Il libro del Prog Italiano, Giunti editore, 2013


John N. MartinNELLE MIGLIORI LIBRERIE:

John N. Martin, Michele Neri, Sandro Neri
a cura di RICCARDO BERTONCELLI 
IL LIBRO DEL PROG ITALIANO
(Storie e dischi della musica rock italiana anni 70)
Giunti Editore, Firenze, 2013

- Il contesto storico e sociale in cui nacque il Prog italiano a partire dalle sue radici più intime e profonde.
- Le motivazioni per cui si sviluppò e acquisì determinate caratteristiche.  
- Quando e perchè produsse un certo tipo di sonorità piuttosto che altre, differenziandosi e acquisendo una propria consapevolezza. 
- Come si relazionò al suo tempo storico, ai movimenti e agli avvenimenti sociopolitici che lo contraddistinsero.
- In che modo e perchè finì parallelamente all'inizio di un nuovo ciclo di lotte antagoniste.

240 pagine (carta ecosostenibile) in formato 22x28, ricche di immagini, poster, volantini, documenti, che vi terranno inchiodati a una delle letture più avvincenti che avrei potuto regalarvi
O almeno, queste sono state le mie intenzioni

BUONA LETTURA A TUTTI!


Il settimanale PANORAMA ha annoverato IL LIBRO DEL PROG ITALIANO 
tra i 20 migliori libri musicali del 2013

John JJ martin
Gli altri libri di JJ John

132 commenti :

Paolo ha detto...

Grande!!!
La sorpresa è ancora più bella di quello che immaginavo, volo da Giunti per farmelo mettere da parte.
Poi le edizioni Giunti sono sempre ben costruite con una grafica piacevole, saranno 200 pagine polpose da godersi per bene.
Bello!

Anonimo ha detto...

ciao john della GIUNTI possiedo almeno una 15 di libri quelli diciamo tascabili fra cui pure quello sul prog italiano scritto da GABOLI e OTTONE.dato che i tempi son tristi potresti dirmi(magari sulla mia pet se qui non puoi)quanto si vende? poi riporta tutte le discografie pure quelle a 45 giri? grazie ugo!

Marco Verpelli ha detto...

Non per sostituirmi a JJJ.
Ti posso ricordare che giunti editore possiede un completo sito internet dove puoi tu stesso verificare il prezzo, mi sia concesso dire: in piena fascia accessibile.
Questo pomeriggio non era disponibile all'ordine.
Evidentemente JJJ per non tenerci troppo sulle spine ha rivelato tutto con qualche giorno di anticipo.

aliante ha detto...

John,
non vedo l'ora di sfogliare questo capolavoro creato da 4 mostri del giornalismo Prog!

Che bella la copertina.

Una curiosità John: nella scelta delle immagini c'è il tuo zampino?

Un abbraccio.

ugo ha detto...

se vuoi,ALIANTE, posso dirti pure il prezzo di vendita che è di e.22.00 direi accessibile lo riporta il sito della GIUNTI in vendita dal 30/10 mercoledi!ciao da ugo's prog studios

J.J. JOHN ha detto...

Si esatto 22 euro di copertina. Poi in rete lo paghi anche meno ma c'è la spedizione, per cui l'è istess.
230 pagine circa formato 20 x 30 o giù di lì.
Aliante:io ho solo scritto,litigato con Bertoncelli (si fa per dire) e revisionato la mia parte con l'editor. Immagini, impaginazione e copertina sono tutte made in Giunti.

ugo ha detto...

caro john al di là dell'analisi socio-politica del fenomeno prog che sicuramente avrai fatto in maniera eccellente e di questo ne son certo già prima di leggerlo ma nel libro le discografie son state fatte nel dettaglio(non dico come ha fatto il BRIZI) ma avete dedicato pure una pagina ai 45 giri?sai com'è son fissato sulle discografie a 45 giri dato che diverse cose stanno solo lì entrambi i lati oppure fosse solo per le b-sides e la c*****a di non prendermi il 45 giri dei TRIP "believe in yourself" a soli 2 euro mi brucia ancora ecco perchè ho la fissa dei 45 giri!scusami per l'insistenza ugo!

aliante ha detto...

Beh, allora complimenti alla Giunti,
mi piace molto la copertina.

J.J. JOHN ha detto...

E' un libro diverso da quello che ha fatto Franco: per target, per accessibilità e per impostazione.

Giunti e Bertoncelli hanno preferito dare spazio ad analisi (JJ) e racconti inediti (Sandro) piuttosto che a ripetere cose che sono già state dette mille volte.
Ed è quello a mio avviso il punto di forza del libro.

Michele, coerentemente con questa linea, ha dunque impresso alle schede un taglio più percettivo che tecnico.

Per i 45 giri consiglio l'ottimo sito del mio amico Augusto Croce che ne fornisce una panoramica estremamente accurata.

Unknown ha detto...

Complimenti... lo compro sicuramente!!!

U G O ha detto...

purtroppo ci ha lasciato un altro GRANDE il mitico LOU REED vorrei ricordarlo assieme a tutti gli affezionati del buon rock oltre che di quello prog! ....in A PERFECT DAY I HOPE YOU WILL BE REMEMBERED FROM ALL OF US! TODAY IS SUNDAY MORNING!

taz ha detto...

Sorpresissima grande JJ....effettivamente ci mancava dopo tutti questi anni di prog virtuale qualcosa di cartaceo....un fulmine...un corto circuito ...una censura...e tutto il lavoro di anni perso........ecco un libro!!!!....e che libro!!!!!!....GRANDE JJ e un bravo anche al Big Bertoncelli...ciao

rael ha detto...

Avendo sia quello sul prog mondiale sia quello italiano della Giunti..piglierò anche questo..indispensabile!!!!!!

taz ha detto...

Comprato!!!!!!....complimenti per il formato "vero libro da libreria"!!.....ottimo anche l'impaginamento e la qualità della carta...lo stile e quello delle pubblicazioni della Giunti, solo che ora si è migliorato il tutto...per 22 euriii è regalato un libro così!!!!!! (ma nn ditelo all'editore...)....lo sfogliato(comprato stamattina era ancora nello scatolone...) e devo dire che è notevolissimo...belle le schede dei gruppi.... le foto ....alcune nn le avevo mai viste....insomma se ci allegavate un CD con il meglio secondo JJ....bè il prezzo nn sarebbe stato lo stesso....grandi!!!!!!..................."il resto è silenzio......" ciao

Carlo ha detto...

Comprato ieri l'ho iniziato a leggere ,finalmente le tue riflessioni sparse sul sito sono diventate un discorso organico e analitico che permette di far capire in maniera chiara anche a chi non è vissuto in quel periodo la situazione socio politica che ha permesso la nascita e lo sviluppo di un movimento che credo abbia un posto importante nella nostra storia moderna. Una domanda ,se io volessi comprare una copia digitale del libro potrei farlo,se si puoi dirmi dove?

Anonimo ha detto...

Comprato JJ ... bel libro e straordinaria la tua parte. Davvero perfetta nel dare un senso storico al prog che ora non avrà più misteri!!!
Anch'io vogli osapere della copia digitale. Edi Lou

DogmaX ha detto...

Lo aggiungo alla lista dei desideri. Magari mi faccio un bel regalo di Natale :D

UGO ha detto...

io stamattina anzichè andare al cimitero(ci andrò dopo il 3 odio uniformarmi alle convenzioni e alle date!!)son stato alla MONDADORI qui da me a BATTIPAGLIA e il libro non c'era ancora ma l'ho prenotato e,quasi sicuro,mi arriverà per sababto prossimo giorno 9/11 per cui non vedo l'ora di averlo per poterlo leggere!poi john sappi che noi ARIETI siamo ugualmente prodighi di elogi ma pure di critiche graffianti se ne sarà il caso ma,conoscendoti,credo proprio che ne resterò soddisfatto!!!a presto avrai il mio commento stanne pur certo ..by UGO'S PROG STUDIOS!

ugo ha detto...

sai perchè ti parlavo dei 45 giri la mia non è una fissa ma una precisa esigenza conoscitiva visto che gruppi come OFFICINA MECCANICA oppure APOLOGIA LUPI hanno inciso solo singoli e che 45 giri splendidi e rari per cui spero che nel tuo libro tu abbia menzionato pure questi gruppi diciamo "minori" che sebbene non abbiano raggiunto il lp hanno comunque lasciato una traccia nel panorama PROG dei 70's!UGO THE SAME

Anonimo ha detto...

John è fantastico! Una storia del prog così come l'hai raccontata tu non l'avevo mai letta! Si capiscono molte cose in più e ora...
... ora riascoltando certi dischi mi si è aperto tutto un mondo nuovo. Sono addirittura più belli di prima! Grazie!
Lea

J.J. JOHN ha detto...

Edi Lou e Carlo:
purtroppo non so nulla riguardo alla copia digitale.
Vi terrò comunque informati se e appena so qualcosa.

Dogma X.
Regalo di Natale? Ma che te frega! Spendi subito 22 euri e per Natale fatti regalare una Maserati! E che cribbio!

Ugo:
x le critiche non preoccuparti, sono pronto a tutto. x i 45 giri non ho letto la parte di Michele, ma mi sembra bella tosta. Spero ci sia tutto ciò che cerchi.

Lea: Grazie! Era quello che volevo sentirmi dire.

E ancora... GRAZIE a tutti!

aliante ha detto...

Aquistato ieri alla Giunti di
Tortona.

Che dire, complimenti a tutti.

Il Prog Italiano meritava un libro così bello e dettagliato da tempo.

La tua parte John è bellissima.

Dovrebbero leggerla tutti, sia i neofiti che vogliono avvicinarsi al Prog Italiano, sia quelli che mastichano il genere da anni, perchè è un bellissimo arrichimento culturale.

Grazie per la tua generosità.


aliante ha detto...

Ops...errata corrige: Acquistato...non Aquistato!

Scusa John!

U G O ha detto...

CIAO ALIANTE SONO UGO IO L'HO PRENOTATO QUI DA ME A BATTIPAGLIA E DOVREBBE ARRIVARMI X FINE SETTIMANA PROSSIMA NON VEDO L'ORA DI LEGGERMELO.CIRCA LE DISCOGRAFIE SON BEN DETTAGLIATE?UGO

aliante ha detto...

Ciao Ugo.

Ti anticipo subito che nelle schede non c'è traccia dei nostri amati Pooh...però "il nostro caro" John li cita nella sua parte con tanto di foto a colori di Parsifal!

Comunque Ugo il libro è curatissimo, come tutti quelli della Giunti curati da Riccardo Bertoncelli (io ne ho alcuni, come quello stupendo dedicato al Sgt.Pepper dei Beatles).

Adesso ne è uscito uno sui Genesis "L'era Prog" che consiglio a tutti.

P.S. Una tiratina di orecchie a Michele Neri: manca "Anima latina" di Lucio Battisti!

Anonimo ha detto...

E che a me Battisti proprio non piace!!!!!

Ciao
Michele Neri

J.J. JOHN ha detto...

Confermo: a Michele Battisti fa veramente schifo.

Se ne tiene il più lontano possibile e, soprattutto, non vuole saperne nulla come conferma questo articolo apparso tempo fa in occasione di un sua pubblicazione del 2010:

http://www.xtm.it/DettaglioLibriDvd.aspx?ID=10327#sthash.vsUHkqSq.dpbs

ugo ha detto...

...spero non gli facciano schifo pure i POOH magari,come da sempre hai affermato tu john,avranno pure cavalcato l'onda(sebbene poi erano contemporanei!)del prog ma perlomeno PARSIFAL+UN PO DEL...spero li apprezzi..ugo!

J.J. JOHN ha detto...

Questo devi chiederlo a Michele.

aliante ha detto...

Scusa John, dimmi che è uno scherzo.

Il sig. Neri non è lo stesso che ha scritto il libro sulla discografia mondiale di Lucio Battisti?


Anonimo ha detto...

Sì scherzavo. Considero Anima latina uno dei cinque album italiani più belli di sempre (quelli cosiddetti da isola deserta, dove poi quasi certamente non ci sarebbe la corrente elettrica per ascoltarli).
Non ho messo Battisti, così come molti altri (mi viene in mente Il Mucchio, Tito Schipa, Gianni D'Errico e i Flashmen, di cui comunque avevo fatto bio e schede) perché mi è sempre sembrato che la filosofia della Giunti fosse più rigorosa di quanto, ad esempio, sono stati Franco Brizi e Innocenzo Reni nel librone di Arcana. Insomma sono stato un po' integralista (anche se ho concesso qualcosa all'emozione per il Grosso Autunno visto anche il grande rapporto che mi lega a Luciano Ceri).
Per quanto riguarda i Pooh, credo che quanto scritto sopra chiarisca bene i motivi dell'esclusione. A me i Pooh non mi fanno impazzire ma i dischi li ho tutti (e ho avuto anche la fortuna di curare un bellissimo libro sulla loro discografia mondiale). Li ho anche incrociati per lavoro diverse volte e raramente ho incontrato professionisti di quel livello, con quell'educazione antica. Veramente persone per bene oltre che musicisti di un certo livello. E poi avevano un grande rapporto con Battisti, tanto da prestargli alcune volte il Moog (che non è che Facchinetti dava in giro volentieri, ma per Battisti questo ed altro: parole sue). e anche la chitarra elettrica per una trasmissione televisiva una volta. Se avete presente quella copertina di Battisti dal vivo con una Les Paul dorata con la tracolla di volpe, quella è di Dodi Battaglia e dovrebbe risalire a una puntata di SPeciale Tre Milioni (del 1971) in cui però Battisti poi chiese di non comparire nella trasmissione (o qualcosa del genere). Il regista era Pompeo De Angelis, quello che disegnò anche la copertina del 33 giri Questo Piccolo Grande Amore di Baglioni.
Nella stessa trasmissione c'è una cosa che riguarda gli Osanna, Baglioni e Guccini che ho sempre trovato esilarante, se a qualcuno interessa la racconto.
Per finire, e scusate la lunghezza, sui 45 giri: avevo preparato una sezione con le discografie di tutti gli artisti che hanno pubblicato singoli ma non album. Una sezione chiamata Quando il prog andava a 45 giri. Poi alla fine è rimasta fuori (e credo che Riccardo avesse ragione nel suo scetticismo). Io sto preparando un libro di discografie per l'anno prossimo e non avrei problemi a pubblicare, man mano, le discografie dei singoli degli artisti Prog qui (con le note e le curiosità), Però mi piacerebbe avere, oltre al permesso di John ovviamente, anche una specie di beneplacito di Augusto Croce, in onore del suo magnifico e immenso lavoro di catalogazione. Magari ne riparliamo.

Ciao
Michele Neri

Anonimo ha detto...

A me i Pooh non fanno impazzire (perdonate l'errore da penna rossa)

aliante ha detto...

Grazie sig.Neri per questa bella testimonianza.

Che piacere venire a conoscenza di questi aneddoti sulla musica italiana.

Lei è una persona generosa come John.

Ne approfitto per fare i complimenti a lei, a Sandro Neri e a Riccardo Bertoncelli.

E complimenti alla Giunti per i suoi libri curatissimi.

Anonimo ha detto...

del tu, per favore, del tu.

Michele

aliante ha detto...

Va bene, del tu.
Grazie.

J.J. JOHN ha detto...

Mi sembra a questo punto inutile confermare che scherzassi.
Possiedo il libro di Michele su Battsti e mai e poi mai mi sono trovato al cospetto di un'opera così imponente, completa, dettagliata e ben curata. Sia tecnicamente che graficamente.
Unico difetto: è un po' complicato da leggere sull'autobus, specie se non si trova posto a sedere.

Michele,
sai che da me avrai tutta la collaborazione possibile e sicuramente anche da Augusto.
Noi ci sentiamo presto per il mio nuovo lavoro sui "conigli" :-)

Anonimo ha detto...

"Conigli"??????

Marco Ianni ha detto...

Seguo questo blog da tantissimo tempo ma non sono mai intervenuto. Lo faccio adesso per complimentarmi della lodevole iniziativa, ho comprato il libro immediatamente, non poteva mancare nella mia biblioteca.
Sono un grandissimo appassionato di Progressive da anni, ho fondato persino una tribute band dei Camel che mi ha permesso di divulgare nei locali la musica che amo con un riscontro positivo, anche inaspettato devo dire.
Ancora complimenti, resto sintonizzato su questo splendido blog che mi ha fatto scoprire tantissima buona musica.

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Marco. E' molto gratificante sapere che il proprio lavoro soddisfa. Auguri anche a te per la tua Band.

u g o ha detto...

ebbene si adesso lo tengo pure io!!!allora sarò succinto ottima la grafica l'impaginazione la carta utilizzata(che emana un buonissimo odore)insomma al PACKAGING gli do un bel 10 con lode! ottima pure l'idea di dividere il libro in tre tronconi e fin qui tutto ok? le note stonate? be,come già disse MICHELE NERI,era doveroso,a mio avviso,inserire alla fine un paio di pagine con tutta la lista dei 45 giri(lato a/lato b)per riuscire a capire quali e quanti pezzi i ns.beniamini avessero inciso e,soprattutto,il grado di rarità di ciascun singolo! altro appunto perchè non è stata dedicata una scheda sui POOH fosse anche solo per PARSIFAL mentre ci si è limitati alla sola copertina sempre nell'ottica ce i POOH non erano PROG ma che avessero solo cavalcato l'onda!!!infine(forse solo una dimenticanza!)come mai avete inserito,tra i gruppi minori, I COCAI e poi vi siete scordati della PENTOLA DI PAPIN il cui disco,a mio avviso,è di gran lunga superiore a quello dei COCAI? attendo risposte effervescenti......il solito(anzi mitico come mi definisce john...UGO).

ugo ha detto...

tra l'altro quello dei COCAI e quello della PENTOLA DI PAPIN erano entrambi del 77 per cui non mi si dica..."fuori tempo massimo!" ah manca pure quella su JURI CAMISASCA!

Anonimo ha detto...

Ciao.
Sui Pooh: continuo a rimanere sulle mie posizioni, Non ho messo nessun complesso o solista che proveniva da altro genere e ad altro genere è tornato. Vale per i Pooh così come per l'Equipe 84, i Dik Dik, per Battisti, per Cocciante (e Mu è uno dei miei dischi preferiti del periodo). Lo stesso discorso vale anche per Camisasca. Se eccezione c'è stata è stata per Rocchi, per Battiato e per qualcun altro che sono molto, ma molto radicati, nel costume Prog.
Se si guarda attentamente lo spirito del libro, cui ho aderito con piena approvazione, è di offrire una panoramica d'insieme, ampia ma non maniacale, del fenomeno prog italiano.
sui Cocai: accolgo il rilievo senza avere grandi argomentazioni da offrire. La Pentola di Papin non l'ho mai trovato molto interessante. Dovendo operare delle scelte, ho optato per i Cocai perché mi piaceva la storia del complesso e mi ha sempre affascinato il titolo. E' poca roba ma giuro che è tutto qui. Riconosco però che forse stagliuzzando qui e la, avrei potuto inserire anche la Pentola di Papin. Ma sicuramente manca anche qualcun altro.
Sui 45 giri: Io invece penso che abbiano fatto bene a non chiedermi quella sezione. Stonava con il contesto e poi avrei inserito una serie di dati senza note biografiche dei titolari dei dischi. Io sono un grande appassionato di discografie e quindi sto dalla parte di elenchi sterminati di dischi, etichette, cataloghi, date di uscita e note. Però quando si fa un libro non sempre la quantità è sinonimo di qualità. Questo libro è completo così, secondo me. Almeno come struttura; se poi ho dimenticato qualcuno (o più di uno) o qualcosa (o più di qualcosa), beh, quello è un altro discorso.

Ripeto: se volete la preparo e John la mette qui oppure si prepara un download. L'unica cosa: non me la chiedete illustrata perché per impaginare una cosa del genere mi impegnerebbe per mesi e non ce la farei proprio. Già scrivere tutti i dischi con i riferimenti discografici e, dove serve, qualche nota e curiosità sarebbe faticoso, ma lo faccio volentieri.

Ciao
Michele Neri

taz ha detto...

Sono stato preso per mano e fatto entrare dalla porta principale del prog/pop Italico...trovo veramente coinvolgente quello che è stato scritto sul Pop(mi piace di più che prog...)...tre punti di vista che si uniscono per percorrere la stessa strada ma che sono arrivati da strade diverse...notevole il tutto...sono contento che a JJ sia stata data l'apertura di questo bell libro sul POP....escursus su un periodo incredibbbbile e di difficile interpretazione dopo tutti questi anni...ma vedo che la coerenza è una materia che esiste ancora in questa Italia fatta a pezzi e a toppe....Insomma bravi tutti...se per caso nn c'è qualche nome...bè lo trovo giusto...se no dobbiamo scriverci un libro ad personam(in italy c'è nè un abuso...)....bé quello che "serve"(a me) io lo trovo tutto e chiaro....Michele e Sandro sono obbiettivi e onesti in quello che scrivono e come lo scrivono(sopra nè abbiamo una prova ..)...ribadisco si sta parlando di un mondo che nn esiste più.....ma che ci guarda da lontano...perchè sa che stiamo parlando di lui....di un mondo che in tanti hanno trattato....ma forse nn in questo modo.....che TRE sia il numero giusto del Pop??? ciao

J.J. JOHN ha detto...

@ Ugo
Ripetendomi, aggiungo al comment di Michele che sia io che lui che Sandro, abbiamo avallato una linea editoriale(quella di Giunti)che ha inteso:
1) Fornire un'inedita visuale storica, politica e sociale del Prog. E quello è stato compito mio.
2)Far respirare gli umori dell'epoca attraverso esclusive testimonianze inedite (Sandro)
3)Restituire un esaustivo compendio discografico(Michele), ma non tanto da un punto di vista categorico, perchè quello è già un terreno abusato, quanto percettivo e soprattutto accessibile.

Io gradirei tanto si introitasse questo punto anzichè continuare a insistere su Parsifal o sulla Pentola di Papin.

Michele, cribbio, ma hai parlato di "Piero Ezio e Tino", o ti sei dimenticato anche di loro?


@ Taz:
Faccio un po' di fatica a capire quello che scrivi, ma sono contento che il libro ti sia piaciuto. Era quella la mia intenzione. OM.

ugo ha detto...

ok michele quando potrai un elenco dei 45 giri lo gradirei avere(senza le foto per carità)su questo stupendo blog per il resto scusa la mia tendenza alla critica ma credo di essere un pò maniacale nella conoscenza dei dati storici e tu,meglio di qualunque altro,lo sai fare benissimo!tra l'altro ho notato che qualche copertina dei 45 giri l'hai pure inserita con tanto di foto magari,ecco,bastava aggiungere alla scheda di ciascun artista la discografia a 45 giri giusto affiancarla a quella dei 33 e il gioco era fatto tutto qui per il resto il libro è davvero bello e trovo che il prezzo sia davvero esiguo considerando il lavoro svolto! ciao ugo

Paola ha detto...

Ho divorato il Libro del Prog Italiano :-)
Splendida e lucida l'analisi di John, secondo me, il vero pezzo forte. Bravi anche gli altri, ma molte cose le conoscevo già.
JJ, lunedì è possibile intervenire in diretta?

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Paola.
Riguardo all'intervenire in diretta lunedì 18, ho parlato con Donato Zoppo e lui mi ha detto che preferirebbe l'invio di Sms. Questo perchè Donato vorrebbe "spremermi" e teme che le telefonate possano spezzare il filo logico che ha in testa.
Tu comunque prova a chiamare - e lo dico a tutti.
Però non so quanto ci sarà la possibilità di parlarmi in diretta.
Ripeto: meglio un Sms.

taz ha detto...

Ciao JJ...il libro mi è piaciuto e assai!!!...questo alla fine il contenuto del mio post....Credo che tanti giornalisti, per motivi vari, abbiano "voluto" dimenticare quel periodo...e parlo dei giornalisti che "scrivevano" in quel periodo...come se ad un certo punto, in questi anni, ci sia stata un'amnesia...un vuoto...ed é solo da qualche anno che si ritorna a parlare di Prog...mia opinione e che sia saltata una generazione....e questa generazione nn sia stata informata di cosa accadeva negli anni 70....Ora grazie hai Giapponesi..hai collezionisti...ha persone come VOI(poche a dire il vero) si ritorna a parlare ed approfondire un argomento che ha avuto un importanza enorme nella nostra cultura musicale....Infatti, come dice Paola, il "pezzo forte" era la tua opinione....hai riportato a galla "pensieri e parole" ormai perse...ciao.

ugo ha detto...

be se proprio vogliamo dirlo anzichè PIERO EZIO E TINO oppure I LAPERA avrei gradito una scheda sul grande EDOARDO BENNATO e credo che non abbia sfigurato accanto all'altro grande che è stato EUGENIO FINARDI non vi pare?

ugo ha detto...

complimenti per la tua intervista john mi è piaciuta molto ciao ugo!

J.J. JOHN ha detto...

Grazie!
UGO, rimandami in privato la tua mail. La aspetto.

Giampaolo ha detto...

Un libro con la Giunti Editore?
Non credo che avrò problemi nel trovare questo libro...
Cagliari penso di trovarlo.....
quindi a risentirci dopo la lettura!
Ciao!

ugo ha detto...

e fu così che il ns.beneamato dr.JOHN MARTYN dopo essersi arricchito per le sue stratosferiche vendite del suo libro sul prog italiano potè affermare: LET ME PUT MY PROG INTO YOU DEAR BROTHER & SISTERS parafrasando una celebre canzone degli AC/DC! grazie john il tuo libro ci delizia e ci arricchisce la mente e lo spirito..ugo!

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Ugo.
Però meglio "Martin" con la "i" che Martyn con la "y". Non sono superstizioso, ma sai com'è... giusto per non fare confusione :-)

ugo ha detto...

finito di leggere anche la seconda parte davvero bella dove SANDRO NERI ci fa rivivere lo spirito dell'epoca raccontando aneddoti e situazioni tipiche di quel tempo conflittuale ma pieno di energie e creatività!finalmente un libro che oltre a parlare di prog attraverso le schede di MICHELE NERI ci fa rivivere e capire quel periodo così intenso ed unico della ns.società.ancora grazie john...ugo!

Anonimo ha detto...

John MartYn - con la Ypsilon - è morto vero?

J.J. JOHN ha detto...

Si, appunto.
Scherzavo riguardo all'involontario accostamento con me da parte di un nostro fedele lettore, ma in effetti John MartYn (con la Ypsilon)non c'è più.

E a questo punto volevo cogliere l'occasione per sottolineare quale immenso artista sia stato.

Tutti dovremmo avere in casa un suo disco a partire da "Solid Air" o "One World": vette spirituali e musicali straordinarie. Proprie di un artista che non ha mai voluto obbedire a niente se non alla sua consapevolezza e alla sua creatività.

Poi, che abbia deciso di autodistruggersi questo non tange la sua arte nemmeno per un attimo.

Anzi, quando i giorni si fanno scuri dovremmo persino benedirli, come disse lui. Perchè chissà quali meravigliose sorprese si nascondono, anche dietro un avvio incerto.

God bless you my brother.

Marco Verpelli ha detto...

Pure il nostro ospite meriterebbe lo OBE come il suo quasi omonimo.

La regina avrà una mail alla quale inviare suggerimenti per la nomina?

J.J. JOHN ha detto...

La mail proprio non la so, ma da suddito di Sua Maestà quale sono posso consigliare il seguente indirizzo:

Her Majesty The Queen
Buckingham Palace
London SW1A 1AA

Se proprio volete esprimervi in maniera formale, iniziate la lettera con "Madam" e chiudetela con questa formula di rigore:
"I have the honour to be, Madam, Your Majesty's humble and obedient servant".

Sono certo che la mia Regina vi ascolterà, specie se si tratta del mio(quasi)omonimo.

Riuscissimo a raccattare almeno 500 firme per farlo baronetto ("Sir"), io inizierei la petizione anche da domani.

Marco Verpelli ha detto...

Due cose:
1) Il de cuius è gia ordinato salvo errori. Il temine ospite è latinamente biadesio e si riferise quindi sia a noi che frequentiamo il blog sia a chi lo mantiene, la proposta era riferita alla tua persona.

2) Se la libreria Utopia ha solo cambiato indirizzo e non orientamento ti consiglio proprio di terminare il tuo intervento con la <>. Scatenerà di sicuro una italica pernacchia :) :) :)

Marco Verpelli ha detto...

Maledetti tag html!
intendevo scrivere "formula di rigore".

J.J. JOHN ha detto...

So che è sacrilego, ma da oggi chiamami pure "Sir".
Eviterò la formula di rigore in un covo di anarchici. Promesso.

ugo ha detto...

be john "sir" fa quasi ridere non sarebbe meglio JOHN DR.PROG? mi sembra anche più consono alle tue facoltà conoscitive ciao ugo

J.J. JOHN ha detto...

Facciamo JJ e la finiamo li?

ugo ha detto...

bello bello e ancora bello questo libro concilia la mente e pure il sonno nel senso che se poi ti addormenti al risveglio è dolce riaprirlo per goderselo!unica nota stonata manca la pentola di papin e allora,caro john,mi dovrai omaggiare di una pentola a pressione aaaahhhhhhhh ma dai scherzo so che sai essere ironico oltre che tremendamente critico ed analitico!meno male che esisti sei il ns.padre-guida nella conoscenza di questo stupendo(ed irripetibile)periodo della ns.musica!p.s gli OPERA non li ho mai ascoltati ma ho letto che le sides b dei loro 45 giri erano prog a te risulta? ciao john

J.J. JOHN ha detto...

Grazie mille.
Ma sai quanta gente paga un sacco di soldi e si avvelena pur di combattere l'insonnia? Guarda Michael Jackson col Propofol.
Io almeno ho trovato un rimedio soft, naturale e anche culturale. Ecco perchè ti risvegli bene e pimpante!

Gli Opera risvegliano in me strane inquietudini perchè temo di averli sentiti qualche volta. Se però me li sono dimenticati un motivo ci sarà...

Se poi mi avanza una pentola a pressione dopo Natale, te la faccio avere.

Mimma ha detto...

Ho visto una recensione davvero ignobile su Amazon.it. Ma John , tu non dici niente a questo ignorante? Come fa a dire che sono informazioni scopiazzate e il libro non aggiunge nulla di nuovo a quel che c'è già?
Complimenti invece, la tua analisi è straordinaria!!!
Mimma

J.J. JOHN ha detto...

Grazie Mimma. Sono andato adesso a vederla e... cosa vuoi rispondere?

Michele è uno dei maggiori esperti di discografie italiane, nonché presigioso autore Rai. Sandro è un testimone partecipato degli eventi che ha riportato. Io gestisco da sei anni uno dei più importanti siti sul Prog Italiano, genere di cui mi occupo da vent’anni. Ma... cosa mai avremmo avuto da scopiazzare?
Non certo da Jamboree o da Music Box che personalmente non so nemmeno cosa siano.
Magari da Augusto. Da lui si. Posso sicuramente avegli estorto qualche informazione quando lo sento al telefono o quando ci vediamo per prendere una birra insieme.

Se poi si reputa che la mia analisi sociopolitica non sia originale, bisognerebbe anche riportare dov’è stata pubblicata prima. Ma non si può perchè è totalmente inedita. Salvo ovviamente intravederne le linee teoriche nelle schede che da anni pubblico su Classic Rock.

Accetto giusto il beneficio del dubbio su certe catalogazioni, ma siamo sempre nel marginale.
Negare però che molti gruppi che abbiamo trattato fossero sconosciuti negli anni ’70 è davvero da scaldapanche.

Cosa vuoi controbattere dunque?
C’è bisogno di “progetti più coerenti”? Se li scriva chi mi ha criticato e se li faccia pubblicare, sempre che ci riesca. Così, magari, potremo spanciarci dalle risate anche noi.

ugo ha detto...

non li pensare john la loro è solo invidia!e poi magari posso capire(come ammettesti pure tu)che oramai esistono diversi libri sulle discografie del prog-pop-italiano ma nessun libro ha esaminato il fenomeno osservandolo e calandolo nel suo periodo storico!e poi è anche molto scorrevole,non ho detto "facile" ma scorrevole e godibile sicuramente!ripeto io do un bel 10 al tuo libro la lode manca solo per il dettaglio(ma io sono un pazzo maniaco delle discografie)dei 45 giri x il resto è perfetto!quindi promosso a pieni voti...aaaahhhhhhh!

Marco Verpelli ha detto...

A me pare un denigratore di (quasi) professione. Su 8 recensioni 6 sono negative.

La cosa più preoccupante sono quelli che trovano utile la recensione.

aliante ha detto...

John, noi "brothers" frequentatori abituali di Classic Rock troviamo il tuo libro stupendo e questo credo sia la cosa più importante.

Che persone ignoranti...

Cosa vuol dire che l'argomento è già stato trattato...mah.

Anonimo ha detto...

Essendo parte in causa, intervengo con molta fatica sull'argomento. Premetto che secondo me il signore della recensione ha il diritto, se lo fa con coscienza pulita ed eleganza, di criticare tutto ciò che vuole. Io conosco bene tutte le riviste che cita e su qualcuna ho anche scritto. Pur avendone in casa molti numeri, non ne ho sfogliato neanche uno durante la preparazione delle schede e questo solo per una questione di comodità mia personale. Non avrei nessun problema a dire di aver consultato questo e quell'altro testo: si chiama documentarsi e non "scopiazzare" (a proposito di eleganza). Questo termine è l'unica cosa un po' fastidiosa in una cosa che mi lascia alquanto indifferente. Ben venga qualsiasi critica anche quelle sottili come carta velina. Però...
Però c'è una cosa che è assolutamente oggettiva in questa faccenda e fa sbilanciare tutta questa analisi verso una certa malafede: non si può dire che "è un po' scarso soprattutto per il prezzo proposto". Su Amazon, dove il recensore spiega le sue ali critiche, il libro viene venduto a poco più di 18 euro ed è un prezzo irrisorio per quel livello cartotecnico e quella foliazione. Indipendentemente dall'indice di gradimento del contenuto. Con la stessa cifra compri sì e no tre numeri di una delle riviste citate, uno solo addirittura di un'altra. Quindi tornando all'inizio del mio intervento, l'eleganza va a farsi friggere col termine "scopiazzare" e la coscienza pulita???

Ciao
Michele Neri

UGO ha detto...

ma si MICHELE hai perfettamente ragione e poi non sanno che tu hai le p@@@e avendo fatto pure quel testamento su LUCIO BATTISTI per cui lasciali parlare e criticare!piuttosto avrei piacere che tu pubblicassi,a mo di piccolo volumetto della GIUNTI un libro su tutti quei gruppi prog che hanno inciso solo 45 giri inserendoci ovviamente pure quelli dei gruppi più importanti!il vs.LIBRO DEL PROG ITALIANO oltre che ben fatto come contenuti gode pure di una bella grafica ed è pure rilegato!onestamente con 22 euro non si potrebbe proprio pretendere di più!!!ciao UGO 45GIRI AAAHHHHH!

Unknown ha detto...

Beh. Il libro si propone come acquisto obbligato. Con te ci si conosce per gli scambi via mail e qua sul sito, con Michele abbiamo condiviso piacevolmente Un'avventura (vocabolo usato non a caso) e Sandro è un signor ricercatore (basti ricordare il suo titanico e minuzioso lavoro sui Pooh...). Buona lettura, quindi. A me.

enrico ha detto...

accidenti! finalmente il camion Bartolini, corro al cancello, il librone è arrivato; il tempo di aprire il pacco e mi accorgo del guaio: doveva essere un regalo di natale per un caro amico ma ormai comincio a sfogliarlo e mi rendo subito conto che non voglio assolutamente regalarlo, mi toccherà comperarne un'altra copia....

ravatto ha detto...

Lo troverò sotto l'albero, non vedo l'ora di tuffarmici..ciao gui
LET YOUR ELEVATOR GO AND TAKE THE POWER

Anonimo ha detto...

Mia figlia mi ha regalato questo libro .Eccellente ,contenuti e schede bellissime .Bravi tutti .
Ignazio

J.J. JOHN ha detto...

GRAZIE DAVVERO a tutti!
John

Marco Verpelli ha detto...

Se ne è accorto anche il Corrierone, almeno nell'inserto Sette.

J.J. JOHN ha detto...

Qualcuno mi fa avere uno scan dell'articolo per favore. Thx.
JJ

Marco Verpelli ha detto...

Mail inviata.

simone ha detto...

Comprato ieri. Devo dire che ero emozionato e ho passato buona parte della serata sul divano a leggerlo. Naturalmente la parte scritta da John è superba.
Un caro saluto
Simone

giuseppe paolo caraglia ha detto...

L'ho appena acquistato proprio stasera da una libreria dell'Ipercoop di Brindisi. Esteticamente è davvero ben fatto, sono sicuro che anche i contenuti siano molto soddisfacenti e interessanti. Io non ho vissuto purtroppo in prima persona quel periodo storico-musicale, ma sono sicuro che la lettura mi sarà di grande aiuto per immedesimarmici. Approfitto di questo breve commento per augurare un felice 2014 al mitico John e a tutti gli utenti di questo blog stupefacente. Ciao!

Unknown ha detto...

Visto oggi in una libreria Mondadori della città. Domani sarà mio (ghigno satanico)!!!

A presto,
A.

Unknown ha detto...

Mi è stato regalato a Natale e di corsa sono andato a comprarmi anche "The Prog Side...". Che dire, davvero complimenti ! Sia per la perizia delle informazioni, sia per il contesto storico in cui vengono correttamente inserite. Un'opera come questa va a colmare un vuoto decennale e rende giustizia a ciò che, tra il '70 e il '74, costituì a mio parere una reale forma di elevazione culturale. Mi dispiace un po' di non aver visto inserito il nome di un gruppo storico veneziano: "IL MUCCHiO". La band, presente comunque nell'elenco generale degli artisti, non ebbe una storia molto fortunata, anzi direi piuttosto travagliata. Tuttavia, è mia opinione che il primo e unico 33giri, uscito nel 1970 sia davvero un anello di congiunzione tra il beat e il prog nascente e da questo punto di vista assume un'importanza strategica, che forse avrebbe meritato una breve citazione nel libro. Complimenti ancora agli autori e ultimo, ma non ultimo, un ringraziamento a R. Bertoncelli.

Fabio Runello

Anonimo ha detto...

JJ non capisco perchè qualcuno abbia detto che hai "trattato il prog troppo male". Io direi invece che almeno tu l'hai trattato benissimo e anche in maniera del tutto nuova e convincente. Complimenti!

J.J. JOHN ha detto...

Ho letto quella critica e ne abbiamo già parlato: ci sono tante di quelle amenità da renderla totalmente inattendibile.
Con questo non dico di non tollerare le critiche negative, anzi: se possono far crescere ben vengano. E capisco anche che un libro possa non piacere.
Ma da lì a dire fesserie come "il libro non dice nulla di nuovo" è un'offesa a me, ai miei colleghi e all'intelligenza dei lettori.
Nonchè una palese dimostrazione di poca competenza e buona fede.
Ma ora, please, guardiamo avanti.
"Ho tante cosa ancora da raccontare", come diceva il poeta.

UGO ha detto...

.....ho tante cose ancor da raccontare.....e a culo tutto il resto dall'AVVELENATA di GUCCINI giusto john? però una scheda(capisco che non c'entra col prog!!!)su quei 3/4 albums che,storicamente parlando,si inseriscono bene in quegli anni di "piombo" dell'italia dei 70's potresti farla che ne so inserendo un solo disco di GUCCINI uno di LOLLI e magari uno di quel GIANFRANCO MANFREDI spesso dimenticato a partire da me che non posseggo nulla ma so che almeno due/tre lp importanti li ha lasciati!solo tu con la tua capacità critica potresti aiutarci a capire meglio quello che fu il movimento politico italiano del '77 importante ma mai bene approfondito e tu,che sei il maestro"THE KING",saresti di estremo aiuto un abbraccio UGO!

J.J. JOHN ha detto...

Sul movimento del 77 qualcosina trovi già qui
http://classikrock.blogspot.it/2007/01/0-innanzitutto-cose-il-prog-1-le.html
capitoli 17 - 18 - 19.

fmasta56 ha detto...

Ciao J. era da tanto che non venivo sul tuo blog, ma la triste occasione della scomparsa di Francesco mi ci ha riportato all'improvviso...e da ieri sera la LORO musica gira in casa a volume..decente (sto sempre in un condominio...). Per l'occasione ho anche aderito al tuo post, seppur anticipando di qualche ora: tutta la LORO musica in diretta!
Ho appena acquistato su AMAZON il tuo libro, che sicuramente sarà all'altezza delle aspettative e non vedo l'ora...(se non ti ricordi di me, hai acquistato qualche mio LP via web...). Spero che il blog riprenda vita, ultimamente mi sembra un po', come dire, abbandonato! Saluti a tutti

Anonimo ha detto...

Salve, voglio esprimere la mia opinione. Ho comprato il libro per mio nipote: lo voglio avvicinare all'ambiente.

Vendo dischi di professione e conosco bene sia le pubblicazioni cartacee che il mercato del vinile. Ho letto il commento incriminato su Amazon, per me il signore ha ragione.

Ha ragione perché IL LIBRO E' ADATTO AGLI UTENTI MEDI E A CHI NON SA, NON AGLI ESPERTI. In oltre vent'anni di collezionismo musicale e fiere del disco (espongo a Novegro e altre fiere del Nord) ritengo di essermi fatto una discreta cultura sull'argomento e so quello che dico. Il libro vale solo per la prima metà (tua analisi storiografica e la successiva sugli eventi dal vivo).

TRALASCIO TOTALMENTE QUELLA INUTILE DEL SIG NERI SULLA DISCOGRAFIA, CHE MENZIONA LE SOLITE COSE TRITE E RITRITE PRESENTI GIA' IN ALTRI LIBRI DEL SETTORE! PER I DISCHI PRENDETE IL LIBRO DI BRIZI, NON C'E' CONFRONTO. UN CONSIGLIO SINCERO? PER I VINILI BASTA ITALIANPROG E RISPARMIATE 20 EURO!

Come venditore di dischi e operatore del settore so bene che bisogna seguire le mode per vendere un prodotto, dunque questo libro è stato pubblicato sull'onda emotiva degli ultimi anni per fare cassetta... se Michele Neri scriverà il contrario sa di mentire. Anche tu John, sai che è così, NON GIRATE LA FRITTATA! Poi non se lo compreranno certo Croce, Barotto, Semprucci, Marchignoli... ma gli utenti MEDI come Mimma che ignorano molte cose. DA ACQUIRENTE DI ALTRI LIBRI DELLA GIUNTI (E NON) SONO LIBERO DI ESPRIMERE LA MIA OPINIONE. ANCHE CRITICANDO. I 20 EURO LI HO SPESI.

QUESTO E' UN LIBRO PER CHI NON SA COME MIO NIPOTE!! PER GLI UTONTI MEDI. BEN POCO AGGIUNGE. CONSIGLIATO A CHI SA POCO E NULLA. AD MAJORA.

Giovanni Ghione

Mimma ha detto...

Preciso di essere un "utente medio", ma laureata in antropologia urbana con una tesi sui movimenti degli anni '70. E ribadisco di non aver mai e poi mai letto un'analisi così lucida e innovativa su musica e società come quella di Jj.John. Scusate: del Dott. John N. Martin con cui peraltro ho avuto il privilegio di sostenere un esame anni fa.
Ne ho visto qualche traccia si: ma sul sito che state leggendo. Per cui insisto nel dire che chi ha affermato che il Libro del Prog "non dice nulla di nuovo", o è in malafede, o ignora certe circostanze.
Sul resto non mi pronuncio perchè non sono abbastanza ferrata.
Mimma

Anonimo ha detto...

@fmasta56: Classic Rock abbandonato? Ma come? L'altroieri ha registrato 1.689 shots, pari a circa 700 pagine viste in un giorno, abbiamo fatto un'intervista fiume a Colletta, intanto sto scrivendo cose nuove... insomma...
D' accordo, che la frequenza dei post si è dilatata, ma ho solo due mani e una testa :-)
JJ

J.J. JOHN ha detto...

Sig. Ghione, se lei è da tempo un professionista settore, non avrà certamente bisogno di qualcuno che le spieghi chi sono i Laser: né il "Libro del prog Italiano", né chiunque altro inclusi i miei ottimi amici Augusto Croce o Franco Brizi (che peraltro lo possiede e si è già ampliamente complimentato con me).
Secondo: la sua è una critica lecita, ma andrebbe indirizzata a chi ha stabilito target e costi della produzione, non a me.
Immodestamente, ritengo di aver fatto un'analisi inedita e innovativa, e perlomeno quello me lo si dovrebbe riconoscere. Anche il provocatore di Amazon.
Se poi desidera, mi scriva privatamente che sarò lieto di proseguire la discussione.


Mimma: grazie e complimenti per la laurea. T'immagino oggi una seria e inapuntabile professionita... con qualche lacuna sul prog, ma pazienza.

Run335 ha detto...

Concordo con Mimma ! La lunga analisi storico sociale, a mio parere è proprio uno dei pregi del libro e visto col senno di poi, ci fa capire come in Italia la critica fosse anche troppo severa nei confronti della musica più leggera (vedi il primo Baglioni x es.). In Inghilterra, culla del prog nascente, la contrapposizione tra pop e "nuova musica" quasi non esisteva. Era più una naturale evoluzione da Beatles, Moody Blues e Procol Harum verso King Crimson, E.L.&P., Genesis ecc. Ascoltavamo D. Bowie, Black Sabbath e Jethro Tull, ma per noi era soltanto rock ! Le etichette sono state affibbiate soltanto più tardi. Io passavo dagli Osanna a quel "genio del nostro amico" e poi ancora al Rovescio Della Medaglia e mi sembravano dalla stessa parte ! C'era però, una strumentalizzazione politica che da lì a poco avrebbe portato alla fine di molti concerti in Italia, o ce lo siamo dimenticato ? I Queen ho dovuto andarmeli a vedere a Basilea ! Il libro dà moltissimi spunti di riflessione su questo aspetto e lo trovo utile non solo per chi non conosce affatto il periodo, ma anche per chi come me lo ha vissuto da adolescente tra le code sotto l'acqua ai palasport (come nel '74 a Torino coi Genesis) e le pagine di Ciao 2001.
Fabio

Anonimo ha detto...

La negativa recensione su Amazon raggiunge 10 voti positivi, qui ci sono commenti negativi.. Io l'ho visto in libreria.sfogliato e posato... Non e' originale come gia' si vociferava Nell ambiente d noi Collectors, nn da informazioni e foto come fanno riviste del settore,,sia amatoriali ke ufficiali o libri gia'editi....x me e' da evitare , e nn e' solo un mio parere ma d tanti altri amici. Fate cose originali e non i soliti copia e incolla dicose gia' dette ee forse v leggero'. Era una bella occasione,l avete mancata. Federico loggiani




ome fanno invece riviste amatoriali o ufficiali o altri libri... Io nn lho akuisato e ne va

Anonimo ha detto...

Ho fatto prima un casino dato ke scrivo con il cell si e xso un pezzo.... L analisi iniziale nn e' malvagia ma il resto e' un copiaoncollla e nn da nulla d nuovo, trovo mr e' un prodotto commerciale x sfruttare l onda della moda. Io compro tutto,, ma da anni le ovvieta' nn voglio più leggere ed investire soldi. Vedi RAROPIU e purtroppo anke sto libro e le sue skede. Ripeto e' stata una occasione mancata, e mi spiace. Federico loggiani

J.J. JOHN ha detto...

Gentile Sig. Loggiani,
personalmente mi basta che l'analisi iniziale, cioè la mia, "non sia malvagia", come dice Lei.
Al resto delle sue osservazioni risponderanno, se hanno voglia, i diretti interessati.
Io, ripeto, non ho né potuto, né voluto mettermi contro le decisioni della casa editrice.

MarKo ha detto...

JJ, a parte i complimenti per la tua parte, le critiche al libro sono grosso modo sempre quelle: buona la tua analisi e il resto è un dejà vu. Ma tu che ne pensi? MarKo

J.J. JOHN ha detto...

Allora MarKo: cosa penso io del libro non ha molta importanza, ma se si vuole che io sminuisca l’operato dei miei colleghi, sappiate che non mi passa nemmeno per la testa. Anzi: ho per loro una stima incondizionata.
Comunque sia, possedendo oltre 50 volumi sul prog italiano che coprono un arco di quasi 30 anni, mi rendo conto io stesso che - senza entrare nello specifico - specie alcune tra le pubblicazioni più recenti hanno necessariamente delle parti meno originali. Il che significa che ogni libro si compensa con l’altro: c’è la mia analisi sociopolitica, quella enciclopedica di Augusto Croce e quella geografica di Riccardo Storti. C’è l’enorme il lavoro visuale di Franco Brizi, il taglio storico di Gaboli, Ottone e Mirenzi, la trilogia sui festival Pop di Claudio Pescetelli eccetera.
Poi, che ognuno di questi libri includa a modo suo delle monografie sui gruppi, non mi sembra così anomalo, anche se ormai li conosciamo tutti a memoria.
Stessa cosa per le immagini: vogliamo per caso svilire “Volo magico” perchè ha riportato par paro le pagine del Ciao 2001 e ha anch’esso le sue schede? Ma io non ci penso nemmeno.
Sbaglia chi dice che è sufficiente consultare internet, specie Classic Rock o Italian Prog, “perchè li c’è gia tutto”: in parte è vero ma, lo dico da scrittore, il libro è un oggetto ben più autorevole pur se condizionato da target e costi.
Concludendo: personalmente dissento da chi certe pubblicazioni la lascia sugli scaffali e accende il computer o il kindle. Io li uso tutti e due, ma i libri sul Prog cerco di comprarli tutti: buoni o cattivi che siano.

Anonimo ha detto...

Ottone e soci fecero una cosa poco utile,Brizi ha solo scansionato, e anke il vs pecca molto. Mi spiace! I libri son fatti quasi sempre per scopi commerciali, purtroppo e' vero. Il prog va preso anke come analisi accurata, interviste e biografie... E anke foto inedite e non le solite scansioni da riviste d'epoca. Era carino anni fa Musikbox MAgazine, che poi ha chiuso, e' bello Classix (anke se raramente fa prog), e' piacevole Beati voi.... Qui generalmente trovavo e trovo cose inedite o cmq approfondite. I libri salvo rare eccezioni mi deludono, d solito le monografie varie che escono sono interessanti (l ultimo d Tagliapietra x esempio) oppure libri amatoriali tipo quelli sui progfest di Pescetelli, divini , incredibili e fatti a sue spese.... Quello di barotto valido, ma solo 15anni fa,ora si e' andati avanti con le scoperte. La Giunti evidentemente mirava al profitto. NERI E SOCIO han fatto cose x non addetti ai lavori e l analisi di Jonh Martyn sara' anke più curata ma.... si rigira su alcuno discorsi già conosciuti... Mi kiedo perché nn puntare su cose per veri appassionati e non ripartire sempre dalla base, x puri neofiti. Sembra veramente una occasione sprecata! Ecco il perché faccio solo acquisti mirati con riviste e libri. E nn son l unico ke la pensa cosi.....e questo deve essere preso come mess.
costruttivo. F.

Cristian ha detto...

Ho terminato di leggere la parte storica stanotte. Mi è piaciuta moltissimo perchè unisce la storia contemporanea e la musica, due mie grandi passioni. Mi ha aiutato a fare luce su un genere musicale che conoscevo poco e su un periodo storico ancora un po' confuso, forse perchè troppo vicino a noi. Puoi consigliarmi altri testi simili a questo?

Grazie e complimenti!

J.J. JOHN ha detto...

Mi scusi Federico. Onestamente.
Non si può dire che la mia analisi "rigiri su discorsi già conosciuti". E' una bestemmia.
Da che ho scritto "La Luna sotto casa" con Primo Moroni e ho aperto Classic Rock - gratuito e per passione -, ho impiegato anni per studiare determinate corrispondenze: prima tra società e controculture degli anni '70, poi ho esteso il discorso alla musica.
Ma non volendo "fare commercio".
L'ho fatto perchè ho creduto, e credo, nel modello analitico che ho creato, e che oltretutto mi ha procurato una laurea con lode.
Nel "Libro del prog" così come su "Classic Rock" l'ho acclarato, sviluppato e alla fine sono arrivato a dimostrare a modo mio una tesi. Opinabile quanto si vuole, ma inedita.
Allora, io vorrei sapere se siete d'accordo sulla mia divisione temporale e stilistica del nostro prog, sul suo sviluppo e sulle motivazioni della sua nascita e della sua fine. Di questo vorrei parlare.
Poi, come ho già detto, sul resto del libro (pregi e limiti) non posso e non voglio pronunciarmi in questa sede.
Quindi, interpellatemi e giudicate il mio operato, e siate certi che, almeno in questo senso, troverete sempre un interlocutore sincero e assolutamente disponibile.

Cristian,grazie. Trovi qualcosa qui:
http://classikrock.blogspot.it/2007/01/0-innanzitutto-cose-il-prog-1-le.html
e qui:
http://classikrock.blogspot.it/2007/05/indicazioni-bibliografiche.html

Anonimo ha detto...

Ma, scusate... perchè mai non potrebbe esistere un libro che, oltre ad essere un bellissimo oggetto, avvicina acnhe i più giovani al progressivo e alla storia di quegli anni che nessuno spiega mai?

Cristian ha detto...

Grazie dei link J.J. JOHN, il tuo sito lo conosco, intedevo qualche libro, sono un po' all'antica, mi piace la carta...

Anche se il libro non parla di musica (peccato però) ma soltanto degli aspetti politici.

Grazie.

fmasta56 ha detto...

Complimenti! Mi dispiace per i detrattori, ma il libro (che mi è arrivato qualche giorno fa, subito acquistata una seconda copia per regalo di compleanno ad un mio amico, che al Vigorelli con i LED c'era proprio!) è completo in tutto. Certo, qualche foto d'epoca in più ci sarebbe stata, anche più testo conoscitivo per chi quel periodo non lo ha vissuto, ma comunque è un buon lavoro. Mi hanno lasciato l'amaro in bocca alcuni episodi raccontati e che non ricordavo, tipo il mega concerto che si sarebbe dovuto tenere a Rimini e il primo casino del Vigorelli, appunto, che ci ha precluso chissà quanti altri live...

fmasta56 ha detto...

...e sono tanti altri gli episodi inediti che non conoscevo assolutamente. Sono solo a metà dell'opera, mi manca ancora tutta la parte schede, ma lo apprezzo così!

J.J. JOHN ha detto...

@ Cristian:
e allora vai deciso sul "Libro bianco del pop italiano"! E' rarissimo ma più radicalmente ideologico di così non si può. Ti fai davvero un idea di quei tempi e di un certo tipo di visuale crtica. Ogni tanto su EBay lo trovi.

@ Fmasta56:
Troppo buono. Il libro ha effettivamente dei limiti, ma anche molti pregi da cogliere. Perlomeno prima di sparargli addosso. E tu li hai colti. Quindi: "grazie davvero!"

Anonimo ha detto...

Ma infatti John, il pregio del libro - e la parte migliore - è proprio la tua ampia introduzione storico-sociale e la successiva sul periodo dei festival. Sulla terza e ultima parte ho già espresso quello che penso.

Tuttavia trovo che il libro sia utile solo per chi si vuole avvicinare a questo mondo; l'utente esperto non troverà tutte le informazioni che cerca. 20 euro è un prezzo onesto per un prodotto ben assemblato, ben confezionato ma che - per me, e lo ribadisco ancora - non va oltre le solite cose menzionate nelle pubblicazioni che tu stesso hai scritto poco sopra.

Riguardo il libro di Brizi: ottimo volume, completo, enciclopedico, ma vogliamo parlare del 70% di scansioni da articoli di giornale? 75 euro non è poco... si parla delle vecchie 150.000 lire. Mica bruscolini. Ben fatto per carità, un volumone di rilevanza storica, ma non si può negare che sia economico, soprattutto in questi tempi di crisi. Ci sono più foto e scansioni che testo. Ergo si paga 50 euro per le sole scansioni. Tralascio i 120 euro o una cifra simile chiesta da BTF su quei libri di soli scansioni di riviste...

Sul fatto delle mode lo scrivo di nuovo, nell'ultimo decennio è stato un proliferare di libri sull'argomento (lo vogliamo negare?), compreso l'ultimo di Mox Cristadoro sui 100 fondamentali (ma per chi poi?) dischi di recentissima uscita: come le case discografiche hanno capito che ristampare album storici rimasterizzati in vinile pesante a 180 grammi è un buon affare, lo hanno capito anche gli editori stampando libri sul progressivo italiano. Gli costa... ipotesi 5 euro a copia, e lo vendono a 20. Se non convenisse non stamperebbero. Mi pare evidente che c'è dell'utile... o mi sbaglio? Alla Giunti sono mica kamikaze a stampare un prodotto che gli rimane nei magazzini.

Per il resto buona lettura a tutti (mio nipote ringrazia). Questo è quello che penso. Un cordiale saluto.

Giovanni

Marco Verpelli ha detto...

Essendo un fedele ascoltatore di Garavelli, dove spesso è ospite Mox, posso dire di aver sentito la puntata dove presentava il libro. Gli ho scritto una mail domandando proprio il perché di questo fiorire di libri negli ultimi tempi. La sua risposta è stata che il suo libro presenta un punto di vista originale da parte di una persona che (per questioni anagrafiche) non ha vissuto quei tempi.

THX ha detto...

Marco, non so se sia il caso di discuterne qui, ma tu JJ me lo consenti, vero?
Cioè... il libro di Mox l'ho solo sfogliato, ma non vedo cosa ci sia di originale nel fare oggi cento schede su gruppi di cui sappiamo già tutto da una vita. THX

Marco Verpelli ha detto...

Non ho ancora avuto modo di vedere il libro. Visto che è stato citato ho aggiunto quel (poco) che sapevo.

Trovo comunque positivo il fatto che il Prog coinvolga persone più giovani, se poi valga la pena di scriverci un libro...

mmasimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
mmasimo ha detto...
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ugo ha detto...

ciao john a questo punto quanti e quali dischi ancora credi o pensi di recensire(mi riferisco sempre ai 70's)per poter dire .....adesso ho finito?!

J.J. JOHN ha detto...

Cultura e passione non finiscono mai.

Io comunico per vivere, provocare e soprattutto dialogare.

L'unica cosa che spero è di riuscire sempre ad avere tempo e sostanze per mantenere me e il mio cervello in forma.
E che abbia sempre la gioia e il privilegio di avere qualcuno in ascolto.

... ho tante cose ancora da raccontare... ricordi quella canzone?


@Bruno Massimiliano:
Non so bene cosa dirti. E' un periodo orribile per tutti, anche per quelle intelligenze che non a caso migrano all'estero.
Ma tu non ti avvelenare. Semmai cambia strategia. Non scrivere semplicemente, ma mettici la faccia. Presentati. E se non funziona, cresci, muta, sovverti te stesso, insisti, interrogati.
E se non funziona ancora chiuditi in una camera buia e silenziosa e ascolta te stesso finchè non hai ascoltato il tuo cuore.
Con John Cage ha funzionato.
Con te, non lo so.
Ma la prossima volta che mi scrivi, voglio sentire solo buone notizie? Ok?
"Everything is possible" Wah, wah!



ugo ha detto...

ma certo è chiaro io intendevo solo il discorso da un punto di vista encicolpedico benchè poi ho imparato che il prog dei 70's è proprio un pozzo senza fondo e quando credi di aver raschiato il barile eccoti che come funghi escono altri dischi sconosciuti!basterebbe pensare a quella marea infinita di gruppetti che dal 66 al 83 hanno prodotto magari solo dei 45 giri dove c'è da restare sbalorditi e LYDIA ce lo insegna con die soli 45 giri ciao john e buon tutto.ah!io continuerò a seguirti finchè avrò vita circa la voglia be quella non credo mi passerà ormai la musica mi scorre nelle vene come kil colesterolo e i triglicerkidi aaahhhhhh!ciao JOOOOOOOOOOOHN| ah poi trovai il 33 live degli STRANGLERS pensa ediz.orig.ancora con cellophane a soli 5 euro!un ultima domanda che resta una mia curiosità ma tu delkla discomusic deki 70's non ami nulla o meglio cosa salveresti di quel genere?aon curioso della tua risposta ciao ugo.io ho un debole x gli CHIC

J.J. JOHN ha detto...

Da un punto di vista enciclopedico dici?... Mi riservo il diritto di non rispondere.
Giuro però che non farò rientrare i Madness nel progressivo.

Poi: Stranglers Live X Cert a 5 euro sealed. Grande affare. Sentirai che musica e pensa... io c'ero!

Disco Music... ah la adoro. Ma mi piace ancora di più il Funk, specie quello duro: Graham Central Station per dire.

mmasimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
J.J. JOHN ha detto...

L'impossibile esiste si, però quello non dipende da noi.
E allora inventiamoci un "diversamente possibile". Non possiamo fare altro.
Coraçao!
John

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti. E' tanto che non leggevo da queste parti e quindi non avevo letto le critiche al libro e, soprattutto, al mio operato. Le ricevo con grande umiltà e, come dicono i politici beccati nelle peggiori nefandezze, con serenità.
Sono sicuro di avere fatto quel che andava fatto: per lavoro conosco molti dei protagonisti di quel periodo e qualcuno l'ho anche contattato ma non era pensabile adottare questo metodo di lavoro con gli ingombri previsti per ciascuna scheda e il fatto che chi scrive le critiche più decise, non abbia trovato nessuna notizia mai riportata o raramente riportata, rileva solamente la sua grande conoscenza e competenza, perché qualcosa di nuovo c'è, quindi complimenti (e non c'è la minima ironia in quanto sto scrivendo). Però credo che il libro si rivolga, non esclusivamente ma con decisione, a chi conosce poco l'argomento o l'ha frequentato "dal vivo" e che vuole fare un tuffo nel passato e che non sa magari che i Flea On The Honey si sono chiamati Porco Cane per un periodo (e non gliene frega niente) o che i Capsicum Red non sono mai stati un gruppo fantasma. Io ho interpretato il libro in questo modo.
Una cosa che, invece, mi sembra proprio assurda è il criticare, anche ferocemente, Volo Magico di Franco Brizi. Solo scansioni? CI sono circa 950 schede di dischi alcuni dei quali veramente noti a tre o quattro persone. Io ho seguito il lavoro per il primo periodo, poi per correttezza verso la Giunti ho abbandonato in altre mani la cura del libro e posso assicurare che c'è stata una ricerca e un'attenzione al dettaglio veramente straordinaria. E assicuro che ci sono una quantità di notizie di prima mano decisamente elevata. Credo che solamente, per l'Italia, in Beati Voi ci sia un'attenzione simile. Anche se onestamente devo dire di aver letto molto poco di Beati voi, rivista che mi sembra, non so perché, strepitosa.
Io ogni tanto mi riguardo qualche secheda che ho scritto sul libro e, perdonatemi, sono molto soddisfatto.
Ciao e grazie per avermi letto
Michele Neri

ugo ha detto...

ciao michele sono ugo ma sul libro del brizi vengono riportati pure i 45 giri con annessa valutazione?spero tu possa rispondermi ciao e grazie

Anonimo ha detto...

Ciao, sì ci sono i 45 giri e le valutazioni ci sono solo per quanto riguarda la rarità dei vari dischi.
Ciao
Michele Neri

mmasimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
ugo ha detto...

sai john forse sto per dire una cavolata e se il libro che tu e i tuoi collaboratori avete fatto nella terza parte anzichè seguire il classico ordine alfabetico avreste copiato pari pari le schede che tu hai partorito sul sito dunque andando in ordine di anno e non di artista?!no ho detto una fesseria dai scusami e se ritieni giusto cancella questo mio post ciao ugo

J.J. JOHN ha detto...

Vogliamo far morire di fame Michele?

aliante ha detto...

Su "Classix!" ora in edicola, c'è la seconda parte di uno speciale sul Prog Italiano.

J.J. JOHN ha detto...

Anche su "Blow up" di Aprile c'è uno special sul Prog a cura di Alberto Piccinini.
In più, sempre parlando di prog, alle pagg. 46 e 47, c'è una piccola sorpresa...
... spero vi piaccia.

aliante ha detto...

John, ho scoperto su "Classix!" che Baffo Banfi è stato testimonial del liquore Jagermeister!

Tu lo sapevi?

Io no.

C'è anche una bella foto a colori.

J.J. JOHN ha detto...

Avrà sicuramente dovuto digerire Suor Scuccia. Peccato che noi lo Jagermeister ce lo dobbiamo pagare e il canone anche.

Paolo ha detto...

Da felice possessore del libro ho diritto ad una domanda?
:)
Stamattina attratto dalla grafica della copertina prettamente beat mi sono comprato in un mercatino "Adagio di Albinoni" dei The Green Sound.
Non ho potuto ancora ascoltarlo.
Dove si può posizionare come stile? Le informazioni sulla rete sono scarse e qualcuno butta ogni tanto la scritta prog (forse per venderlo più facilmente)
Commenti? Se ne avete of course, sono completamente all'oscuro di questo lavoro...
Grazie!

Anonimo no anonimo ha detto...

Libro bellissimo, completo che non lascia nulla al caso. Ogni volta che mi "riappassiono" al genere, e' una mia lettura costante.
Introduzione perfetta ad un genere che a meta' degli anni '80 veniva deriso, dalla stessa stampa italiana.
Oggi conta tantissimi Fans in tutto il mondo, questo grazie alla qualita' intrinseca della musica ed anche , naturalmente, alla possibilita' di ricorrere ad informazioni tramite Internet.
Complimenti!