha mai negato che il Prog Italiano abbia un valore aggiunto rispetto ai suoi omologhi europei. Tantomeno io che lo dico da vent'anni, che ho aperto pure questo sito otto anni fa per ribadirlo, e che - se hai notato - sto pure riscrivendone la storia per spiegare le motivazioni di questo plusvalore.

Alcuni critici poi, lo chiamano "sottogenere" perchè, specie nella sua prima fase (70-72) fu almeno in parte derivativo, ma è anche vero che tra il 72 e il 73 assunse definitivamente una fisionomia propria. Personalmente, lo chiamo Progressivo Italiano, e basta.

Che poi gli Area fossero meglio di Miles, proverò a chiederlo a Patrizio o a Paolo la prossima volta che li incontro.
Infine una nota ludica: "bacchettone" io? Quando ci conosceremo cambierai rapidamente idea.

massimo ha detto...

Carissimo Croal, - Dell stagione del prog italiano si salvano giusto una ventina di album- hai detto. Mi sa tanto che ti sei mangiato uno zero: io direi 200 come minimo.

massimo ha detto...

Il commento del signore che si pulisce il culo con i KG...non sarebbe meglio in questi casi usare la carta igienica? Usare la copertina di un disco non credo serva a molto.

J.J. JOHN ha detto...

Siate gentili: no "rude words". Il fatto che ne siano due o tre su 10.500 commenti, non significa che vadano riprese. Grazie

massimo ha detto...

Vabbé, pazienza! Hasta nunca.

ugo ha detto...

....no more words sit down open the stereo and listen your favourite prog of italian record and your life will be very long aaahahhhh ugo

ugo ha detto...

excuse me tour favourite record of italian prog

ugo ha detto...

your vabbè oggi non è giornata scusatemi!

ugo ha detto...

ma secondo te JOHN stabilire quali siano i 10/15 migliori dischi del prog italiano cosa significa?
io la butto li si confrontano le liste dei 10 migliori critici al mondo tra cui ovviamente tu JOHN MARTYN PESCATORE AAHHH e poi si fa la media dei dischi piu gettonati e da li si può stabilire quali sono i migliori 10?
boh a te la risposta JOHN

JJ John ha detto...

Ugo, stendendo un velo pietoso sulle tue performance anglofone, posso solo risponderti da un punto di vista molto personale.
Fermo restando che chiunque può, consapevolmente o meno, stilare una propria hit parade, io credo che le opere artistiche possano e debbano essere classificate in base alla compresenza di due parametri, che sono la "trasgressione" e la "conflittualità".
È una teoria che ho ereditato dalla critica gramsciana e da un famoso sociologo di nome Alberto Melucci, e che ho esposto tanti anni fa qui:
http://classikrock.blogspot.it/2007/06/come-giudicare-un-disco.html
Nel frattempo, non ho cambiato idea.

ugo ha detto...

e allora john qual'è il disco più trasgressivo quello più conflittuale e quale contiene entrambi gli elementi?

JJ ha detto...

Ma quanto sei feticista...
Se parliamo di trasgressività allo stato puro, quoterei Dedalus "Materiale per tre esecutori" che però temo abbiano ascoltato in pochi.
Come conflittualità direi "Concerto Grosso" dei NT, ma anche "Collage" delle Orme e "Impressioni di Settembre".
Tutti e due senz'altro Palepoli e Darwin. Contento?

ugo ha detto...

grazie per la risposta ciao john ugs

Rava77o ha detto...

Qui al basso Nanni Civitenga?

https://youtu.be/QOW_18dbAnQ

Quando ho sentito questo pezzo ho detto: minchia che tiro!
E infatti al basso c'è un protagonista del prog italiano...

Anonimo ha detto...

Lavoro discreto ma un po' cupo e ripetitivo

La voce del cantante non mi ha mai convinto del tutto, troppo stridula ed enfatica

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Ho rivalutato in positivo la voce di Luciano Regoli ; la trovo convincente soprattutto nei toni acuti ed emotivamente intensa, ma comunque sempre un po' enfatica .

Comunque questo è un disco molto ben suonato e ricco di ottimi spunti melodici e intriganti passaggi strumentali .

Il brano Un palco di marionette è il mio preferito di questo buon lavoro

Michele D'Alvano