La grande famiglia: La grande famiglia (1972)

la grande famiglia una città possibileSostanzialmente un duo di chitarristi romani (Primo Pace e Giorgio Baiardelli) formatosi nei primi anni '70 che estende occasionalmente le proprie collaborazioni ad un mare di artisti da cui probabilmente le origini del nome. Tra questi citiamo gli ex "Girasoli" Roberto Righini e Antonio Lucarelli, ma anche Amedeo Minghi, Franco Migliacci, Marco Luberti e Niko Papathanassiou, fratello di Vangelis.

Un ben di Dio notevole che però non salva il loro unico album omonimo da una sostanziale coazione al ricalco di schemi già triti e ritriti presso la RCA romana: romanticismo da borgata, atmosfere trasteverine, feste collinari e un tocco di progressivo troppo flebile per essere considerato tale.

Terminata l'avventura su 33 giri, il duo parteciperà al "Disco per l'Estate 1973" e riapparirà magicamente tre anni dopo con il suo ultimo 45 giri "Sogno e realtà" per la gloriosa etichetta nazionale "Cetra".

19 commenti :

Anonimo ha detto...

"Sogno e Realtà"... ma non è quella dei Metamorfosi contenuta in "E Fu Il Sesto Giorno"? o hanno semplicemente lo stesso titolo?

Amedeo Minghi mancava tra i cantanti di pop melodico che iniziarono facendo Prog! Dopo Zarrillo nei Semiramis e nel RDM, dopo alcuni componenti dei Ricchi e Poveri nei J.E.T., dopo Golzi nel Museo Rosenbach, dopo Alan Sorrenti e dopo Cocciante!!! il nostro Prog è pieno anche di queste "traumatizzanti" sorprese! :-)

J.J. JOHN ha detto...

No, sono solo omonimi. Del resto "Sogno e reltà", non è un titolo poi così originale...

Minghi lo detestavo fino a qualche anno fa. In realtà è un musicista completo e raffinato, che poi è diventato "furbo" per esigenze di mercato. Non posso dargli torto.

Anonimo ha detto...

Beh...paragonare uno dei Ricchi e Poveri ad Amedeo Minghi non è onesto.
Prima del 1990 anno della sciagurata sanremese "Vattene Amore" aveva fatto cose egregie ed originali dipingendo eleganti acquarelli sull'Italia del primissimo dopoguerra.
"1950" non solo ne è uno dei migliori esempi (toh..."Cuori Di Pace" ne è un altro), ma è anche una delle 3 canzoni italiane più belle degli anni '80.
Le altre 2? Direi "La Donna cannone" e "Caruso".

J.J. JOHN ha detto...

Mario, credo che Daniele volesse solo sottolineare che moltissimi artisti di successo si sono fatti le ossa nel Prog: vero!
Minghi è un musicista eccellente e completo, come del resto lo è Zarrillo che viene dalla stessa scuola. Io li ascolto poco per questione di gusti,però devo confidarti una cosa.
Ho sentito secoli fa dal vivo i Ricchi e Poveri con la Occhiena e mi hanno sbalordito. Sembravano i Mama's and the Papa's.
Avevano eseguito dei Blues a 4 voci che erano ineccepibili.
Poi, dalla musica bisogna anche mangiarci e questo,ahimè,lo sappiamo tutti.

Anonimo ha detto...

Eh lo so...ma testi terribili come "Nascerà Gesù" cancellano il ricordo di quelsiasi eccellenza vocale...la Occhiena? Me la ricordo bene in una località di Villeggiatura ligure ennemila anni fa...bella e simpatica.

J.J. JOHN ha detto...

Ho capito, ma allora i Latte e Miele, i Delirium di "Canto di Osanna" ,i JET, i Samadhi e i primi Metamorfosi dovremmo ammazzarli tutti?

Anonimo ha detto...

Ehhh...ma poi si finisce in galera!!
Scherzi a parte: il catto-prog in effetti mi è sicuramente fastidioso.
Se vai sulla pagina dell'album dei J.E.T. vedi cosa dico al proposito.
Sono ateo, ma credo che certi ascolti siano risibili anche per certi credenti...almeno per i più "illuminati".
Poi la musica è altro affare, ma quella dei Ricchi e Poveri non mi ha mai esaltato granchè!!
Almeno quella che commercializzavano a loro nome. Che poi in cantina facessero cose che manco i Mama's and the Papa's è un'altro paio di maniche.
Ma tutti li conosco, ahimè, per il resto.

Anonimo ha detto...

Ma quale cantina, erano popolarissimi!
Cmq, ok. Non ti piacciono.

Anonimo ha detto...

Popolarissimi si.
Ma non certo per i Blues.

Anonimo ha detto...

No, no, quando c'era l'OKKiena facevano delle robe spettacolari!
Poi si sono venduti, ma guarda che a fine sixties spaKKavano di brutto.

Anonimo ha detto...

Ah! Mah...io mi ricordo "Che sarà" di quando c'era l'Occhiena.
Sarà...

pino ha detto...

Caro jj perchè non hai fatto la recensione di "Piero & i Cottonfield?" Ciao salutoni da Pino Scognamiglio

JJ JOHN ha detto...

Ciao Pino.
Non so esattamente il perchè, ma prendo buona nota della tua segnalazione e mi attivo al più presto. Abbraccio. John

Anonimo ha detto...

Su (http://genesis-marillion.blogspot.com)trovi la cover originale del disco.

J.J. JOHN ha detto...

G.R.A.Z.I.E.!

giody54 ha detto...

ho avuto questo disco tanti anni fa,la cosa migliore è sicuramente la copertina,non ho nulla contro i la musica a sfondo religioso,ci sono ottimi album di questo genere,ma questo non è un granchè e sopratutto ha poco o nulla a che vedere col prog

U G O ha detto...

SU AMEDEO MINGHI LA PENSO COME JOHN ARTISTA RAFFINATO E SENSIBILE ALMENO FINO AL 90 POI ANCHE LUI....INSOMMA X I SOLDINI SI FA TUTTO!A 1950 CI AFFIANCHEREI L'IMMENSO ESEGUITA COI PANDEMONIUM.

rael ha detto...

Daniele ne hai dimenticato due: Franco Battiato coi suoi dischi di prog/avanguardia e Riccardo Fogli con "Matteo". Senza dimenticare la collaborazione di Marco Ferradini (prendi una donna...) ai due dischi di Roberto Colombo!

Anonimo ha detto...

Disco decisamente non riuscito e irritante da ogni punto di vista

Michele D'Alvano