Free Action Inc.: Plays Eddy Korsche (1970)

Free Action Inc. Plays Eddy KorscheNEI COMMENTS INTERVIENE FABIO FABIANI DEGLI UNDER 2000 (poi Paese Dei Balocchi).



Quando nel 1972 la discografica Help del produttore Gianni dell'Orso - distribuita dalla RCA - produsse gli album d’esordio di Quella Vecchia Locanda e Procession, aveva già due anni di vita, otto trentatrè giri e sedici singoli al suo attivo.

A dire il vero non erano titoli molto famosi, anzi: per nulla. Tant’è che ancora oggi un disco del 1970 quale “In concert” dei “The Sub” continua a calamitare le febbrili attenzioni di musicofili e collezionisti. Attenzione assai motivata, visto che il catalogo Help del biennio ’70-’71 annoverò titoli effettivamente piuttosto oscuri.


Di solito essi consistevano in produzioni underground austro-tedesche eseguite da musicisti italiani e - come per altri prodotti simili dell’epoca quali Braen’s Machine, Blue Phantom, Ping Pong o Fourth Sensation -non si sapeva praticamente nulla dei musicisti coinvolti nelle singole pubblicazioni.


In questo contesto si collocò anche la seconda release a 33 giri della “Help” che vide la luce nel 1970, sotto il fantomatico nome di “Free Action Inc. plays Eddy Korsche – Rock & Blues”, dove i “Free Action Inc.” erano un gruppo di turnisti italiani, mentre Eddy Korsche era un compositore, arrangiatore e produttore austriaco.
Il disco, va da se, è talmente dissimulato che se da un lato viene venduto a cifre ragguardevoli, dall’altro potrebbe sfuggire a chiunque data anche la sua veste grafica assimilabile a centinaia di prodotti in circolazione a quei tempi.


help record labelEddy Korsche comunque, non era un perfetto sconosciuto in casa Help avendo già prodotto nel 1970 i primi tre singoli degli Under 2000 (futuri Paese dei Balocchi). Alché si potrebbe immaginare che tra i famigerati “Free Action Inc.” non si nascondessero magari Fabio Fabiani, Remo Baldasseroni, Sandro Laudadio o Aldo “Folkaldo – Franco Maria Giannini” Parente.Francamente non ho mai indagato su questo punto, ma forse con un po’ di insistenza (Remo e Aldo si sono già fatti sentire su questo blog) si potrebbe pervenire alla soluzione del mistero, anche se certuni danno per scontato che i "Free Action Inc." fossero in realtà i "The Sub" sotto mentite spoglie.

In ogni caso, “Plays Eddy Korsche – Rock & Blues” è un tipico album primi anni ’70 in stile freakbeat composto da 12 brevissimi brani (il più lungo non dura nemmeno quattro minuti), e musicalmente molto più vicino all’esercizio di stile che non a un concept creativo.

Dentro c’è davvero di tutto da far sembrare l’inero lavoro una specie di “opera omnia” delle capacità di Korsche: underground, overground, beat, psych, rock, boogie blues, acid e soul (specie nell'uso dei cori).

 
blues rock festival 1970L'esecuzione e la produzione però, non sono assolutamente dilettantesche, anzi: pur se la maggior parte dei brani terminano con deifade” veramente discutibili, non si può non restare colpiti da un lavoro strumentale decisamente ragguardevole.Le parti di chitarra per esempio, sono straordinariamente variegate e mai fuori luogo, i cori vengono utilizzati con parsimonia ma sempre ben contestualizzati, la tastiera (= organo Hammond) è frizzante e dinamica, e infine la ritmica restituisce una solidità pressoché granitica.
Sorprende soprattutto la varietà dei suoni di volta in volta giocata su un’effettistica scarna ma senza dubbio efficace.


Infine, è curioso notare che anche là dove i brani potrebbero sembrare derivativi, Korsche ci mette sempre quel tanto di suo per non far mai mancare quel necessario tocco di personalità. Intelligente e divertente è per esempio l’intro di “Life Story” che di per se sarebbe una xerox di “Foxy Lady” se non per la sua trascrizione in 11/8.

In sintesi: davvero una produzione notevole considerando l’epoca e che, a nostro avviso, non dovrebbe sfuggire agli amanti del genere.

20 commenti :

Anonimo ha detto...

Di questo gruppo si trova qualcosa da ascoltare su youtube.....veramente interessante come gruppo. Bravo il chitarrista.

alex

Anonimo ha detto...

._. si trova amche facendo una ricerca su google blogs... ma non dovrei dirlo perchè poijj si arrabbia..

Anonimo ha detto...

è incredibile che dopo 40 anni saltino fuori ancora dischi come questi ...assolutamente sconosciuti!
Gio'

UGO ha detto...

SCUSA JOHN MA DI QUESTO DISCO ESISTONO RISTAMPE?MAI VISTO IN GIRO EPPURE LA CHITARRA è NOTEVOLE?

J.J. JOHN ha detto...

No, ahimè, temo non esistano ristampe.

ugo ha detto...

WAOW SON RIUSCITO A TROVARLO A E.93 MA NE è VALSA LA PENA OTTIMA CHITARRA ED OTTIMO ORGANO HAMMOND SI SENTONO ECHI DEI 60 MA I 70 SI AVVERTONO NELLA COMPATTEZZA DEL SUONO.SICURAMENTE NON UN DISCO FONDAMENTALE POI è UN BEL ROCK.BLUES PER CUI COL PROG MAGARI NON C'ENTRA TROPPO MA POSSO ASSICURARVI CHE ASSIEME AI BLUES RIGHT OFF E AGLI UNDERGROUND SET FANNO UN BEL TRIS!PECCATO PER IL DISCO DEI FOURTH SENSATION MAI RISTAMPATO E QUOTATO A CIFRE FOLLI!UGO

Anonimo ha detto...

Lo stiamo ristampando su LP. Cordiali Saluti, Matthias (AMS records)

Anonimo ha detto...

Sono Fabio Fabiani..il chitarrista cantante del gruppo Under 2000 poi diventati Il Paese dei Balocchi..
Eddy Korsche è stato per noi un caro amico ed il nostro produttore dei nostri primi tre 45 giri..ed è con vero stupore che ho trovato questo vostro bel sito (complimenti) con brani prodotti da Eddy nel 1970,ma aggiungo che è stata anche una piacevole sorpresa scoprire questi brani di cui noi degli Under 2000,non ne sapevamo l`esistenza ma ancora di più in particolare,scoprire che un brano è il cover remissato di una canzone (Se tu fossi un`amica) cantata da me e prodotta da Eddy a quell`epoca con etichetta Help..il brano in questione è : (Free Action Inc. - 1970 Plays Eddy Korsche - 12 Bob Corn)....è un remix ovviamente un po diverso dall`originale,
Una cosa è certa che noi degli Under 2000 non abbiamo partecipato a "questa" riedizione..ma condivido che i musicisti sono ottimi..e ascoltando lo stile del chitarrista,"sospetto" che si tratti di Maurizio de Angelis o forse anche suo fratello Guido de Angelis forse all`Hammond o alla batteria...entrambi erano ottimi musicisti che come forse sapete erano anche gli autori di molte colonne musicali di molti film di grande successo interpretati da Bud Spencer e Terence Hill..ma so per certo che a quell`epoca specialmente Maurizio collaborava come chitarrista a qualche produzione di Eddy Korsche a Roma..ma se vuole esserne certo al 100% perchè non chiede direttamente a lui per via telefonica?...non dovrebbe essere molto difficile contattarlo...basta digitare su internet "Guido e Maurizio de Angelis" Roma... che forse vivono ancora la...spero di esserle stato utile..se ha ancora qualche dubbio o chiarimenti, può contattarmi a questo indirizzo fabio72@swissonline.ch
Saluti Fabio Fabiani.

DogmaX ha detto...

So che è fuori tema, ma in occasione del suo intervento volevo cogliere l'occasione per ringraziare il Sig. Fabiani e gli altri membri del Paese dei Balocchi per averci regalato tale perla, uno tra i miei LP preferiti del Prog Italiano ;)

Unknown ha detto...

Interessante, la testimonianza del Sig. Fabiani. Se così fosse, nulla da escludere sul fatto che fosse un "prodotto" della ritmica di allora della RCA (Restuccia/Tommaso/De Angelis/De Angelis)... quindi un signor disco! M'informo, va ;) !

Unknown ha detto...

Appena ascoltati su YT. I cori sembrano pienamente De Angelis, ma è il resto a lasciarmi perplesso... all'epoca la RCA aveva sotto contratto ancora il Balletto (il cui singolo era uscito manco un anno prima), i Chewing Gum dei Manno... io li avvicinerei più a loro che alla ritmica "classica" dell'etichetta romana. Tu che ne dici, John?

Unknown ha detto...

Un po' difficile fossero i "The Sub", non foss'altro perché erano un gruppo tedesco e la Help - come molte altre etichette satelliti di quel periodo - credo s'incaricò unicamente della distribuzione italiana del disco.

Bel mistero, comunque ;) !

J.J. JOHN ha detto...

Su ciò che mi chiedi Annunziato, non so risponderti :-). Certo è che, all'epoca, la RCA era una fucina talmente prorompente da sembrare quasi una "global corporate" dei giorni nostri. Naturalmente però, con uno spirito molto più "artistico" che non necessariamente "commerciale". Per cui, capita ancor oggi che dei suoi innumerevoli "side-projects", non si ricordino neppure gli stessi protagonisti.
Consiglio su questo argomento un libro della defunta "Coniglio Editore" a firma di Maurizio Becker che si chiama proprio "C'era una volta la RCA".
Costa, ma ne vale la pena.
E poi... sei proprio sicuro che i "The Subs" fossero un gruppo tedesco? Sarebbe forse meglio chiederlo ad altri miei colleghi più esperti di catacombe e affini.

Unknown ha detto...

Sì, assolutamente. Cfr. www.discogs.com/artist/457621-Sub-The . Questo è il loro primo singolo, invece: www.discogs.com/Sub-Ma-Mari-Huana-Off/release/2357305 ... è probabile che qualcuno delle edizioni alla RCA l'avesse ascoltato e si sia incaricato di distribuire il loro album, che invece "partì" proprio dalla stampa italiana su Help!

In merito al titolo che consigli... John, io in quel periodo lavoravo con Francesco e quel titolo lo ebbi in "quasi anteprima" (prima ancora che ne cominciassero la distribuzione, per intenderci) ;) .

Poi, la RCA: chi mi conosce sa che la casa di Via Tiburtina al Km. 12 è mia croce e delizia più o meno da sempre (almeno da quando ho iniziato a interessarmi seriamente di discografia & affini, ormai più di vent'anni fa), quindi è un po' il mio campo. Ecco perché - su alcune cose - posso sbilanciarmi leggermente di più.

Comunque... il mistero continua ;) !

Anonimo ha detto...

Gran bel disco, suono grezzo e grande uso dell'organo Hammond.
Mi ricordano un po' i primi Deep Purple
Comunque girando un po sul web il disco si trova da ...

Johny69

ugo ha detto...

ciao john utilizzo questa scheda perchè vorrei citare i magnifici HUMBLE PIE per te che adori i T. REX cosa ne pensi di questo altro grande gruppo? ciao ugo magari pure dei MOTT THE HOOPLE che però non mi hanno mai fatto impazzire mentre i primi si!

JJ ha detto...

Ricordo i salti che feci sulla sedia quando ascoltai per la prima volta "I don't need no doctor" dal vivo. Rock'n'roll indomabile, travolgente.
"All the young dudes", bellissima, ma onestamente i MtH non mi hanno mai fatto impazzire.
I T.REX, beh, quelli chi me li tocca è morto.

UGO ha detto...

si lo so che i TREX non te li tocca nessuno e che i MTH come me non ti fanno impazzire ma io ti ho chiesto sui HUMBLE PIE

JJ ha detto...

Si dicevo... "I dont' need no doctor" dal vivo mi aveva catapultato via dalla sedia. Alludo a questa versione del 1971.
https://www.youtube.com/watch?v=LZMmV6xXYFw
Steve era un animale allo stato puro. Una voce che poteva permettersi qualunque coloritura senza mai cessare di essere rock fino al midollo.
Poi, a onor del vero, li ho un po' persi di vista, ma ogni volta che mi capitavano sotto tiro, si sentiva che erano energia allo stato puro.

Anonimo ha detto...

Disco piacevole

Michele D'Alvano