Storia del Rock Progressivo italiano - 1971

Storia del Rock Progressivo italiano1971: L'ITALIA CREA IL SUO PROG 

Il 1971 si apre con la clamorosa pubblicazione degli atti relativi al Piano Solo, ossia quella manovra militare che nel 1964, e con l’appoggio dei servizi segreti del Sifar, avrebbe dovuto consegnare la nazione in mano all’arma dei Carabinieri, ed “enucleare” da governo e sindacati quei rappresentanti della Sinistra ritenuti "pericolosi". 

La notizia invero non ebbe ripercussioni pratiche di rilievo, ma se assommata al fallito colpo di Stato di Junio Valerio Borghese, e ai fatti di Gioia Tauro avvenuti l’anno prima, disvelò comunque un panorama inquietante

Di fatto, qualunque attivista democratico aveva ormai capito che, dietro le pratiche apparentemente difensive dello Stato, si celavano in realtà cospirazioni e trame occulte, ordite con la complicità di organizzazioni segrete, massoniche (anche transnazionali), mafiose, clericali e neofasciste. Tant’è che nell’aprile del 71 vennero arrestati per l’eccidio di Piazza Fontana due militanti di Ordine Nuovo, Franco Freda e Giovanni Ventura, quest’ultimo già reo confesso di ben 21 attentati nel 1969

Come se studiata a tavolino, insomma, la strategia della tensione sembrava funzionare alla perfezione, e non a caso l’anno successivo sarebbe stato caratterizzato sia da un’escalation delle destre, sia da un sanguinoso inasprimento del conflitto sociale

Intanto, il mondo dell’Underground, ormai in piena attività, registrava la nascita della casa editrice Stampa Alternativa guidata da Marcello Barghini che, oltre all’impegno militante, rivestirà un ruolo fondamentale nella lotta contro il caro-concerti e l’accentramento dell’impresariato musicale, poi radicalizzatasi nel fenomeno dell’autoriduzione
Per inciso, un nutrito capanello dei cosiddetti “baraghiniani” presenziò anche alla serata del 5 luglio al Vigorelli di Milano, quando uno sciagurato incidente organizzativo, e un altrettanto irresponsabile comportamento della polizia, scatenarono durante un concerto dei Led Zeppelin quegli incidenti che allontanarono per molti anni le star internazionali dall’Italia. 

Storia del Rock Progressivo italiano
Ma, tafferugli a parte, l’Underground del 71 fu anche quello delle prime autogestioni, della vita nelle Comuni, delle autoanalisi, e soprattutto della reinvenzione creativa e collettiva del tempo libero: una filosofia che raggiungerà la sua massima espressione nei Festival del proletariato giovanile di Re Nudo, inaugurati ufficialmente il 25 settembre a Ballabio, dopo una prima esperienza di prova tenutasi l’anno precedente a Milano Lacchiarella. 

Ed è sull’onda di questo straordinario attivismo culturale antagonista (ma anche un auto-isolamento a livello culturale), che il Prog italiano iniziò la sua ascesa: accettato dagli ascoltatori, e riconosciuto dai media quale nuova realtà musicale. 

Le produzioni discografiche d’avanguardia raddoppirono rispetto al 1970, e al loro interno comparvero almeno una manciata di alum progressivi propriamente detti e un singolo a dir poco epocale: Impressioni di Settembre della Premiata Forneria Marconi, pubblicato in ottobre. 
Tra gli LP:due assi pigliatutto quali  Collage dei margherini Le Orme e Concerto Grosso dei New Trolls, il non meno affascinante In the beginning dei genovesi Nuova Idea e, se vogliamo, quella straordinaria suite sul tema della mafia che fu Terra in Bocca dei Giganti

 Il Beat è praticamente scomparso, e ad affiancare i titoli più quotati ci sono ora almeno una ventina di produzioni decisamente innovative. Magari non proprio nell’accezione internazionale del termine, ma più che sufficienti per dare una secca spallata alla consuetudine melodica italiana
Sono quasi tutte produzioni di gruppi esordienti (almeno a 33 giri), in linea di massima molto ben curate e prodotte e soprattutto, restituiscono un ventaglio impressionante di contaminazioni come nella migliore tradizione progressiva: musica barocca soprattutto, ma anche rock, blues, hard, pysch, folk, ambient, autorale, popolare e persino etnica.
Ancora un po' timidi i tentativi in ambito concreto, sperimentale ed elettronico, ma è solo questione di pochi mesi. 

Storia del Rock Progressivo italiano
Le Orme nella copertina di Collage
In questo senso, eccellenti lavori sul versante rock furono L’Uomo degli Osanna, Caronte dei Trip, e La Bibbia dei chiassosi Il Rovescio della Medaglia
Più pop invece i Formula Tre, Delirium, I Numi e Panna Fredda, e meno incisivi I Leoni e i Salis
Trale le insonorizzazioni segnaliamo Blue Fantom, Braen’s Machine, Ping Pong e Planetarium, mentre l’unico solista dell’anno, Claudio Rocchi, licenziò invece una pietra miliare del pop d’autore italiano: Volo Magico N°1, edito per la famosa “Serie Gnomo” della Ariston, ossia la discografica che ufficializzò il nome “rock progressivo” stampandone chiaramente la dicitura sulle label dei dischi

Va detto infine che, conforme alla vulcanica creatività dell’Underground, anche le copertine dei dischi iniziarono a dotarsi di un notevole plusvalore grafico, diventando in poco tempo così sofisticate da assurgere a veri e propri oggetti di culto. Tra i loro designer ricordiamo Cesare Monti, Franco Crepax, Gianni Sassi, Roberto Gavioli e Luciano Tallarini, solo per citarne alcuni. 

Il Rock Progressivo italiano dunque, stava assumendo una sua precisa fisionomia. 

CLASSIFICA PONDERATA 1967-1971

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6 commenti :

Anonimo ha detto...

bei tempi caro john...

J.J. JOHN ha detto...

Beh, si... da un punto di vista creativo, artistico, intellettuale e rivoluzionario certamente, ma c'era anche il rovescio della medaglia.

Io ero molto piccolo, ma ricordo che un giorno, l'autobus su cui viaggiavo venne letteralmente bombardato di Sanpietrini.
Eravamo capitati in mezzo a un tumulto e i gas lacrimogeni invadevano tutta la vettura passando dai vetri rotti.
Mia madre ed io scappammo in una via laterale piena di sbarramenti della Polizia che, fortunatamente ci fece passare.
Eravamo spaventati a morte, ma qualla non era che una normale giornata Milanese degli anni '70.

Anonimo ha detto...

Mi raccomando John non scordarti "Uomo Di Pezza" de Le Orme! :-)

Anche se non c'ero negli Anni'70, posso dire che una mezza idea sul rovescio della medaglia di quei tempi ce l'ho, attraverso testimonianze, documenti scritti, visivi ecc. ed anche perchè ho fatto la comparsa nella Serie TV di "Romanzo Criminale" (che a Novenbre approderà su sky e poi successivamente su mediaset), ed ho fatto proprio la parte del manifestante che viene prerso a manganellate e poi arrestato dai cellerini. Nel Film come nella realtà si manifestava per l'uccisione di Giorgana Masi da parte di cossiga e della polizia.

V I K K ha detto...

in bocca al lupo caro John per questo nuovo progetto :)

J.J. JOHN ha detto...

Grazie ragazzi! Siete veramente stupendi! ABBRACCIO!!!
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No Dani, non me lo scordo "Uomo di Pezza", ci mancherebbe!
Adesso non vediamo l'ora di vederti in TV mentre prendi le castagnate dalla Pula... stupendo!
Facci assolutamente sapere quando va in onda... in chiaro possibilmente!
JJ

Anonimo ha detto...

Certamente che ve lo farò sapere! :-)