Capitolo Sei: Frutti per Kagua (1972)

capitolo sei frutti per kagua 01NEI COMMENTS: INTERVENTO DI MAURO ROMANI,
BASSISTA DEI CAPITOLO 6 E DI MIRKO TESSANDORI


Sulla storia di questo gruppo si è creata col tempo molta confusione. La scheda che segue tenta di ricostruirne più verosimilmente possibile la storia tenendo conto delle testimonianze più recenti.


I Capitolo Sei si formano nel 1969 dalla fusione tra i livornesi " I Rangers" e i viareggini "Gli Eremiti".
Il quintetto originale a due batteristi consisteva in Riccardo Bartolotti (voce, chitarra, flauto), Jimmy Santerini (tastiere, voce), Giovanni Galli (basso, batteria) subito rimpiazzato da Mauro Romani (basso), Lorenzo Donati (batteria, voce) e Luciano Casa (chitarra, batteria).
E' pertanto da mettere in dubbio il fatto che il gruppo fosse di Roma come viene spesso riportato.
Inoltre, secondo diverse voci tra cui quella autorevolissima di Paolo Barotto, il gruppo pubblicò praticamente appena nato un singolo per la Atco ("Cool Jerk", "Please, Please, Please", entrambe covers dei Capitols) ma anche questa notizia è opinabile al punto che verrà seccamente smentita da uno dei componenti del gruppo (fonte www.italianprog.it).

A Roma, la band viene messa sotto contratto dall'etichetta IT (la sussidiaria della RCA diretta da Vincenzo Micocci) grazie all'intercessione dell'amico e produttore viareggino Franco Tessandori e pubblica nel 1971 il suo primo vero singolo "Mi innamoro di te".
Parallelamente, si fa notare sia al Festival Pop di Viareggio del 1971, sia come opening act del concerto romano dei Led Zeppelin. Dello stesso periodo si segnala anche un'apparizione su Tele Capodistria in cui però mancano Romani e Casa, quest'ultimo sostutuito da un non meglio identificato chitarrista di nome Roberto.
Nel 1972 la formazione si riduce a quartetto con l'uscita di Santerini e restano della partita Bortolotti, Romani, Donati e Favilla che, sempre a nome di Capitolo Sei, pubblicano in marzo il loro primo e unico album: "Frutti per Kagua", un album concept sulla vita dei pellerossa americani.
Il disco presenta due facciate piuttosto diverse tra loro, ma omogeneizzate da un sound duro, spigoloso e per ampi tratti autenticamente "progressive" (es: "Il tramonto di un popolo").
Il lato A è interamente occupato dalla lunga sinfonia "Frutti per Kagua" i cui 18 minuti sono idealmente divisibili i tre movimenti.

capitolo sei frutti per kagua 02Il primo è sostanzialmente hard rock con molte concessioni al Prog specie nei breaks tra una strofa e l'altra, in cui spiccano l'aggressiva voce del cantante e i lodevoli passaggi ritmici di Donati e Romani, ben contrappuntati dal flauto e dal sax.
I successivi 9 minuti regalano atmosfere più rilassate sulla falsariga dei King Crimson, ma con un pizzico di mediterraneità in più nel gradevole crescendo ritmico che conduce alla sezione finale.
La coda del brano infine, riprende l'introduzione seguendo un classico schema mutuato dalla musica classica e dal Jazz.

Il lato B presenta invece tre brani più corti e strutturati in forma-canzone senza però concedere nulla alla melodia tradizionale:
"Grande Spirito", "Il tramonto di un popolo" e "L'ultima notte" sono sostanzialmente delle mini-suites progressive dall'impatto complesso, articolato e soprattutto molto affascinanti dal punto di vista esecutivo.
Nobilitati dagli splendidi testi del giovane Francesco De Gregori e di Edoardo de Angelis (quindi non Guido e non Maurizio De Angelis che non c'entrano nulla), tutti i pezzi della seconda facciata consistono in continuo accavallarsi di poliritmie, stacchi, contrappunti e di interventi vocali che sorprendono per grinta e modernità.

capitolo sei frutti per kagua 03Purtroppo, il fatto di essere così avanti coi tempi non aiutò il Capitolo Sei i cui prodotti a 33 e 45 giri, non diedero alcun riscontro economico.
Dopo un'ultima apparizione nella compilation "Sanremo 1972" con una cover di "Jesahel" dei Delirium e il brano pop "Ti Voglio"
(sempre con arrangiamenti di Franco "Terry" Tessandori), i quattro si dividono e il solo Favilla andrà a rimpolpare per qualche tempo le fila dei Campo di Marte.

Dotato di una splendida veste grafica (copertina apribile con tanto di risvolto per essere appesa al muro), a questo Ellepì può essere solo imputata una certa ridondanza negli stacchi ritmici ed armonici che, da una parte, sanciscono effettivamente il pregio dell'album, ma dall'altra, risultano leggermente eccessivi e forzati.
In ogni caso, al di là di queste minuzie critiche e del suo immeritato oblìo, "Frutti per Kagua" è un disco che deve assolutamente comparire in qualunque discoteca Prog che si rispetti.

36 commenti :

Giampaolo ha detto...

Ciao! Forse avevo ascoltato qualcosa dei Capitolo 6.....prima o poi li ascolterò come si deve.
Ciao!

Gianni Lucini ha detto...

Consiglio a tutti anche la loro versione di "Jesahel" dei Delirium inserita nella Ccompilation della RCA per il Festival di Sanremo del 1972. Jimmy Santerini muore di leucemia nel 1977.

Anonimo ha detto...

Dove poter trovare la versione yesahel?
comunque sono il figlio del bassista dei capitolo 6!

Giampaolo ha detto...

Ehm non so Neimless......
mi spiace!
ciao e buona giornata!

J.J. JOHN ha detto...

La risposta l'ha già data Gianni Lucini: sulla compilation "Sanremo 1972" della RCA, numero di catalogo PSR 72.
Non è un disco costoso, ma purtroppo nemmeno tanto facile da trovare. Prova alle conventions. Auguroni.

URSUS ha detto...

Per la cronaca:il singolo COOL JERK a cui accennavi tu è molto probabilmente di una band omonima,che non ha nulla a che fare con loro,tra l'altro pare che sia uscito verso la metà degli anni 60,prima della loro formazione.

JJ JOHN ha detto...

Il singolo "Cool Jerk" è una grossa hit del 1966 dei Capitols, una band di Detroit che incideva per la Atco.
La si può sentire qui:
www.youtube.com/watch?v=m5Z-XL9rNYA

"Please, Please, Please" (che dovrebbe essere il retro del singolo in questione) è sempre dei Capitols ed è tratta dallo stesso album di "Cool Jerk".

I Capitolo Sei non hanno mai inciso nessuno di quei due brani e comunque, dubito che ci fosse un'altro gruppo italiano che l'abbia fatto.
Sicuramente non per la Atco.

Comunque, riguardo ai Capitolo Sei, qualcuno ha preso una cantonata anni fa, e tutti gli sono andati dietro.

franco terry ha detto...

ciao.sono franco tessandori(franco terry),produttore del CAPITOLO 6.gli arrangiamenti della compilation "sanremo72" sono miei.non sono di livorno come erroneamente scritto ma di Vareggio.attualmente suono il sax .un saluto a tutti.

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Franco, corretto!.
Un caro saluto e, complimenti davvero per il lavoro svolto.

Mauro Romani ha detto...

Ciao a tutti sono il bassista del Capitolo 6, è guasi tutto esatto. Il 33 giri frutti per kagua è stato registrato negli studi della It record Roma da Romani, Santerini, Donati,Bartolotti e Berti. Un saluto particolare a Franco.

Simone83 ha detto...

ciao a tutti. notavo sul sito italianprog.it una curiosità: danno come durata 22 minuti il brano iniziale. La versione sul mio CD della ristampa BMG è di 18, come riportato quì. è possibile che ci sia una versione alternativa del brano come è accaduto per Terra in Bocca dei Giganti? un saluto a tutti

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Mauro!
Sono molto lusingato del "quasi tutto esatto" perchè ci ho messo un bel po' di adrenalina per ricostruire la vostra storia.
Semmai, scrivici ancora per raccontarci qualche particolare in più. Ti aspettiamo a braccia aperte.
Un caro abbraccio e mille complimenti per il vostro lavoro.
John

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Simone,
sulle ristampe in CD e sulle loro imprecisioni abbiamo investito migliaia di bytes su questo sito.
Purtroppo però non so dirti che fine abbiano fatto i 4 minuti di cui mi chiedi.
Mi pernetto di consigliarti di girare la domanda ad Augusto Croce, webmaster di Italianprog e indiscusso Maestro di tutti noi.
E' una persona gentilissima e forse lui saprà risolvere questo arcano.

taz ha detto...

Grande equilibrio nei suoni, tutti bravi ma con il flauto in maggior evidenza...Giusto JJ: disco che non deve mancare nella propia "discoteca" prog...Chissà che fine hanno fatto....Ciao a tutti

taz ha detto...

Ho letto ora di Jimmy, mi spiace...ciao

Mirko Tessandori ha detto...

Orgoglioso di essere il figlio del produttore di questo gruppo eccezionale! Complimenti papà e complimenti alla band!
Mirko Tessandori

JJ JOHN ha detto...

Thanks Mirko: siete proprio una gran bella famiglia! JJ

PS: Puoi scrivermi privatamente quando hai tempo?

carlo corona ha detto...

Andavo tutte le domeniche alla Nuova Era a Fucecchio quando c'erano loro; quando abbandonavano le canzonette per far ballare e facevano il cosiddetto show erano mondiali: mi ricordo i soli di basso con lo wha wha che se non mi sbaglio era anche un pò truccato e il chitarrista che era anche bravissimo e per ultimo il batterista con gli occhiali tondi;

ANTROPOPHAGUS ha detto...

Salve a tutti!
E' il mio primo commento!
Innanzitutto volevo fare i complimenti a JJ JOHN perchè questo è il sito più completo ed esaustivo per quello che riguarda il prog italiano. Dopo tanto navigare nella rete credo che questo sia finalmente il punto di arrivo del viaggio. Ad una prima occhiata sembra tutto perfetto. Ora però non voglio dilungarmi troppo nei complimenti!
Per quello che riguarda il disco è stata una sorpresa incredibile. Quello che più mi ha impressionato è il sound del gruppo. Fresco ancora oggi. Bellissima la prima traccia (Frutti per Kagua) che, come dice la recensione, alterna vari momenti musicali nell'arco dei suoi 18 minuti in maniera perfetta. Ottimo esempio di prog nostrano anche il terzo brano (il tramonto di un popolo). Insomma grande disco!

Anonimo ha detto...

concerto romano dei led zeppelin?

J.J. JOHN ha detto...

Scusa Ugo per la cancellazione della tua pur accurata risposta al lettore che chiesto qualcosa riguardo al Capitolo Sei.
La persona in questione però ha cancellato la sua domanda.

u g o ha detto...

nessun problema john ...ugo

Anonimo ha detto...

Potrebbe rifarsi vivo colui che ha postato la domanda sul Capitolo sei?
Vorrei potergli fare un'interessante domanda ''di comparazione''...
Grazie mille,Marco

Cosimo ha detto...

Siete a conoscenza di un singolo di stampa spagnola dei Capitolo 6 con copertina ?

J.J. JOHN ha detto...

Io no, mi spiace.

Anonimo ha detto...

Io uno ce l'ho (Me enamoro de ti) con copertina fotografica. Molti siti lo classificano come argentino o venezuelano ma credo proprio sia spagnolo perché il numero di catalogo comincia con un 3 e un trattino che è tipico dei 45 spagnoli RCA del periodo 69/72 (più o meno). La copertina è fotografica. Se lo trovo ti specifico meglio ma è lo stesso che c'è su Italian Prog (Me enamoro de ti).

Ciao
Michele Neri

Alessandro Minghe Migliori ha detto...

Un piccolo grande capolavoro, la suite di 18 minuti in particolare è tra le mie preferite in assoluto del prog. Un disco che assolutamente dovrebbe essere più celebre.
Poi vabbe mi considero un po' di parte qui perché ha segnato un periodo veramente importante della mia vita e ha fatto nascere una splendida amicizia.

Anonimo ha detto...

Ciao, una piccola pignoleria: l'armonia e l'uso dei cori nella seconda parte della suite sul primo lato non ricorda un po' uno dei movimenti di Atom Heart Mother?
/Yossarian

Alessandro ha detto...

Ciao, una curiosità...ho visto su Discogs che una copia di questo disco è stato venduto nel 2013 a più di 6.000 euro. Secondo voi è un'asta "gonfiata" o può essere reale?
Grazie
Alessandro

JJ ha detto...

Sai Alessandro, sino a cinque anni fa il nercato del Prog italiano era molto diverso, per cui non escludo che qualcuno possa aver pagato quella cifra, anche se a mio avviso troppo alta.
Oggi invece sembra non vi siano più nè l'interesse nè la solvibilità di allora, per cui se un disco non è Mint, perde verticalmente di valore.
Anomalie di un mercato che è nato disallineato in partenza, e che credo lo sarà sempre.

Alessandro ha detto...

Grazie mille per la risposta. Comunque deve essere proprio raro, non lo trovo in vendita su internet e non lo ho visto nemmeno alla fiera di Milano di recente.

JJ ha detto...

E' raro si! "Anzi parecchio", come diceva Jannacci.

Alessandro ha detto...

Allora per ora la mia copia me la tengo stretta.
Ciao
Alessandro

Anonimo ha detto...

Beh, dipende dal livello affettivo e dagli eventuali offerenti... Vedi tu. E' un disco che io ho visto diverse volte circolare privatamente nelle convention, ma che ha comunque una sua autorevolezza.
In ogni caso, sappi che oggi c'è gente costretta a svendere dischi molto più rari di Capitolo 6, per cui fai bene le tue valutazioni.
I soldi in giro sono pochi, e il mercato non si capisce bene dove stia andando.
Auguri
Jj

taz ha detto...

.....io lo comprai dall'Akarma..non è originale ma si "sente" bene!!!!..grande band!!!

Unknown ha detto...

Ho anche io una copia originale del 1972, avevo 14 anni e volevo iniziare a occuparmi di musica non commerciale..in pratica lo comprai per errore, è rimasto nel dimenticatoio per anni ed è passato indenne a due traslochi, l'ho potuto apprezzare solo di recente..erano davvero avanti

Anonimo ha detto...

Lavoro discreto, suonato con intensità e con testi interessanti

Michele D'Alvano