Procession: Fiaba (1974)

procession fiaba 01INTERVIENE NEI COMMENTS PINO TUCCIMEI, PRODUTTORE DI FIABA. GRAZIE PINO.


Dopo un esordio coraggioso, ma poeticamente debole, i Procession attraversano un periodo di stasi dovuto principalmente al fallimento della loro discografica, la "Help", di cui furono gli ultimi protagonisti a 33 giri.

In più, a causa delle modeste vendite del primo lavoro e i alcuni problemi dovuti alla chiamata di leva, il gruppo subisce anche un rimpasto che lascerà intatti solo i 2/5 della band originale.
Se ne vanno prima il chitarrista Marcello Capra e il bassista Angelo Girardi partiti a militare e poi il batterista Giancarlo Capello per lasciar spazio a Maurizio Gianotti (sax e flauto) e Paolo D'Angelo (basso).
A questi, si aggiungerà infine il batterista Francesco Froggio Francica, ex Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, riportando la band all'originale assetto a cinque.

Rimasti fedeli al produttore Pino Tuccimei, i rinnovati Procession approdano alla Fonit-Cetra che li convoca per incidere il loro secondo album negli studi di Via Bertola a Torino.
Dopo quasi due mesi tra prove e registrazioni, esce così nel 1974 "Fiaba": sei brani di altrettanti minuti l'uno composti prevalentemente da Roby Munciguerra che se da un lato ricordano molto le atmosfere di "Frontiera", dall'altro non le ammantano con problematiche superiori alle capacità narrative di Marina Comin, che comunque anche in questo caso rimane autrice di tutti i testi.

E questa volta, c'è da dire che la dimensione fiabesca che avvolge il disco, non solo calza meglio alla sognante poetica dei testi, ma anche al sound del gruppo che risulta molto più morbido e organico.
La stessa copertina non richiama più i duri simboli di un dramma storico (la valigia dell'emigrato in "Frontiera") ma fantasiosi simboli araldici e,nella copertina interna, un pittoresco castello al quale stanno simbolicamente confluendo sia musicisti di estrazione classica, sia giovani musicisti Pop.


procession fiaba 02A suggellare il nuovo corso della loro carriera, i Procession chiamano a se anche tre ospiti di grande prestigio.
L'ex cantante-percussionista dei Circus 2000 Silvana Aliotta e il tastierista dei Delirium Ettore Vigo che apportano il loro contributo al brano "C'era una volta", e il tastierista Franco Fernandez che suona invece in "Un mondo sprecato" e "Fiaba".

Considerato unanimemente il lavoro migliore del gruppo torinese, "Fiaba" si apre con un'intensa galoppata di percussioni sulla quale intervengono gradualmente tutti gli strumenti definendo in poche misure il groove generale del disco: un piacevole Prog molto più acustico che elettrico, con grandi concessioni al Jazz-Fusion, specie nell'uso dei fiati.

La parti più rock sono affidate alla chitarra elettrica di Roby Munciguerra che, specie nel primo brano "Uomini di vento" fornisce un ottimo biglietto da visita delle sue capacità, mentre il lato più morbido è rappresentato dal flauto di Maurizio Gianotti che contrappunta delicatamente il tessuto armonico con tanto di raddoppio sulle note.
Estremamente efficaci anche gli interventi del sax che, specialmente nell'attacco di "C'era una volta", raggiungono un raro livello di efficacia e di bellezza pur pagando un debito forse eccessivo al turnista dei Pink Floyd Dick Parry. Anche in questo caso però, ci pensa il raddoppio sul finale a personalizzare dignitosamente l'assolo.
procession fiaba 03Sempre nello stesso brano, il pur ottimo contributo di Silvana Aliotta che in quello stesso periodo, aveva appena pubblicato il suo primo ottimo singolo "Madre", è davvero troppo accostabile alla Claire Torry di "The great gig in the sky".

Vero e proprio marchio di fabbrica dei Procession è infine la splendida voce di Gianfranco Gaza, il cui registro alto e potente, svetta per esempio in "Notturno" grazie a un bel duetto col mellotron che evidenzia anche l'accurata ricerca di particolari sonorità di cui è intriso tutto il long playing.

Chiudono il tutto "Il volo della paura" (la cui introduzione ricorda la prima "Era di Acquario") e un finale molto morbido che si commiata dall'ascoltatore nella più coerente delle maniere possibili.

In sostanza, davvero un bel lavoro che però, malgrado i grossi sforzi promozionali dal vivo (in cui alla batteria compariva invece Roberto Balocco degli ex-Capsicum Red), non riuscì a decollare commercialmente, provocando lo scioglimento dei Procession che si riformeranno grazie al solo Munciguerra ben 32 anni dopo.

Gianfranco Gaza entrerà negli Arti e Mestieri nel 1975, Marcello Capra collaborerà con Enzo Maolucci e successivamente con Tito Schipa Jr in "Concerto per un Primo Amore" e infine Giannotti si rifarà vivo nel 1979 con l'album "No Speed" dei torinesi "Combo Jazz".
Comunque, a parte quei miglioramenti che avrebbero potuto portare la band a un terzo lavoro, era evidente che le sonorità semiacustiche e il linguaggio aulico di Fiaba non corrispondesse più alle necessità di un mondo giovanile alle porte di una crisi esistenziale.


COLLEZIONISMI: Fiaba è un disco molto raro che è stato proposto a circa 400 euro sino al 2007.
Dopodichè, le sue apparizioni sul mercato si sono diradate sempre di più al punto di riapparire nel 2011 alla cifra di 1.500 euro, prezzo a cui viene tuttora proposto in condizioni Mint sia in rete che nelle conventions.

25 commenti :

Anonimo ha detto...

Album fuori tempo massimo....suonato bene sicuramente, ma tutto ciò ke i procession suonano in quest'album è già trito e ritrito da almeno un paio d'anni. In più l'intervento vocale della Alliotta (ke considero tra le voci più belle del rock nostrano dei 70) e il sax effettivamente "puzzano" un pò troppo del "lato oscuro della luna" dei Pink Floyd.
Un album ke sta al polo completamente opposto rispetto ad altri dischi usciti nel 74 come "Caution" "Materiale per 3 esecutori" e "Clic". Bella comunque la voce di Gaza.....però a questo disco preferisco "Frontiera", nonostante le liriche alquanto ingenue....

P.S. La Alliotta ha veramente un viso splendido.....gran bella donna.....e grande cantante....

Tanti auguri JJ di una pronta guarigione.....sei sempre il migliore.....

alex77

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Alex!
D'accordo su su tutto. Non afferro però quali sono le coordinate che ti fanno preferire "Frontiera" a "Fiaba".

Anonimo ha detto...

Beh, li ho riascoltati entrambi proprio in questi giorni. Credo sia solo una questione di gusti, comunque mi ha colpito di più la spontaneità e l'elettricità di Frontiera.....anke se solo a livello strumentale, xkè effettivamente le liriche lasciano un pò il tempo ke trovano....Fiaba invece per me è proprio un disco "fuori tempo massimo"....insomma per essere del 74 non aggiunge nulla di nuovo, a maggior ragione se pensiamo ai dischi ke proprio in quell'anno venivano partoriti qui da noi.....un Caution, un Materiale o un Clic son veramente anni luce più avanti.....e poi trovo un po ingenui in "Fiaba" i passaggi floydiani della Alliotta e del sassofonista....insomma va bene cavalcare l'onda del momento....ma "scopiazzare" i floyd non mi sembra proprio il caso......anke gli UNO (gruppo satellite degli Osanna) han commesso un pò lo stesso errore (tra l'altro sempre nel 74)....ma sicuramente di questo se ne parlerà più avanti.....

E te JJ, preferisci quest'album a frontiera?

alex77

JJ JOHN ha detto...

Io Preferisco "Fiaba" da un punto di vista esecutivo, organico e per la sua maggiore coerenza tra musica e parole. "Frontiera" mi era sembrato quasi offensivo per la sua ingenuità.
Bisogna però ammettere che la tua analisi, pur se controcorrente, non non fa una piega.
Mi chiedevo però: se avessi ragione tu, che senso hanno avuto allora i Procession?

Anonimo ha detto...

Preferire il primo piuttosto ke il secondo è secondo me una questione di punti di vista.

Ki preferisce l'esecuzione matura e magari dà più importanza ai testi non può ke apprezzare FIABA....però ki preferisce l'elettricità rock, la spontaneità e "il discorso nuovo" preferisce FRONTIERA.

Per "discorso nuovo" intendo dire ke FRONTIERA del 72 è piu "innovativo" (permettimi il termine anke se troppo forte in questo caso) ke FIABA del 74....almeno nel contesto musicale italiano.....

Alla fine son 2 dischi "carini" e validi, ma non fondamentali (neanke a livello nazionale). Insomma (senza offesa per il gruppo) se i PROCESSION non fossero esistiti il panorama nostrano non nè avrebbe risentito....son troppo cattivo? alex77

Anonimo ha detto...

L'album no speed dei combo jazz dovrebbe essere del 1979 e non del 2009 (almeno così è riportato sul sito italianprog.it).....alex77

J.J. JOHN ha detto...

Ma infatti... pensa che ce l'avevo pure quell'album...

URSUS ha detto...

Il mio amico MARCELLO CAPRA:
è tutt'ora molto attivo e fa cose splendide con la sua chitarra,esce anche lui per la TOAST,come i No strange.

JJ JOHN ha detto...

Salutalo da parte mia. E'davvero un musicista eccellente.
Anzi, perchè non gli dici di lasciare una sua impressione da queste parti?- JJ

URSUS ha detto...

Ci proverò,appena lo rivedo...
la Aliotta conosceva abbastanza bene mio fratello(nel giro dei musicisti un tempo c'era più amicizia,rispetto ad oggi)ma non so se potrei rintracciarla.

Anonimo ha detto...

Auguri di una rapida guarigiune!

Un Caloroso Abbraccio Francesco

Red Goblin ha detto...

Concordo con l'analisi di JJ. Un disco che si lascia ascoltare con piacere. Lo acquistai a fine anni '90, test pressing in busta bianca, etichetta bianca della Fonit Cetra con il numero di catalogo scritto a pennarello, per 70-80 mila lire, mint. Chissà quanto potrebbe valere adesso... però mi è sempre dispiaciuto non avere la copertina, penso disegnata dalla stessa 'mano' responsabile di quella della RRR.

pino tuccimei ha detto...

per un caso fortuito sono capitato qui...ne sono lieto,anche per il commento fatto da john su fiaba..all'epoca non si intendeva assolutamente scopiazzare grandi gruppi di oltre manica ma si cercava di produrre sensazioni più nostre...mediterranee perquanto riguarda Frontiera ricordo perfettamente che lo registrammo in una piccolissima sala qui a Roma in pochissimi giorni...del resto il discografico Gianni Dell'Orso non aveva grandi disponibilità...a tua disposizione per altri chiarimenti ancora un grazie a John.

J.J. JOHN ha detto...

Caro Pino,
innanzitutto un "grazie" gigantesco per essere passato da qui.
Pensa che conservo gelosamente "Fiaba" in vinile perchè è un album per cui personalmente stravedo.
La galoppata iniziale di percussioni è per me un augurio di "buona giornata". Ogni tanto la riascolto quando mi alzo la mattina.
Tu dirai: "ma questo è pazzo". No, no. E' proprio così.

Un abbraccio sincero.

John

aliante ha detto...

Che bello, è passato di qui Pino Tuccimei, produttore di uno degli album più belli del prog italiano.

Scusa John se mi permetto, ma colgo l'occasione per fare i complimenti al sig.Tuccimei e ai Procession.

Anonimo ha detto...

Ehm... Marcello Capra con Schipa jr. in "Orfeo 2000"? What's "Orfeo 2000"? Forse Marcello Capra in "Concerto per un Primo Amore", ma certo non in "Orfeo 9" ( casomai) ...

J.J. JOHN ha detto...

Si, ho fatto un po' di confusione. Volevo dire "Marcello Capra in Concerto per un primo Amore".
Ho corretto, grazie.

Cmq, "Orfeo 2000" è il primo album dei Capricorn College che in ogni caso non c'entra niente lo stesso.
Aah, la gioventù che avanza...

simone ha detto...

L'ho messo in asta su ebay.com, vediamo quanto spunta.

u g o ha detto...

GRANDE DISCO E OTTIMA COPERTINA INTERNA SIMILE A QUELLA DELLA R.R.R. CON UN BRANO A MIO DIRE TERAPEUTICO(ASCOLTARLO IN CUFFIA)"UN MONDO SPRECATO"ALLA FINE VI SEMBRERà DI ESSERE TORNATI DA UN MONDO FATATO ALLA TERRA PURTROPPO!IL SOLITO UGO

Anonimo ha detto...

Ciao ti scrivo per dirti che Gianfranco Gaza, cantante dei Procession e poi degli arti e Mestieri, è morto nel 1986 .
E' scritto nella sezione history del sito ufficiale degli Arti e Mestieri artiemestieri.org . Ti invio il link con la parte in cui è citato Gianfranco Gaza quando ha fatto parte del gruppo suddetto .

"Nel 1975 l’organico del gruppo si amplia con l’arrivo del cantante Gianfranco Gaza, gia’ con i Procession, che consente a Giovanni Vigliar di dedicarsi esclusivamente al violino e di evitare le parti cantante, che non sempre affronta con disinvoltura. Con questa formazione Arti & Mestieri realizza Giro Di Valzer Per Domani, un album maturo e omogeneo, sicuramente il migliore della sua produzione, l'album mantiene il carattere forte del loro stile, che sottolinea parti piu’ jazz-rock. In questo album, Gianfranco Gaza (morto nel 1986) si è unito alla voce, dopo un tour con Area, e la Manticore Emerson, Lake & Palmer prende contatti con la band, ma senza raggiungere un accordo con il Manager della band e di conseguenza senza raggiungere a firmare un contratto. Al long playing, accolto con favore dalla critica, seguono Quattro anni di silenzio discografico."

Cordiali saluti e sempre complimenti per il sito

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Buon disco , ben suonato e con atmosfere oniriche e delicate valorizzate dalla voce di Gaza

Un mondo sprecato e Notturno sono due brani che mi hanno sempre emozionato

Michele D'Alvano


Anonimo ha detto...

Tra il precedente del 1972 e questo del 1974, il mio disco preferito dei Procession è decisamente Fiaba

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Qualcuno a sentito suonare i Procession dopo Fiaba con Roberto Balocco alla batteria? Erano favolosi, genere Corea/Mahavishnu

ugo ha detto...

sono due dischi che adoro intensamente più hard prog il primo più jazzato il secondo ma entrambi con la stupenda voce del compianto gianfranco gaza a mio avviso tra le più belle del prog italiano

Anonimo ha detto...

Si, i Procession dopo Fiaba con Roberto Balocco erano veramente favolosi, all'epoca nessuno suonava così a parte mahavishnu/corea