Banco Del Mutuo Soccorso: Darwin (1972)

banco darwin 1972Esattamente come la Premiata Forneria Marconi, anche il Banco esordì discograficamente con due album nello stesso anno e pubblicati a breve distanza l'uno dall'altro.

Tuttavia, contrariamente ai cugini di Milano che con "
Per un amico" avevano subito una lieve flessione, il B.M.S. non solo bissò il successo ottenuto col primo Lp, ma sono in molti a ritenere che con "Darwin" fece ancora meglio.
 

Il disco è un album concept che affronta il tema dell'evoluzione umana teorizzata da Charles Darwin, traducendone in musica tutta la maturazione: dal caos primordiale, all'apparizione dell'uomo sulla terra con la conseguente assunzione di una propria coscienza e sensibilità.

Si toccano quindi aspetti prettamente tecnici quali "La conquista della posizione eretta", fino ad addentrarsi in quelli più squisitamente sociali: la collettività, l'amore, la morte, l'identità e la coscienza.
Rispetto al "salvadanaio", l'impatto grafico è meno attraente, ma i contenuti si rivelano più consapevoli sin dal primo lungo brano "L'Evoluzione" (13 minuti) dove, anche in questo caso, l'elettronica compare poco e il pathos è affidato principalmente alla ricchezza cromatica e alle straordinarie invenzioni armoniche.
Pur mantendo un groove sostenzialmente rock, che a tratti si fa molto pesante, "Darwin" suona più colorito e meglio arrangiato del precedente: i breaks ritmici risultano molto più funzionali alla struttura dell'intero lavoro e l'aulicità è limitata al minimo.

I musicisti danno il meglio di sé: le doppie tastiere dei fratelli Nocenzi trovano qui la loro definitiva omogeinizzazione, mentre la voce di Di Giacomo e la chitarra di Marcello Todaro risultano meno invasive e più funzionali al groove collettivo.

"La conquista della posizione eretta" raggiunge momenti di pura poesia musicale nel racconto di quel miracolo evolutivo, sottolineandolo prima con un raffinato duetto di tastiere e successivamente estroiettando le fatiche, l'incertezza e la gioia di quel fondamentale passo per l'umanità.
Da ora in poi: "lo sguardo dritto può guardare"

Dopo un breve "scherzo" strumentale ("Danza dei grandi rettili") che denota una simpatico senso di autoironia da parte della band, si accede alla seconda facciata dell'album in cui vengono analizzati singolarmente i nuovi problemi personali e collettivi dei nostri antenati.
L'unione quale rimedio alla forza e la scelta esistenziale tra fuga e socializzazione sono il leit-motiv di "Cento mani e cento occhi" ("La voglia di fuggire che mi porto dentro non mi salverà") che musicalmente è un capolavoro del Progressivo Italiano più raffinato.

banco del mutuo soccorso darwin 04Il desiderio sessuale, i dubbi dell'amore e le incertezze sulla propria bellezza estetica sono invece i temi dominanti di "750.000 anni fa… l'amore?", brano in cui la voce di Francesco Di Giacomo raggiunge una delle vette più alte della sua espressività e anche qui, la band ci fornisce una magnifica prova di coscienza e sensibilità.

Nei successivi cinque avvolgenti minuti di "Miserere alla storia", l'uomo si interroga invece sulla sua fine e sul senso della sua esistenza ("Quanta vita ha il tuo intelletto se dietro a te scompare la tua razza?") per poi sfociare in un finale di inquietante modernità.

L'interrogativo di "Ed ora io domando tempo al tempo…" infonde nell'ascoltatore gli stessi dubbi di quell'uomo primigenio che ora è cresciuto e si trova davanti ad una società matura, opprimente ed impietosa ("Ruota fatta di croci").

In sostanza: "a che serve vivere se tutto deve finire?" La risposta sta nella lotta quotidiana per l'evoluzione.

"Darwin" si chiude così, rivelandosi un album perfettamente in linea con il suo tempo: sensibile e impietoso, propositivo e coinvolgente, trasgressivo e conflittuale.
Molto vicino ad un'opera d'arte.

BANCO DELMUTUO SOCCORSO - Discografia 1972 - 1978:
1972: BANCO DELMUTUO SOCCORSO
1972: DARWIN
1973: IO SONO NATO LIBERO
1975: BANCO (english)
1976: GAROFANO ROSSO
1976: COME IN UN'ULTIMA CENA
1978: DI TERRA

115 commenti :

Giampaolo ha detto...

Ciao! Che palle, avevo già commentato! Comunque, sai già come la penso: per me non è un grande album anche se sul lato della produzione/arrangiamento è migliore del primo. Lo trovo prolisso e ripetitivo specie nelle prime due canzoni. Lo trovo un album sufficiente e nulla più. Comunque ottime "Cento mani e cento occhi" e "750000 anni fa l'amore?"
Ciao e buona domenica!

Anonimo ha detto...

Che palle cosa? Avevi commentato il primo, mica questo.
Mi sembra di capire che non sei un fan del Banco, o sbaglio

Anonimo ha detto...

Che palle un accidente! Non ci sei solo tu Giampaolo.
Cmq darwin è un grande disco, forse non il migliore del Banco. Io opto per "Io sono nato libero". Poi questione di gusti.
Grande JJ. Leah

Anonimo ha detto...

Negli anni '70 il Banco ha pubblicato 10 album. Se Giampaolo si è già rotto le palle al secondo tanto vale che se ne stia a casa.
Ma chi si crede di essere?

Anonimo ha detto...

Non facciamo confusione per favore!
E tu Giampaolo, ti prego, cerca di essere un pò meno "autorale". Non tutti ti conoscono come ti conosco io, non so se mi spiego...
Parliamo del disco.
-
@ Giampa:
Non ti piace il primo. Ritieni Darwin appena sufficiente. Mi chiedo: ma ti piaceva qualcosa del Banco?

@ Leah:
Credo anch'io che che l'evoluzione del Banco si sia completata con "Io sono nato libero".
Raramente nel prog Italiano c'è stata una band che ha prodotto una trilogia d'esordio così significativa.
So di essere di parte, ma so anche di non avere tutti i torti.

@ anonimo #3
Capisco che tu voglia difendermi e ti voglio bene, ma per cortesia, fallo senza offendere gli altri.

Da ora in poi, ripeto, parliamo solo del disco.

Anonimo ha detto...

questo è il loro migliore secondo me.
ma vorrei aggiungere che chi non riconosce i giusti meriti al banco, ha capito semplicemente zero del pop/rock italiano.

Giampaolo ha detto...

Ciao! Allora il "che palle" era riferito al fatto che avevo gia' commentato verso mezzogiorno e non alle 4 meno 10. E quindi ho dovuto riscrivere il commento.
Per quanto riguarda Il primo album non ho detto che non mi piace, ho detto che non mi piace molto la suite. L'album in realta' nel complesso mi piace. Diciamo che se tu gli dai 10, io gli do' 7,5/8.
Darwin credo sia un album che divide la critica. Tutto qui.
@ anonimo gradirei da parte sua un po' di educazione. Ed inoltre mica mi sono fermato al loro secondo album.
Comunque John buone notizie: sto capendo perche' "Contrappunti" delle Orme non mi e' piaciuto.
Ciao a dopo.

Anonimo ha detto...

Scusa Giampa, non avevo afferrato... e grazie come sempre per i tuoi comments: a te come naturalmente a tutti.

Di solito non amo molto dare valutazioni uniche (mi sembra di essere tortato in facoltà...), ma visto che ci siamo si potrebbe dare al primo un bel 8,5/9 e a Darwin un "9 e mezzo" tendente al 10.
Il 10 secco me lo conservo per "Io sono nato libero".
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"Contrappunti" a mio avviso è il lavoro migliore delle Orme che però, come ben sapete, non mi hanno mai convinto più di tanto.
Ci vorrebbe il Daniele...
La domanda per ora è: "perchè non ti convince?"
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All'anonimo delle 8.58 (ormai vi chiamerò per orario, come i treni): credo che l'incidente sia chiuso.
Sai, parlare dei capolavori non è cosa semplice: valutarli è ancora più complicato.
Io ho una leggera preferenza per il terzo del BMS, ma solo per questioni "conflittuali".
Per il resto (qui lo dico e qui lo nego) la loro trilogia d'esordio è quanto di meglio si possa ascoltare nel Prog Italiano.
E' logico poi che un detrattore possa trovarvi di tutto e di più ma a mio avviso, si possono svilire solo per "partito preso".
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PS: non ho alcun problema con gli anonimi, ma francamente preferisco le firme: anche inventate o in codice.
Sai che bello se arrivassero tutti messaggi senza nome:
"Ciao 8,58, so che 7,25 ha detto così, ma sono più d'accordo con 10,52 che,come diceva anche 7,35 eccetera eccetera...
...ma per favore...

Giampaolo ha detto...

Contrappunti e' diverso dagli altri tre. Secondo me non spicca il volo. Ne faro' un post quando avro' tempo.
Ciao.

Anonimo ha detto...

sono "l'anonimo delle 8.58".
darwin un album che divide la critica? mah... non so quale critica possa esprimere certi pareri per uno dei migliori album progressive della storia.
poi certamente, uno può dire quello che vuole, si può anche dire che "velvet underground & nico" è un disco di poco valore perchè vendette mezza copia... ognuno, giustamente, può dire ciò che vuole, ma è altrettanto giusto che poi si assuma le responsabilità di quello che dice.
e parlare di darwin come di un dschetto da liquidare come un sorso d'acqua mi sembra semplicemente sbagliato.

Anonimo ha detto...

Olà Andrea. Ti mando un personale saluto alle 22.22!
Io penso ci sia stato un malinteso dialettico perchè, è ovvio: non si può sminuire Darwin.
L'alterco nasce probabilmente in quanto ci troviamo di fronte ad una band che ha esordito con tre capolavori di fronte ai quali è difficile esprimere una preferenza netta.
-
Adsso vi palleggio una domanda:
"perchè VI PIACE Darwin?"

Anonimo ha detto...

perchè...

... dopo il primo capolavoro era difficile ripetersi (e poi ripetersi ancora).
... è un concept album, dove la teoria della selezione naturale diventa pretesta per una riflessione sull'uomo, sui suoi sogni e sui suoi sentimenti.
...(soggettivamente) è il più rock in senso stretto degli album dei banco, contiene d'altro canto numerosi tentativi di sperimentare nuove vie alla musica.
... la voce di francesco di giacomo copre un repertorio vastissimo, dai vocalizzi rockeggianti al lirismo melodrammatico.
... perchè ogni strumento si fonde alla perfezione con gli altri, alla ricerca di una sintesi armoniosa; non c'è mai un'assolo fuori posto, uno scontro tra personalità, bensì mi ripeto, totale armonia.

e forse anche perchè se oggi la teoria dell'evoluzione di darwin è conosciuta e accettata da tutti, probabilmente non sono pochi gli ascoltatori di musica che si sono documentati per la prima volta dopo aver sentito questo disco del 1972.

in una sola parola, anzi due, capolavoro assoluto!

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto Andrea, con un'osservazione ancora che mi hai fatto venire in mente.
Darwin era ben calato anche "politicamente" nel suo tempo. Il sogno, la fantasia, il dubbio su come organizzarsi (sia come singole individualità, sia come collettivo) e la necessità della "crescita e della lotta (anche in senso creativo)" quali risposte all'ineluttabilità della morte, erano tutti temi molto sentiti dal movimento underground del 1972 che ne decretò il successo.

Una scelta volutamente "conflittuale" che il Banco ripetè con "Io sono nato libero", cogliendo genialmente la virata politica e controculturale del 1973.

mr_toky ha detto...

Io penso che "750.000 anni fa… l'amore?" sia un vero capolavoro...ogni volta che la ascolto ho veramente i brividi.
Ho consumato il disco su quella traccia!
Il mio voto è 9.
Federico

Anonimo ha detto...

Io scelgo il primo il secondo e il terzo, ma forse un pò più il primo.
Darwin secondo Rizzi è una merda, ma che ci si può fare, anche i grandi hanno mal di testa ogni tanto...

Andy

Anonimo ha detto...

Carissimi, è difficile valutare tra questi tre capolavori quale sia "il migliore", anzi: penso che tentare di farlo sia persino una strada sbagliata. E'meglio la "Gioconda" o la "Pietà"? E' più bravo Picasso o Mirò?
Capirete che sono domande senza senso quando si è in presenza di qualità distinte ed equivalenti.
Prova ne è che dal nostro dbattito sono emerse e prevalse delle forti "affettività personali" verso questi dischi che (almeno in questo caso e al di là della critica) ne denotano la loro vera magia.

Anonimo ha detto...

Non so cosa pensi Rizzi di Darwin.
Se qualcuno mandasse qualche "chicca" in proposito, potremmo parlarne più approfonditamente.

Sta di fatto che (se è vero ciò che dice Andy) si consideri comunque che questo signore non è (e non era)l'unico tra i detrattori: se vi fosse capitato di leggere "Il libro bianco sul Pop in Italia", saprete sicuramente che quest'album era tutto fuorchè ben voluto.
E' infatti ovvio che a dei post-sessantottini in fase di radicalizzazione non potesse piacere un lavoro sognante e "internazionale" come Darwin: posizione peraltro perfettamente comprensibile e, in parte, condivisibile.

Giampaolo ha detto...

Rizzi dice che la trama del concept album non è un granchè (più o meno questo il significato) e soprattutto dice che non ci sono momenti memorabili, sul quale mi trova in disaccordo. Sul primo libro dava due pallini su cinque, nel secondo più grosso tre su cinque, sempre con le stesse argomentazioni.
Devo dire che talvolta non porta argomentazioni, cioè o non scrive niente (esempio dà due pallini e mezzo a "Clowns" dei Nuova Idea, e mi dovrebbe spiegare il motivo di questo brutto voto) oppure scrive cose vuote (come "Felona e Sorona" e "Uomo di pezza").
Ciao!

Giampaolo ha detto...

Ah un'ultima cosa: io di Darwin critico le musiche. Sia ben chiaro che dei testi me ne importa poco, ora come ora, dato che non importa alla maggioranza degli ascoltatori di questo mondo.
Poi dal punto di vista dei testi questo album può essere considerato un capolavoro. Ma la prima cosa che si recepisce sono le musiche!
O sbaglio?

Anonimo ha detto...

Ma no, perche? A me la trama di Darwin mi sembra una delle più forti e comprensibili del suo periodo, oltretutto arricchita da un ottimo svolgimento che ha in se picchi di notevole pathos: es, "750.000 anni fa l'amore" - come diceva anche il Federico.

Sapete,non amo molto quelli che ragionano "a pallini". Se valutiamo un'opera DOBBIAMO fornire almeno un minimo di spiegazioni, altrimenti è meglio scrivere un libro di cucina: difficoltà 5 su 10, cottura 20 minuti, forno a 180 gradi e via dicendo...
Comunque vedremo al prossimo libro quanti pallini gli darà. Vedo che sta migliorando :-)))
-
Però Giampa, devi anche contingentare che in un concept-album le liriche hanno il loro peso: specie queste di Darwin che raggiungono anche dei ragguardevoli picchi poetici.
Poi, che sia principalmente la musica a colpire sono d'accordo, ma è anche vero che gli artisti ce la mettevano tutta per fare dei testi coinvolgenti e, come dico io, conflittuali.
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Ultima cosa: a chi da cinque pallini il Rizzi?

Giampaolo ha detto...

A "Io sono nato libero" del Banco, poi "Sulle corde di Aries" di Battiato ," storia di un minuto" della Pfm, Balletto di bronzo "Ys" . Del prog italiano pochi comunque , ai Maxophone gli dà tre pallini e mezzo. Quindi non ha le idee chiare il signor Rizzi.
Comunque non so se hai mai visto il sito di prog70, che non so se ha riaperto; da dei voti ad alcuni album assolutamente senza senso.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Grazie bro' Giampa: andrò sicuramente a vedere Prog 70.
Onestamente gli album a pieni voti di Rizzi sono anche giustificabili, ma ripeto, non si può ridurre il mondo a pallini: bisogna spiegarsi e spiegare.
Comunque, non conoscendo le coordinate di giudizio di Rizzi, mi fermo qui. Grazie ancora.

Anonimo ha detto...

Ma avete mai ascoltato i Banco dal vivo? La conquista della posizione eretta è un qualcosa di unico e irripetibile può sembrare ripetitivo, ma non è così, è un lento divenire che matura in musica e sensazioni...
Andy

Anonimo ha detto...

Tra loro e la Premiata, li avrò visti decine di volte. Dei veri professionisti che appagano cuore, anima e vista! Anche adesso.
Pensa che a me piace pure "Moby Dick" :-)))

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con John sui testi di "Darwin". A parte quella perla assoluta che è "750.000 anni fa...L'amore?", uno dei pezzi più magici del repertorio del Banco (d'accordissimo con mr_toky!), credo che pochi gruppi italiani abbiano saputo scrivere liriche di spessore, eleganti ma anche complesse, senza essere prolissi. Non è facile voglio dire far combaciare un testo italiano con la ritmica rock e il Banco (con Le Orme, i Jumbo e pochi altri) ci riesce benissimo: valga per tutti "L'evoluzione".
Su quale dei tre album sia migliore mi limito a dire che il primo e "Darwin" sono più emotivi, mentre il terzo è forse il più rifinito e maturo. Siamo comunque su livelli altissimi, e non solo in Italia...
Ciao a tutti.

Anonimo ha detto...

Se fossi uno della Premiata che legge questi comments mi sentirei un pò depresso...

Anonimo ha detto...

E perchè? La PFM ha fatto grandi dischi, ma mi permetto di dire che nei primi, cantati in italiano, le parti vocali erano l'aspetto meno risolto, anche perché non esisteva un cantante di ruolo. Arrivò solo in "Chocolate kings", con Lanzetti, ma lì i testi erano in inglese...
Io però esprimo un semplice parere personale, come sempre.
Ciao.

Anonimo ha detto...

Eddai che era una provocazione.

Comunque, risultato provvisorio:
PFM:
Storia di un minuto: 24 comments
Per un amico: 7 comments
BANCO:
Banco: 20 comments
Darwin: 27 comments
HUNKA MUNKA (che non c'entra, ma è per farti capire...):
Dedicato a Giovanna G.: 0 comments

Anonimo ha detto...

Ottimo seguito del "Salvadanaio",ma il successivo per me è l'apice della carriera del Banco.

Anonimo ha detto...

2112, siamo sulla stessa lunghezza d'onda. JJ

Anonimo ha detto...

Ciao ragazzi mi chiamo Max ho 19 anni e vivo di pane e prog 70 da quando avevo 6 anni, "addestrato" soprattutto mio padre che suonò coi biglietto e aveva un proprio gruppo prog :)

Bè devo dire che Darwin! dopo "biglietto per l'Inferno" è il mio disco prog preferito, a mio avviso superiore di pochissimo anche ad "Io sono nato libero".

Nel 3° album dei BMS infatti trovo sottotono e a tratti quasi tediosa la fine di Canto Nomade di un Prigioniero Politico o alcuni passaggi de "la città sottile" (La traccia migliore secondo me come testo e musica è: "Dopo...niente è più lo stesso")

Qua invece non si può cambiare niente..
750.000 anni fa l'amore mette i brividi, la conquista della posizione eretta è un follow up spettacolare de L'evoluzione, a mio parere il brano più completo dell'album sia per testi che per strumenti.

Questo album secondo me è un capolavoro assoluto.

Grazie banco :)

max

Anonimo ha detto...

Hy Max! Considerando l'età direi che hai una visione limpidissima delle cose e mi piacerebbe sentire altre tue osservazioni.
Bisogna sempre contare che Darwin è del 1972 e "Nato Libero" del '73: dal punto di vista "creativo" e sociale sono due anni diversissimi tra loro. Questo giustifica anche una certa "tediosità" dovuta ad una maggiore attenzione sull'analisi politica.
Cmq avremo modo di riparlarne.
Thanks and stay tuned! JJ

PS: come si chiamava il gruppo di tuo papà?

Anonimo ha detto...

Ciao John,
anzitutto complimenti per il blog. Ho iniziato da poco ad ascoltare il prog (primo disco banco, raccolta pfm, concerto gross new trolls, ottimi, e sirio 2222, che invece non mi pare andare molto oltre il rockettino asfittico) e le tue recensioni aiutano. Su Darwin dico che i testi sono stupendi (faccio notare la teoria freudiana del conflitto in cento mani, cento occhi, a mio avviso la traccia migliore dell'album)ma avendolo nel rifacimento del '91 ne ignoro le sonorità originali. Mi potresti aiutare? Grazie, Marco

J.J. JOHN ha detto...

Ciao Marco,direi che a livello di auditing hai cominciato molto bene!
Sicuramente potranno aiutarti le prime due "Classifiche ponderate" (quella del 1972 verrà pubblicata la settimana prox)da cui potrai farti una buona idea dei differenti valori delle opere.
Fossi in te ora ascolterei subito i Museo Rosenbach ("Zarathustra"), Balletto ("Ys"), Metamorfosi ("Inferno")tanto per entrare nel vivo della questione.
Semmai chiedimi quel che vuoi, quando vuoi.
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Sirio è un pò "asfittico" si, ma quando ascolti, tieni sempre presente l'anno di produzione!
Semmai leggiti anche un pò di storia delle controculture: ci sono dei dischi che hanno valore anche e soprattutto perchè furono perfettamente aderenti al loro tempo ed alla loro società.
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L'unico modo in cui posso aiutarti sul Banco è dirti di ascoltare la versione originale.
Lo so, sembra banale, ma un remake - specie degli anni '70 - non potrà mai restituire "la magia della ricerca" che veniva operata in quegli anni: suoni, produzione, registrazione e via dicendo. "Darwin", ad esempio, fu inciso in condizioni impossibili... oggi sarebbe tutto maledettamente più comodo, ma insipido. Fammi sapere. Abbraccio - JJ

Anonimo ha detto...

Ciao John,
sono Marco. Il mio problema è proprio che non so come ascoltare la versione originale, perchè non riesco a trovarla... Non so da che parte rifarmi, ho 17 anni ma co Internet e la tecnologia in genere è meglio che lasci perdere...
Riguardo al discorso sulle controculture m'interessa il giusto... a me piace il lato musicale della questione.

Anonimo ha detto...

Ah... dimnenticavo,
il rifacimento di Darwin è comunque spettacolare!

Anonimo ha detto...

Olà Marco.
Guarda, i primi del Banco sono piuttosto accessibili ovunque.
Non so dove tu viva, ma immagino che ci sarà qualche buon negozio di musica lì vicino a te.
Io per esempio "Banco" ce l'ho in disco ma l'ho ri-comprato in Cd in Feltrinelli a 10 euri...
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Cmq, proprio perchè hai 17 anni (che invidia porca che mi fai...)tieni conto che, specie per gli anni '70, il binomio musica-società è essenziale.
A quei tempi il "lato musicale" non poteva essere separato dal "lato sociale" e dal "movimento culturale" in genere.
E' pesante da capire, lo so.
Ma se vuoi veramente A s c o l t a r e (con la A maiuscola!)il Prog DEVI metterti in quest'ottica.
Dai, coraggio!

Anonimo ha detto...

Mah... Si, è indubbio che ogni manifestazione artistica sia legata alla scena sociale del periodo (faccio il pedagogico e quindi me lo dicono ogni tre secondi)ma, cultura o controcultura che sia, un disco innanzitutto mi deve piacere per il binomio musica-testi. O no? (avrebbe detto de André)

Anonimo ha detto...

Si, certo, ma quella è una questione soggettiva. Per quanto mi concerne, il "gusto" non è una categoria che deve rientrare in una valutazione di tipo analitico.
L'ho spiegato nel mio post "Come giudico un disco" che forse troverai pesante ma che restituisce bene il mio metro di giudizio.
Se dovessi solo pensare a quello che mi piace ti parlerei dei "T.Rex" dalla mattina alla sera :-)

Anonimo ha detto...

Capolavoro assoluto del prog italiano.Secondo disco di un trittico ascendente che culmina nel successivo "Io sono nato libero".Per me il Banco finisce qui senza nulla togliere alle successive pubblicazioni.
Darwin e'il mio disco preferito del Banco,su tutte svetta la struggente 750.000 anni fa...l'amore? Anche se "non mi rompete" del disco successivo non e' da meno.E cosa dire del brano d'apertura "l'evoluzione" che in certi momenti mi sembra di sentire tarkus degli ELP o della successiva "la conquista della posizione eretta" dove le tastiere dei fratelli Nocenzi come in tutto questo disco non sono piu'riuscite ad eguagliarsi in questo modo. A mio modesto parere uno dei piu' bei dischi prog italiano in assoluto,sia musicalmente sia per il tema trattato,esempio assoluto di concept album.

taz ha detto...

Pensate un pò...Nocenzi cercava(un cantante un batterista e un chitarrista..) sulla voce aveva le idee chiare: un Frontman che fosse di bella presenza...di gradevole aspetto e in possesso di una buona voce...molto diversa dalla mia...contattarono Maltese che declinò l'invito come chitarrista che però gli presentò Big...Nocenzi: quando lo vidi rimasi interdetto...Maltese sapeva benissimo quali erano i canoni della scelta...l'aspetto morfologico era in totale antitesi con l'idea iniziale che avevamo elaborato....ma quando lo sentimmo cantare tutti i dubbi sparirono la sua voce straordinariamente estesa e brillante....Che dire di Darwin!? che il disco senza la minima distribuzione ufficiale venderà negli States più di 1000 copie...e in un sondaggio di un settimanale effettuato nel 1988 dava Darwin! come unica presenza Italiana tra i 100 migliori dischi di tutta la storia del Rock(per quanto possano valere queste classifiche...)...come dici tu JJ...siamo molto vicini ad un'opera d'arte...ciao

Anonimo ha detto...

Opera d'arte assoluta.
Per me il miglior disco di progressive italiano e non.

E non dico altro.

Leonardo

Unknown ha detto...

Una sola parola per descriverlo:
CAPOLAVORO

l'ho ascoltato circa 500 volte, no forse di più...

ludwig ha detto...

Il giudizio storico è un dato acquisito e l'album non divide affatto la critica, come qualcuno ha scritto, anzi è uno dei pochi che mette d'accordo praticamente tutti (dividerebbe se il rapporto pro-contro fosse 60-40 o 70-30, non se è 99-1 come in questo caso :P). Tempo fa gli preferivo anch'io il successivo, però oggi sono più combattuto: a parità di suite (L'Evoluzione e Canto Nomade sono forse il meglio che il RPI ha dato in questo ambito) forse Darwin la spunta per la maggiore omogeneità delle restanti tracce....anche se poi perde qualcosina a livello di suoni (e pure il remaster Japan, solitamente una marcia in più, aggiungendo bassi va a saturare esageratamente i suoni). Un disco orgoglio del prog italiano, riconosciuto a livello internazionale tra i migliori in assoluto dell'epoca!

fmasta56 ha detto...

Se guardiamo alla "storia" raccontata sicuramente DARWIN ha un suo filo logico essenziale, sempre musicalmente ad altissimi livelli: concordo comunque con chi apprezza di più, come me, l'evoluzione ulteriore di IO SONO NATO LIBERO. Ancora di più condivido chi ha visto il BANCO dal vivo: io l'ho fatto in più occasioni, l'ultima al FUORI ORARIO di Reggio Emilia, uno spettacolo nello spettacolo, dato l'ambiente. E la presenza di molti giovani e giovanissimi fra il pubblico mi fa ben sperare...in questa umanità!

fmasta56 ha detto...

Beh, che dire su questi maestri di vita e di musica? Solo questo: un giorno faccio ascoltare a mio figlio, al tempo aveva 6 anni (ed oggi 20) TRACCIA e NON MI ROMPETE...e partì la sua EVOLUZIONE DA GRANDE RETTILE! Pensate che, nel tempo, mi ha fatto LUI conoscere (A ME!!!!) gruppi come gli IRON MAIDEN e i GUNS 'N' ROSES (e io l'ho ripagato con la discografia dei LED ZEPPELIN..che però mi ha requisito insindacabilmente!). In compenso oggi posso dire di averne la discografia completa, ovviamente anche del BMS e PFM (e molti in LP originali...!)e non posso lamentarmi. L'ultima versione è il trasporto in MP3 (i puristi non se ne abbiano) per ascoltarli TUTTI in auto e in libertà...ma ci avete mai provato, a farvi 3-400 Km. da SOLI in auto con la musica sparata a tutto volume? Beh, io lo faccio ancora oggi...non proprio giovanissimo, eh? Ciao a tutti, qui è un PARADISO OLTRE LE TERRE OSCURE...

iPIdAS ha detto...

Non capisco perché "Danza dei grandi rettili" sia una traccia autoironica.
Nel senso, non capisco dove sia l'autoironia nel brano...

Anonimo ha detto...

Mi è sempre sembrata meno seriosa degli altri: un momento di divertissement tra due colossi quali "Posizione Eretta" e "Cento Mani" .
L'apertore del lato B a cui è affidata la prima parte di un incremento di pathos che arriverà sino alla fine.
Se ben ricordo, l'unco brano cui l'uomo è osservatore e non protagonista.
Osserva i movimenti rituali di quei mastodonti da debita distanza e dunque con un pizzico di tranquillità in più.
Ecco tutto.
JJ

DogmaX ha detto...

Semplicemente magnifico. E la cosa bella è che quando sono venuti a Napoli hanno fatto ben 4 pezzi di questo fantastico lavoro (L'Evoluzione, La conquista della posizione eretta, Cento Mani e Cento Occhi, e il classico dei classici del banco insieme a Moby Dick, 750.000 anni fa... l'amore)... pure se c'erano solo Di Giacomo e Nocenzi della "vecchia guardia", è stato comunque un grande spettacolo, mi sono divertito tantissimo a sentire dal vivo uno tra i miei gruppi prog preferiti... mi so fatto pure la foto con Lino Vairetti, presente tra il pubblico come ospite. Una bellissima serata... sull'album, che dire? Probabilmente il mio preferito della trilogia, anche se è un po' difficile decidere tra i tre... non mi piace, invece, la versione remixata del '91... assolutamente innaturale, e meno potente dell'originale.

Anonimo ha detto...

Potrei commentare molti degli album e artisti recensiti visto che li conosco. Vado però per Darwin. Bello, un po' leziosetto in certi passaggi (non aveva la forza e la grinta di BMS) ma sempre grande album per grande gruppo.
Ma quello che voglio fare sono due considerazioni-due; la prima che scopro in ritardo il sito anche se stava nei miei segnalibri, quindi grazie. La seconda che conoscendo brani e artisti mi ritrovo ad essere irrimediabilmente vecchio (ed infatti i primi post sono di "qualche" anno fa. Cmq complimenti per il lavoro che hai fatto, veramente notevole. Guido

pier ha detto...

Ciao, complimenti per il tuo sito, fatto veramente bene. Io concordo con tutta la recensione che hai scritto, tranne per "La Danza dei Grandi Rettili". Io lo trovo qualcosa di più di un semplice scherzo, è un brano Jazz/Fusion antesignano del genere, sai che persino iTUNES è andato in tilt su Darwin! ?? Se te le scarichi dall'iphone il salvadanaio è rock, darwin è jazz! Proprio vero che quando gli Autori sono dei Maestri succedono cose strane...Il miglior gruppo prog italiano, non hanno nulla da invidiare ai Genesis. Gli anni '70 sono stati caratterizzati dall'enorme mole di CONCEPT ALBUM: fatto salvo The Wall, che è già di un periodo post-progressive, i migliori "concept" sono proprio "Darwin!" che prende spunto, ma non termina, su tema evolutivo, andando poi a riflettere sull'amaro destino della specie e "The Lamb Lies Down on Broadway" dove Gabriel racconta in modo visionario e originalissimo la maturazione dell'essere umano. Ciao.

JJ John ha detto...

Ecco Pier, guarda: non vorrei essere stato frainteso sulla "Danza dei grandi rettili" che effettivamente in termini jazz ha un forte "swing" intarsiato con un groove moderno e dal sapore deciso.

Quello che volevo dire è che, a mio avviso, rappresenta un "momento a se" nel contesto di "Darwin" in cui la "narratio" e la "descriptio" sono preponderanti.

"Danza" mi sembra un brano molto figurativo in cui il gruppo sembra non solo osservare una scena dall'esterno, ma calarvisi completamente dentro quasi appartenesse alla scena stessa.

Una musica che è essa stessa una danza, un momento liberatorio che se ci fai caso è molto meno severo ad esempio della "Conquista della posizione eretta".
Forse magari non così "autoironico" come ho detto, ma sicuramente un brano più da "protagonosti" che non da "spettatori" come il resto dell'album.

In questo senso, mi sono permesso di attribuirgli un certa dose di giocosità.

Pier ha detto...

Si e' vero che c'entra poco con la logica dell' album, anche come argomento: cronologicamente andava messa all'inizio, prima dell'evoluzione, invece e' stata usata per spezzare una narrazione vocale musicale piuttosto impegnativa. Non e' un caso che sia stato piazzato dopo le due lunghe suite di apertura e prima della tostissima crnto mani e cento occhi.

Anonimo ha detto...

Io credo che la sequenza sia perfetta.

- L'evoluzione
Evoluzione e comparsa dell'uomo
(brano descrittivo)

- La conquista della posizione eretta.
Strutturazione e presa di coscienza del proprio ruolo
(brano descrittivo)

- Danza dei grandi rettili
Osservazione dell'habitat: dei suoi pericoli e dei suoi eventuali vantaggi.
(immedesimazione e confronto)

- Cento mani e cento occhi
Determinazione di una comunità a fronte dello sviluppo umano contro le insidie del mondo
(brano propositivo)

...meglio di così...

Pier ha detto...

Si ma io dicevo che cronologicamente era un po anacronistico visto che l'uomo si e' sviluppato dopo l'estinzione dei grandi rettili :-) comunque il Banco e' perfetto, ti do ragione senza indugi su questo. Io del trittico "de paura" preferisco proprio Darwin! E inoltre vorrei aggiungere che alcune parti di "come in un'ultima cena" sono ai livelli del trittico (ragno e fino alla mia porta ne sono un chiaro esempio)

Anonimo ha detto...

"L'uomo si e' sviluppato dopo l'estinzione dei grandi rettili"

Già... ma sai che non ci avevo mica pensato...

... probabilmente allora anche l'uomo primitivo del Banco (che vedeva i grandi rettili dove non ci sono) fumava qualche erba particolare... :-)))

JJ

Pietro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Ciao, ho 16 anni e grazie a questo curatissimo blog mi sto facendo una cultura del Prog italico!
Purtroppo non possiedo le registrazioni originarie di questi capolavori e mi devo attenere alle riedizioni..
Ritengo Darwin di poco superiore al primo album del Banco, ma si tratta comunque di due opere grandiose.

Saluti e complimenti all'autore del sito. Andre

kobaia ha detto...

Darwin!... ormai 12 anni fa, parlando con un compagno di classe che mi presto "il 13"..., rimasi incuriosito da questo Bancodelmutuosoccorso... comprai un vinile al mercatino dell'usato, seguendo la mia logica, è del 72, più o meno Close to the edge (per dire, conoscevo ancora poco il prog), chissà...
Me lo feci passare su cd e penso di averlo letteralmente consumato negli anni....
Prog sinfonico, si dice così?
un concept album, l'evoluzione naturale della suite, qualcosa che ti tiene con le orecchie in cuffia o con lo stereo che fa vibrare la casa, con la copertina in mano, per 40 minuti raccontandoti una storia, anche musicalmente...
le magnifiche registrazioni sporche di quegli anni... non so niente di tecnica, ma dal 73 in poi qualcosa è cambiato, i dischi son diventati più curati, meno fruscii, voci e suoni più cristallini... a me piacciono meno...
i (pochi) vinili che ho comprato, magari a scatola chiusa, sono tutti di quegli anni e sono quelli che più mi hanno segnato e che apprezzo tutt'ora maggiormente...

Lorenzo Giustetto ha detto...

Qual è la foto interna nella prima edizione di Darwin! ?

J.J. JOHN ha detto...

Che io sappia quella senza il piatto con gli orologi, ma non ne sono sicurissimo.

Lorenzo Giustetto ha detto...

Il fatto è che il mio è col piatto , però avevo visto su un sito un po' di tempo fa , che era il primo quello col piatto . Ora lo volevo chiedere a te per averne conferma ... Indagherò ancora , allora

J.J. JOHN ha detto...

Io personalmente non lo so. Ti ho riportato l'opinione del mio amico Augusto Croce, una delle massime autorità sul Prog italiano,e quello è il verdetto.

La questione sembrerebbe comunque controversa per cui, quando bazzichi per la convention di Milano, prova anche a Franco Brizi di vinyseduction.it.: altro mio amico e grande conoscitore dell'universo Prog.
Poi, fammi sapere che la faccenda incuriosisce un po' tutti.

Lorenzo Giustetto ha detto...

Grazie per il consiglio , John . Quindi tu vai il sabato a Novegro , se ben ho capito ? Volevo anche chiederti cosa collezioni (se collezioni dischi) in particolare .

J.J. JOHN ha detto...

Dunque: io normalmente vadi lì di sabato verso le 11. Però siccome c'è in ballo una situazione a cui dovrei presenziare, non so con certezza se vengo sabato o domenica.
Ti so dire appena so qualcosa.

Io colleziono esclusivamente vinili originali di Prog Italiano anni 70.
Pochi ma buoni :-)

Lorenzo Giustetto ha detto...

Io ieri ero alla fiera del disco di Genova , dove ho comprato TUTTI i singoli dei New Trolls . Spero di incontrarti a Novegro . Lorenzo

UGO ha detto...

CASPITA TUTTI I SINGOLI CèERA PURE AUTOSTRADA E 20 O 100 ANNI? CIAO UGO

Lorenzo Giustetto ha detto...

Certo UGO , ho preso tutti i singoli da Sensazioni a Quelli come noi , inclusi Venti o cent'anni e Autostrada . Comunque se vuoi vedere le foto dei singoli visita la mia pagina Facebook (Mi chiamo chiaramente Lorenzo Giustetto ed ho come immagine del profilo il singolo "Noi non ci saremo" dei Nomadi) oppure mandami il tuo indirizzo e-mail che ti invio le foto . Ciao Lorenzo

ugo ha detto...

oh grazie lorenzo mi fa piacere ricevere le foto!allora il mio indirizzo è: JJUGO@LIBERO.IT e grazie 1000 ugo

ugo ha detto...

complimenti per il tuo profilo di fb!sei un esempio per tanti giovani di oggi bravissimo!!!n.b.sapevi che il brano "SOMEWHERE" già retro del 45 una notte sul.... è stato inciso nella versione inglese presente sul 33 giri "REVIVAL" che non è stato mai ristampato su cd? ciao e ancora complimenti ugo

Lorenzo Giustetto ha detto...

Ti ringrazio UGO , volevo segnalarti un sito dove troverai della roba interessante : https://www.facebook.com/pages/Rocknprog/153568251515794?ref=stream&hc_location=timeline . Lo gestisco io , ma , siccome esiste solo da due settimane , devo ancora arricchirlo di materiale . Avrai presto le foto della mia collezione . Saluti , Lorenzo

PS io reputo il retro di "Una notte sul monte calvo" (Somewhere) una vera perla nella discografia NT . È da parecchio tempo che cercò il 33 giri "Revival" , ma , data la rarità , non l'ho ancora trovato .

ugo ha detto...

condivido l'analisi su "SOMEWHERE" una vera perla come lo è pure IL NULLA E LA LUCE B-SIDE DI AUTOSTRADA E hai fatto benissimo a comprarti i 45 giri dei n.t. è proprio li che ci son delle perle nascoste ovviamente non scordiamoci de LA PRIMA GOCCIA BAGNA IL VISO PT1/2 pensa del 45 una notte ne ho due copie mentre il lp REVIVAL lo trovai a 60 euro presso BERGAMO DISCHI gestito da tale RUBEN CROTTI.hai ragione è proprio raro ed oltre alla english version di SOMEWHERE ci sta aspetta ti mando la TRACK-LIST....1)SOLAMENTE TU (ultimo singolo per la magma)con retro LET IT BE ME DA C.G.2 POI 2)UNA NOTTE SUL MONTE CALVO VERSIONE DEL 45 POI 3)VENT'ANNI in una versione diversa rispetto a quella del c.g.2 diciamo LIVE IN PRESA DIRETTA DALLO STUDIO CON UN CORO DIFFERENTE poi 4)SOMEWHERE ENGLISH VERSION E QUI FINISCE IL LATO A ....LATO B 1)BELLA COME MAI(IDENTICA AL 45 E A QUELLA SU C.G.2) 2)BUTTERFLY IDENTICA A QUELLA CHE STA SU N.T.A.S. POI ANDANTE DAL C.G.2 E INFINE LEI RETRO DEL 45 BELLA COME MAI UN PEZZO DIREI MINORE.CIAO UGO

Lorenzo Giustetto ha detto...

@UGO
Volevo dirti che ti invierò le foto per posta elettronica col nome rocknprog@libero.it . Quindi quando ti ritroverai il messaggio da questo indirizzo e-mail , saprai che sono le foto . Ti menerò tutte le foto domani pomeriggio . Buon weekend , Lorenzo

ugo ha detto...

GRAZIE è PROPRIO UN BEL REGALO CIAO LORENZO!UGO

Lorenzo Giustetto ha detto...

Ciao UGO ti è arrivata la email con le foto . Ciao , Lorenzo

Paolo ha detto...

Buondì Lorenzo,
Anch'io sono possessore di un Darwin! "impiattato" ed a proposito di edizione col piatto o meno personalmente sono d'accordo coi saggi nel ritenere quella senza la prima.

La mia non è esperienza diretta perché non ero nato all'uscita dell'album, ma fiducia verso gli esperti sopracitati combinati ad un po' di deduzione spero la più logica possibile :)

Girovagando per siti e ricercando su ebay infatti la percentuale col piatto e nettamente superiore, può non voler dire nulla, e quella senza un errore successivo, però analizzando la foto ne faccio un discorso grafico.
Il piatto con la figura di Di Giacomo inclusa sembrerebbe proprio applicato successivamente, taglia infatti di netto le mani degli altri componenti, mi sbaglierò ma mi sembra improbabile un'operazione inversa.

Ciao!

Lorenzo Giustetto ha detto...

Grazie Paolo per l'informazione e soprattutto per la tua opinione riguardo il disco Darwin col piatto . Io avevo circa 10 anni quando lo cercavo e questo mese , a tre anni di distanza , l'ho preso senza badare o meno che fosse 1a o 2a edizione . Grazie ancora -LG-

UGO ha detto...

guarda lorenzo che non mi è arrivata nessuna mail riguardo i new trolls adesso ti rimando il mio indirizzo che è: JJUGO@LIBERO.IT

Lorenzo Giustetto ha detto...

Allora ti rimanderò l'email stasera .

Lorenzo Giustetto ha detto...

Ok UGO , ho mandato l'Email al seguente indirizzo : JJUGO@libero.it . Dimmi se è quello giusto . Spero ti arrivino le foto . Ciao , -LG-

u g o ha detto...

le foto son arrivate ma solo quelle dei NEW TROLLS mancano quelle dei GIGANTI ma non fa nulla va bene lo stesso e grazie ugo

Lorenzo Giustetto ha detto...

Ti ho mandato solo le foto dei New Trolls perché mi dava un numero limitato di foto da inserire nell'email , comunque stasera ti mando i Giganti . Ciao , -LG-

roberto ha detto...

"Ed io che stupido ancora a credere, a chi mi dice che la carne è polvere [...] Allora Adamo non può più esistere e sette giorni soli son pochi per creare, e ora ditemi se la mia genesi fu d'altri uomini o di quadrumani.
Adamo è morto ormai e la mia genesi non è di uomini ma di quadrumani."

Da insegnare nelle scuole.

Nell'ora di scienze.

Scusate la citazione.

roberto

aliante ha detto...

Mi piace "Danza dei grandi rettili", l'ho sempre considerata "la Boureè" del Banco.

Unknown ha detto...

Album bellissimo. In particolare "750.000 anni fa... L'amore?" mi fa venire i brividi...

Anonimo ha detto...

Rileggere i commenti dopo 6 anni fa un certo effetto.

Shamal Alias an old friends eletric ooops progressive

JJ ha detto...

Già, caro Shamal...
... e siamo ancora insieme...

Luke Psychonaut ha detto...

Album capolavoro per Il Banco, seguito secondo me da "Io sono Nato Libero" e dal salvadanaio (in ordine). Trovo fantastici i testi, in particolar modo la linearità che mantengono durante la scaletta, senza mai esser banali; trovo fantastico il lavoro dei Nocenzi, vera punta di diamanete, e del compianto Big, mentre l'unica nota stonata (per i miei gusti) è il suono della batteria, un pochino sacrificato e troppo tendente alle frequenze alte!
Un saluto, grande sito! :)

UGO ha detto...

...e puoi dirlo forte PSYCHONAUTO questo sito è quasi terapeutico per noi progsters e il ns. JOHN è ormai un fratello per tutti noi appassionati di PROG ITALIANO!un saluto affettuoso a tutti i lettori e specie al ns.GURU JOHN che con le sue schede ci delizia sempre.a proposito JOHN BUONA PASQUA e se dovessi farti un giro dalle mie parti ti vieni a mangiare una bella fetta di pastiera napoletana al grano davvero ottima ciao JOHN UGO.

aliante ha detto...

John, purtroppo Vittorio Nocenzi è in coma per un'emorragia cerebrale.

Forza Vittorio, siamo tutti con te!

Prog on!!

JJ ha detto...

E' una notizia terribile, ma le ultimissime dicono che ce la farà.
E speriamo senza conseguenze. Siamo tutti con te.

E poi, Vittorio: tu grande artista e maestro di tutti noi, vuoi forse andartene a 64 anni mentre c'è gente che a 78 rompe ancora i coglioni?
Non facciamo scherzi, eh?

Noi della community di Classic Rock teniamoci informati.

massimo ha detto...

Uno dei migliori álbum del progressive ...italiano, non confondiamoci. Il contributo degli italiani allá musica popolare della seconda parte del novecento è stato minimo. Usa, U.K. & Germania sono i paesi di riferimento per quantità e qualità di opere prodotte. Anche in ambito "prog". Certo, se di quei paesi si conoscono solo una manciata di band, da quanto si puo evincere dai commenti ai dischi recensiti su questo blog, si rischia di sopravvalutare un fenomeno che era e resterà minore. L'influenza del prog italiano sulle altre scene fu inesistente.

JJ John ha detto...

Indubbiamente Massimo: la nostra scena fu marginale se non nulla rispetto agli sviluppi del prog estero. Inglese per esempio. Anzi: derivativa direi.
Ma sai com'è... io me la sono presa a carico, e ho voluto sottolineare quanto in realtà alcune nostre band non avessero nulla da invidiare alla scena anglosassone. Fosse almeno per quel retrogusto di mediterraneità che le differenziava. Banco innanzitutto, Osanna a corto muso, e PFM che in America furono pure un piccolo mito.
Roba minima dirai tu? No. Non credo tu possa asserirlo prove alla mano.
In caso contrario, accetto volentieri la sfida.
Ma ti avviso: ne esci con la coda tra le gambe.
Scusa l'aggressività ma oggi va così.
Tuo
John

ugo ha detto...

be sarà pure "derivativo" ma sminuirlo mi sembra ingiusto!
+ pur vero che il limite di molti gruppi fu la voce che in taluni casi era quasi ridicola(ATLANTIDE SU TUTTI) tuttavia alla derivatività gli va pur riconosciuto un certo suono originale JPHN lo definisce mediterraneo e mi sta bene ma alcune cose hanno avuto una loro personalità unica basti pensare ai DEDALUS oppure agli ELEKTRIKTUS ma se poi mi rispondete che entrambi si son ispirati al KRAUT ROCK allora l'aggressivo lo divento io!
ciao ugo

massimo ha detto...

Roba minima? Sminuire? Both? Non capisco. Devo aggiungere che il 95% dei dischi recensiti sul sito li ho ascoltati e li ascolto ancora ( uno alla Volta) . Non sto a scrivere I miel preferiti o cose del genere, che non importa a nessuno, ne a menzionare i tedeschi e gli inglesi. A che pro? Dopo la vostra reazione, non mi resta che farmi da parte. Sfide e minacce, da tempo, non fan per me.

JJ ha detto...

Massimo scusa, ma non l'hai detto tu che "Il contributo degli italiani allá musica popolare della seconda parte del novecento è stato minimo"?
Le sfide da tempo non fanno per te? E allora non lanciare la mano e nascondere il braccio.
Su questo sito da 10 anni si dibatte e si dialoga. Ognuno considera le opinioni altrui (prova ne sono tutti i sondaggi che abbiamo realizzato), e dice liberamente la sua.
Nessuno minaccia nessuno, e se si prendono per minacce le sollecitazioni, allora è meglio farsi da parte davvero.

UGO, visto che sembra dobbiamo andare alle mani:
non hai mai pensato che "Materiale per tre esecutori" possa essere stato influenzato da John Cage, visto che ai tempi i Dedalus frequentavano gli Area?
Ricordi anche come introdussi la scheda sugli Elektriktus? "Siamo nel 1976: la musica elettronica, la Kosmische Musik e l’Art-Rock sono una realtà europea da quasi dieci anni".

Allora, voglio dire, perché non la finiamo di paragonare il prog Italiano a quello inglese, e ci godiamo ciò che abbiamo tentato di fare per svincolarci da quella periferia dell'impero che eravamo?

massimo ha detto...

Accetto il tuo suggerimento.

ugo ha detto...

ma si il ns. prog non ha nulla da invidiare a quello estero.e poi la vera magniloquenza per me resta quello anglosassone perchè la kosmiche-muzic tedesca non lo mai digerita troppo e la francia ha avuto pochi ma grandi nomi nel settore (ANGE/MAGMA) QUINDI LUNGA VITA AL NS. PROG poi ognuno si sa è libero di pensarla a modo suo. un saluto u g o

massimo ha detto...

Caro John, la proposizione testa del mio commento si ispira ad un articolo letto tempo fa. Il mio errore è stato non citare la fonte e presentarla come mía. D'altro canto, credo sarebbe stato inutile farlo in quanto si tratta di una verità di dominio pubblico: è come se citassi il Manzoni ogni volta che proferissi " quel tale è un don Abbondio". Su cosa mi baso per sostenere la tesi del poco peso della musica pop italiana nel mondo? Sul principio di autorevolezza . Inoltre vorrei aggiungere che le opinioni lasciano il tempo che trovano: la doxa non è il passo previo all'episteme. Ognuno, come dici, è libero di esprimere le proprie opinioni, certamente. Sta di fatto che poi tu le refuti puntualmente ricorrendo a un metodo che, pur non condividendo, è parte della grande famiglia delle scienze sociali. Pseudo scienze finché si vuole, ma d'altronde...sono gli strumenti che abbiamo a disposizione. Mi fermo qui. Scrivere in italiano mi risveglia l'emicrania. Lo faccio solo per lavoro anche se ogni tanto faccio un'eccezione. Riguardo al principio di autorevolezza, saró piú chiaro in un altro commento. Sta cominciando a farmi male la testa.

Davide ha detto...

Ugo, il prog tedesco non si identifica esclusivamente con la kosmische-muzik che alla lunga effettivamente stanca un po' anche me. Ci sono dischi fantastici e gustosissimi molto english e anche italian style addirittura superiori secondo il mio punto di vista ai classici inglesi e italiani. Gli Out of Focus hanno un omonimo album del 1971 che è una meraviglia; superiore ai Van der Graaf Generator secondo il mio gusto e anche Wake up del 1970 non scherza affatto. Gli Eloy di Power e Passion del 1975? Niente da invidiare ai Pink Floyd, anzi secondo me con molta più inventiva. I Satin Whale di Desert Places del 1974 un disco sottovalutatissimo ma preziosissimo, i Rufus Zuphall di Phallobst? Niente da invidiare ai Jethro Tull. I Jane di Together e di Between heaven and Hell con quelle tastiere fantastiche? Poi ancora i Broselmaschine con l'omonimo del 1971 un folk prog fantastico superiore a tanti inglesi, gli Emtidi con Saat, i Gila con Bury my heart at Wounded Knee senza dimenticare i Popol Vuh di Hosianna Mantra un disco che è il Paradiso in terra, gli Amon Duul di Wolf City e Carnival in Babylon e tantissimi altri. Se ascolti bene la scena tedesca di quegli anni è una meraviglia. A risentirci presto.

massimo ha detto...

Davide, d'accordissimo su quanto hai scritto . Limitare la scena tedesca allá kosmische è come dire che in Italia si mangia solo pasta.

Davide ha detto...

Massimo sono contento che la pensi come me. Il problema secondo me è che gli italiani molto spesso si fermano all'apparenza delle cose e a ciò che gli propinano i media tradizionali con un alto grado di rincretinimento generale senza battere ciglio e non vanno spesso in fondo nella ricerca e questo un po' in tutti i settori della vita. Quindi per la maggioranza delle persone la musica sono i Ligabue, la Pausini, Vasco Rossi, Springsteen e tutta quella roba lì. E per quanto riguarda il Prog si parla sempre di Yes, Jethro Tull e quei pochi gruppi conosciuti; oltretutto sempre gli stessi.Peccato, ci si ferma in superficie quando invece ce ne sarebbe di materiale buono. (Questo appunto non è rivolto a Ugo che mi pare anzi che di prog se ne intenda parecchio e non voglio che si offenda in alcun modo ma facevo un discorso più in generale). A presto.

JJ John ha detto...

Caspita Massimo, ma lo sai che scrivi veramente bene? Quanto vuoi per farmi da editor? Revisionare diciamo le 190.000 battute del mio prossimo libro.
Comunque non c'è bisogno di affidarsi ad alcun "principio di autorevolezza" per affermare che il Prog italiano degli anni Settanta non influì minimamente nel mondo: é' assoldato e io convengo, ma non è questo lo spirito che mi ha spinto a creare John's Classic Rock.
Volevo semmai analizzarne il ruolo e il valore all'interno di un sistema in transizione qual'era il suo all'epoca. Che non è cosa da poco anche se tu definisci "pseudo" le scienze sociali a cui io mi affido, e in cui tra l'altro sono laureato con lode.
Su quali basi poi sostieni che io "refuto puntualmente" le opinioni altrui? Dopo dieci anni di botte e risposte con i miei lettori, tra i quali alcuni dei maggiori operatori e protagonisti del prog italiano (che peraltro hanno di me un'enorme considerazione), mi piacerebbe proprio saperlo.

ugo ha detto...

be davide ti riconosco una grande conoscenza sul prog tedesco io ho solo qualche titolo tipo gli AMON DUUL di YETY/TENZ DER... e CARNIVAL mentre WOLF CITY sono in attesa di prenderlo!per il resto ho i CAN di TAGO MAGO I POPOL VUH di HOSIANNA MANTRA gli ASHRA TEMPLE di SCHWINGUGGEN e poco altro ah dimenticavo I TANGERINE DREAM di PHEDRA RUBYCON E RICOCHET ma mi son fermato alla superficie pure perche il mio portafoglio è stato già saccheggiato per anni e adesso ho dovuto tirare un po la cinghia ma con le recenti ristampe molta roba è venuta fuori.grazie comunque per le dritte ne terro conto ciao ugo
n.b. hai visto che poi JOHN ci ha fatto la scheda sulla BOTTEGA DELL'ARTE del 45 NOTTURNO resta il problema della sua reperibilità?
credimi sto letteralmente rompendo i coglioni a MATTHIAS SCHELLER della BTF a ristamparlo ma per adesso nulla è assurdo quel brano andrebbe a ruba spero si decida a ristamparlo

ugo ha detto...

JOHN YOU'RE THE BEST PROG-CRITICAL-MEN OF THE WORLD!!!
GOD BLESS YOU!

massimo ha detto...

Sono pseudo scienze rispetto a scienze empiriche ed esatte. "Refutare" in senso Popperiano: per conseguire massimo grado di certezza Ed evidenza ( per non Farla lunga e per evitare di fare il saccente) .È un riconoscimento del tuo lavoro, anche se espresso in modo leggermente astruso ( o troppo astruso).

massimo ha detto...

Parole sante, Davide!!!

Davide ha detto...

Grazie Massimo e grazie Ugo. Il prog tedesco è veramente una miniera ti apre un mondo, fidati Ugo. Per quanto riguarda la Bottega dell'Arte Notturno per noi è effettivamente un bellissimo pezzo speriamo si decidano a ristampare. Se avete suggerimenti validi di gruppi e dischi mi raccomando fatelo che non ci si stanca mai di ascoltare musica buona. Per quanto riguarda il prog francese a cui hai accennato Ugo, ho trovato cose interessanti che mi sono piaciute: i Wurtemberg con Rock Fantasia opus 9, i Dun con Eros, i Tai Phong con l'omonimo, gli Ophiucus con l'omonimo, i Pulsar con Halloween gli Atoll, i Sandrose ecc. ecc. . Ascoltate e fatemi sapere le opinioni. Ciao a tutti.

JJ John ha detto...

OK Massimo. Di fatto stiamo o non stiamo parlando di Rock, uno dei più grandi stravolgimenti della musica contemporanea?
È vero o no che, come diceva Primo Moroni, "le rivoluzioni partono dal basso, dai desideri, dalle immaginazioni e dallo stomaco", e come tali vanno analizzate?
Che poi l'Analisi di Sistemi Urbani in cui dicevo sono laureato, non sia una scienza esatta poco importa: le temperie dell'animo umano non potranno mai essere ricondotte a pura matematica.
Dissento da Ivano Fossati quando dice che "solo i musicisti possono parlare di musica". No. Perché chi produce per scelta musica popolare dovrà sottomettersi anche a pareri non tecnici. Perché è quello l'ambito a cui ti sei rivolto, e quindi dovrai accettare anche critiche più epidermiche, meno colte, più passionali.
Grazie comunque per il tuo "riconoscimento al mio lavoro".
Al di là di vantaggi, dei lavori, dei soldi, e della popolarità che John's Classic Rock mi ha procurato in questi dieci anni, ribadisco che, citando Freddie Mercury e Michael Jackson: "I did it for love", e continuerò su questa strada qualunque cosa produca in futuro.
Parafrasando il poeta: "mi piace scrivere e bere [molta birra 8 punto 6], mi piace far casino, ho tante cose ancora da raccontarvi, e al culo tutto il resto".
Stay with me.


UGO ha detto...

ah ah ah citando l'AVVELENATA di GUCCINI

Rava77o ha detto...

Ciao a tutti!
Avete ascoltato "Transiberiana"?
Che ne pensate? John?

JJ John ha detto...

Personalmente no, non ho ancora ascoltato Transiberiana, ma il mio amico Mox Cristadoro che ha visto il Banco sabato a Chiasso, mi ha detto che sono stati immensi.
Prossimo appuntamento con Vittorio e il suo Banco a Genova... a questo punto ci faccio un pensierino...

Rava77o ha detto...

Chissà , magari ci vediamo!

Anonimo ha detto...

Disco eccezionale !

A mio avviso il lavoro del Banco più ambizioso dal punto di vista musicale con arrangiamenti stupendi e liriche maestose che mi emozionano sempre !

L'evoluzione, Cento mani e cento occhi e 750000 anni fa ... l'amore ? sono tre brani straordinari ma tutto il disco raggiunge livelli superlativi

Con il lavoro successivo Io sono nato libero , secondo me, il Banco raggiunge il suo picco stilistico a coronamento di un formidabile periodo creativo.

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Riascoltato oggi Darwin, vorrei brevemente soffermarmi sul brano La conquista della posizione eretta, straordinario come tutto il disco :

un gioiello raffinato di vibrante lirismo, permeato stilisticamente da una tensione emotiva che si stempera nel maestoso finale

Michele D'Alvano