Formula 3: Sognando e risognando (1972)
Se il precedente album della Formula Tre non venne particolarmente ricordato dal punto di vista artistico, il successivo "Sognando e risognando" è unanimemente considerato il loro lavoro migliore.
Sviluppato in tre suites di circa10 minuti l'una (la versione progressive della Battistiana "Sognando e risognando", "L'ultima foglia" e "Aeternum"), con in più una ulteriore composizione di Mogol-Battisti "Storia di un uomo e di una donna", il disco presenta sicuramente delle interessanti novità. La prima è la presenza di due lunghe composizioni originali del trio Radius, Cicco e Lorenzi che, oltre a svincolarsi autoralmente dai loro produttori, iniettano nel sound della "Formula" una ventata di freschezza.
La seconda, è la decisa virata verso una forma di rock più attuale e al passo coi tempi.
Pur avendo un'impostazione progressive però, sia la title-track che "L'ultima foglia" peccano ancora di un groove classico e troppo "accomodante" rispetto a molte opere contemporanee .
Sembra in sostanza che la "Formula 3", da un lato voglia realmente staccarsi dalla forma-canzone per esplorare territori più complessi, dall'altro però, non voglia perdere di vista i consensi del pubblico più conservatore.
Questa fastidiosa sensazione, non abbandonerà l'ascoltatore per almeno tre quarti del disco che rimane sospeso tra timide complessificazioni di composizioni Battistiane e qualche accenno di modernità, sempre però inscritti nell' Hard Rock, nel Blues e nella Psichedelia.
Bisogna attendere i 12 minuti conclusivi dell'album, occupati dalla raffinata "Aeternum" per capirne in pieno la valenza.
Di fatto, la suite in oggetto si divide in quattro movimenti ("Tema", "Caccia", "Interludio" e "Finale") in cui finalmente, affiorano senza timidezza sia la straordinaria sintonia del gruppo, sia la grande abilità compositiva dei singoli musicisti.
Il "Tema" portante, è un solido Rock nobilitato da un'elegante parte cantata da Toni Cicco che termina in un esplosivo break corale.Dopo una breve ripresa del tema, arriva "Caccia": un duetto tastiere-percussioni che si rivela un capolavoro di armonizzazione dal forte potere evocativo. Qui il pathos è realmente fortissimo.
La qualità raggiunge il suo vertice nel seguente "Interludio", vero e proprio pezzo di bravura e di concentrazione: il movimento si apre con un ispirato assolo di Lorenzi sul quale si innestano via via tutti gli altri strumenti in un magistrale crescendo che riprende il tema principale.
Scarno e asciutto il "Finale" che, con la sola dinamizzazione di due accordi, chiude allo stesso tempo la suite e il disco.
Stando alle interviste dell'epoca, tutti i protagonisti dell'album (produzione, musicisti, fonici, grafici ecc…) furono felicissimi del lavoro ottenuto e, soprattutto dei grandi riconoscimenti artistici acquisiti anche all'estero: chiamati a lavorare ovunque (celeberrimo il duetto con Mina e Battisti del 1972),
"In Brasile andammo a fare il Festival di Rio e arrivammo come dei poveracci: c’era un cast stellare e noi sembravamo i classici italiani che vanno a vendere i meloni, poi iniziammo a suonare e tutto cambiò. Facemmo una serie di concerti nelle università . Fu un periodo indimenticabile. Quella vittoria è stata probabilmente l’emozione più forte della mia carriera."(cit: A.Radius").
Troppo "timido" per essere considerato Prog e troppo "spinto" per essere Battistiano, "Sognando e risognando" deve tuttavia essere considerato come una delle più alte vette espressive della Formula Tre che, pur essendo un gruppo "a se" nel panorama Italiano, è stato anche un trio pioneristico di musicisti senza i quali il nuovo sound italiano avrebbe fatto molto più fatica a crescere e ad imporsi.
FORMULA TRE - Discografia 1970 - 1973:
1970 - DIES IRAE
1971 - FORMULA TRE
1972: SOGNANDO E RISOGNANDO
1973: LA GRANDE CASA
8 commenti :
Ciao fratello! Quest'album l'ho ascoltato appena, quindi non posso dire ancora niente.
Ciao!
l'album precedente era Dias Irae?
Battisti nel suo capolavoro (umanamente uomo, il sogno) prende "sognando e risognando" gli toglie tutti i barocchismi progressive e ne fà uno splendido pezzo pop, la Formula 3 resterà sempre a metà del guado.
isidax
No, l'album precedente era "Formula tre" del 1971 (l'album giallo) che ho già recensito.
Riguardo a "Umanamente uomo... il sogno", la versione di Lucio viene prima di quella della Formula Tre,
per cui il discorso è da intendersi in maniera inversa: la Formula Tre ha "complessificato" il brano di Battisti, accollandosi naturalmente anche tutte le contraddizioni del caso.
Il valore di "Sognando e Risognando" sta nella suite "Aeternum".
Il resto, come giustamente fai notare, resta sempre " a metà del guado".
penso che il "prima" o "dopo" sia solo per la scelta di pubblicazione. dopotutto (credo) che vivessero a stretto contatto e l'anno di uscita mi sembra per entrambi il '72 ma magari ricordo male sai io so tutto solo su faust'o ;-)))
isidax
Penso anch'io. Però è pur vero che normalmente era Battisti a cedere i pezzi alla Formula che poi li riarrangiava.
Se solo avessero avuto il coraggio di staccarsi dal binomio Mogol/Battisti.....
La caratura dei tre era elevatissima non so dove sarebbero arrivati (peccato)....
Purtroppo stare sotto l'ala protettiva dei due infondeva anche una certa sicurezza e garanzia.
L'album mi piaciucchia, anche se non ne vado pazzo... forse è colpa anche di quella copertina inquietante xD
Il mio disco preferito della Formula 3 .
Lo trovo musicalmente più articolato e maturo rispetto ai suoi due predecessori .
Gradevole anche il successivo La grande casa .
Michele D'Alvano
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