John N. Martin: I MURI DEL SUONO (Tsunami Edizioni, 2024)


John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni
John N. Martin  I Muri del Suono

John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni
I Muri del Suono Tsunami Edizioni intervista a John N. Martin
John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni
John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni

I Muri del Suono è un viaggio storico ed emozionale nei luoghi che hanno rivoluzionato la musica rock, 
e allo stesso tempo, un tributo a chi li ha gestiti, animati e consegnati alla leggenda.


Dal CBGB di New York all'Helvete di Oslo, dalla casa dei Sex Pistols in Denmark Street all'Haçienda
di Manchester, dalla Swinging London alla tumultuosa magia degli anni Ottanta

 In sostanza:
la straordinaria storia di ben 23 location che, in poco meno di mezzo secolo, 
hanno sconvolto non solo il modo di fare, produrre e proporre musica,
ma LE NOSTRE STESSE VITE!


INSTRADANDOCI VERSO LA MODERNITÀ, PROPONENDOCI ALTRI MODI DI VIVERE
E SPINGENDOCI VERSO NUOVE E STRAORDINARIE immaginazioni.

Un saggio rock come non lo avete mai letto,
e che spero D I V O R E R E T E dalla prima all'ultima pagina.
Garantisce TSUNAMI EDIZIONI

BUONA LETTURA,

JJ


John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni

DI COSA PARLA "I MURI DEL SUONO"?
I "Muri del Suono" è un viaggio nei luoghi che hanno rivoluzionato la musica rock, e allo stesso tempo un omaggio a coloro che li hanno gestiti, animati e consegnati alla leggenda.
In  tutto ventitré location, che ho contestualizzato cercando di capire come e perché avessero trasformato non solo la musica contemporanea, ma anche il nostro modo di vivere.

IN CHE ANNI É AMBIENTATO "I MURI DEL SUONO"?
Il racconto inizia nel 1954 nel tempio massonico in cui fu registrata la prima hit di rock'n'roll (la celeberrima Rock Around The Clock), e termina quarant'anni dopo in una piccola tavola calda sulla Broadway che - pur involontariamente - contribuì alla nascita del Mp3 e dell'era digitale moderna.

COME TI É VENUTA L'IDEA DI SCRIVERE QUESTO LIBRO?
É un progetto nato nel 2020, quando mi chiesi cosa avrei voluto fare dopo Gast(rock)nomìa.
L'idea era sempre quella di contaminare il rock con altri elementi del nostro vissuto, e fu allora che mi accorsi di non aver mai scritto nulla su ciò realmente amavo, e su cui mi sono pure laureato. Ovvero: i luoghi, le architetture, i rapporti tra le città e le persone, e come queste reagiscono ai mutamenti. "Urbanistica sociale" la chiamano gli architetti.
Mi sono sentito in dovere di rimediare, e così nacque "I Muri del Suono".

PERCHÉ QUESTO TITOLO?
Pensavo alle mura che racchiudessero uno spazio caratterizzato dalla musica, con particolare riferimento a quelle delle antiche città romane che erano considerate sacre, ma anche alla geniale tecnica di registrazione inventata nel 1963 da Phil Spector - il cosiddetto "Wall Of Sound", - che non solo portò al successo superclassici quali Be My Baby delle Ronettes (quello del film "Dirty Dancing") e River Deep Mountain High di Ike & Tina Turner,  ma fu emulata da una marea di altri artisti tra cui Beach Boys, Ramones, John Lennon, Bruce Springsteen, i Rolling Stones, e persino gli ABBA di Dancing Queen.

COME HAI SCELTO LE LOCATION DI CUI PARLI NEL LIBRO?
In linea di massima ho stabilito prima quali fossero stati gli episodi più significativi dell'evoluzione del rock, e poi li ho analizzati a partire dal loro epicentro fisico e sociale.
In altri casi mi sono lasciato guidare dal cuore, e ho raccontato quelle location che intercettarono e sostennero un cambiamento anziché provocarlo, ma non per questo furono meno importanti in termini di vitalità, empatia e coraggio. 
 

COM'É STATA SCELTA LA COPERTINA?
La copertina è opera del solo Genius (Eugenio di Tsunami Edizioni ndr.) che, dopo una furibonda riunione editoriale, ha preferito l'intelligenza artificiale a quella mia e di Max. E visto il risultato, penso che abbia fatto bene. 

UNA CURIOSITÀ. TU OVVIAMENTE NON SARAI STATO IN TUTTI I LUOGHI DESCRITTI NEL LIBRO. PER CUI, SU COSA TI SEI BASATO PER PARLARE DI QUELLI CHE NON HAI MAI VISTO?
Allora, fisicamente ho visitato circa la metà dei luoghi menzionati nel libro. Ad esempio a Londra, Oslo, Berlino, Reims, Salvador e ovviamente a Milano. Per il resto mi sono basato rigorosamente su documenti attendibili e testimonianze partecipate. 

E IN QUESTO SENSO, LA RETE TI É STATA UTILE?
Utilissima. Pensa solo alle emeroteche digitali, in cui - per esempio - artisti come Woody e Steina Vasulka (pionieri della video-art) hanno messo in rete tutti i loro archivi.
Si consideri però, che per scrivere un saggio, le sole informazioni non bastano. Bisogna contestualizzarle, e per riuscirci occorre aver fatto un percorso. Altrimenti si rischia di fare delle nozionistica o di ripetere cose già dette.


HAI FATTO DEI VIDEO DI PRESENTAZIONE DI QUASI TUTTI I CAPITOLI DEL LIBRO, VERO? DOVE SI POSSONO VEDERE?
Si, ho realizzato delle mini-clip di tre/quattro minuti l'una per illustrare visualmente quasi tutti gli episodi del libro, e che verranno caricate periodicamente sul canale You Tube di di Tsunami.
 Noiente a che vedere con la Pixar naturalmente (ma nemmeno l'ombra), però quanto basta per immergersi completamente nell'atmosfera del racconto.
Buona lettura!


I Muri del Suono intervista a John N. Martin

John N. Martin I Muri del Suono video Tsunami Edizioni
  • 15 - DENMARK STREET [04.01]
  •  
  • 15a - L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI PUNK [3.02]
  •  
  • 17 - EINSEGNGRAU [3.34]
  •  
  • 18 - WORKERS INDOOR ARENA [4.38]
  •  
  • 21 - HELVETE [3.41]
  •  
  • 22 - FAC 51 - THE HACIENDA [4.23]
  •  
  • 23 - TOM'S RESTAURANT

John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni

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John N. Martin I Muri del Suono Tsunami Edizioni
I Muri del Suono Tsunami Edizioni intervista a John N. Martin
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