JESAHEL, un recensore di tutto rispetto...
Nel 1972 i Congregation di Alan Parker e Brian Keith pubblicano per la Columbia la versione inglese della nostra Jesahel, scritta da Ivano Fossati e Oscar Prudente per i Delirium.
Il nuovo testo è dello stesso Keith, la produzione di John Burgess, ex tecnico di fiducia di Manfred Mann, ma il risultato è terribilmente simile al brano originale. Anche nel modo di appoggiare le stesse vocali che francamente suona un po' patetico.
Niente a che vedere con il soul e il dinamismo che gli conferirà la infinitamente più dotata Shirley Bassey.
Comunque, tornando al 1972 , mentre Fossati abbandona i Delirium al loro destino, la versione dei Congregation fu sottoposta all'implacabile giudizio di un recensore molto, ma MOLTO speciale che, come potete vedere dall'immagine, ci concesse il suo prezioso parere dalle pagine di una notissima rivista britannica.
Ora, siccome siamo tutti in zona arcobaleno, ci stiamo annoiando a morte, o comunque non sappiamo più dove sbattere la testa tra vaccini, bonus, malus e se sà no', come diceva Jannacci, io Vi faccio una bella domanda:
"Secondo voi, chi è il misterioso (e molto diplomatico) recensore che diede questa opinione sulla Jesahel inglese nel lontano 1972?
RISOLTO nei COMMENTS
8 commenti :
Aiutino?
Antonella...
...almeno prima provaci.
Gli unici due critici anglofoni che conosco dell'epoca sono Lester Bangs e Christgau, ma per la supponenza di "I don't know who this is" voto quest'ultimo. Me la immagino come una delle sue recensioni classiche di due righe
Io pensavo John Peel, ma non si sarebbe mai espresso in quei termini. Sembra più uno fuori dal mestiere di giornalista. Magari un musicista o comunque un artista.
Tony Iommi - Melody Maker 17 giugno 1972
Maccome... giusto al primo colpo e non ti firmi nemmeno?
Roy Carr?
Tony Tyler?
:-)
No, ha detto bene l'anonimo del 15/04/21.
L'oscuro recensore era nientemeno che Tony Iommi sul Melody Maker del 17 giugno 1972.
E se il buon Tony ha preferito "Softly whispering I love you" dei Cogregation alla loro cover di "Jesahel", vuil dire che quest'ultima era proprio una schifezza.
Niente male invece la versione soul di Shirley Bassey, ma lì siamo su un altro pianeta.
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