12 aprile 2024: BUON COMPLEANNO ROCK'N'ROLL !
ROCK AROUND THE CLOCK BILL HALEY AND HIS COMETS, live 1955 |
Sul lato A, ci sarebbe stato il brano Thirteen Women, a cui il proprietario della Decca Milt Gabler teneva moltissimo ma che nessuno aveva mai sentito, e sul lato B l'accativante boogie Rock around the Clock, scritto nel 1952 da Max Freedman e James Myers, che invece tutti conoscevano in quanto pubblicato il mese prima da Sonny Dae & His Knights, pur senza troppo successo.
Era un momento critico per la carriera dei Comets, che dovevano a tutti i costi bissare la loro hit Crazy Man Crazy incisa l’anno prima, e per esserne sicuri si avvalsero di due turnisti d’eccezione: il micidiale batterista Bill Gussak, e il prodigioso chitarrista degli Esquire Boys, Danny Cedrone.
La mossa si rivelò azzeccata, e infatti, a parte qualche problema tecnico, il risultato fu eccellente. Soprattutto per quanto riguarda il lato B che si rivelò incredibilmente potente e ben riuscito.
ELVIS THE KING, 1954 |
E infatti, se Thirteen Women fu dimenticata, la nuova e dinamitarda versione di Rock Around the Clock ottenne un successo talmente eclatante, che il giorno della sua registrazione corrrisponderà per molti, a quello in cui nacque il Rock'n'roll.
Anche se ovviamente, non tutti furono d’accordo.
C’è chi per esempio sostiene che quel giorno fu piuttosto il 3 (o il 5) marzo del 1951, quando Jackie Brenston and his Delta Cats registrarono Rocket 88, che però (almeno secondo me) sembrava più un boogie che un rock.
Altri parteggiano per il 18 luglio 1953, quando Elvis incise privatamente un 78 giri ("My Happiness") per regalarlo a sua mamma Gladys. Ma chi mai lo seppe se non lui e pochi altri?
E infine, altri ancora dicono che il Rock'n'roll nacque il 5 luglio 1954, quando, sempre Elvis, pubblicò la sua versione di That’s All Right di Big Boy Crudup.
HIS MAJESTY: CHUCK BERRY |
Ma, al di là delle precedenze, perché il Rock'n'roll cambiò la musica e il mondo intero in maniera così irreversibile ed incondizionata?
Proviamo a spiegarlo in tre mosse.
Primo: perché democratizzò ed estese a qualunque livello, tutte le potenzialità comunicative della musica popolare. Trascendendo la regionalità del folk, l’aristocrazia della classica, la nicchia del jazz, e assurgendo così a linguaggio universale ed accessibile a chiunque. E questo indipendentemente dalla proprio grado di consapevolezza o dallo status culturale, razziale o di classe.
Il Rock'n'roll creò poi un’empatia sino ad allora sconosciuta tra sé e il pubblico, usando argomenti e atteggiamenti immediati, diretti e riconoscibili, ed estendendo così la propria sfera d'interesse a tutti i livelli del vissuto. Chiunque poteva capirlo e chiunque poteva parlarne.
Be Bop A Lula: GENE VINCENT |
Una galassia nuova, dinamica e propositiva, dotata di modalità espressive, comunicative ed aggregative del tutto autoctone, di un proprio mercato, ed anche soprattutto di una propria visuale politica e sociale.
La stessa che in capo a una decina d’anni si tradusse nelle grandi rivendicazioni libertarie degli anni Sessanta (dal beat al garage, dalle protest songs alla psichedelia), e poco dopo nella grande era del rock anni Settanta. (progressivo incluso).
In pratica, il Rock'n'roll pose le basi di quello stile che, grazie anche ai nuovi interessi e alle nuove tecnologie, si contaminerà ulteriormente sino a caratterizzare quella società condivisa di cui facciamo parte.
Il Rock'n'roll insomma, traghettò la musica nella modenità, e non solo producendo nuove immaginazioni, ma stimolando milioni di persone a produrne altrettante.
Creando così quel circolo conflittuale che, insieme alla trasgressione, è una delle basi fondamentali dell’arte.
Buon compleanno Rock'n'Roll.
Oggi fanno 70... e li porti benissimo!
1 commento :
Le radici del rock'n'roll ovverossia l'inizio di tutta la musica Rock esistente con tutte le sue derivazioni le sue devianze le sue derivazioni le sue esasperazione e le sue contaminazioni. Ottima scheda john come sempre del resto
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