N.a.d.m.a. : Uno zingaro di atlante... (1973)

n.a.d.m.a uno zingaro di atlante 01Ricordandomi il disco dei NADMA, il nostro amico Daniele evocava lo spirito rumoristico dei Pink Floyd di "Ummagumma".
Ci sono però delle sostanziali differenze che separano il doppio album dei Maestri dal lavoro dell'ottetto di Milano: sono entrambi album di transizione certo, ma ognuno a modo proprio.

Quello dei Floyd è un lavoro sperimentale che celebra il mutamento tra una fase artistica ormai terminata (quella di Barrett) e un'altra non ancora messa a punto. In questo caso, lo sperimentalismo è da considerarsi "tecnico" e poggiato su base individuale.

Dobbiamo invece collocare l'unico lavoro dei NADMA, in una precisa fase pre-politica, tutta Italiana, di passaggio tra la fine del sogno "underground" e il nascere di una musica più partecipata e militante.

In questo senso, occorre ricordare che all'interno dell'avanguardia Italiana, si era prodotta proprio nel 1973 una storica frattura tra il movimentismo di stampo comunitario dinadma uno zingaro di atlante 01 derivazione beat e quella parte di "controcultura democratica" che richiedeva invece un impegno artistico più aderente alla sfera politica e sociale.

Rispetto ai Floyd quindi, le follie cacofoniche dei NADMA sono da ritenersi sperimentalmente più di stampo avanguardistico che tecnico e soprattutto, basate su un terreno coscientemente collettivo.

n.a.d.m.a uno zingaro di atlante 02Di fatto, a partire dallo stesso impossibile titolo ("Uno zingaro di Atlante con un fiore a New York") e dal nome del gruppo (oscuro acronimo di "Natural Arkestra De Maya Alta") , risultano si evidenti le derivazioni freak del gruppo, ma l'aggressività timbrica prodotta nel disco li pone già in un contesto più attuale e sbilanciato verso il futuro.

In altre parole, si stanno allontanando i tempi in cui gli Aktuala (loro consimili) suonavano sui tappeti e offrivano il Tè agli spettatori invitandoli a suonare con loro: in "Uno Zingaro…" la barriera timbrica diventa talmente impenetrabile da simulare una vera e propria aggressione.

Suoni "urlati" quindi e atmosfere da caos tribale in chiave "etno" nel primo lunghissimo brano ("Homage to Amilcar Cabral").

Anche là dove si potrebbe riscontrare un po’ di melodia, essa viene traslata in una sorta di sofferente litania ("Chant", "Energia"), esattamente così come la tensione di certe appoggiature strumentali introduce "Dabya".

n.a.d.m.a uno zingaro di atlante con un fiore a new yorkPur non mancando i riferimenti (pur se pochi) al trascorso spirito freak-comunitario con qualche accenno di festa popolare araba ("Chant") o nella lunga improvvisazione "Atlantide", la maggior parte di "Uno Zingaro…" è violenza concreta in stile free jazz (non a caso il violinista Cristofolini aveva già suonato con Don Cherry).

Pur ben lungi dall'essere un album di rock progressivo il disco dei NADMA era per l'epoca un disco attualissimo, ponendosi con le sue angosce ed i suoi rituali quale spartiacque tra una stagione di utopie e una nuova stagione di lotta.

Commercialmente non ebbe successo, discograficamente fu certamente una vampata, ma merita comunque di essere ascoltato. se non altro per cognizione di causa, o per rituffarsi nudi in quello che fu uno straordinario periodo storico.

20 commenti :

Anonimo ha detto...

Bentornato John! Passata bene la vacanza in Germania?

Grazie per la citazione nella tua recensione! :-) Il disco dei NADMA ancora lo devo ascoltare per intero, quindi non posso dare un valutazione a piene mani. Ora aspettiamo una bella recensione sui Goblin, altro storico Gruppo Italiano!!! :-)

Anonimo ha detto...

Grazie Dani, tutto a posto!
Per quanto possa avere i suoi difetti, la Germania non ti delude mai! Francoforte ad esempio è micidiale... lo hanno detto anche i Rolling Stones...
Io continuo a preferire le città più "intime" (Augusta o Rothenburg, per esempio), ma è questione di gusti...
-
Ti auguro un buon ascolto dei NADMA. Occhio che è un album che mette a dura prova il sistema nervoso centrale.
Poi mi dirai la tua.
-
Sui Goblin mi sto preparando alacremente.
Il basso di "Profondo Rosso" fa parte del mio Dna, ma mi è stato detto che anche "Roller" e "Il fantastico viaggio del bagarozzo Mark" sono dischi da non sottovalutare.
-
Ora prendo un po' di fiato, porto in pari gli arretrati (troppi) e ripiglio il mio ruolo di webmaster.
Abbraccio. JJ
John

Anonimo ha detto...

Ehi John, "Roller" è bellissimo, è un pochino piu' riuscito di "Profondo Rosso" e "Suspiria" perchè non nasce come Colonna Sonora (poi piu' avanti nel 1979 alcuni Pezzi di "Roller" verrano usati per il Film "Vampyr" di George A. Romero!). "Il Fantastico Viaggio Del Bagarozzo Mark" invece è l'unico Disco cantato (togliendo quelli degli anni'80 senza Claudio Simonetti) buono... ma il loro Capolavoro assoluto secondo me è "Roller"! Te lo consiglio vivamente John se non lo hai ascoltato!

Anonimo ha detto...

"Roller" lo conosco e sta per arrivare, ma ti accorgerai che preferisco mille volte "Profondo Rosso". Ne parleremo.

Gianni Lucini ha detto...

Non so... All'epoca non mi avevano convinto. È grave?

J.J. JOHN ha detto...

Oddio... francamente parlando, i Nadma non convincono molto neppure me (sono "grave" anch'io, allora...)
Non danno vie di fuga, non proseguono alcun discorso, non coinvolgono praticamente nessuno.
Ritraggono bene (a mio avviso) la crisi del freak, ma tutto si ferma li.
Gli Aktuala erano molto più esposti.

V I K K ha detto...

ciao caro amico John, Francoforte e' carina, ma preferisco la vicina Colonia piena di bellissime ragazze turche (mmmm!!!!).

Poi vabbhe' sabato sera stavo ubriachissimo nel red light district di Francoforte ed e' stato un degenero tra spacciatori, puttane e infinite bottiglie di birra (Elephant per la precisione) :)

Anonimo ha detto...

Hy Vikk!
Colonia non l'ho ancora visitata ma,
ora che me l'hai descritta, ci andrò di fisso!
Il red light district di Francoforte è veramente un casino pazzesco anche di giorno.
Devo dire che i "sex toys" sono un pò cari rispetto al mercato tedesco, ma la location è veramente unica.
Sex in the city...wooooow!!!

Anonimo ha detto...

Ehi! un blog sul progressive.Anch'io ne ho uno ma su superprogressive.splinder.com
Ciao sono giampaolo quando avro` tempo
leggero` i tuoi post. Ciao!

Anonimo ha detto...

Ciao Giampaolo, ho visto il tuo ottimo blog in cui dai anche un tuo vispo apporto alla critica sul progressivo italiano, toccando tra l'altro dischi di notevole rilevanza.
-
Qui, su Classic Rock, procediamo nella tua stessa direzione, ma mooolto più lentamente, valutando come dici tu "ogni singolo disco dalla prima all'ultima nota" e,quasi sempre, riconducendolo al suo contesto storico.
-
Stay with us! Commenta a manetta e sappi che sin da ora, sei il benvenuto.

Anonimo ha detto...

Questo è un gruppo ke mi ha sempre incuriosito. Sto cercando il cd in giro ma non sono ancora riuscito a trovarlo. Ke musica fanno in definitiva? Qualcosa simile alla third ear band e agli aktuala? O si spingono oltre nelle sperimentazioni?

Anonimo ha detto...

Credevo di averlo spiegato....
Molto più duri e aggressivi degli Aktuala e molto meno Freak. TEB sono più raffinati. JJ

Anonimo ha detto...

Disco di difficile ascolto, io possiedo il vinile originale ma sono anni che non ho il coraggio di sentirlo.
Comunque all'epoca era tra i miei preferiti anche per il coraggio di far uscire un disco del genere per la RCA.

Simon House

Anonimo ha detto...

Finalmente ho avuto modo di ascoltare questo disco.....

Veramente un disco coraggioso ed originale. Fusione perfetta di musica etnica e free jazz.

Per me questo gruppo è superiore agli Aktuala....inquanto presentano un lavoro meno derivativo (o forse sarebbe meglio dire per nulla derivativo) da gruppi come i Third Ear Band.

Chiaramente all'epoca avranno avuto meno seguito degli Aktuala, perchè meno orecchiabili....

Da chi (eventualmente) presero spunto i Nadma per questo lavoro? Hanno preso ispirazione da qualche gruppo straniero del periodo, un pò come fecero gli Aktuala con i TEB???

alex77

Richard ha detto...

L'ellepi Free Dimension di cui è ritratta la copertina era una idea di Eddie Ponti che, per conto della RCA, radunò alcuni gruppi sperimentali che gravitavano nell'orbita della casa romana, su vinile al prezzo di Lire Mille (gli ellepi allora costavano circa 4/6 mila lire). Una buona idea che ebbe anche un certo seguito. Io lo acquistai e alcune cose mi piacquero specialmente Brainticket.
Ne ricordo uno anche con Renato Zero, se la memoria non mi inganna.

tracking list
---------------
Living Music - Haiku
Living Music - Lisergic acid
Perigeo - Grandangolo
Perigeo - Aspettando il nuovo giorno
N.A.D.M.A. - Atlantide Maya Veda Rhyton
Brainticket - Visions
Brainticket - Celestial ocean

Richard ha detto...

Più che progressive, il disco dei N.A.D.M.A.trattasi di uno dei primi esempi di world music al pari degli Aktuala. Piacevoli da ascoltare con la ganja

U G O ha detto...

scusa john ma i BRAINTICKET è giusto considerarli PROG ITALIANO?

J.J. JOHN ha detto...

Progressivi no. Underground si. Gli stessi "Living Music" che furono la continuazione dei "Brainticket", perpetrarono nel 1972 con l'album "To Allen Ginsberg" gli ideali acquariani del "gruppo aperto", del "libero amore" ecc.
Varori che sarebbero stati integrati in capo a un anno dalla consapevolezza politica e sviluppati in forme totalmente diverse.

ugo ha detto...

a mio avviso il solo ed unico disco di sperimentazione etnico assieme a quelli degli AKTUALA ma piu estremi e con maggiori profumi di oriente

Anonimo ha detto...

Free-jazz etnico davvero notevole !

I N.A.D.M.A. hanno tutto il mio incondizionato rispetto per questo disco scevro da ogni compromesso stilistico.

Michele D'Alvano