Chetro & Co. : Danze della sera/ Le pietre numerate (1968) - Parte 1
NEL CARO RICORDO DI PIER PAOLO PASOLINI,
ASSASSINATO DALLA BARBARIE UMANA
IL 2 NOVEMBRE DEL 1975.
UN GRAZIE DI CUORE A GIANFRANCO COLETTA PER LA SUA PREZIOSA TESTIMONIANZA
Nella seconda metà degli anni ’60, il boom rivendicativo prende il posto quello economico e larghe fasce di popolazione cominciano a mettere in discussione quel modello di sviluppo che aveva certamente portato alla ricostruzione e al benessere, ma anche alle prime grandi contraddizioni sociali.
Emergono così in un contesto sospeso tra innovazione e progresso, condotte di aggregato sempre più conflittuali: un’inedita generazione di disobbedienti che ebbe come obiettivo quello di destrutturare il sistema per ricomporlo in funzione delle proprie esigenze quotidiane.
Iniziano dunque gli anni più creativi della nostra nazione: un fermento straordinario al quale contribuirono non solo i nomi più conosciuti, ma le avanguardie tutte, incluso quelle più marginali e stravaganti.
Per quanto concerne la musica, per esempio, due furono gli apertori del nostro stile psichedelico che, pur se di nicchia, poco o nulla ebbe da invidiare a quello angloamericano: Le Stelle di Mario Schifano di cui abbiamo già parlato in questa sede e i romani Chetro & Co, ovvero il duo di chitarristi Ettore De Carolis detto “Chetro”, classe 1940 e Gianfranco “Franco” Coletta di circa 10 anni più giovane.
Dei due musicisti, il De Carolis, di formazione jazz, vantava già un solido bagaglio di esperienze, avendo frequentato per diversi anni il Folkstudio, accompagnato in Italia e all’estero la popolare cantante folk Gabriella Ferri, suonato con Marino Barreto Jr. e Amalia Rodriguez e, nel 1967, con la backing band del cantante Mario Zelinotti, noto per aver cantato Cuore Matto a Sanremo in coppia con Little Tony.
Coletta invece, suonava in un piccolo gruppo insieme al fratello, e quando nella primavera del 1967, dopo aver vinto un concorso a Pomezia, gli venne chiesto di raggiungere proprio la band di Zelinotti, non se lo fece ripetere due volte e trascorse con lui la stagione estiva alla “Risacca” vicino a Roma, suonando i Beatles e i Rolling Stones.
Arrivato l’autunno però, decide insieme al De Carolis e al bassista Giorgio di Canio di mettersi in proprio per formare “un gruppo senza batteria”. Nascono così i Chetro & Co. in origine un trio, poi costituito dai soli Coletta e De Carolis.
Per quegli anni però, la loro musica è totalmente disallineata, e la scarsità di spazi dal vivo dove esibirsi impone loro una scelta: o mollare il colpo, o proporsi a una discografica.
Trovano così un mentore entusiasta: il produttore Vincenzo Micocci che nel 1966 aveva aperto una propria casa discografica (la Parade con sede in Viale Buozzi al 3 e distribuita dalla Decca), che non solo li scrittura, ma da loro carta bianca e li convoca in sala di registrazione per incidere quello che sarebbe stato il loro unico straordinario 45 giri: “Danze della sera (Suite in modo psichedelico)” / “Le pietre numerate”.
Supportati per l’occasione dal bassista Gianni Ripani e dal batterista jazz Gegè Munari - che però non compare nei credits del disco - i Chetro & Co ebbero anche, almeno per la prima facciata, un paroliere d’eccezione, Pier Paolo Pasolini, che concesse loro 12 versi del suo poema “Notturno”, tratto dalla raccolta del 1958 “L’usignolo della chiesa cattolica”, poi impiegati integralmente nel finale.
“Le pietre numerate” venne invece presentata come una “filastrocca con musica ispirata a un tema di Miles Davis”. Ma non solo.
Lo stesso Pasolini all’epoca contestatissimo e innominabile, presenziò anche al lancio del disco presso il “Vum Vum” di Roma nientemeno che con Ennio Morricone, grande amico e già collaboratore di Micocci ai tempi della sua direzione alla RCA.
Fermo restando che l’aggettivo psichedelico venne affibbiato d’ufficio dal Micocci e sempre rifiutato dal De Carolis (mentre Coletta lo accettò non tanto come stile quanto come momento culturale), non si può onestamente negare come entrambi i lati del disco spandessero aromi lisergici che però, a differenza dei contemporanei “Le Stelle di Mario Schifano”, erano frutto di una strumentazione totalmente acustica.
In “Danze della sera” particolari tecniche d’incisione fecero si che le chitarre “evocassero timbri di liuti, tiorbe e spinette”, mentre in “Le pietre numerate” il gruppo si avvalse di una sezione di ance doppie composta da un oboe, un corno inglese e un heckelphon (una specie di oboe baritono). In più, si aggiunse una “violaccia”, strumento ad arco a 6 o 10 corde inventato dal De Carolis che ricordava a volte la vielle à roue dei trovatori francesi, e a volte certi strumenti orientali.
SEGUE NELLA SECONDA PARTE
80 commenti :
in attesa della seconda parte del commento posso già dirti grazie x averci regalato quest'altra perla!l'unico problema,caro john,quando fai queste schede è come far vedere un bel gelato ad un diabetico!insomma dove c@@@@o potremmo trovare un disco del genere?io non l'ho mai visto e tu?magri si dal tuo amico FRANCHINO come lo chiami tu.unica consolazione poterlo sentire su YOUTUBE dove hanno postato entrambi i lati del disco.ah questi 45 giri cosi rari e preziosi!grazie JOHN
Non so, Ugo, se Franco ce l'ha. E' uno dei 45 più rari in Italia quindi ci accontentiamo tutti del Tubo dove comunque lo si può sentire.
Io lo vidi anni fa a prezzi già alti, ma il mio ruolo non è quello di fornitore di vinili, quanto semmai di informazioni.
E in questo credo Gianfranco Coletta mi abbia tenuto botta più che cortesemente.
Per trovare l'originale? Buona fortuna a tutti.
Tempo fa (con mia somma gioia) trovai a Porta Portese questo 45 giri, senza copertina, abbandonato sull'asfalto, impolverato e per di più inumidito da qualche goccia di pioggia, piuttosto graffiato. Tornato a casa procedetti a una pulizia approfondita e lo misi sul piatto. Suonava benissimo, nonostante gli scoppiettii tipici del vinile; il suono era cristallino e nitido. Ma mancava la copertina...
Tempo appresso noto un'inserzione su ebay: Chetro & Co. solo copertina, mint.
Contatto il tipo (di Palermo) e mi dice che circa un paio di anni prima aveva trovato da un rigattiere una cassetta piena di copertine di Danze Della Sera, circa cento, di cui almeno quaranta mangiate dalla muffa e dall'umidità, ma altrettante in perfette condizioni. Il tipo mi dice inoltre che poco tempo prima aveva contattato un altro tizio che sempre da un rigattiere a Palermo aveva trovato una cinquantina di copie del 45, ma senza copertina e forti di ciò hanno unito le forze e hanno ricostruito, dividendosele, le copie ricostituite. Una bella storia di vinile. Ora ho il disco con quell'incredibile copertina lunga 80 cm.
E' possibile stilare delle schede su Claudio Fucci 1974 e i Mandillo 1976 recentemente ristampati Btf? Grazie.Non attinenti al progressive al 100% ma sicuramente interessanti da approfondire.
ciao simone e le altre copie del 45 giri(quelle di palermo)che fine avranno mai fatto?chissà quanti tesori nascosti ci sono sparsi per l'italia e poi noi che sbaviamo per averli a prezzi pure esorbitanti! ciao ugo bekl colpo!
Quella di Simone mi ricorda un po' la leggenda delle Stelle di Schifano in vinile rosso, di cui si dice che anni fa ne siano stati ritrovati due scatoloni.
Io non ho mai capito se sia vero o no: sta di fatto che da qualche tempo a questa parte si vedono in giro solo vinili rossi.
Qualcuno ne sa qualcosa?
Davide,scusa. Vedrò di accontentarti, ma devi portare molta pazienza. THX.
Nessuna fretta, tranquillo,solo quando c'è tempo a disposizione. Grazie comunque.
CHIEDETE E IL BUON JOHN VI ACCONTENTERà POI RENDIAMOCI PURE CONTO DEI TEMPI DIFFICILI IN CUI VIVIAMO PER CUI IL TIME IS ALWAYS MORE PREZIOUS!IO,DOPO AVERGLI TOLTO LA TESTA,GLI CHIESI QUELLA SUI POOH DI UN PO DEL NS.....E LUI MI ACCONTENTò DIAMOGLI SOLO DEL TEMPO ANCHE PERCHE IO STO ASPETTANDO QUELLE SUGLI SHOWMEN 2 E QUELLA SU ALAN SORRENTI "COME UN VECCHIO..."A PRESTO UGO
A presto
De Carolis, dopo aver sciolto i Chetro & Co, sarà al fianco di Guccini come chitarrista. Complimenti John, ottimo articolo.
bene così
Un appunto che ho scordato: il singolo l'ho visto un annetto fa circa in ottime condizioni a trecento euro (un prezzo tutto sommato onesto). Quindi così "inarrivabile" non è.
ciao john sono ugo correggi la scheda su CHETRO & CO. hai scritto LA PIETRE ANZICHè LE PIETRE UN ABBRACCIO UGO.N.B. non c'entra un kaiser con questa scheda ma potresti dirmi di SANTANA quali sono i tuoi dischi preferiti?
Grazie Ugo, forse un giorno ti assumerò come editor.
1) Abraxas 2) Caravanserai 3) Santana 4)Moonflower, ma domani potrei cambiare idea.
io adoro ABRAXAS ma amo molto pure CARAVANSERAI(il più prog del mazzo) e poi mi piace molto INNER SECRETS del 78 per quel graffio HARD-ROCK che resta OPEN INVITATION e mi fermo qui dato che qui si parla di prog!ciao ugo
Un altro album da non dimenticare a nome Carlos Santana è Oneness-silver dreams, golden reality con melodie molto godibili all'interno,diciamo pure commerciali,ma di gran classe.Anche questo album però non sufficientemente ricordato dalla maggioranza.
I più giovani forse non lo sanno ma JJ certamente si! Mamma nmia! Quanto abbiamo amato sulle note di Samba Pa Ti!!!
Anonimo: grazie innanzitutto di farmi sembrare più vecchio di quello che sono.
E comunque non è questo il sito per evocare le canzoni dell'amore. Ce ne sono già a centinaia.
Però, in effetti, hai ragione.
Quanti amori su "Samba pa ti"... mannaggia... davvero quanti...
Caro John, è da qualche settimana che sto seguendo con grande passione questo magnifico blog, ricco di informazioni, di cultura, di buona e vera musica, ingiustamente invecchiata male sino ai giorni nostri. Le volevo chiedere soltanto se ha mai pensato e creduto opportuno di effettuare delle valutazioni numeriche (es. 6/10) di tutti i dischi che recensisce in modo da consigliare o meno agli utenti l'ascolto, l'acquisto di determinate opere prog. Con l'introduzione dei voti per ogni singolo disco secondo me questo blog diverrebbe ancor più completo e più stupefacente. Buon lavoro!
GPC
Ci ho pensato alle valutazioni caro Giuseppe Paolo, ma poi, guardando altri siti che ne facevano uso, mi sono ricreduto.
In compenso, ho istituito dei referendum periodici che demandano il giudizio a tutti i lettori e che sono disponibili nella sezione "classifiche e sondaggi".
Mi sembrava meglio: ognuno dice la sua e poi se ne parla insieme.
Che ne dici?
Grazie per esserci, continua a commentare, e a presto
JJ
Dico che parteciperò ai vari referendum che si terranno. Le varie opinioni sulla valutazione di un'opera accrescono lo spirito democratico del blog, hai ragione John. Forse è meglio così. Un ulteriore ringraziamento per tutto questo ben di dio che hai realizzato. Un caloroso abbraccio dalla Puglia.
GPC
CIAO JOHN QUANDO PENSI DI PUBBLICARE LA SECONDA PARTE DI QUESTO DISCO?CIAO UGO
L'anno prossimo.
quindi nel 2015? ma dai scherzo e comunque tanti carissimi auguri da parte mia e,credo,di tutti noi fans appassionati di questo bellissimo sito che oltre a darci delle belle notizie ci tiene compagnia in un tempo così difficile come quello attuale!ovviamente estendo l'augurio pure ai tuoi due collaboratore del libro ossia MICHELE & SANDRO NERI! ciao ugo
Tempo per elaborare il lutto per la perdita delle Ashes?
ASHES ARE BURNING!
ebbene si,che ci crediate oppure no,HO TROVATO QUESTO DISCO! DOVE? DIRETE VOI? PRESSO UN RIVENDITORE PALERMITANO AD UN ASTA PARTITA CON 99 EURO E SAPETE A QUANTO ME LO SON AGGIUDICATO?500(NO) 400(NO)300(NO)200(NO) 150(NO)ME LO SON AGGIUDICATO ALLA CIFRA DI 168 EURO RIDOTTI A 165 DIETRO MIA GENTILE RICHIESTA ESSENDO NATO NEL 65!IL DISCO ANCORA NON LO POSSIEDO MA ENTRO LA BEFANA SARà QUI DA ME!BEL MODO DI CHIUDERE IL 2013 NON VI PARE? CIAO DA UGO E A(UGO)RONI A TUTTI AAAAAHHHHHHHH!!!CIAO JOHHNNNNNN!
ebbene si oggi mi è arrivato questo "cimelio" un disco da museo largo 80 cm.una copertina stupenda da guardare e decantare!il testo di DANZE DELLA SERA poi confluisce nel testo di NOTTURNO DEL PASOLINI tratto dal libro "L'USIGNOLO DELLA CHIESA CATTOLICA" mentre il lato b "LE PIETRE NUMERATE" è, queste le testuali parole,una filastrocca con musica ispirata ad un tema di MILES DAVIS!FRANCO COLETTA canto e chitarra ETTORE DE CAROLIS chitarra a 12 corde + violaccia e GIANNI RIPANI basso.a risentirci con john x la seconda parte di questo disco-museo! ugo
Un vero e proprio classico del rock psichedelico italiano, ingiustamente sottovalutato all'epoca. Questo è uno dei dischi che hanno segnato la svolta che ha portato dal beat al progressive. E' ancora attualissimo e non suona affatto datato. Davvero tanto di cappello ai suonatori. Il suo unico difetto (se si può dire tale) era di essere troppo avanti per l'epoca nel quale è uscito. Un dieci a Lode per l'uso non convenzionale di strumenti stranissimi e mai più sentiti nella storia del pop.
Bellissimo ricordo in chiave rock di Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale del novecento italiano, dove intellettuale qui significa "persona capace di capire con l'intelletto il Mondo che ci circonda". In quanto al disco dei Chetro & Co io lo valuto con un bel dieci e Lode! Secondo me, l'anello di congiunzione del beat con il progressive è proprio in questo capolavoro sconosciuto dell'Italia psichedelica. Peccato, ma proprio peccato, che all'epoca non sia stato capito.
Ottimo articolo, indubbiamente. È la prima volta che commento, anche se è da quasi un anno che mi diletto nella lettura di tali schede di approfondimento e, nel mio piccolo, di collezionismo di vinili.
Grazie, John, per mettere a disposizione di tutti noi la tua competenza e la tua cultura, non solo in ambito progressive!
Dissero di pierpà che era un frocio e che morì ucciso da un marchettaro. ma questo fu solo un modo per chiudere un OMICIDIO DI STATO che si voleva far passare come semplice cronaca nera. e io me li ricordo bene i commenti ai tempi: "tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino". dicevano certi miei borgatari. ma dico io... vabbene che pierpà era gay, ma vi pare che quella fosse stata l'unica marchetta della sua vita? no. è che semplicemente quella notte fu attratto in un tranello ben organizzato. e fu massacrato da tanti e non solo da pelosi perchè per aver raggione di un fisico come il suo dovevi essere almeno in cinque. poi, a dimostrare chissà quale potenza occulta, gli passarono sopra con la macchina due o tre volte. come se non bastasse averlo già ammazzato di botte. ci stanno i termini di un esecuzione mafiosa e io questo non me lo toglierò mai di testa. mario
Non ci pensavo che oggi sono 40 anni dalla morte di Pasolini.
Infatti ieri sera ho visto lo speciale della Rai.
Ho notato qualche taglio alle sue interviste..specie quando, parlando del potere della civiltà dei consumi, diceva "questi padroni NON CORRISPONDONO PIU' perfettamente (...) a quelli che io ero abituato a considerare padroni quando ero giovane o nella maturità..SONO CAMBIATI QUESTI PADRONI..
Ecco, che cosa intende veramente quando dice che sono cambiati?
Un documentario che non ha aggiunto nulla che non si sapesse, ma
chealmeno abbia invogliato qualche ragazzo o ragazza a prendere in mano un suo libro o a vedere un suo film.
Io consiglio a tutti una raccolta di poesie del primo periodo romano, "La religione del mio tempo". L'avevo trovato in una bancarella ambulante, edizione vecchiotta, pagato forse un euro.
Diventato uno dei miei libri preferiti. Vi invito a scoprirlo.
Condivido in pieno Mario. Grazie.
Ancora una cosa: ho letto ieri a firma de "Ii Giornale" un articolo di Vittorio Feltri dal titolo "Pasolini immortale. Fu un simbolo, ma scrisse banalità". Un pezzo in cui, pur riconoscendo l'immenso valore di Pierpaolo, l'autore ha cercato in ogni modo di sminuirne l'operato. Come se mai nessun artista avesse attinto dalla cultura o dal sentimento popolare per produrre capolavori.
Ora: è ovvio che non m'interessi discutere con un estensore del genere perchè non ne sortirebbe nulla, ma lo ringrazio comunque per avermi confermato ciò che tutti dovremmo sempre ricordarci: certa gente, ed è proprio vero, ha la memoria più "coRta" che "coLta".
E se non fosse vero, ha un opportunismo davvero invidiabile.
Pier Paolo Pasolini rappresentava, secondo me, un'Italia irrequieta, sensibile, abituata a discutere e non a piegare la testa. Un'Italia giovane, moderna, rock e psichedelica. Un'Italia che voleva cambiare e seppellire conformismi vecchi e nuovi, di Destra e di Sinistra. Come un eretico, si era avventato a testa bassa contro le due chiese italiane: quella di Città del Vaticano e quella di Via delle Botteghe Oscure. Solo e maledetto. E come un eretico è morto maledetto, bruciato metaforicamente al rogo. E le lacrime versate da certe persone sono state di coccodrillo. Giù il cappello di fronte a Pasolini! Non tutte le cose che ha detto possono essere condivise. Ma, era un uomo abituato a parlare a viso aperto e con la testa levata verso l'alto. Ha pagato con la vita la sua coerenza ed il suo coraggio. Oggi, vediamo "personaggetti" miseri bofonchiare amenità a testa bassa e voce udibile a stento. Senza passione, senza virtù civica, senza idee, se non la difesa di piccoli e miseri interessi di bottega. Caro Pasolini, quanto ci manchi!
In quanto al commento di Feltri, l'ho letto, ma confesso di non averlo nemmeno capito. Passiamo davvero oltre ...
Feltri ha semplicemente fatto la sua parte. Ha elogiato Pasolini da un punto di vista intellettuale perchè non poteva fare altro, ma essendo fascista ha dovuto per forza trovarci dei limiti. Altrimenti ci avrebbe fatto una figura di merda con i suoi accoliti e con i lettori del Giornale.
Ha dunque banalizzato l'universalità di Pasolini nel momento in cui attingeva dalla cultura popolare (sic!), e ne ha svilito l'impatto che ebbe allora quando, secondo lui, era un artista incompreso.
Niente di più falso.
Per cui la figura di merda ce l'ha fatta solo Feltri, confermando per l'ennesima volta come, per sopravvivere, un certo tipo di Socialismo craxiano e post-craxiano, debba ancora oggi sostituire la realtà con la propaganda.
E purtroppo, c'è chi si lascia abbindolare da gente del genere.
Caro JJ qui ci vuole un'altro libro...." i misteri del Pop Italiano"...bella scheda, come sempre, ma sui prezzi dei vari "introvabili" , mia opinione...e che sia solo perchè ne sono stati stampat poche copie....non lo so sinceramente...se Le Stelle di Mario Schifano non fossero sate di le Stelle di Mario??...e se il brano non l'avesse scritto Pasolini???..avrebbero lo stesso alone di mistero che si portano dietro dagli anni 60??....Su Pasolini, scusate l'accostamento, ho la stessa nostalgia che nutro per Faber...mi mancano questi due artisti, e le loro parole, in questi periodi storici....mi manca la loro opinione!!!...ciao
A me non mi mancano, né mi manca la loro opinione sull'attualità...
anche perché i problemi di fondo sono rimasti sempre gli stessi..e il resto è peggiorato...
non mi mancano perché li ascolto costantemente, ormai fanno parte di me...le canzoni di Faber, i pensieri...le poesie di Pier Paolo, lo spirito, l'ideologia...
la celebrazione del mondo contadino..che aveva in sé la purezza di un mondo magico e divino...
preferisco rivolgermi a loro, che sono morti ma VIVI, piuttosto che accendere la tv, o guardare la politica di oggi, fatta da vivi che sono morti..
Condivido i vostri sentimenti, ma se oggi fosse vivo Primo Moroni, starei ore ad ascoltarlo. E anche se non cambierebbe nulla, so che crescerei io. Che non è poco.
Taz,
il mercato del vinile da collezione, un po'l'avevo spiegato qualche tempo fa in questa lunga e accurata scheda:
http://classikrock.blogspot.it/2009/05/cacciatori-di-prog-parte-1.html
Considera comunque che il confine tra "raro" e "ricercato" non è del tutto definito, e cambia continuamente col mutare di un mercato che non è affatto autoctono. Pensa solo che l'ago della bilancia delle rarità prog italiane lo smossero per primi i giapponesi, e da qualche anno a questa parte lo spostano i russi.
Per cui, più che di "mistero" parlerei di banalissime dinamiche di "domanda / offerta".
Una cosa comunque è certa: a parte i pezzi più rari, oggi a livello collezionistico vogliono tutti dischi Mint o EX+. Quelli VG+ rimangono sugli scaffali.
Questo 45 giri è stato venduto meno di un'ora fa su Ebay a 151 euro. Non sono riuscito ad accaparrarmelo, mannaggia!
Davide
hai visto che rabbia davide e allora ho ragione io quando dico che le case discografiche dovrebbero ristampare anche alcuni 45 giri importanti come questo e non solo i 33 giri!
così non solo si consentirebbe la diffusione e la conoscenza di tante perle altrove sconosciute ma si eviterebbe la speculazione che tanti venditori applicano quando si trovano tr ale mani questi dischi! certo voi mi direte ma poi sarebbe solo una ristampa? e a me che me ne fotte di avere l'originale che ,nella migliore delle ipotesi sarebbe al massimo un vg+ e mai un near mint/ex ma perlomeno con 15/20 euro mi ritroverei tra le mani quei 10/12 singoli rari ed importanti che aggiunti ai tanti lp completerebbero la ns. discografia di proghettari! ciao ugo
Caro Ugo, hai proprio ragione! La cosa che mi fa in*****re di più è che la mia offerta è stata superata a 30 secondi dalla fine, da un acquirente che fino ad allora era rimasto nell'ombra!
Ma fa parte del gioco, magari alla prossima sarò più fortunato!
Davide
A questo punto, se qualcuno ha una sua copia da vendere, può rispondere a questo commento e contattarmi per mail.. Io ci provo!
io la trovai un paio di anni fa a 165 euro spedizione con racc.ta 1 inclusa presso un venditore di PALERMO pensa un pò tu davide!
ora il singolo che cerco,unitamente al primo della BOTTEGA DELL'ARTE, è il primo di LYDIA che adoro letteralmente!
purtroppo,ammesso che lo trovi,ci vogliono dai 300 euro all'insù e vabbè che i dischi rari si pagano ma qui stanno diventando come i quadri d'autore
U
G
O
300 euro mi sembra un po' esagerato, considerando che è un 45 giri. D'accordo, è raro, ma spulciando tra le varie aste su popsike il prezzo di vendita è sempre di 200 euro al massimo. Nessun esemplare messo in vendita era Mint, sempre Ex o Vg.
Per Lydia e gli Hellua Xenum ci ho messo una pietra sopra, credo sia impossibile!
Davide
Ciao UGO....se ti accontenti, la Tsunami Edizioni, nel libro Terzo grado...indagine sul pop italiano....se compri il libro ci trovi il singolo di Lydia "diluvio".......ciao
caro TAZ son stato tra i primi a comperarmelo il libro col singolo allegato ma qui arliamo del secondo singolo mentre io cerco il primo "GUAI A VOI/INVOCAZIONE" mai ristampato per questo ultrararo!
..Grande UGO!!!!!!!!
guarda TAZ che sarò grande solo quando avrò trovato questi tre singoli ossia:
1) la bottega dell'arte addio/notturno per noi" pensa tu questo 45 giri passò su ebay nel 2012 presso un rivenditore romano era una copia autografata che gli fu data da un dipendente rai!una copia near mint e me la stavo accaparrando per 125 euro e il venditore me avrebbe voluto 150 cifra sulla quale ero disposto a spendere se non fosse stato per un fottuto giapponese che ne offrì la bellezza di e. 400 e questo mi mise fuori gioco! poi....
2) lydia et hellua xenium "guai a voi/invocazione" una copia è stata venduta qualche mese fa da FRANCO BRIZI a 300 euro ma stranamente non lo vista in rete magari è stata una breve asta durata solo un giorno chissa.......e poi
3)edoardo bennato "era solo un sogno/le ombre" del 66 non è prog ovviamente ma oltre ad essere il suo primo singolo il brano "le ombre" è la prima canzone italiana suonata con l'armonica a bocca!una sorta di DYLAN nostrano.mi fermo qui ma perlomeno quello dei "i vermi"collina pt.1&2 andrebbe trovato essendo,a mio avviso,uno dei primi singoli prog essendo uscito nel 70! ciao ugo
Belin!!...bella "ricerca"...
errata corrige il singolo de "i vermi" era del 72 e ho saputo che verrà ristampato ma non posso dire ne da chi lo ristampera ne tantomeno chi lo distribuirà! top.secret news!
Le cifre che ballano su questi vecchi singoli danno veramente i brividi. A volte, le rarità passano inosservate su banchetti di bancarelle a pochi Euro. Per esempio, pochi giorni fa ascoltavo (da youtube) un oscuro (ma ottimo) brano prog. di una band sconosciuta: "Pioggia nera" dei Big Band, anno 1973. Mio fratello maggiore mi ha detto di aver visto quel disco proprio su una bancarella di un mercatino alcuni giorni prima. Gli ho chiesto di ritornarci e vedere se c'era ancora, ma, ahimè, non c'era già più. Magari mi sono perso un pezzo raro! Ma, non sempre è facile arrivarci.
caro claudio è proprio così noi proggomani ci scervelliamo e ci impoveriamo a pagare a prezzo d'oro dischi che poi magari stanno buttati li su un mercatino a quattro soldi!purtroppo però se uno non ha il classico colpo di culo è difficile poi entrare in possesso delle tante rarità che il prog degli anni 70 ha prodotto.poi c'è la pseculazione dei venditori che fa il resto.......!
a quel disco della BIG BAND "PIOGGIA NERA" IO NE AFFIANCHEREI ALMENO ALTRI DUE OSSIA BLACK SOUND "SMOG" DEL 74 E LE ESTENSIONI "L'ATTESA" DEL 71 GRAN BEL DISCO ANCHE SE SOLO SUL LATO B CIAO UGO.
ALLORA RIPETO IL MIO CONCETTO OSSIA CHE LE CASE DISCOGRAFICHE DOVREBBERO RISTAMPARE PERLOMENO QUEI 10/12 SINGOLI PIU BELLI E RENDERLI A PORTATA DI TASCA OLTRE CHE A CONOSCENZA DI TUTTI GLI APPASSIONATI!IL PROG ITALIANO NON ERA SOLO LE ORME IL B.M.S. O LA P.F.M. MA PURE QUELLA MIRIADE DI GRUPPETTI CHE MAGARI HANNO INCISO SOLO UNO O DUE 45 GIRI MA CHE DISCHI E POI QUANDO LI ASCOLTI TI RENDI CONTO DELL'AMAREZZA NEL NON POTERLI AVERE SE NON A CIFRE FOLLI!!! UGO
Così giunsi ai giorni della Resistenza
senza saperne nulla se non lo stile:
fu stile tutta luce, memorabile coscienza
di sole. Non potè mai sfiorire,
neanche per un istante, neanche quando
l'Europa tremò nella più morta vigilia.
Fuggimmo con le masserizie su un carro
da Casarsa a un villaggio perduto
tra rogge e viti: ed era pura luce.
Mio fratello partì, in un mattino muto
di marzo, su un treno, clandestino,
la pistola in un libro: ed era pura luce.
Visse a lungo sui monti, che albeggiavano
quasi paradisiaci nel tetro azzurrino
del piano friulano: ed era pura luce.
Nella soffitta del casolare mia madre
guardava sempre perdutamente quei monti,
già conscia del destino: ed era pura luce.
Coi pochi contadini intorno
vivevo una gloriosa vita di perseguitato
dagli atroci editti: ed era pura luce.
Venne il giorno della morte
e della libertà, il mondo martoriato
si riconobbe nuovo nella luce...
Quella luce era speranza di giustizia:
non sapevo quale: la Giustizia.
La luce è sempre uguale ad altra luce.
Poi variò: da luce diventò incerta alba,
un'alba che cresceva, si allargava
sopra i campi friulani, sulle rogge.
Illuminava i braccianti che lottavano.
Così l'alba nascente fu una luce
fuori dall'eternità dello stile...
Nella storia la giustizia fu coscienza
d'una umana divisione di ricchezza,
e la speranza ebbe nuova luce.
*
Ecco quei tempi ricreati dalla forza
brutale delle immagini assolate:
quella luce di tragedia vitale.
Le pareti del processo, il prato
della fucilazione: e il fantasma
lontano, in cerchio, della periferia
di Roma biancheggiante in una nuda luce.
Gli spari; la nostra morte, la nostra
sopravvivenza: sopravvissuti vanno
i ragazzi nel cerchio dei palazzi lontani
nell'acre colore del mattino. E io,
nella platea di oggi, ho come un serpe
nei visceri, che si torce: e mille lacrime
spuntano in ogni punto del mio corpo,
dagli occhi ai polpastrelli delle dita,
dalla radice dei capelli al petto:
un pianto smisurato, perché sgorga
prima d'essere capito, precedente
quasi al dolore. Non so perché trafitto
da tante lacrime sogguardo
quel gruppo di ragazzi allontanarsi
nell'acre luce di una Roma ignota,
la Roma appena affiorata dalla morte,
superstite con tutta la stupenda
gioia di biancheggiare nella luce:
piena del suo immediato destino
d'un dopoguerra epico, degli anni
brevi e degni d'un'intera esistenza.
Li vedo allontanarsi: ed è ben chiaro
che, adolescenti, prendano la strada
della speranza, in mezzo alle macerie
assorbite da un biancore ch'è vita
quasi sessuale, sacra nelle sue miserie.
E il loro allontanarsi nella luce
mi fa ora raggricciare di pianto:
perché? Perché non c'era luce
nel loro futuro. Perché c'era questo
stanco ricadere, questa oscurità.
Sono adulti, ora: hanno vissuto
quel loro sgomentante dopoguerra
di corruzione assorbita dalla luce,
e sono intorno a me, poveri uomini
a cui ogni martirio è stato inutile,
servi del tempo, in questi giorni
in cui si desta il doloroso stupore
di sapere che tutta quella luce,
per cui vivemmo, fu soltanto un sogno
ingiustificato, inoggettivo, fonte
ora di solitarie, vergognose lacrime.
(Pier Paolo Pasolini, da "La religione del mio tempo")
Caro Ugo. Relativamente al 45 giri de "Le Estensioni", il lato A è una cosuccia commerciale, gradevole, ma banale. Il lato B, "L'Attesa" è invece strepitoso: è un brano di rock molto duro e molto secco, che ricorda certe sonorità tra l'hard ed il prog. dei Deep Purple e dei Vanilla Fudge. Mi sono preso la briga di contattare la casa discografica (esiste ancora, anche se non incide più dischi, ma fa solo supporti vuoti da registrare per conto della Sony) e mi hanno detto che di quella band non ci sono più tracce, se non una copertina in archivio, di cui mi hanno inviato lo scan. Sono spariti subito, ma quando faccio ascoltare quel brano sconosciuto ai miei amici, rimangono tutti a bocca aperta. Sto facendo ricerche personali per capire chi erano (so solo che erano in quattro ed erano di Palermo). Aggiornerò in caso di risultati.
Già che ci sono, segnalo anche un altro stupendo singolo: "Aria, Acqua, Terra e Fuoco" degli Opera (anno 1978); progressive molto tardo, è vero, ma con una presa sinfonica incredibile. Chi vuole sentirlo, lo trova su youtube in condizioni di ascolto perfette. Provare per credere!
ciao claudio allora degli opera (di cui ho due copie)una pagata 9 euro e l'altra 2 euro consiglio oltre a "fuoco terra aria ed acqua" pure altri due singoli ossia "vecchio mercante" e "1000 anni luce!" che formano i tre brani prog del gruppo!ascoltare per credere ugo.
gli opera erano siciliani di messian nati dall'embrione dei gens mentre un altro gruppo che intendo segnalare sempre siciliani di palermo come "le estensioni" il gruppo degli alisei il cui singolo un po come quello delle estensioni ha un lato a "l'amore non ha età" è un brano di pop melodico banale mentre il lato b "emigrazione" è uno stupendo brano prog degno di Q.V.L. come pure segnalo il singolo della strana società "era ancora primavera" brano pure questo banale ma col retro "vento che soffi" un gran pezzo hard-prog ascoltare per credere ugo e poi ci metto pure il singolo di GIANNI D'ERRICO "la vestaglia" brano carino ma col retro stupendo "precipitando verso dio" altro pezzo di hard-prog e mi fermo qui ugo
@ Ravatto:
Grazie per averci ricordato "La Resistenza e la sua luce", poi pubblicati nella "Religione del mio tempo" (1961).
Davvero impressionante il contrasto tra quel "dolore" che in tempi di guerra fu per il poeta "pura luce" (perchè motivò gli ideali della resistenza), e quello cagionato dai primi anni Sessanta: "biancheggianti di luce" si, ma falsi e ipocriti. Quelli cioè del boom economico il cui pallore era però "quasi sessuale" e "sacro solo nelle sue miserie".
Siamo tra il 61 e il 66: lunghi "anni di transizione" in cui i primi vagiti del ribellismo giovanile (es: i Teddy Boys di cui Pasolini era molto amico)erano già stati azzerati da tempo, e in cui a livello antagonista successe poco o niente.
Erano semmai gli anni del boom economico, del fordismo, della catena di montaggio, del classismo, della "donna che deve servire il suo uomo che le piaccia o no", della scolarità separata: i borghesi saranno i futuri dirigenti, e i poveracci saranno destinati - al limite - alle scuole di avviamento professionale.
La "coscienza planetaria" propalata dal Beat, e la rivoluzione del 68 erano ancora lontanissime.
Pasolini però aveva già capito che, dietro a quel modello apparentemente perfetto, non solo c'era un "dolore" irrisolto, ma una forza rivoluzionaria che non si era affatto arresa né al fordismo, né all'ipocrisia del boom economico.
Qualche anno ancora, e la storia gli avrebbe dato ragione: dai Beat alle rivendicazioni nelle fabbriche; dalla lotta di classe a quella armata; dall'Underground alla Controcultura, sino al Movimento del 77.
"I poeti... che brutte creature", vero De Gregori?
mi va di segnalare altri singoli di prog ossia questo degli (era terziaria-mondo vellutato) e (le macchine per sognare-mi è cascato addosso) un bel 45 giri diviso in due parti e fra i cui session man figurava tullio de piscopo vi consiglio di ascoltarlo un bel jazz-prog molto ben fatto.resta il solito discorso della sua reperibilità e poi a che prezzo! ciao ugo
Cerca cerca, alla fine ho trovato questo 45 giri! Anno fortunato: Scorpyo e Chetro & Co. a distanza di un mese..
Davide
ciao davide visto che hai questo gran culo ammesso che tu trovi quello della bottega dell'arte poi me lo rivendi? ciao ugo
Ugo, se ho capito bene io e te non dovremmo abitare troppo distanti, tu sei campano e pure io. Se lo trovo, te lo regalo!
Davide
senti davide io abito a battipaglia dunque siamo vicini e lo capito perche quel disco lp del "paese dei balocchi" molto probabilmente lo hai preso da ETTORE quello del CHIOSCO sul corso a SALERNO.sapessi quanto materiale ci ho comprato li!
ad ogni modo se veramente sei bravo a scovarmi il 45 giri della bottega dell'arte ti prometto che in cambio ti do il 45 delle orme "il profumo delle viole"molto raro ed inedito poiche ne possiedo due copie!
vediamo cosa succede il singolo che io cerco è questo:
-la bottega dell'arte "addio/notturno per noi" anno 74 etic.tomato zz999 ciao e in bocca al ...........vinile! ugo
Esattamente, io sono proprio di Salerno ed è da Ettore che ho preso l'LP di cui parli!
Per quanto riguarda il tuo singolo.. Avevo già gli estremi segnati! Se so qualcosa, ti contatto subito!
Davide
ciao davide sono ugo nel caso contattami a questo indirizzo e-mail:
ugocap@libero.it grazie ugo
Ugo e Davide, mi raccomando: quando vi incontrerete, stappate tre o quattro birre doppio malto alla mia salute, e magari, speditemi un chilo di mozzarelle freschissime via corriere espresso. Me le merito o no?
JJ, ma la prossima volta che salgo a Milano, ce la beviamo una birra insieme?
Forse non lo ricordi, ma ti contattai per mail qualche anno fa, prima di laurearmi, perchè avevo un 45 giri di un cantante salernitano di cui volevo una stima.
Per me, sarebbe un piacere conoscerti, ovviamente mozzarelle munito!
Davide
Appena arrivato, giusto in tempo per Natale. Che copertina fantastica!!
Davide
@Claudio 65:
per quanto ne so "Pioggia nera" dei Big Band non esiste su singolo, ma è parte di una compilation su LP ("scoperta" da Paolo Barotto). Potresti darmi qualche info in più sul disco visto "sulla bancarella"? Grazie.
Luigi F.
Dopo molto tempo ritorno a scrivere nel blog e colgo occasione per salutare tutti John in primis! Lo scorso Novembre su discogs (il sito dove mi rifornisco maggiormente) è stata venduta la copertina Mint a ''soli'' 35 euro.
Continua la leggenda del disco senza copertina e della copertina senza disco...
.....a proposito di 45 giri rari ma belli anzi direi seminali john hai mai pensato di fare una scheda sul 45 fi ROBERTO RIGHINI "MONDO MALATO" del 71
un brano di ROCK-PSYCH con una chitarra davvero acida e pungente!ciao ugo
poi se mi facessi la scheda sul primo singolo della BOTTEGA DELL'ARTE mi faresti ancora piu felice ciao ugo e buone vacanze
Salve ho appena scoperto il vostro bellissimo sito! Mi pare strano che non nominiate l'autore della copertina che - per me - sarebbe il motivo principale per acquistarlo, credo sia utile aggiungere l'info: si tratta di Renato Mambor, pittore del "giro" pop romano, anche se meno noto di Angel, Festa e Schifano, ma in via di riscoperta (c'è stata di recente una sua mostra a Milano)
saluti, Walter https://it.wikipedia.org/wiki/Renato_Mambor
Che mi risulti la copertina in questione è la riproduzione di un collage di De Carolis. Che poi all'interno del patchwork vi fossero anche lavori di Renato Mambor, non lo sapevo.
Grazie comunque per la dritta.
Forse mi sbaglio io mi sembra che me lo avesse detto un venditore di dischi a Novegro, ma in effetti non sembra lo stile di Mambor! Non conosco invece un De Carolis artista, tranne quello art noveau a cavallo del 900, c'è un credit nella copertina? Grazie walter
@Walter,
De Carolis (quello dei Chetro, no quello Art Nouveau) aveva realizzato un patchwork su tela e lo ha fotografato. Di questo sono certo perché ho visto le immagini dell'originale quando non era ancora stato completato. Coletta comunque mi ha confermato che fu lui a realizzare il collage.
È possibile la quotazione di chetro è co.??grazie
Posseggo una copia mint
Come valore collezionistico siamo sui 200 - 300 euro M/M
Detto questo,: in bocca al lupo!
Un 45 giri di grande importanza storica e culturale .
Michele D'Alvano
Ho il 45 giri di CHETRO & CO. Danze Della Sera / Le Pietre Numerate
in condizioni perfette ma purtroppo senza copertina. Qualcuno può aiutarmi a trovarla? Grazie. Eventualmente rispondere sulla mail pingitoregiuseppe@gmail.com
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