Jumbo: Vietato ai minori di 18 anni? (1973)

jumbo 1Dopo un timido disco d'esordio, attribuibile più che altro al solo cantante Alvaro Fella ("Jumbo") e un secondo album da molti considerato un monolite del Prog Italiano ("Dna"), anche il sestetto milanese dei Jumbo introietta la Controcultura con diversi e notevoli segnali di ammodernamento, tanto che,
a parte un piccolo rimpasto tecnico (esce il batterista Vito Balzano ed entra Tullio Granatello), il nuovo disco "Vietato ai minori di 18 anni?" si presenta, almeno nelle intenzioni, molto più conflittuale dei precedenti.
I testi abbandonano quel poco di incorporeo che era sopravvissuto in "Dna" per calarsi in scenari più diretti e comunicativi anche e soprattutto mediante l'utilizzo di note autobiografiche dello stesso Fella, autore di tutti i brani.
Le nuove argomentazioni superano le desuete dissertazioni filosofiche sulla natura umana tipiche dell'Underground, per sviscerare passo-passo tutte le problematiche più materiali e sofferte dell'esistenza: droga, solitudine, prostituzione, alcool, depressione, sessualità negata, frustrazione.

La poetica, pur restando sempre schietta e irriverente, si bilancia meglio tra rabbia e ragione soffermandosi con più metodicità sul kernel dei diversi problemi, piuttosto che esasperarli con dichiarazioni taglienti o ad effetto.

jumbo 2La musica infine, si pone in primo piano abbandonando le vecchie architetture di stampo post-psichedelico basate principalmente sul flauto o sulle improvvisazioni blues, per dotarsi di un'ossatura più logica, compatta e maggiormente aderente alla nuova dialettica dei testi.
In questo senso, anche la stessa spartizione tra parti strumentali e parti cantate risulta molto più bilanciata.

La potente voce di Fella, un tempo prevaricante e spesso ipermodulata, risulta molto più godibile e meglio amalgamata alla base sia grazie a un mixaggio più calibrato rispetto al lavori precedenti, sia per la flessibilità del fantascientifico banco quadrifonico a 16 tracce che venne messo a disposizione del gruppo per due settimane.
In sostanza, l'impasto che ne deriva è davvero piacevole tocca di volta in volta inediti picchi di "phatos": una consapevole maturità di gruppo che supera addirittura se stessa nell'allargamento della band ad altri tre musicisti di prestigio in occasione del brano "Gil" dove i tastieristi Franco Battiato e Angelo Vaggi insieme al percussionista Lino Vaccina (già Aktuala e futuro Procession), contrappuntano con modernità la voce del cantante impreziosendone timbrica e dinamica.
All'ascolto "Vietato ai minori di 18 anni?" propone sei pezzi di media durata e due breaks di circa due minuti. In totale: circa tre quarti d'ora di musica vulcanica che lascia senza respiro sin dal primo brano "Specchio".

jumbo 3L'attacco del disco è in effetti una scarica sonora che lascia basiti per la sua veemenza: la voce snocciola subito argomenti crudi e proibiti ("Avevo sette anni quando bagnai il letto") ma, contrariamente a quanto accadeva in "Dna", la drammatizzazione del racconto viene affidata per la maggior parte all'impianto musicale che riesce ad elevare la tensione al parossismo con un massiccio hard-prog che svolge anche la funzione di presentare tutta la band.
La successiva "Come vorrei essere uguale a te" tratta l'ascoltatore in maniera altrettanto impietosa saltando dinamicamente dai primi soffici tre minuti a un bombardamento strumentale in cui i fiati danno il massimo di sé raggiungendo la loro piena potenza dinamica.
A questo punto, dopo un breve scherzo in 3/4 ("Il ritorno del Signor K") l'album viaggia a pieno regime inanellando drammi di vita vissuta ("Via Larga"), sensuali drammatizzazioni post-psichedeliche ("Gil"), declamazioni pagane ("Vangelo") e visioni estreme ("40gradi") fino a ribadire nel finale la propria posizione libertaria : "diciamo no a chi non ci permette di parlare".
"Vietato ai minori di 18 anni?" è in sintesi l'album della maturità dei Jumbo e per certi versi il migliore per dinamica, fantasia, produzione e schiettezza ma probabilmente, fu proprio questa la caratteristica che ne inibì la conflittualità, provocando la diffidenza dei discografici e lo scioglimento del gruppo nel 1976 dopo una lunga stagione dal vivo.

I Jumbo comunque resistettero a lungo e, oltre alle reunion del 1983 e del 2001, si segnala che molti componenti della storica band sono attivi ancora oggi.

21 commenti :

Anonimo ha detto...

Come per i pholas dactylus andrò magari controcorrente, ma considero questo disco un piccolo capolavoro del ns. prog.

La tecnica dei musicisti è buona, e riescono a creare un'ottimo impasto sonoro.

La voce del grande Fella (per me una delle migliori del panorama prog italiano) risulta meno tagliente (ha meno un effetto "motosega" come in DNA) ma ugualmente imponente ed espressiva.

Questo è l'album della maturità del gruppo, ke tra l'altro mi sembra riesca a presentare un suono abbastanza originale, distante dal prog inglese.

Belle e importante le collaborazioni di Battiato e Vaccina, ke aggiungono un tocco di originalità in più al suono dei Jumbo.

Di questo gruppo se ne accorgeranno (anke se in ritardo) in Francia, infatti verranno invitati ad un concerto a Parigi insieme ai Magma ed ai Iq nel 1990 (se non sbaglio).

Grande merito anke ai Jumbo......

alex 77

JJ JOHN ha detto...

Caro Alex, una volta tanto siamo perfettamente d'accordo. Anzi, onestamente non vedo cosa la gente ci trovi di tanto magnifico in Dna.
A parte la suite e i primi 4 minuti di "Hai Visto" non mi pare che il resto sia così notevole.
Sarebbe carino sapere qualche opinione in più!
Ho sempre visto incensare "Dna" ma, personalmente trovo "Vietato" molto più stimolante e maturo.

Anonimo ha detto...

Ciao JJ,

bè secondo me alla fine "Vietato" è superiore, anche se effettivamente molti considerano "DNA" il loro disco migliore.

Io personalmente, pur apprezzando DNA, trovo che in questo 3° album i jumbo trovino la loro piena maturità; personalizzano (e di parecchio) il loro stile e anke Fella ha un approccio diverso.....attacca l'ascoltatore ma in maniera più "leggera", lascia più spazio agli altri componenti del gruppo. Oltretutto ho l'impressione ke in DNA i testi fossero troppo cupi, troppo depressivi....e fini a se stessi (come nell'ultimo pezzo). In VIETATO i jumbo attaccano e denunciano in maniera decisamente più mirata (la chiesa, il consumo di droga, di alcool, ecc.) e i loro testi secondo me si fanno più significativi.

Inoltre in DNA, dove comunque trovo la lunga suite veramente eccezionale, in molti punti la loro musica risente di influenze estere (Jethro Tull su tutti), mentre in VIETATO riescono, come ho detto prima, ha trovare una propria strada......insomma il loro sound ho più difficoltà ad accostarlo a qualke gruppo straniero.....e questo è indice di grande personalità, idee e determinazione.

Il '73 è stato un anno di grazia per il rock italiano, c'era molta convinzione nei propri mezzi e molti gruppi (perlomeno) cercavano di trovare una strada personale. Sarà dura per me fare una classifica......kissà ke ne esce fuori.

alex 77

Anonimo ha detto...

hi.
i do not speak italian. can i download the file and how? bye

JJ ha detto...

Dear friend, due to some legal restrictions this site does not provide any download link.
Anyhow, i guess that many albums are easily available through a Google blog research.

taz ha detto...

Ci sono canzoni che vuoi che ti rimangano in testa e altre, belle, che non hanno lo stesso potere...Sta accadendo qualcosa dentro me o Miss Rand, è brutto sentirsi vecchi...brani che anche a distanza di anni ho nella testa, mi ricordo il motivo..la melodia...Vietato non ha melodia, per me, è un gran disco con gran pezzi, ma la digestione la trovo più difficile, un malox e sto meglio, disco più sperimentale e ostico..sarà quello....Daniele all'epoca disse che se avessero avuto più tempo a disposizione avrebbero ottenuto di più...Due dischi importanti e Vietato sicuramente più maturo a livello sperimentale..come testi mi sembra più "pesante" vietato che DNA...Cmq Fella(versione incazzata di Big Franceso) ha una gran voce!!!ciao

rael ha detto...

salve leggo sempre questo blog, affascinante e pieno di belle recensioni...mi sono soffermato su questo disco per raccontare un breve aneddoto: qualche annetto fa, telefonai a casa di Alvaro Fella, purtroppo per rompergli le scatole a proposito di "offerte telefoniche"! Appena lessi il nome da chiamare ebbi un flash...non poteva essere un omonimo...con un nome così..e quindi quando ci parlai gli chiesi se fosse "quell'Alvaro Fella" famoso...è rimasto un po' sorpreso che un ragazzo conoscesse nome e cognome di un artista di 30 anni fa...e gli feci anche i complimenti per questo disco, e per "DNA"...

JJ JOHN ha detto...

Bella storia... a volte anche i call center servono a qualcosa.
Ma poi hai riconosciuto anche la voce?

rael ha detto...

no no la voce non l'ho collegata a quella "cantata"...però mi ha confermato di essere lui..mi disse anche di conservarmi il numero per richiamarlo e parlare di prog quando volevo! Chissà magari in qualche cartella ce l'ho ancora conservato!

J.J. JOHN ha detto...

Beh, sarebbe carino poterlo intervistare...

rael ha detto...

niente...disperso nel nulla..però sarebbe bello che i musicisti di tutti questi bei dischi prog partecipassero con retroscena...o almeno per chiarire certe questioni spinose!

J.J. JOHN ha detto...

Partecipano eccome e la lista è anche lunga: da Jimmy Spitaleri a Antonello Musso dei Laser. Da Massimo Roselli dei Quella Vecchia Locanda a Bettini e Favarro dei Living Life, Franco Maria Giannini, Antonello De Scalzi, Gianni Bianco dei Circus 2000, Sandro Zane del Mucchio, Max meazza e molti altri ancora.
Se spulci tra i comments ne trovi davvero tanti.

rael ha detto...

chiaro...ce ne son tanti...però mi riferivo a gruppi ultra famosi tipo Pfm Orme New Trolls...

J.J. JOHN ha detto...

Ah Ok. Quelli è già più difficile che si facciano vivi, ma del resto saranno impegnatissimi e poi di loro sappiamo già quasi tutto.
Io per esempio avevo scritto a Pagani per info sul famoso concerto per l'OLP del 74 ma non ha risposto. Amen.
Pensa addirittura che Vittorio De Scalzi è amicissimo e vicino di casa di miei amici d'infanzia (mia madre gli innaffiava persino le piante quando era in tournee), ma non sono mai riuscito a conoscerlo personalmente. Quando c'ero io non c'era lui e viceversa.

Cmq, trovo molto più interessanti le notizie "underground": quelle che non sa nessuno come nel caso degli Skorpio, dei Planetarium o dei Clockwork Oranges.
Saranno meno roboanti, ma hanno davvero contribuito a risolvere misteri irrisolti da decenni.

Unknown ha detto...

Riguardo al disco in questione devo dire che musicalmente è forse il disco più maturo dei Jumbo anche se purtroppo rimarrà l'ultimo...
PS: Incredibile ma Fella è su Facebook!!

Anonimo ha detto...

Ho appena finito di leggere il post riguardante il Giro Strano e a proposito di copertine direi che anche questa dei Jumbo con la ragazzina che spia i genitori a letto è abbastanza pacchiana. Musicalmente sono anch'io dell'idea che si un buon album, ma a livello di testi che deprimenza, ragazzi. Nel brano "Specchio" poi, il protagonista ha addosso una sfiga... gli capitano tutte a lui: dall'essere abusato, alle prese in giro dei compagni di scuola, al non trovare uno straccio di donna. Spero per Fella che non sia autobiografico.

Anonimo ha detto...

Ascoltato per la prima volta nel 1995, lo trovai veramente
inquietante e disturbante.
Tutte i brani danno una sensazione claustrofobica più
o meno marcata, che non da fastidio bensì esalta!
Testi che sarebbero crudi oggi, figurarsi nel 1973: per molto
meno Dalla, De Gregori e altri vennero censurati senza
pietà e costretti a cambiare parti del testo.
Per chiudere, potrebbe anche darsi che i testi siano
autobiografici, questo assolutamente nulla toglie alla
nera bellezza di questo disco.

EtereRadioascolto

U G O ha detto...

CONDIVIDO PIENAMENTE L'ANALISI DI TAZ!INDUBBIAMENTE DNA RISENTE TROPPO DEI MODELLI INGLESI(JETHRO TULL SU TUTTI)MA RISULTA + GODIBILE NONOSTANTE LA SUITE DURI 20MIN.BENCHè SIA LA SUMMA DI 3 BRANI MENTRE VIETATO PUR ESSENDO PIU MISURATO TRA TESTI E MUSICA è DECISAMENTE SPERIMENTALE(GIL SU TUTTE COL VCS3 DI BATTIATO...ERA L'ANNO DI ARIES")E SCELGO DNA A VIETATO SEPPURE X MEZZA STELLINA!DEL PRIMO DISCO NESSUNO NE PARLA ANZI CONFESSO PURE IO CHE LO RICORDO POCO

Raffaello 58 ha detto...

Ho visto qualche mese fa su una rivista dela collana Rock Classik la pubblicità ralativa a un nuovo disco di ALVARO FELLA. Qualcuno sa darmi qualche notizia in più. Cordiali saluti a tutti Raffaello 58

Anonimo ha detto...

Disco straordinariamente crudo, sincero e disturbante nella sua bellezza !

Alvaro Fella ha una voce davvero intensa ed emotivamente coinvolgente e i brani sono insolitamente viscerali e nel contempo musicalmente eleganti e magnificamente espressivi dal punto di vista timbrico .

Specchio, Come vorrei essere uguale a te e Via Larga sono tre brani che mi travolgono ad ogni ascolto ma tutta la sequenza è davvero impressionante a livello stilistico e concettuale

Bello anche il precedente disco DNA .

I Jumbo sono un gruppo a cui sono molto legato

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Per me questo disco è decisamente il capolavoro dei Jumbo !

Michele D'Alvano