Fura Dels Baus: Marea/Ajoe (12", 1983)
SERIE: I preferiti di John
Adesso che ci penso mi vengono i brividi: la prima volta che vidi
Avevo visto per caso su una rivista la foto di un tipo tutto cosparso di vernice e appeso per le caviglie a testa in giù sopra una pira di fuoco. Il titolo diceva: "arriva il nuovo teatro estremo".
"Fa proprio per me"… mi sono detto.
"Fa proprio per me"… mi sono detto.
Quando la compagnia Catalana arrivò a Milano mi ci catapultai senza esitazione e alla fine dello spettacolo ero completamente sconvolto.
In quei 50 minuti di apocalisse dovetti per forza interfacciarmi con la potenza di un collettivo di giovani professionisti che concretavano con una violenza inaudita tutto ciò che l'intero movimento Punk non avrebbe espresso neppure in un secolo: macchine devastate, lamiere gettate tra il pubblico, corpi frantumati, musica potentissima, animali vulcanici, violenza primitiva, festa pagana, sovversione tecnologica, contatto fisico, panico indotto, collisone dinamica.
Le "Officine Schwartz" in confronto, erano acqua fresca.
Dopo qualche giorno, mi misi in contatto con la loro segretaria, Mercedes Illa, che mi inviò tonnellate di materiale inedito che conservo gelosamente ancora oggi.
Da lì, scoprii che la Fura dels Baus era la fusione di due compagnie di strada ("La Fura " = il furetto e "Els Baus" = nome di un fiumiciattolo che passa per Barcellona) ed erano attivi già da qualche tempo all'estero.
Vidi anche il secondo spettacolo "Suz", in cui si celebrava la forza degli elementi della natura: una pièce infinitamente più matura, tecnologica e poetica.
Il teatro (per modo di dire, perchè si esibivano normalmente in spazi industriali dismessi) era sempre strapieno per tutte le date dell'evento (di solito cinque o sei).
Arriva poi "Tier Mon" (1988): esasperata celebrazione del degrado civile urbano di cui tutti noi, "creativi metropolitani" eravamo spettatori e protagonisti.
Il loro capolavoro però fu "Noun" (1990), una devastazione in chiave cyber che nessuno mai aveva visto sulla faccia della terra.
Affiancati da un gruppo di Flamenco, il gruppo mise in scena il puro parto della violenza e della devastazione intrappolando il pubblico in una struttura metallica calata dall'alto.
Arrivano gli anni '90 e la Fura diventa tecnologica.
Poco a poco abbandonano la scena tutti i membri fondatori per lasciare spazio a nuove idee e qualche nobile prova di teatro concreto.
Il nuovo corso si apre con "MTM", poi "Manes", "Opel", "OBS",: "XXX", "Metamorphosis", "Faust 3.0": tutte opere meravigliose ma poco taglienti rispetto ad "Accions" o a "Noun".
Poco a poco abbandonano la scena tutti i membri fondatori per lasciare spazio a nuove idee e qualche nobile prova di teatro concreto.
Il nuovo corso si apre con "MTM", poi "Manes", "Opel", "OBS",: "XXX", "Metamorphosis", "Faust 3.0": tutte opere meravigliose ma poco taglienti rispetto ad "Accions" o a "Noun".
Oggi 2008, la "Fura dels Baus" torna ad affrontare il pubblico nelle arene con "IMPERIUM": ferma condanna del potere, attraverso le umiliazioni, i conflitti e le sopportazioni dell'universo femminile.
Un gioiello di forma e tecnologia in cui persino le dinamiche più violente vengono tradotte in poesia fisica, fluidità, in gesto armonico… in bellezza, insomma
"Imperium" un chiaro segnale che la lancetta del tempo ha compiuto il suo giro completo e si appresta a ripartire dal principio: oggi, come allora, occorre tornare all'esorcismo della violenza per dare un definitivo schiaffo alla volgarità.
Ricordo infine che ogni opera della Fura ha una sua colonna sonora, pubblicata sia su Vinile che in Cd. In questo contesto, ricordo lo storico e raro primo mix "Ajoe/Marea" (1983) che non solo rifletteva in pieno la selvaggia dinamica del gruppo, ma fu anche un ottimo e oggi ricercatissimo biglietto da visita per il futuro.
Se la cosa vi solletica, andate a vedere il loro spettacoli e non mancate di acquistare anche i CD "Noun" e soprattutto di "Suz o Suz".
7 commenti :
mai visti! però vedo che youtube sono abbastanza travolgenti. interessanti quanto un pugno nello stomaco, bisogna che mi fai ascoltare/o vedere altre cose.
isidax
Guarda Isidax, adesso si sono un pò "calmati" (per me, "Imperium" è un pò una "copia di mille riassunti"), ma quando li ho visti le prime volte erano veramente delle belve.
Non so se hai notato quando Jurgen Muller scaraventa la portiera della macchina sul pubblico...
Beh, all'epoca ci manca poco che me la piglio nei denti...
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Cmq, ho tutto di loro, anche in video. Sul blog resteranno solo una parentesi, ma quando ci vedremo, se avrai voglia, ti mostro tutto il materiale che possiedo.
Intanto, goditi Imperium qui:
PARTE PRIMA
http://www.youtube.com/watch?v=Zvb6Fe0HxDU
PARTE SECONDA
http://www.youtube.com/watch?v=ovR4d4z18rA
Abbraccio. JJ
Ciao J.J.JOHN sono alessandro di Padova
sono capitato per 'caso' a venezia questa estate ed ho visto IMPERIUM...
cio che posso dire è che è stato uno spettacolo non convenzionale, mi ha esaltato..
ora sto organizzandomi per anadre a vedere SUB
Ho letto nel tuo post che hai video e probabilmente anche musiche loro...
sono molto interessato alla loro musica, quella di impewrium intendo dire.
Hai dei suggerimneti da darmi, please, per dove acquistala?
Grazie
PS... grazie per la carrellata completa che hai fatto dei loro loro lavori.
wallahi@tiscali.it
Ciao Alessandro.
Si: tra dischi e cd ho quasi tutto della Fura. Avendoli però comprati ai loro spettacoli, non saprei darti una dritta precisa in quali negozi trovarli, cmq ecco il loro recapito:
LA FURA DELS BAUS
Pujades 77-79, 2on 6ena
Poblenou
08005 Barcelona
Tel: 0034 93 6624047
Fax: 0034 93 6634111
E-mail: lafura@lafura.com
Sono molto gentili e credo tu possa acquistare il materiale direttamente da loro.
Quando ho visto Imperium io, non avevano ancora stampato il Cd.
Se vuoi un "consiglio per gli acquisti", comincia da "Noun".
A presto. John
Anch'io li vidi almeno 15 anni fa, agli inizi e restai a dir poco "folgorato" dalla violenza creativa e dall'energia che sapevano trasmettere... ora li ho visti l'anno scorso e si sono effettivamente "rammolliti" parecchio. Sempre così accade :-(
MAI SENTITI E JOHN COME MAI NEI TUOI PREFERITI NON CI HAI MESSO UN CERTO "IN THE FLAT FIELD2 DEI BAUHAUS? CIAO UGO
Più che "sentirla", la Fura del Baus bisognerebbe "vederla", anche se oggi non sono più quel terremoto che erano agli inizi. C'era da prendersi paura e chi ha visto "Accions" o "Suz" credo possa confermarlo. Magari c'è ancora qualche cosa sul tubo.
Bauhaus? Boh... all'epoca in Inghilterra ce n'erano a miliardi come loro.
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