I Leoni: La foresta (1971)

i leoni la foresta 1971

Nati nella Tortona degli anni '60, i Leoni sono un terzetto tastiere-basso-batteria composto da Carlo Riccardi, Giorgio Borgarelli, Pierluigi Bertolini e un quarto elemento-ombra, Enrico Riccardi, produttore e co-autore della mega-hit "Zingara" e futuro produttore della Bertè e di Patty Pravo.

Arrivati in sala d'incisione nel 1970 grazie alla prestigiosa etichetta Ricordi, pubblicano nel giro di due anni una manciata singoli commerciali (Ogni Notte/Le bottiglie - Baciare baciare/Il rinoceronte) e una cover del brano della Formula Tre, "La folle corsa".

Nel mezzo di tutta questa attività, fa capolino anche il loro primo ed unico album "La Foresta" (1971, a cui prese parte anche il popolare cantante torinese Donatello), costituito da 10 brani sospesi tra un pop melodico molto intimista e qualche bizzarra sferzata di psichedelia pre-progressiva.

Dico "bizzarra" perché in effetti tutte le parti musicali che potrebbero a ragione ritenersi interessanti e innovative ("Jena Ridens", "Lo stregone", "Le scimmie"), sono in realtà impacchettate da un contesto generale fluido e melodico (es: "Il rinoceronte", "L'Incendio", "La Rugiada") che nulla ha che vedere con la loro presenza: sintomo quindi che i Leoni, pur nella loro audacia, soffrivano di una contraddizione stilistica che oggi sappiamo, non venne mai risolta.


i leoni la foresta 02Tuttavia, è pur vero che la sequenza tra il terzo e il quarto brano (6 minuti circa - la cosa più apprezzabile di questo disco) suona estremamente audace per l'epoca.

Si comincia con la "Jena" che si avvale di pregevoli armonizzazioni psichedeliche, sino ad introdurre un anomalo assolo di percussioni che prosegue sino agli ambienti mistici dello "Stregone".

Qui, l'ondata tribale viene poco a poco arricchita da una voce filtrata, gradualmente miscelata con cori lenti in un dilagare etereo e dal finale secco e contundente. Molto osèe per l'epoca.

Sul lato B, "Le scimmie", segue un po’ la stessa falsariga, ma con un incedere più concreto che ricorda neanche tanto lontanamente l'introduzione di "Ad Gloriam" delle Orme.


Al di là di questi tre episodi c'è poco da segnalare, se non l'encomiabile finale de "Il tramonto" in cui il gruppo da sfoggio della sua capacità orchestrale, pur contestualmente ad un groove soft e melodico. Il resto, come diceva il poeta: "sono solo canzonette".


i leoni la foresta 03Un solo post scriptum: la canzone "Sesso" verrà ripresa dalla Bertè col titolo di "S.E.S.S.O." nel suo album "Streaking" del 1974.


Sospesi dunque tra una voglia di celebrità (mutuata dalla scelta melodica) e qualche sincero impeto modernista, i "Leoni" faticheranno ad imporsi commercialmente, pur se la loro attività live proseguirà fino al 1973, anno del loro definitivo scioglimento.

"La foresta" vale comunque un ascolto se non altro per rendersi conto che l'impatto modernizzante che attraversava la nostra penisola nei primi anni '70, non era limitato soltanto alle grandi produzioni, ma esisteva anche in minuscoli, validissimi frammenti.

"Il nuovo ad ogni costo" era insomma una realtà nazionale.

12 commenti :

Anonimo ha detto...

buongiorno
piccola segnalazione sui Leoni... Tortona (da cui le scrivo) è in piemonte!!!
Pealtro ho avuto modo di intervistare l'organista nel mio secondo libro sul beat-pop-prog dal titolo "BEATi voi! n.2 - interviste e riflessioni con i complessi degli anni 60 e 70" (uscirà a novembre)
insieme ad una lunga sfilza di altri artisti del periodo
potrà saperne di più consultando il sito della nostra associazione
http://xoomer.alice.it/bvfvma

saluti

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Alessio della precisazione (mamma mia, devo decisamente cambiare pusher!!!).
Il vostro sito è davvero eccellente e appena posso, spero di fare una capatina presso la vostra sede a lustrarmi gli occhi e l'anima.
Intanto la invito anch'io a leggere il capitolo sul Beat del mio libro "La luna sotto casa". Sono certo che la interesserà. Cordialmente
John

Anonimo ha detto...

a parte il fatto che è a 10 km dalla lombardia, quindi l'errore ci poteva stare (rimanga pure fedele al suo pusher... eh eh)

no, non conosco il suo libro se non per averlo visto in qualche negozio online. Provvederò quindi a cercarne una copia visto che è abbastanza attinente a ciò che raccogliamo in sede (a dire il vero vengono custoditi cose + relative all'aspetto musicale, anche se non mancano testimonianze video e cartacee dei movimenti beat-provos milanesi degli anni 60)

se mi invia la sua mail la inserirò nella mailing list del sito, così verrà aggiornato di ogni pubblicazione sul beat-progressive che fa annualmente la sede e relative mostre che curo in zona.

Saluti

Anonimo ha detto...

Gent.mo Alessio, Le ho risposto privatamente e ,al di là di quello, auspico continui a frequentare il nostro "salotto buono" con le sue osservazioni. Grazie. JJ

Anonimo ha detto...

certo, frequento volentieri il "salotto"...

mi permetto di farti un'altra osservazione sulla scheda (visto che ci ho fatto il libro di cui ti ho parlato e ho curato qualche mese fa una mostra sui gruppi di tortona, e i Leoni erano in bella mostra, visto che sono orgoglio e vanto cittadino)
Enrico Riccardi non è il fratello dell'organista dei Leoni, ma solo un produttore di tortona che lavorava con la ricordi (avete presente "ZINGARA" cantata dalla zanicchi e da bobby solo? è sua e del suo socio ALbertelli!)

Nel disco dei Leoni vi ha preso parte anche Donatello (tortonese, cantautore, anche lui sempre sotto la guida di riccardi & albertelli... in città era tutto un clan di amicizie e collaborazioni). SOlo sul finire della carriera i Leoni presero un quarto componente x l'attivita concertistica (paolo stella, alessandrino, fece parte del noto gruppo degli HOODS, in epoca beat)

Non citato nella tua scheda il brano "I COLORI DI S. FRANCESCO" che apparì nel programma "Speciale 3 milioni" e che non era destinato ne ad un 45 ne a un 33 giri.

saluti

Un caro saluto a tutti!

J.J. JOHN ha detto...

Grazie mille Alessio, riveduto e corretto :-) John

Anonimo ha detto...

John!!! Quanto tempo?

Questo periodo ho avuto un pò da fare! Ma tutto ok!

Ora sono tornato e già mi sto muovendo a procurarmi "La Foresta"! Quel Pezzo che ti ricorda "Introduzione" di "Ad Gloriam", m'incuriosisce molto!

Ti farò sapere!

Insomma John, come stai?

Anonimo ha detto...

Ciao caro Dani. Confesso che mi/ci sei mancato, ma se ti va tutto OK, siamo tranquilli.
-
Dai un occhio magari se trovi qualcosa nelle "altre informazioni" e sappimi dire.
-
Io sto benissimo di salute e di morale. Mi piacerebbe che il lavoro andasse un po' meglio per tutti.
Nessuno dovrebbe preoccuparsi per ciò che in realtà, gli spetta di diritto. Abbraccio. John

pino ha detto...

Quest'album mi è sempre piaciuto....I Leoni riescono a ricreare (abilmente) l'atmosfera cruda della foresta...e poi se c'avessero inserito anche I COLORI DI SAN FRANCESCO!!!! WOW che bello quel brano!!! ...:-) Pino Scognamiglio

Paolo ha detto...

Buonasera!
Ho da poco recuperato un 45gg interessante di tale "Extra", i titoli Galinaceus Vulgaris e Sciarada.
Extra risulta Enrico Riccardi, è lo stesso elemento-ombra dei Leoni?
Lo conoscete? Non è certamente da inquadrare come Prog anche se lo descrivono come tale quasi sempre (credo sia un modo per vendere più facilmente a prezzi più alti, fenomeno pessimo che sto notando sempre più spesso).
Come lo inquadriamo? :)
Saluti!

claudio65 ha detto...

Di questo gruppo ho avuto modo di ascoltare il 45 giri del 1970: "Ogni Notte". Si tratta di un brano davvero molto interessante, dove un aspro rock blues alla Rod Stewart prima maniera, si sposa con un potente organo sinfonico alla Vanilla Fudge. Ed in mezzo alla canzone, c'è una digressione psichedelica con flauto ed un pseudo-sitar davvero non male. Senz'altro più post-beat psichedelico che progressive, ma merita un ascolto attento per la sua originalità ed anche per una certa qual modernità.

Anonimo ha detto...

Disco non particolarmente riuscito, datato e con una copertina alquanto discutibile

Michele D'Alvano