Pooh: Contrasto (1968)
UN POST PIU' PER COLLEZIONISTI CHE PER FANS DEL PROGRESSIVO, MA CHE DESCRIVE BENE COME SI MUOVEVA UN CERTO AMBIENTE DISCOGRAFICO DELL'EPOCA.
Sicuramente non deve essere stato piacevole per un dirigente discografico perdere una miniera d’oro come i Pooh.
Certo è che con la pubblicazione dell'album “Contrasto”, il boss della Vedette Armando Sciascia fece una mossa decsamente sciagurata.
Essa infatti si rivelò non solo un flop commerciale, ma compromise in modo irreparabile i rapporti con la talentuosa band bolognese.
Siamo nel luglio del 1968 e nel giro di due anni i Pooh sono diventati piuttosto famosi: hanno già all’attivo un Lp (“Per quelli come noi”) e cinque singoli di cui l’ultimo del febbraio 68 diventa un monolite della discografia italiana: il vendutissimo “In silenzio”/”Piccola Katy”, prodotto di malavoglia dallo stesso Sciascia che però dovette rapidamente ricredersi.
Sta di fatto che dopo il successo di quel 45 giri, gli impegni dei Pooh aumentarono esponenzialmente così come le richieste di nuovi brani. Alchè la band partì per un tour promozionale che comprendeva serate, interviste e apparizioni televisive come quella a “Settevoci” su invito di Pippo Baudo.
Mentre i quattro ragazzi erano assenti però, al marketing della Vedette venne un'idea geniale: pubblicare un nuovo 33 giri per sfruttare il successo di Piccola Katy. Una trovata commercialmente attendibile non fosse che non vi era sufficiente materiale per realizzarlo.
Sciascia e soci dunque, comiciarono a rovistare negli archivi della Vedette, finchè infine non raffazzonarono undici canzoni di cui due erano quelle del 45 milionario, due erano fillers che sarebbero state successivamente utilizzate come lato B dei 45 giri “Buonanotte Penny” e “Mary Ann” e le altre sette erano sostanzialmente demo, scarti e provini incompleti imbastiti in modo approssimativo e mixati ancora peggio.
Incurante della qualità complessiva del materiale, Sciascia confezionò il tutto in un album chiamato “Contrasto”, ne fece stampare circa mille copie e il 5 luglio del 1968 il disco vide la luce sugli scaffali dei negozi.
Tra l’altro, non essendo nè Facchinetti nè Negrini iscritti alla Siae, almeno 8/11 dei brani vennero firmati dallo stesso Sciascia sotto gli pseudonimi di H.Tical e di Pantros e dall’allora arrangiatore Francesco Anselmo, occasionalmente battezzatosi Selmoco.
Negrini, Facchinetti, Goretti e Fogli però, ci misero meno di una settimana ad accorgersi di quella manovra e quando lo fecero, non solo andarono su tutte le furie, ma disposero l’immediato ritiro dell’album dal mercato.
Molte copie andarono al macero come in uso all’epoca per riciclare il vinile e il disco diventò rapidamente una rarità che oggi ha raggiunto cifre ragguardevoli.
A quel punto l'incidente sembrò chiuso, ma le cicatrici non si rimarginarono affatto.
E' vero che i Pooh tornarono in sala di registrazione per incidere il successivo Lp “Memorie” (poi pubblicato un anno dopo), ma a quel punto i rapporti con la dirigenza della Vedette si erano definitivamente incrinati e nei primi mesi del 1970, la band rescisse il contratto con la discografica milanese pur avendo ancora un album da onorare. Cosa che non avvenne.
Passati alla multinazionale CBS, avrebbero esordito il 28/4/1971 con "Tanta voglia di lei", singolo ancora più venduto del precedente “In silenzio” e da quel momento, si sarebbe spianata per loro la strada del mito.Fortunatamente, non tutte le canzoni di “Contrasto” andranno perdute: “Il cane d’oro” diventerà “Buonanotte Penny”, “La leggenda della luna” comparirà in “Memorie” col titolo di “La fata della luna” e “Mr Jack” che diventerà “Waterloo ‘70”.
Infine, alcune parti strumentali di “Contrasto” andranno a costituire l’ossatura della seconda parte del “Parsifal” (che a sua volta comprenderà anche alcuni frammenti tratti da “Un maiale per Ringo”, brano ironico mai inciso sul tema degli spaghetti western) e alcune parti di una melodia che fu commissionata anni prima a Facchinetti per la colonna sonora del film “Questa specie d’amore”, poi affidata a Ennio Morricone.
Dall’eccellente sito di Michaela, “Pensieri nel blu”, in cui sono pubblicati tutti i testi della canzoni di questo ed altri lavori dei Pooh, apprendiamo inoltre che: “Contrasto” venne inciso a Milano presso il “Sound Studio Cinelandia” di proprietà Vedette, che il tecnico del suono era Severino Peccherini, la cover fu curata da Domizia Gandolfi, le foto di copertina erano di Lionel Pasquon e che per la registrazione venne utilizzato per prima volta il sistema stereofonico Phonoscope process (?).
Ristampato più volte in Cd e in vinile, oggi “Contrasto” è alla portata di qualunque portafoglio.
A compensare la sua breve durata, l'edizione curata dalla "On sale music" di Italo Gnocchi include anche 7 bonus tracks.
66 commenti :
Ho ascoltato "Contrasto" dei Pooh, in versione musicassetta anni fa (erano i primi '90): simpatica Waterloo '70 e molto sognante Buonanotte Penny.
Dite tutto quello che volete,ma questo album con il prog non c'entra proprio nulla!!!
nessuno infatti lo ha mai detto
"Contrasto" è nella sua anapodittica imperfezione splendida... La preferisco e di parecchio a "Parsifal"...Con Facchinetti che si lima le unghie in contemporanea su: Pianoforte, Hammond, Clavicembalo e forse Farfisa...E contiene il primo (orripilante) assolo di dodi Battaglia, orripilante nell'esecuzione, ma pieno di Pathos...
Oh, era il 1968! Se avessero avuto a disposizione Abbey Road e George Martin avrebbe potuto diventare il Sgt.Pepper's italiano...Il canto del cigno del BITT italico e senza dubbio una delle sue migliori espressioni...
In questo disco Battaglia non c'è ancora.
Alla chitarra solista c'è Mario Goretti.
A proposito, si sa parecchio di Bertoli, pure di Faggioli della primissima formazione (militò per un periodo in uno spin-off dei New Trolls, ora non ricordo il moniker), ma di Mario Goretti non se ne sa nulla.
John, sai che fine abbia fatto? E' ancora in vita? E se si di che si occupa?
Nel 73 Faggioli fece parte dei Tritons, una derivazione degli Ibis, che riarrangiò Satisfaction degli Stones e pubblicò un altro paio di singoli.
Si dice che poi abbia collaborato con Lucio Fabbri e continuato la sua attività di session man.
Credo però sarebbe meglio rivolgersi a "Chi l'ha visto".
Si, si per Faggioli ok, lo sapevo.
Mi domandavo invece che fine avesse fatto Mario Goretti del quale non si sa nulla.
Tu sai niente?
Ah no, di Goretti non so nulla. Avrei potuto chiederlo a Valerio ma...
So che aprì una ditta di amplificatori a Bologna nel 68 e dicono andò a trovare i suoi ex compagni nel 1995 durante la tappa milanese del tour di "Buonanotte ai suonatori".
Il nostro Syd Barrett, insomma.
I Pooh ricambiarono la cortesia eseguendo in concerto "Brennero '66".
Per quanto mi riguarda è tutto. Chi sa qualcosa si faccia avanti.
Grazie John,
almeno sappiamo che fino al 1995 era in salute.
L'info che hai dato per quanto ormai datata è inedita.
Ti racconto un aneddoto.
Anzinò, te lo racconto dalle parti di "Un po' del nostro.."
Non so perchè, ma io questo disco lo apprezzo comunque... il cane d'oro è da un anno la hit di casa mia!!!
Simone
I pooh ... Grandi artisti , essenziali nella musica pop italiana . Quest'album in fondo non è poi così male , anche se alcuni arrangiamenti dovevano essere concretizzati meglio , come il brano "La leggenda della luna" .
N.B. John , credo che il primo lp dei Pooh s'intitolasse "Per quelli come noi" anziché solo "Quelli come noi"
Corretto grazie.
Volevo consigliarti , caro John , i brani "Suoni" e "Vola" dei Nomadi . Non è prog al 100% però potrebbero piacerti ! Ascoltali e poi dimmi . Ciao , Lorenzo
ciao lorenzo del "tuo" 45 giri "quello che non sai/bikini beat" ho solo la prima versione quella con la gnocca bionda sopra mentre dell'altra con i pooh sul pontile ho solo una fotocopia a colori mentre quello che resta rarissimo è la seconda versione di "nel buio/cose di questo mondo"con i pooh vestiti in abiti medievali vicino al castello sforzesco benchè nella ristampa in lp di "memorie" ne abbiano messa una copia in omaggio ugo!
Anche io cercavo il singolo "Nel buio/Cose di questo mondo" in seconda edizione con gli abiti medievali ed ho chiesto al mo fornitore di dischi se ne avesse mai avuto uno . Lui mi ha risposto che l'unico che ha mai avuto l'ha venduto a 1000€ . Io ho anche la copia di Bikini beat con la bionda in copertina . Ho saputo che esiste un singolo promozionale del brano "La solita storia" , tu sapevi che esistesse ? Ciao , -LG-
si ma non lo tengo sarebbe con copertina forata "nel buio/la solita storia" direi inutile e superfluo dato che son le stesse versioni che già abbiamo invece la vera rarità(un pezzo davvero orrendo!)sarebbe il 45 giri tratto da "hurricane" ma solo nella versione giapponese,dunque da noi introvabile,del brano "love attack"cantato da red canzian e che dura circa 9.30 dunque latoa/latob con una bella copertina!tuttavia questo brano(love attack)lo puoi trovare sull'ediz-japan dell'lp hurricane(che io non ho)anche perchè ritengo hurricane ed asia non asia i punti + bassi dei pooh!ciao lorenzo ugo
per arricchire la fase beat ti consiglio(ammesso che tu neon le abbia)o il doppio della duck record (memorie-piccola katy)dove ci son alòmeno 5 brani inediti oppure la bella raccolta di italo gnocchi dal titolo "collage beat" ciao e comunque i pooh son un pozzo senza fondo e mai ripeto mai potrai dire che hai tutto di loro altrimenti pecchi di presunzione!io per es.non ho nessuna delle raccolte ne the best ne quella doppia con le ciliegie ne tanto meno la grande festa oppure quella del 2009 prima della partenza di stefano pur sapendo che ciascina di quelle raccolte contengono inediti!insomma mi son ribellato al fatto che per aver uno o due pezzi inediti sarei stato costretto a comprare un sacco di raccolte!invece mi piacerebbe avere(quando i pooh si scioglieranno!)una raccolta di RARE TRACKS specie del periodo 66-79 dove sicuramente uscirebbero delle gemme interessanti!basti pensare ai loro due 45 giri prog strumentali ossia "risveglio/la gabbia"77 e"fantastic fly/odissey" 79.ciao e pooh-forever.ah lorenzo preparati perchè il libro di john è davvero bello però non vi è stata dedicata nessuna scheda ai pooh e il solo lp parsifal viene citato a mo di storia nell'anno 73 con tanto di gfoto del disco ciao ugo
Beh io non considero proprio prog al 100% i singoli "Fantastic fly/Odissey" e "Risveglio/La gabbia" ... Io credo che di album progressive dei Pooh ci sia solo 1/3 di Parsifal e qualche cosuccia qua e là dell'album "Un po' del nostro tempo migliore" . Ho ascoltato recentemente il brano inciso nel '66 inedito dei Pooh "Vuocano spento" che , anche se con un testo molto ingenuo , ha un motivetto interessante . Un altro brano che a me piace molto è "Rock'n'roll" da Forse ancora poesia , dove canta anche Valerio Negrini . Invece volevo chiederti , UGO , cosa ne pensassi del brano "Tutto alle tre" da Opera prima , inciso anche in lingua inglese con il titolo "The suitcase" . Ciao , -LG-
BE ROCK'N'ROLL è CONSIDERATO UNO DEI 5 BRANI "DEBOLI" DI F.A.P.PERMEATO DI QUELL'INFLUSSO COUNTRY GIà PRESENTE SU WILD TRACK MENTRE TUTTO ALLE TRE è STUPENDO PERCHè HA UN PATHOS DAVVERO INCREDIBILE E VALERIO LA CANTA DA INCANTO!LA VERSIONE INGLESE PRESENTE SU 71/74 NON MI PIACE MOLTO PREFERISCO QUELLA ITALIANA E IN GENERE TUTTI I BRANI IN INGKESE DEI POOH NON LI AMO MOLTO PER NON PARLARE DI HURRICANE CHE MI FA QUASI RIDERE NON SOLO NELLA PRONUNCIA MA SPECIE NELL'INFLESSIONE MACCHERONICA CHE HANNO DATO A CERTI PEZZI!UNO DEI PEZZI CHE AMO DI + DEI POOH RESTA "PER TE QUALCOSA ANCORA" A CUI CI AFFIANCHEREI A MO DI PERLA NASCOSTA "QUEL TANTO IN PIU" SEMPRE TRATTA DA F.A.P. CIAO UGO P.S. SICURAMENTE I 4 STRUM.DEI 45 GIRI NON SARANNO PROPRIO PROG MA NEMMENO POP TIPO CHE NE SO CERCAMI O IO SONO VIVO TI PARE? UGO
Naturalmente i due 45 giri di Fantastic fly e Risveglio non sono pienamente prog , ma neanche pop . Nell'indecisione io li definirei una via di mezzo tra lo psichedelico e il prog , che ne pensi ? Ciao , -LG-
ma si definizioni a parte se solo i pooh avessero fatto più brani strumentali e meno cantati ne avrebbero guadagnato in maggiore credibilità...non credi? magari prima dello scioglimento definitivo un bell'lp con soli strumentali ed un unico brano metà cantato e metà strumentale a mò di parsifal!del resto pure "concerto per un oasi" retro di uomini soli(ma nche 12"verde!)resta un bel brano per cui meno parole e + musica sarebbe stato meglio!ciao ugo
Intendi un album sullo stile de "Il paese dei balocchi" , dove c'è molta più musica che canto ? Beh , anche io credo che un bell'album strumentale ci stesse proprio tutto , considerando il fatto che dopo il lavoro eccezionale sul brano Parsifal a mio parere i Pooh non hanno mai più saputo migliorarsi , anche se sono usciti in seguito i loro brani di maggior successo , come "Dammi solo un minuto" , "Cercami" e "Chi fermerà la musica" .
PS certo che anche un album in stile "Terra in bocca" , con le grandi abilità vocali dei Pooh , si sarebbe potuto realizzare , che ne pensi ? Ciao , -LG-
esatto concordo su tutta la prima linea mentre sul discorso diciamo"politico"tipo terra in bocca direi di no nel senso che i pooh li vedo più aderenti a situazioni romantiche oppure fiabesche benchè un album stile poohlover dove affrontarono molto tematiche scottanti e sociali sarebbe molto attuale e aderente ai tempi terribili che stiamo vivendo! ciao ugo
Beh si i Pooh su scena politico/sociale non stanno tanto bene , a parte il brano "Per quelli come noi" e Poohlover .
Romantici e fiabeschi certamente ! Basti pensare al brano Parsifal e all'onda infinita di canzoni d'amore che i Pooh hanno scritto . Ciao , -LG-
solo da poco ho scoperto i due brani del 45 giri dei NOMADI(che mi son procurato)SUONI/VOLA e debbo dire che son davvero interessanti e pur non potendo assolutamente considerare i NOMADI un gruppo PROG qualche brano qua e là credo lo sia e questo stupendo 45 GIRI ne è la summa artistica.be JOHN fossi in te recensirei una scheda su questo singolo così da raccontare un pò la storia in maniera sintetica di uno fra i gruppi più importanti(specie al livello storico)del beat nostrano pur non c'entrando nulla col PROG ITALIANO.un saluto a L.G. che ce lo ha suggerito!
Ugo, ha me dei Nomadi piace molto l'album " I nomadi interpretano Guccini" del 1973 registrato negli studi Abbey Road di Londra, dove c'è una bellissima versione di "Piccola città".
Non è male a mio avviso anche il disco "Gordon" del 1976.
Ops, errata corrige: mi è scappata un'acca!
Si scrive A me e non Ha me.
Scusatemi.
Ho sentito molto recentemente questo disco e devo dire che è stata una grande occasione persa e non certo per colpa dei Pooh. Dentro c'è una specie di "summa" del beat tricolore: coretti, un po' di R&B, tanta melodia, un bel pizzico di psichedelica (La Leggenda della Luna e la strumentale Contrasto ne sono piene). Si capisce che la band ci doveva ancora lavorare su molto, ma se avesse avuto il tempo di lavorarci bene, sarebbe uscito un gran bell'album. Lo paragonerei, tutto sommato, al bellissimo "Ad Gloriam" delle Orme. Anche lì, sarebbe bastato un po' di lavoro in più (e qualche soldo in più) per farne un capolavoro. Comunque, sia i Pooh che le Orme si sarebbero ben rifatti nel decennio successivo. Per fortuna loro (e nostra).
Posso garantire che l'asso lo di chitarra del brano "contrasto" è del neo assunto dodi battaglia.. Saluti
Se è così, meno male che è migliorato!!!
uso questa scheda giusto perché siamo nei '60.ma tu JOHN cosa mi dici su ADRIANO CELENTANO son proprio curioso del tuo giudizio.
attendo risposta ugo
Beh, un genio. E' quasi superfluo ribadirlo. E' stato tra gli importatori del Rock'n'Roll in in Italia; fu tra i primi a scrivere le canzoni per se stesso; attore, comico, grande intrattenitore, intuito straordinario, splendida voce. Imprenditore con il "Clan" che malgrado le contraddizioni, fu una piccola fucina di talenti nonché un azienda altamente innovativa. Che dire oltre?
Unici nei: il carattere intemperante al limite della crudeltà (ricordate Don Backy o Gino Santercole?)e, per quanto mi riguarda, la sua religiosità invadente e talora permeante che lo ha portato ha fare figuracce e dischi orribili (Joan Lui, Il Punto ecc.).
Peronalmente non lo amo nè lo odio. Diciamo che certe cose le ascolto molto volentieri, altre proprio no. Comunque un vero genio.
condivido tutta la tua analisi specie la parte artistica.alcune cose son simpatiche altre assurde altre ancora irritanti!
è stato il primo importatore del r'n'r mentre quando fa le prediche perde la sua simpatia e diventa una vera palla!
grazie per il tuo commento ugo
Dimenticavo: anche il suo atteggiamento contro la vittoria di Sergio Endrigo e Roberto Carlos al Festival di Sanremo del 68, fu davvero inqualificabile. E questo ci tengo a dirlo per rispetto a Sergio che è stato un uomo e un cantautore infinitamente più colto e raffinato di Celentano.
JJ, genio credo sia esagerato. In fondo non ha fatto altro che cantare canzoncine
e interpretare filmetti per mia nonna. Altre genialità, a parte le prediche, non ne
ricordo.
Scusa la severità
Pietro55
Sono d'accordo con Pietro55.
Celentano mi è sempre sembrato un guitto catto-furbastro buono per tutti e quindi per nessuno.
condivido tutto unico merito è di aver creato il primo brano rap della storia forse mondiale con prisencolinensinanciusol e il brano azzurro unica vera perla della sua produzione assieme al ragazzo della via gluck il resto poi.......!
Visto che si è aperto questo dibattito, provo a dire la mia su Celentano. Io, personalmente, l'ho sempre trovato irritante e cafone fin da quando ero ragazzino. Ciò nondimeno è stato uno dei grandissimi innovatori della Musica italiana, uno tra quelli che più ha contribuito - almeno ad inizio carriera - a togliere la nostra melodia dalle secche lagnose di Sanremo. Non dimentichiamoci che ha scoperto e lanciato alcuni grandissimi come Luigi Tenco (al sax!), Ricky Gianco e Demetrio Stratos.
Però, come tanti hanno detto, la sua genialità si è sempre accompagnata a troppa furberia, troppo ammiccamento ai gusti retrivi del pubblico. Si è sempre atteggiato a "rebelotto" casalingo e mammone, che, magari metteva il giubbotto di pelle, ma poi la Domenica era in chiesa con mamma. Questo è sempre stato il suo (discutibile) personaggio. Difatti, quando negli anni sessanta, il beat ha mostrato che si poteva e si doveva rompere con la cultura "matusa", Celentano ha subito dimostrato con "Due passi avanti" da che parte stava: quella dell'ordine costituito di marca DC, dove è sempre rimasto.
Questo mi sembra il luogo adatto per inserire un altro mio commento, che non riguarda Celentano, bensì i protagonisti del post, ovvero i Pooh. Ma, avete sentito come hanno maltrattato "Noi due nel mondo e nell'anima"?? Come si fa a piazzare una chitarra da heavy metal in un brano come quello? Chi ha avuto questa idea balzana? In "Pensiero", forse ci stava anche, ma in "Noi due nel mondo e nell'anima", proprio no. Io, al contrario, io l'avrei rivista in chiave ancora più "progressiva" di quello che era in origine, mettendoci sopra altre tastiere. L'avrei suonata accompagnato dall'orchestra come in quella memorabile esibizione del 1972 a "Senza rete". Ma così come l'hanno (mal)trattata è stato un delitto. I festeggiamenti per il cinquantenario stanno iniziando con il piede sbagliato ...
be claudio onestamente fossi stato nei pooh avrei evitato questi inutili ed irritanti remake che non fanno altro che snaturare la vera natura di questi brani altrimenti bellissimi nella loro versione originaria.in sostanza io avrei chiuso la carriera con un album nuovo nel quale inserirci pure qualche brano strumentale e bastava cosi.per non parlare del "best of" uscito qualche giorno fa la cui TRACK-LIST è stata decisa dai fans stessi dei POOH.
tutte iniziative che hanno il solo scopo di far fare soldi a chi ne ha già tanti!certo voi direte ma se i POOH pubblicassero un ultimo disco di inediti quando lo promuoverebbero visto che si sciolgono?
e che ci frega delle promozioni però a noi sarebbe rimasto,come loro ultima creatura.un disco nuovo(ed ultimo)a suggellare la loro splendida carriera.altro che BEST OF o REMAKE orribili!!!
Se i Pooh si fossero sciolti nel 1980 avrebbero lasciato un bel ricordo.
Purtroppo gli ultimi 35 anni di storia del gruppo sono costellati da un continuo autocelebrarsi sempre più grottesco (che culo che abbiamo avuto, che bravi che siamo, come siamo sempre vincenti, dio è dalla nostra parte) e da una deriva sempre più nazionalpopolare.
In ogni caso non credo che dalle loro belle ville di provincia gli importi un granché di queste osservazioni.
tra l'altro nel 80 incisero proprio STOP che pensavo fosse un addio ed invece.....non fu cosi e anche se mi sarebbe in parte dispiaciuto allora se si fossero sciolti oggi,constatando quello che hanno poi prodotto,non sarebbe stato un delitto a parte UOMINI SOLI che rimane tra i loro punti più alti ma il resto,ad eccezione di DOVE COMINCIA IL SOLE,è trascurabile.non me ne vogliate ma la produzione fino all'80 era tutt'altra cosa.
per questo speravo in un colpo di coda che ahimè non ci sarà!
Allora: che Celentano fosse un democristiano di m***a e evolutosi anche in peggio, su questo siamo d'accordo. Che sia un intemperante: lo sanno in molti. Ma è anche vero che ha saputo traghettare il rock'n'roll in Italia con convinzione, abilità e furbizia. E a me basta questo per conferirgli l'importanza che merita. Se non ci fossero stati lui, Bruno Dossena, Gaber, Jannacci e un'altro manipolo di pazzi (Guidone, Brunetta, Clem Sacco, eccetera)saremmo vissuti ancora nelle catacombe per molti anni ancora.
Pietro55, facciamo così: non un "genio", ma "geniale" sicuramente.
Sui Pooh, sono d'accordo con tutto quello che dite, avendo smesso di ascoltarli da "Viva". Però, insomma... business is business.
Anche i Queen se si fossero fermati a "Jazz"... che ne dite?
PS: scusatemi sempre se posto poco ma, come direbbe Adriano, "la situazione non è buona".
Abbraccio,
John
D'accordissimo, JJ,
ora sto anche meglio.
Un salutone
Pietro55
E' vero ciò che dice JJ, ma io non attacco Celentano perchè (presunto) democristiano o comunque (sicuro) cattolico. Ci mancherebbè.
Da ateo inconciliabile non mi sogno di attaccare i credenti, che credano pure se ciò gli dà conforto. Ne ho rispetto, lo stesso però che pretendo da loro nei miei confronti.
E poi non che gli ultrà di altre fazioni politiche fossero granchè migliori di lui, all'erpoca, non sono una vispa teresa.
Però è la sua ignorante furbizia a darmi l'orticaria.
Vi ricordate quando chiese a David Bowie cosa ne pensa della guerra e Bowie sui giornali dichiarò: "Celentano è un idiota".
Ecco. Suppur furbastro come tanti italici eroi popolari.
Poi avrà anche portato il r'n'r il Italia, ma questo non lo assolve dall'essere....come dicevi David?
P.S. JJ, spero non ti stia accadendo nulla di grave, in ogno caso in bocca al lupo.
I Queen se si fossero fermati a "Jazz"....già.
E fossero passati direttamente a "Innuendo" evitando la fuffa in mezzo.
Bella cosa.
Però "Every little things called love"...
be circa i QUEEN io li adoro fino a THE GAME del 80 che chiude pure il decennio!poi tra FLASH GORDON e HOT SPACE il loro punto + basso per carità!il resto è bello solo a sprazzi salvo KIND OF MAGIC piu pop ma che POP (who wants to live forever) e ovviamente il finale con INNUENDO gran bel disco!
pero anche per loro i 70 restano la parte migliore e considerando che son passati dal rock-classico-lirico-operistico al punk in soli due anni(si ascolti a tal proposito il brano SHHER HEART ATTACK)tratta dal disco del 77 per capire la loro poliedricità.
grande immenso FREDDIE MERCURY pure lui del segno della vergine come te JOHN .....lo sapevi?!
ah voglio ricordare pure il brano del 74 STONE COLD CRAZY considerato il primo brano TRASH-METAL della storia
Riguardo a Celentano: neanch'io lo attacco per le sue convinzioni personali. Quello che non mi piace è la sua furbizia provinciale, conformista e volutamente idiota. Perché Adriano non è un idiota, ma proprio per nulla. Lo fa per compiacere l'ottusità media italiana. Un po' come il senatore Razzi, che fa di tutto per farsi vedere ignorante e provinciale.
Edmondo Berselli, nel suo libro "Adulti con riserva" ha ben descritto la svolta reazionaria che Celentano ha messo in atto a partire dal 1967, venendo incontro all'opinione media italiana che sperava nell'arrivo di colonnelli similgreci con forbici e spazzole per ridurre capigliature maschili ed allungare gonne femminili. E' sempre stato molto furbo lui. Un finto ribelle, molto conformista e molto qualunquista, che ha sempre buttato fumo negli occhi con le sue prediche televisive tanto roboanti quanto insignificanti.
JJ, ma la situazione com'è?
Speriamo in ripresa.
A presto.
Pietro55
E per quel che mi riguarda il post di claudio65 mette i sigilli alla faccenda.
MarioCX:
Ho sempre considerato "Every little things called love" un boogie-rock di modestissima fattura. Almeno quanto lo fu "Goody Two Shoes" di Adam Ant: altro genio straordinario della musica inglese ma che, ahimé, dovette anch'egli essere "tenuto in vita" dalle canzonette. Tra l'altro, Adam era anche schizofrenico, e questo sicuramente non lo aiutò a rimanere al top della forma. "Dirk wears white sox" comunque, fu una delle produzioni più geniali di allora.
Ugo:
Freddy era un mito nato, eccentrico, capriccioso. Come, che so io, Patty Pravo o Ivan Cattaneo. Uno che non avrebbe potuto fare altro della sua vita che non asservire l'arte. Però, a differenza di altri, lui era anche incosciente e presuntuoso ben oltre suoi i limiti. Troppo sprezzante dei pericoli del suo tempo. Volle eccedere, amare, dissanguarsi, anche quando era il momento più rischioso per farlo: gli anni 80. Non a caso, l'epitaffio che Brian li dedicò fu "Too much love will kill you". Per questo, mi sono fidato ciecamente di lui ma, ripeto, fino circa a "Jazz". Dopo, ho capito che c'era qualcosa che non andava.
Celentano?
Oggi possono dire qualunque cosa di lui. Io preferisco ricordarlo come il Teddy Boy della Via Cristoforo Gluck. Se un giorno verrete a trovarmi a Milano, vi ci porto, e vi racconto un po' com'erano quei posti nel 1959. Dov'era il Santa Tecla, e ci facciamo anche un giro al Palaghiaccio e dove stava il Messico (quello di Jannacci con le "Nuvole"). E se fate i bravi, vi preparo anche una cotoletta come dico io, e il riso allo zafferano col "brodo sbagliato".
Ciao JJ...si certo non che "Every little...." sia una "A day in the life" però, come si dice, ce ne fossero oggi di motivetti così carini.
Bah. Personalmente tra "Every little thing called love" e "50 Special" dei Luna Pop preferivo la seconda. E a 'sto punto, mettiamoci "I love to boogie" dei T. Rex che le affossa tutt'e due.
Domanda: ma perchè quando fate riferimento a una canzone-capolavoro del pop, citate sempre a "A day in the life"?
Non è che non sia d'accordo, anzi. Però ce ne saranno pure delle altre, o no? Che so, "Good Vibrations" dei Beach Boys, ma anche "Stairway to heaven" non erano mica pagliuzza.
D'accordo per "Good Vibration" (e che dire della bombetta "I Get Aroud" o della meravigliosa "Surf's Up"), e poi sono un fan storico dei BB che adoro almeno fino ad "Holland".
Epperò "Starway to Heaven" per me è una lagna.
Come vedi, ognuno nell'animo ha le sue corde che entrano in risonanza con espressioni diverse.
Nella pochezza italiota Contrasto lo trovo grandioso sia per i pezzi che per la copertina fronte-retro.Altro non lo considero ma mi godomsempre l'ascolto di questo piccolo capolavoro e di Memorie
embe caro anonimo a questo punto mettici pure il primo e non se ne parla più certo tu dirai che era zeppo di cover altrui e che fa ma pur sempre belle e ben fatte!
I Queen, i quali superstiti ho avuto il piacere di vedere a Bologna a novembre scorso (ebbene si, ho realizzato un sogno) sono stati fra le poche band a esplorare ogni sentiero musicale: sono stati sperimentatori ed esploratori.
Su Freddie, beh, le cose potrebbero non essere come dici tu, John. A questo proposito ti invito a leggere questo libro (oltretutto in inglese, perciò da madrelingua non avrai problemi) molto interessante, a tal punto che sarebbe quasi il caso di farne una traduzione. https://www.wattpad.com/story/119807700-the-history-of-freddie-mercury-by-mv-ahundova
Ho notato che molti la chiamate "Every" ma è "Crazy little thing called love"!
Leggerò il libro che mi hai consigliato Ravatto, perchè Freddie merita sempre attenzione e massimo rispetto. Grazie.
I capricci di cui riferivo li ho comunque estratti da documentari e testimonianze. Insomma, era gay e anche molto sfrontato. Non aveva paura di nulla e (si sa, purtroppo), non prese mai abbastanza precauzioni quando avrebbe dovuto. Anzi, non volle proprio saperne.
Il mio Freddie però... il Nostro Freddie, non ce lo leverà mai nessuno.
PS: Solo un appunto: chi di voi ha Bohemian Rhapsody in vinile blu? Ho aputo che sta sui seimila euro. N'est ce pas?
John, quel libro ti farà leggere la sua storia e quella dei Queen da tutt'altra prospettiva ed è incredibile perché alla fine i conti tornano. Le cose potrebbero non essere come ci sono state raccontate. Fammi sapere poi che ne pensi perché immagino ti stravolgerà.
Dato un occhiata e informato, e devo dire che quanto scritto dalla sedicente Sig.ra MV Ahundova non è compatibile con alcuna informazione io abbia raccolto in trent'anni che seguo Freddie e i Queen. Mi fermo qui.
Che non sia compatibile è sicuro. E l'ho trovato estremamente più interessante delle varie biografie scandalistiche scritte da Peter Freestone o Jim Hutton, diffamatorie e che fanno di tutto per screditare la figura di Freddie Mercury.
Notizia di pochi giorni fa e riguardante Red Canzian. Red è, infatti, stato operato di un tumore ai polmoni (lo ha rivelato solo ora). Si è ripreso ed ha anche ripreso i suoi concerti. Naturalmente, come ha detto lui, è una spada di Damocle non da poco, perché l'evoluzione non è ancora certa. Forza Red, comunque!! Un vero grande del nostro rock.
Perché tutto è fermo? E' forse successo qualcosa che non so?
Già...JJ se ci sei batti un colpo, siamo preoccupati!
Per me questo resta un vero capolavoro di un beat molto particolare del panorama italiano.Bellissima la copertina ed ottimi brani.Un mito e se lo merita.Cori ed armonie fantastici
Mai piaciuto
Michele D'Alvano
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