I Teoremi: I Teoremi (1972)

i teoremi 1972Siamo a Roma nel 1972. Il cantante napoletano Vincenzo Massetti, già noto negli ambienti come “Lord Enzo”, già in attività negli anni ’60 e partecipante al “Festival degli sconosciuti” di Ariccia del 1968, entra nel gruppo dei Teoremi subentrando a Tino Gallo.
La mossa è azzeccata perchè effettivamente la postente voce di Massetti ben si adatta all’hard rock della band che nel 1971 aveva già fatto uscire un singolo per la piccola etichetta Polaris alla quale era in forza in compagnia col quintetto dei Numi.
Il 45 s'intitolava “Sognare/Tutte le cose”,  quest’ultima cover italiana di “With you there to help me” dei Jethro Tull.
Ma non solo.

A giudicare dai risultati successivi, l’apporto di Lord Enzo contribuì anche a svecchiare il sound del gruppo da quelle sonorità psichedeliche e tardo freak che erano invece piuttosto evidenti nel singolo 71, portandolo così su terreni molto più heavy.Tempo un breve periodo di rodaggio senza però esporsi troppo dal vivo, e nel 1972 Mario Schilirò (chitarra), Aldo Bellanova (basso), Claudio Mastracci (batteria) e lo stesso Massetti furono licenziarono la loro prima prova su 33 giri, pubblicata sempre per la Polaris che nelle note interne della copertina non nascose un certo ottimismo:
“Ragazzi veramente preparati e strumentisti eccezionali.
Crediamo che la fiducia da noi riposta nel giovane complesso venga condivisa ed affermata anche dal pubblico.
La parola ora ai critici ed agli esperti da cui attendiamo giudizi e commenti.”
.
Purtroppo, a parte una pur lusinghiera segnalazione di Enzo Caffarelli sul Ciao 2001, i suoi colleghi rimasero pressoché silenti, relegando il disco a un secco insuccesso commerciale, anche se il contenuto dell'album fu sicuramente più meritevole dell’indifferenza a cui fu condannato.

Di fatto, come per la copertina apribile - scarna all’esterno e gotica all’interno - il sound del gruppo si rivelò allo stesso tempo asciutto ma torrenziale, tanto da essere spesso comparato con quello dei compaesani
Rovescio della Medaglia che nel frattempo pubblicavano “Io come io”.
Rispetto al RDM infatti, i Teoremi rivelavano un sound altrettanto vigoroso ma con un minimo di strutturazione in più (es. in: "Impressione" e “Mare della tranquillità”), sicuramente aiutata anche dalla brevità dei brani e dall’assenza di un concept che invece era il punto di forza di Ballarini e soci.
 

i tepremi polaris
Insomma: non “il solito hard caotico” come ebbe a dire il Caffarelli, ma “atmosfere più impegnative, [con] una tecnica individuale e di gruppo non comuni, offrendo complessivamente un album intelligente ed accettabile.”

Certamente i mezzi della Polaris erano infinitamente più modesti di quelli della Rca, ma immaginando di dotare entrambe le formazioni delle stesse opportunità, forse il confronto sarebbe stato più paritario.

Sta di fatto che nel loro piccolo, i Teoremi spiegarono un buon ventaglio di sonorità, sorrette dai solidi riff chitarristici di Schilirò e da un accurato lavoro del bassista Aldo Bellanova.
Infelicemente, molti di quegli elementi che avrebbero potuto valorizzare maggiormente l'album vennero sbiaditi da un mixaggio non certamente all'altezza, ma nel complesso il risultato finale si rivelò più che organico soprattutto per quanto riguarda i brani "Il dialogo di un pazzo" e "Per chi non sarà più
Band sicuramente inferiore a qualunque formazione omologa d'oltremanica, ma con una buona dose di italica spontatenità, ebbe dunque una propria identità riconoscibile nel panorama italiano.

A conti fatti però, una tiratura modesta e una promozione poco incisiva, fecero passare l’LP nel più totale anonimato, con l'aggravante che, per scelta o per limiti pratici, i quattro furono sempre piuttosto reticenti ad esibirsi dal vivo: un limite enorme nel momento in cui tutti i gruppi si affidavano invece ai grandi Festival Pop per veicolare la propria musica.


E anche se nel 73 i quattro Teoremi dovettero andare ciascuno per la sua strada, fortunatamente il tempo avrebbe reso loro giustizia proiettando ciascuno di essi in carriere ben più redditizie: Bellanova entrerà nei Samadhi, Massetti troverà fortuna in Thailandia come cantante melodico, Mastracci collaborerà con Rettore e Sergio Caputo, mentre Schilirò diventerà un pupillo prima di Antonello Venditti e successivamente di Zucchero.

37 commenti :

Anonimo ha detto...

Per ora lì conosco solo di nome... me li procurerò! Vincenzo Massetti non era colui che rifiutò Alberto Fortis e che quest'ultimo lo voleva "uccidere" nella Canzone "Milano e Vincenzo"?

Gianni Lucini ha detto...

no, quello era Vincenzo Miccocci!

Anonimo ha detto...

Si hai ragione Gianni! Non mi ricordavo il cognome! :-)

Anonimo ha detto...

Negli anni ottanta incontravo spesso Fortis al Magìa ... non ti dico la faccia che faceva quando sentiva parlare di Micocci...

giody54 ha detto...

Forse l'unico gruppo italiano che ha coverizzato un brano dei grandi Jethro Tull ,e anche ottimamente direi,trattandosi di un brano per niente facile..come mai non si trovano foto del gruppo?le sto cercando da anni e tranne quella del disco e una pubblicata su Raro!non sono riuscito a trovare nulla...per non parlare di video..e pensare che la Rai deve avere tanto di quel materiale ...mah!

J.J. JOHN ha detto...

Giody64, purtroppo i Teoremi furono una band davvero marginale: che mi risulti non fecero apparizioni in RAI e pochissime fotosessions.
Lanciamo quindi un appello ai componenti perchè ci mandino qualche foto.
Non è una cosa impossibile!
Antonello Musso dei Laser l'ha fatto e le uniche foro del gruppo che si vedono su internet, sono quelle di Classic Rock.

Teoremi! Dove siete?

giody54 ha detto...

allora speriamo che qualcuno rispondi all'appello..e Buon Anno a Tutti i Prog fans

DogmaX ha detto...

Non so, forse perché sono fan dei Rovescio, ma parlare di "surclasso" mi sembra esagerato. Innanzitutto il cantante non mi pare avere né le doti vocali né la grinta di Ballarini, mentre riesco ad apprezzare maggiormente i pezzi completamente strumentali. Tra tutti "Il dialogo d'un pazzo" è un pezzo davvero travolgente. Comunque avrebbero meritato maggior fortuna, anche se ripeto, la voce del cantante non mi piace proprio. Mi piacciono di più gli Osage Tribe a sto giro :)

Si sa JJ, "de gustibus", anche perché un giorno potrei cambiare idea, sono molto volubile con i gusti :D

Pensa che all'inizio gli Area non mi piacevano proprio, ora sono tra i miei gruppi preferiti.

DogmaX ha detto...

In occasione della riesumazione di questo post, ho scoperto che una delle riedizioni di quest'album (quello dell'Akarma) ha la tracklist con i due lati invertiti (in pratica vengono prima le canzoni del LATO B, poi quelle del LATO A) più le due traccie del loro 45 gire, Sognare e la cover dei Tull.

JJ John ha detto...

Il post non è stato "riesumato", è stato "riscritto", prego.
Comunque grazie DogmaX e vedi che non si finisce mai di imparare?

Complimenti all'Akarma e alla faccia della "concettualità" tanto cara al del Prog.
Sarebbe come se ristampassero "Close to the edge" mettendoci per prima "And you and I".
Che bestie!

DogmaX ha detto...

Scusami JJ il vecchio non me lo ricordavo pensavo fossero state proposte delle piccole modifiche XD

Comunque l'Akarma, seppur abbia fatto tanti buoni "ripescaggi", sta cretinata se la potevano risparmiare.

E come se scoprissi che Breathe Awhile degli Arcadium (ristampato sempre dall'Akarma) ha come traccia finale I'm On My Way xD

Anonimo ha detto...

In TV (RAI of course) ci sono passati ... me li ricordo benissimo come ogni gruppo un po' moderno che (raramente) ci finiva !

Roberto

DogmaX ha detto...

E ovviamente quel filmato rischiamo di non vederlo mai xD

RAI, pescate quei dannati archivi!!

J.J. JOHN ha detto...

Difatti.
Io credo che se la Rai avesse un minimo di imprenditorialità, in occasione dei 40 anni del Prog pubblicherebbe un bel cofanetto di Blue Ray/DVD con tutto il progressivo che ha: Alluminogeni, Offcina Meccanica, Era di Acquario, Banco , Pfm, Maxophone, Delirium e chissà quanti altri.

Ci farebbe un bel pacco di grana esattamente come ne fece la TSI con i suoi concerti negli anni '80.

Invece...

aliante ha detto...

John, tu hai il peso di poter fare una proposta del genere alla RAI?

Anonimo ha detto...

John che ne pensi dell'attentato aBrindisi?

J.J. JOHN ha detto...

@ Aliante:
No, io non ho nessun peso purtroppo. Però una bella richiesta con raccomandata alla RAI sottoscrtitta da tutti i lettori di cClassic Rock si potrebbbe mandare.
Chissà se ci filano o cosa ci rispondono... se ci rispondono.

@ Anonimo:
Difficile parlare ora caro anonimo. Il gesto è davvero schifoso e inoppugnabilmente perpetrato da infami.

Fossimo stati negli anni '70, avrei risposto evocando lo scenario di una "strage di Stato". Ovvero quando uno Stato in difficoltà economiche e di consensi, recluta la manovalanza criminale per creare sgomento e consolidare il proprio ruolo di nume tutelare della democrazia.
Giustificando così qualunque provvedimento restrittivo o illiberale e autoriproducendo ad oltranza il proprio potere.

Siamo però nel 2012, in un contesto di "coscienze modificate".
Sarebbe plausibile se la pensassi come allora?

U G O ha detto...

A VOLTE NEGLI ULTIMI TEMPI MI RITROVO A PARLARE DA SOLO X CIò CHE STA AVVENENDO NELLA SOCIETà NELLA POLITICA E POI PENSO AL"DIALOGO DI UN PAZZO"STRUMENTALE INSERITO AL PENULTIMO PEZZO DEL CD BENCHè NON MI REPUTO ANCORA DI ESSERLO DIVENTATO MA SE SI CONTINUA COSI......! CIAO J J GRANDE FURORE HARD QUESTO DEI TEOREMI...PECCATO X L'INCISIONE MOLTO ASCIUTTA!IL SOLITO UGO

ugo ha detto...

circa gli errori di stampa la mia copia di COLLAGE DELLE ORME ha le due facciate invertite ma questo è niente perché la prima ristampa in cd dei PIERROT LUNAIRE E Q.V.L.ho dovuto ricomprarmele perché non si sentono+!!!e parliamo della RCA pagati lire 16.900........MALEDETTI..non gli AREA ma le case discografiche!

Jaco52 ha detto...

Ciao, per avere notizie, potete chiedere a Mario Schilirò, il chitarrista dei Teoremi e attuale chirtarrista di Zucchero che è presente su Facebook. oppure il batterista Claudio Mastracci, insegnante ora, al Saint Louis di roma.

U G O ha detto...

GRAN DISCO PECCATO X L'INCISIONE TROPPO SCARNA!E TU JJ DEL METAL(NON L'HARD-ROCK CLASSICO CHE SICURAMENTE AMERAI)CLASSICO COSA PREFERISCI?CONOSCI QUEENSRYCHE"OPERATION MINDCRIME"?è COME SE I RUSH DI EMISPHERES E I PINK FLOYD DI THE WALL SI FOSSERO UNITI!POI NON PARLIAMO DEI TESTI UN'ACCUSA DIRETTA AL SISTEMA CAPITALISTICO AMERICANO!IO E UN MIO AMICO TRADUCEMMO I BRANI E POSSO GARANTIRTI CHE ALMENO PER ME è IL DISCO DA 10ELODE DEL METAL MONDIALE SI PROG-METAL MA DINAMICO NON TECNICISTICO COME QUELLO DEI DREAM THEATER!CIAO JOOOOOOOOOHN!

J.J. JOHN ha detto...

Beh, modestamente io il Metal l'ho visto nascere perchè vivevo in Inghilterra all'inizio degli anni '80. All'inizio lo chiamavano NWOBHM e poi solo "heavy metal".

Le prime avvisaglie furono più o meno contemporaneee al Punk e io ero di quella sponda, anche se i metallici mi incuriosivano.
Adoravo i Motorhead, i Thin Lizzy che erano un po' più blues e gli Iron Maiden che facevano degli shows pazzeschi. Poi ce n'erano una torma: Saxon, Def Leppard, le Girlschool, Judas Priest, Venom, Tigers of Pan Tang...

Ma io ero Punk, successivamente votato all'Industrial dei Laibach, Prima Linea e Neubauten e del vecchio metal mi sono rimasti nel cuore solo i Thin Lizzy e i Motorhead.

Piu' avanti ho apprezzato moltissimo anche i Sepultura e gli Helloween con il loro "Metal juke Box"... tremendo! Ma sai... il tempo passa.

Al liceo ricordo facemmo una trduzione in milanese di "The Wall" (disco che ancora oggi trovo cupo e noiosissimo) che era diventato per l'occazione "El Mur". Ma non ce la facemmo a tradurlo tutto e la cosa finì li.
Però: "Voeuri no l'educasiun /n'anca la tua opiniun / Ohe', pirla, foeura dai cuiun " la cantavamo spesso...

UGO ha detto...

io invece ho la traduzione del disco dei QUEENSRYCHE"OPERATION MINDCRIME" un capolavoro dell'heavy-metal-prog con accenni di PINK FLOYD e RUSH insomma un gran disco!poi non parliamo dei testi pensa che la casa discografica li rifiutò e poi fu pubblicato dalla EMI.alla fine del disco ti troverai a dire I REMEMBER NOW...................!UGO AH IL DISCO è DEL 1988

ugo ha detto...

ciao JOHN utilizzo questa scheda perchè pensavo vabbè che adoro i T.REX e lo trovo pure giusto essendo essi stessi la quintessenza del glam inglese benchè nella loro seconda fase artistica! e allora perchè mai nessuna cita i FAVOLOSI S W E E T gruppo che ho sempre adorato e non solo per il loro 45 giri davvero esplosivi ma specie per alcuni lp tipo SWEET FANNY ADAMS DESOLATION BOULEVARD GIVE US A WINK e IL 33 che conteneva il loro più grande successo ossia quel LOVE IS LIKE OXYGENE dove nel 33 giri troviamo una versione piu estesa direi quasi prog davvero bellissima!
credo una citazione sia stata doverosa farla adesso aspetto una tua replica ciao ugo

JJ ha detto...

Ugo: chiedere a un fan dei T.Rex cosa ne pensa degli Sweet, è come chiedere a uno chef un'opinione sulla pastasciutta in scatola.

ugo ha detto...

sarà pure come dici tu ma io gli SWEET li ho sempre amati è più forte di me.e poi avevano un ottimo chitarrista ed un egregio bassista basta ascoltare il live del 75 "live in england" ovviamente scarto gli esordi quando erano bubblegum-music ma si trattava dei loro esordi poi giaà col loro terzo disco sweet fanny adams ci andavano giù pesante!
de gustibus e dei kiss allora hai lo stesso parere al riguardo?

MarioCX ha detto...

Buona la battuta di JJ sugli Sweet!
"Love Is Like Oxygene" fu anche un piccolo successo di bassa classifica in Italia.
Una versione anglo dei nostri Country Cousins?

Comunque a me piacciono i 10cc, che per uno chef....che dice dei 10cc JJ?

JJ John ha detto...

I Kiss erano newyorkesi e si sono inventati un business a partire da un rock'n'roll basico e asciutto, per non dire elementare. Tutto un altro percorso rispetto agli Sweet che suonavano infinitamente meglio, ma si erano pur sempre accodati a una moda. Almeno sino a che il declino di Bolan non li spronò a fare altre cose.

Cosa direbbe invece uno chef dei 10cc? Che "la vita è un minestrone", mi sembra ovvio. Però quello che cucinavano loro era composto di verdure freschissime, con accostamenti spesso molto particolari, se non addirittura sfacciati. Da servirsi caldissimo in una zuppiera di pura porcellana Bone China, con una spolverata di coriandolo. Cucchiai d'argento, o ancor meglio d'avorio.

ugo ha detto...

ad es. io degli 10 cc e degli slade non ho nulla perchè non li ho mai sopportati!...de gustibus

MarioCX ha detto...

Il minestrone preparato dai 10cc era invero assai ghiotto per gli amanti dei tipici canoni del pop inglese.
Un po' di Beatles, un pizzico di Bonzo Dog (Doo Dah band!), uno humor a la McCartney un po' sciocchino ma con il coraggio di esprimerlo fino in fondo (tanto non siamo mica seri come il macca) e qualche sinfonismo in odor di ELO però meglio.

A chi volesse assaggiare tale pietanza consiglio almeno "Original Soundtrack" (1975) con l'evergreen "I'm not in love" e soprattutto la suite "One night in Paris" che Freddie Mercury dimostrerà di aver ascoltato con attenzione nell'assemblaggio di "Bohemian Rapsody", il successivo "How dare you" (forse il migliore album dei nostri) e "Bloody Tourists" che contiene la deliziosa "Dreadlock Holiday" parodia di un genere musicale piuttosto egemone a fine anni '70, il raggae...che persino Loredana Bertè vi si cimentò.

Celebri i loro "Strawberry Studios" nei quali produssero i loro dischi molti musicisti inglesi dell'epoca, penso ai Moody Blues ad esempio, e anche il Macca se ne servì collaborando con Eric Stewart.
Peccato che il risultato, "Press To Play", non sia certo stato tra le cose migliori prodotte dal ex Beatle.

Qui una mia antica recensione di "How dare you":
http://www.discoclub65.it/i-nostri-preferiti/rock-mainmenu-52/810-10cc-how-dare-you-mercury-1976.html

ugo ha detto...

tra l'altro il genere che non sopporto proprio è il reggae di cui ho solo un best of del grande bob marley forse solo peter tosh mi simpatizzava un pochino ma nulla piu!

MarioCX ha detto...

Anche a me non piace affatto.
Non mi piace l'espressione musicale e non mi piace l'ideologia che vi sta intorno.
"Dreadlock Holiday" è irresistibile anche per il suo carattere di sfottò del genere.

UGO ha detto...

per @PIETRO55:
ciao PIETRO sono UGO e volevo,per te che ami l'HARD ROCK classico SEGNALARTI L'ASCOLTO DI QUESTI DUE DISCHI di HEAVY-METAL che credo possano piacerti ossia:
1) QUEENSRYCHE "OPERAATION MINDCRIME" DEL 88 un perfetto connubio tra le atmosfere dei PINK FLOYD(quelli di THE WALL) e i RUSH quelli di EMISPHERES
2) METAL CHURCH il loro disco omonimo del 86 pura dinamite ma suonata con classe ed in piu una pazzesca cover di HIGHWAY STAR DEI DEEP PURPLE fammi sapere ugo
p.s. ti ho scritto qui sulla scheda degli hard TEOREMI

Pietro55 ha detto...

Ho già preso nota, ma dovrò trovare il tempo. Ti farò sapere comunque, Ugo. E grazie.

DogmaX ha detto...

Queen, Elo, Macca... tutti questi dentro sti 10cc che non ho mai ascoltato fino a... ieri credo. Com'è stato possibile? XD Li sto ascoltando solo adesso... beh, da quel poco che ho sentito mi sono simpatici.

Nota: One Night In Paris non la vedo molto simile a Bohemian Rhapsody, però è vero che i Queen hanno fatto cose simili sia in A Night at the Opera che nel successivo A Day at the Races (sentire Lazy On A Sunday Afternoon e The Millionaire Waltz).

Anonimo ha detto...

Lavoro discreto, musicalmente potente e roboante anche se la voce del cantante non mi ha mai convinto

Michele D'Alvano

Anonimo ha detto...

Riascoltato oggi, davvero un disco ricco di ottimi passaggi strumentali e dotato di grande compattezza sonora .

La voce di Lord Enzo è molto energica anche se un po' sgraziata, ma comunque si adatta allo stile vigoroso e vorticoso del gruppo

Michele D'Alvano