Metamorfosi: Paradiso (2004)

Metamorfosi: Paradiso

Ci avevano lasciati a "Inferno", le Metamorfosi...
... tanti anni fa...

Conoscendo bene le dinamiche della musica ed il gruppo in questione, pensavo di ritrovarmi davanti ad una pallida reunion autocelebrativa (tipo Pink Floyd con Waters, per intenderci), invece ho dovuto rimangiarmi supposizioni e preconcetti: il nuovo lavoro di Jimmy Spitaleri ed Enrico Olivieri è sorprendentemente moderno, ben fatto, ancora meglio eseguito ed estremamente professionale.

Certamente "circoscritto" in termini musicali, "Paradiso" è prodotto in modo tale da conferirgli non solo un'invidiabile attualità, ma da risultare perfettamente coerente all'inequivocabile spiritualità dei suoi leaders.

Nella musica di "Paradiso" ( in particolare nel Cielo di Venere", "Il sole" e "Stelle Fisse") c'è in effetti, oltre al raggiungimento di un'idiscutibile integrità mistica, la piena restituzione di una "pietas" non comune.

Enrico Olivieri"E fu il sesto giorno" è in confronto tenero e ormai lontanissimo e sarei felice se Jimmy Spitaleri, che è già passato da Classic Rock, volesse dirci due parole a proposito di questa evoluzione (PS: un caro saluto, Jimmy. Pensa che ho anche i tuoi dischi col nome di "Thor"…).

I suoni sono ben distinti e la ripresa acustica è semplicemente eccellente.

La voce di Spitaleri, bella e potente come sempre, ha raggiunto la piena consapevolezza espressiva ed è finalmente apprezzabile al pieno delle sue capacità dinamiche.

Jimmy SpitaleriIl tastierista Enrico Olivieri può finalmente giostrarsi tutti i suoni che vuole, cosa che fa senza mai scadere nella volgarità o nella ridondanza. La sezione ritmica di Gallucci (basso) e Moresco (batteria) supporta e valorizza ogni istante dell'opera in maniera precisa e costante.

La sequenza dei 14 brani rimanda senza cedimenti ai "concept-album" di antica memoria e persino le stesse orchestrazioni non eccedono in magniloquenza lasciandoci, alla fine dell'ascolto, un buon sapore di cose lontane, di spiriti amati e di musiche che continuano a sopravvivere malgrado l'età e le mode.

Come dice Jimmy:
"Il prog è vivo e lotta insieme a noi".
Davvero complimenti!

METAMORFOSI - Discografia 1972 - 1975:
1972: E FU IL SESTO GIORNO
1973: INFERNO
2004: PARADISO

43 commenti :

Anonimo ha detto...

Dei Metamorfosi purtroppo per ora non ho ascoltato nulla. Ma ho visto di persona Jimmy! Forse lui non se lo ricorderà, ma l'ho visto una volta al Concerto de Le Orme a Stazione Birra nel 2006, e un'altra a Febbraio 2007 al Concerto del Balletto Di Bronzo a Roma. Quest'ultima volta l'ho fermato mentre rientrava nel locale a fine Concerto chiedendogli "Jimmy Spitalieri?" indicandolo a mò di Fonzie (ahahaha!!!) e lui mi rispose di si! Allora io gli diedi la mano e gli dissi "GRANDE!".... :-)

J.J. JOHN ha detto...

Deve essere una gran bella persona il Davide. Sai che ci ha scritto anche su questo blog?
-
Dei Metamorfosi non hai ancora ascoltato nulla? MALE!!!
Devi riparare in fretta perchè "Inferno" è catalogato come uno dei migliori album di progressivo italiano anni '70.
Imperdibile... veramente!
Su Classic Rock ne abbiamo già parlato ed io ho avallato in pieno questo giudizio.
"Paradiso" è ancora più toccante per la modernità dei suoni e per la raggiunta maturità mistica e spirituale del gruppo.
Dammi retta, almeno "Inferno", non fartelo scappare.

Anonimo ha detto...

John io non me li faccio scappre tutti e tre! Lo sai quanto adoro il Prog, gli Anni'60 e 70 no? :-)

Un saluto.

Anonimo ha detto...

Tieni presente che "E fu il sesto giorno"(1972) non è proprio memorabile... anzi.. non c'entra proprio nulla con i lavori successivi.
Prima di "Paradiso" (2004) mi raccomando, ascoltati "Inferno" (1973), altrimenti ti perdi "l'excursus" poetico.
Vedrai che roba!
Per saperne di più:
http://www.metamorfosi.org/

Anonimo ha detto...

Già me li sto procurando tutti e tre! Comunque devo dire che la copertina di "E Fu Il Sesto Giorno" lascia presagire (almeno a me) ad un Disco Bomba!

Anonimo ha detto...

No. E' un disco da ciellini: disprezzato da molti collezionisti.
Buono solo per rivenderlo... insomma.

Anonimo ha detto...

Eppure è la prima volta che sento parlare male di un Disco Prog Italiano del momento d'oro 1972... beh ascolto e ti faccio sapere!

J.J. JOHN ha detto...

Oddio... io ti ho riportato il giudizio di alcuni collezionisti, ma a ben guardare il disco non è poi cosi' brutto, anzi, poneva quelle basi che in "Inferno" hanno trasceso i limiti del capolavoro.
Poi ci sono un paio di "inciampi", ma sta al singolo ascoltatore decidere se sono solo episodici o trascinano nel baratro tutto l'album.

Anonimo ha detto...

Ho ascoltato "...E Fu Il Sesto Giorno"! Era come pensavo... un bel Disco! Ora se pone le basi per "Inferno" ancora non lo so dato che quest'ultimo lo devo ancora ascoltare, ma ti posso dire che già dice qual'è l'argomento trattato da Jimmy e Co. La Cristianetà... argomento che io non digerisco sempre bene, perchè non sono cattolico, cristiano si ma non cattolico. Metamorfosi sono palesemente cattolici e nei testi lo si capisce piu' che bene! Ma all'infuori di cio' posso dire con sicurezza che "... E Fu Il Sesto Giorno" ha delle atmosfere uniche e misteriose, su tutte spicca "E Lui Amava I Fiori", la mia preferita di tutto il Disco! Ha un crescere ed un testo impressionante! Stupenda davvero!

Vi farò sapere di "Inferno" e "Il Paradiso". Tral'altro a breve uscirà il Capitolo finale della serie "Purgatorio".

Anonimo ha detto...

Ascoltato anche "Paradiso". Molto bello, ma non è ai livelli d'"Inferno". Ma sono stupende le atmosfere Musicali che descrivono al 100% il luogo dei beati, in questo i Metamorfosi sono dei Maestri, con le atmosfere d'"Inferno" sembra di vivere davvero le sensanzione del luogo dei dannati!

Una curiosità: in "Cielo Di Venere" Jimmy pronuncia la frase "Addio fottuti eroi..."?

J.J. JOHN ha detto...

Condivido totalmente.
Si, quando dice "Addio fottuti eroi, bastardi e poeti..." credo che si riferisca al Poeta che ascende ai Cieli e saluta i suoi "amici" rimasti un po' più in giù.
Una melodia veramente sublime.
"Paradisiaca", direi :-)

sama ha detto...

Il paradiso si poteva... attendere
ma quando ci vuole per il Purgatorio. Gruppi come Metamorfosi
non dovrebbero mai smettere di incidere.. nel senso piu' pieno

Anonimo ha detto...

ALBUM SPETTACOLARE,MA JOHN ADESSO CHE MI HA IDETTO QUESTA COSA COME MINIMO MI DEVI DARE IL LINK DEL TUO BLOG DOVE HA SCRITTO SPALITIERI!!!!1
SALUTI FRANCESCO

J.J. JOHN ha detto...

Ok Francesco! Jimmy ha lasciato un comment nel post di Metamorfosi: "Inferno" (1973)

Anonimo ha detto...

grazie mille
ciao francesco

Analoguesound ha detto...

Dunque, di solito dopo tanto parlar bene ci vuole sempre il guastafeste di turno che venga a interferire. Per fortuna siamo in un Paese democratico nel quale anche chi la pensa diversamente da noi può esprimere il proprio dissenso nei confronti di chi, a suo avviso, gonfia palloni oltre la soglia della tolleranza elastica degli stessi, rischiando di farli scoppiare.

Li ho visti dal vivo ed erano fighi, e parlando con Spitaleri la sensazione era quella di avere di fronte tipico personaggio reduce dagli anni 70 che va raccontando in giro quanto fossero fighi già all'epoca, in barba ad altri gruppi che non starò qui a citare (e che a confronto loro portavano avanti discorsi più seri). Sicuramente un personaggio potente, si esibì con tanto di costole rotte causa una scazzottata in un bar, da cui si può dedurre l'indole vagamente sbruffona del personaggio in questione.
Ho sempre fatto fatica a considerarli al di fuori della falsariga del Banco, con Olivieri che suona da 40 anni il pianoforte e l'organo sempre nello stesso modo, e i suoi limiti artistici sono già definibili in "Inferno". Ascoltando il "Paradiso" mi sembra che sia cambiato ben poco, a parte la sbruffonaggine che si è, col tempo, strutturata e solidificata. A mio avviso i testi, le linee melodiche erano già al tempi dell'Inferno qualcosa di esilarante, con la voce troppo poco azzeccata di SuperJimmy e le tastiere riempitive e ripetitive di cui sopra. I membri della sezione ritmica dell'inferno erano apprezzabili, quelli del "Paradiso" potranno anche avere un nome e un cognome, ma a mio avviso è come se non ce l'avessero.. in quanto trovo che per un musicista lo stile sia qualcosa di più essenziale di una definizione anagrafica. Paradiso sembra una via di mezzo tra la colonna sonora di Aladdin e le sonorità dei Dream Theater, perfettamente localizzate in un'epoca storica che è piena zeppa di questa roba assolutamente inutile. In "Inferno", almeno, Olivieri aveva appena tre tastiere, un Hammond C3 vero (deo gratias), un pianoforte vero (idem) e un sintetizzatore costruito nientepopodimeno che dal signor Maggi Mario, progettista del primo sintetizzatore polifonico in italia, Elka Sintex e successivamente coinvolto nella programmazione degli stadi modulari del disco "Automat". In "Paradiso" invece lo troviamo forse sì, al solito C3 e al pianoforte, ma anche, purtroppo, a una sfilza di tastiere digitali che generano pad orrendi e wavetable indecenti. E meno male che adesso Olivieri può giostrarsi tutti i suoni (più brutti) che vuole..
Da addetto ai lavori del cosiddetto professionismo musicale posso anche dubitare sulla serietà dell'aggettivo "professionale" in materia di argomento musicale? No, perchè di professionale in questo disco ci sta tutto, l'unica cosa che non ci sta è la Musica, John, perchè io da un disco così blasonato su questo sito molto molto interessante io mi sarei aspettato francamente qualcosa di meno anacronistico (un po' come questa mummia del prog che è ancora con noi nel 2000 insomma) e di più gradevole artisticamente, come poteva essere un che so, "Pino Daniele - same" del 1979 per chi lo conosce, o anche un "Pet Sounds" del 1966 che dir si voglia. 2 cose: azzeccato al suo tempo e che sia davvero proponibile a chiunque. E "Paradiso" secondo me non è proponibile nemmeno a un critico musicale.

Analoguesound ha detto...

*** che poi la mia cacata l'ho scritta anche io, in Automat gli unici stadi modulari presenti sono le memorie del MCS70, altra creatura del progettista Maggi, successiva al Synthex.. ma niente a che vedere con un sint a moduli pristini purtroppo. :( scusate

JJ JOHN ha detto...

Grazie Analoguesound.
Non conosco di persona Spitaleri e non giudico l'operato degli artisti in base alle mie simpatie personali.
Di questo album ho elogiato solo una buona ponderatezza lirica e spirituale e una minor aggressività strutturale rispetto al passato, cosa peraltro coerente al tema portante del disco.

Come vedi, questo è l'unico caso di recensione di Prog Italiano dopo i '70 (mi è stato chiesto un favore).
Non ce ne saranno altre.

Anonimo ha detto...

OK. John sono Jimmy Spitaleri e leggo adesso la recensione di Paradiso, la trovo giusta e ti ringrazio. Ti manderò in seguito una e-mail con il mio numero di tel. così parliamo. Andando ai commenti ho visto che c'è il solito imbecille di turno che dice di essere un "addetto ai lavori del cosidetto professionismo musicale" ma di quale musica poi? come si chiama, analogue... va bè insomma, mai sentite tante idiozie in una volta sola, dice di avermi parlato, può darsi ,io parlo sempre con chi viene ai miei concerti e nella stragrande maggioranza sono ragazzi intelligenti e contenti di essere li ad ascoltare e vedere Metamorfosi, ma è di vermi come questo che il progressive non ha bisogno, c'erano negli anni settanta ci sono adesso e ci saranno in futuro, ma come tutti i vermi alla fine verranno schiacciati. E' vero che al festival prog di Andria avevo tre costole fratturate ma ho cantato lo stesso, non potevo deludere quei ragazzi venuti dalle varie parti d'Italia per vedere il nostro concerto, ho sofferto un pò all'inizio, poi l'adrenalina ha preso il soppravvento, e non è vero che ho fatto una scazzottata in un bar tutto è successo per ben altre ragioni, ciò dimostra dove può arrivare la mente bacata di un super C. Poi fare un paragone tra Paradiso, Aladdin, e Dream Theater, è veramente il massimo dell'incompetenza musicale, poi non ha azzeccato neanche una delle tastiere usate da Enrico in "Inferno" tranne il prototipo del sint di Maggi usato per la prima volta esclusivamente da noi, riguardo a "Paradiso" ha indovinato pianoforte(a coda) e c3, ma c'era anche sintex e sempre il sint storico di "Inferno" e poi Enrico uno dei tastieristi più forti che abbia conosciuto,e ne ho conosciuti! In quanto a me durante la mia vita artistica mi hanno affibiato tanti soprannomi, da magical voice a pelle d'oca, uno ci definì dinosauri, un'altro oggi ci chiama mummie, ma io lascio che sia la mia voce a dare delle emozioni, e se per questo essere sono una mummia, bene ma per lui io sono la mummia di un faraone. Affettuosamente JIMMY SPITALERI

J.J. JOHN ha detto...

Grazie davvero Jimmy, aspetto la tua mail e sarò davvero felice di conoscerti.
Tra l'altro pensa che stavo riascoltando proprio oggi "Donna, Donna"! Te la ricordi vero?
Un abbraccio, John
-
PS: Per favore, cercate di dialogare senza uccidervi.

Anonimo ha detto...

purtroppo non ho avuto la fortuna di trovare "paradiso" ne in cd, ne in ascolto libero su internet..
cavolo ci tenevo..
grandi metamorfosi. Inferno è uno dei dischi progressive più belli della storia, messo vicino a lavori come "In the court of the crimson king" e "Fragile" non sfigura minimamente..
grandi..
purtroppo sono nato nel 92.. :(

Anonimo ha detto...

Metamorfosi Paradiso:

http://proginblog.blogspot.com/2009/05/metamorfosi-paradiso-2004.html

piccic ha detto...

Sarebbe interessante se nella stessa ottica recensissi anche "Elementi" e "Infinito" de Le Orme (senza Pagliuca).

JJ ha detto...

Ti ringrazio Piccic, ma temo che quasta di Paradiso resterà l'unica eccezione.

NickProg ha detto...

Ogni volta che ascolto "Inferno" mi rendo conto della particolarità e bellezza di quest'opera...
Spero di riuscire a procurarmi "Paradiso"
Un saluto

piccic ha detto...

Ciao John,
non era per implicare che "fossero belli". Ho sentito solo "Elementi" e a me sinceramente non piace tanto: mi pare che la riuscita sia quasi opposta a "Paradiso", nel senso che mi suona un po' "vecchio", quasi un passo indietro rispetto alle contaminazioni "pop" ed elettroniche delle Orme negli anni 1980 e 1990.

Non mi è facile esporlo, ma penso sia difficile rinnovare un genere musicale già esplorato e consolidato pur rimanendo fedeli alle sue premesse.
Molta new wave mi suona vecchia, altra resta modernissima, quindi vale per tutti i generi, credo.

AnalogueSound ha detto...

Sono d'accordo con l'affettuosissimo Spitaleri sul sostenere che il quipresente sottoscritto sia un signor nessuno, ma purtroppo mi rincresce di vedere che la mummia (di un pallone gonfiato) di dimensioni così faraoniche arrivi addirittura a rispondere a certe provocazioni su una pagina web con tanta foga e soprattutto.. certificando TUTTO e dico TUTTO quello che potevo anche aver solo fatto finta di sostenere nel commento prima!!! Più o meno veritiere che esse possano essere, del resto. Se poi le idiozie se le inventa lui e poi le rinnega beh non venga a dare la colpa alla mente bacata di un super C come me, e su! Che poi è vero, chiunque potrà accertare che io sia un totale incompetente sul piano musicale (ma non serve, lo accerto da solo tutti i giorni della mia vita, stai tranquillo Spitaleri, giusto perchè ho un minimo di umiltà e i piedi abbastanza pesanti da non volarmene via come una mongolfiera), magari un po' meno sul piano tecnico però, visto che le tastiere di Olivieri le avevo azzeccate tutte, a conti fatti. O no? E' vero, il prog non ha bisogno di vermi come me. Ma forse neanch'io avrò così tanto bisogno del prog. Per cui, caro affettuosissimo Jimmy o chiunque tu sia, puoi pure tornare comodamente nel sarcofago, tu, il prog, i dinosauri e le oche..

AnalogueC ha detto...

Ah oltretutto mr. Spitaleri.. la "mummia" non era riferita a te, ma a quel genere ridicolo che c'hai tanto da blasonare, il prog.. so che con tutta quella stratificazione d'orgoglio di plastilina che c'hai spalmata addosso da quarant'anni sarà davvero uno sforzo immane oramai, ma dovresti un attimo dare una revisionatina a certe manie di protagonismo lucenti d'onnipotenza, tanto care (lo capisco benissimo) quando sei sul palcoscenico, un po' meno magari al di fuori di quel contesto.. tra le persone civili per esempio che scelgono di poter dire la propria opinione, anche se secondo te non è poi così "giusta" come sembri esser solito aspettarti.

AnalogueWorm ha detto...

...e soprattutto, Spitaleri, impara a sessant'anni suonati che magari quel verme di diciott'anni e mezzo che c'era in mezzo al tuo pubblico di ragazzi intelligenti e contenti di vedere i Metamorfosi di nuovo dal vivo, chissà! Poteva essere contento ed entusiasta anche lui di essere lì? Chissà! Magari anche lui si era fatto un mazzo così in autobus, facendosi sessanta chilometri per venirti a vedere fare il leone sul palchetto di Andria? Chissà! Magari aveva pure pagato il biglietto! E allora concedetemelo, abbiamo nominato i dinosauri, le oche, a questo punto che motivo c'è di esautorare la nobile specie dei suini?

J.J. JOHN ha detto...

Analogue.* e Jimmy,
Ok che vi volete un bene dell'anima, ma vi dispiacerebbe scannarvi fuori da questo sito?

AnalogueSound ha detto...

Ma io non scanno proprio nessuno. :) Semplicemente ho espresso il mio parere in modo bilanciato e sicuramente non così greve (ho anche detto che lo trovavo figo e potente dal vivo, eddai). Poi giudica tu, se sia giusto dare del verme - che va schiacciato - perchè tutto sommato non se ne ha alcun bisogno (quando quello ti è venuto ad apprezzare e soprattutto TI HA PAGATO, ha cacciato i soldi per vederti suonare). Tutto questo in nome di che? Di un prog che vive e lotta insieme a noi? Azz..

J.J. JOHN ha detto...

Ok, però 'mo basta, eh?

AnalogueSound ha detto...

No problem.

giody54 ha detto...

Paradiso è sicuramente un'ottimo lavoro,anche se non ha l'impatto immediato di Inferno e necessita di piu' ascolti per essere pienamente apprezzato..va tenuto conto che son passati quasi 40 anni !

piccic ha detto...

Indubbiamente Inferno all’epoca ha potuto avere un vero impatto, era nella sensibilità precisa del momento, e mi pare si riallacci piuttosto bene con l’attitudine critica verso i problemi sociali che il movimento studiato da John affrontava in maniera diretta, diciamo così "impegnata".
In "Inferno" c'è un approccio che si stacca da quello più sentimentale del più immaturo "E fu il Sesto Giorno" e si lascia contaminare da un linguaggio più diretto.

A me “Paradiso” appare come un prodotto maturo, ma che inevitabilmente, in un 2004, si "perde", passando quasi inosservato, in un contesto in cui l'atteggiamento critico è, prima che disprezzato, soprattutto non riconosciuto nella grande importanza che ha di creare punti di incontro e di dialogo.

piccic ha detto...

Per non parlare della distribuzione discografica di questi dischi, prodotti da etichette indipendenti.
In quanti si sono accorti dell’uscita di "Paradiso", al di là degli appassionati del prog?

Ma se è per quello anche, semplicemente, chi si accorge che escono nuovi dischi di gruppi che cercano di dire qualcosa di significativo, quando la gente, pigramente, reputa rilevante ciò che riceve esposizione televisiva e basta?
Allora forse non dovremmo criticare chi sceglie di andare a Sanremo, pur sapendo che verrà messo in sottordine.

AnalogueSound ha detto...

ma piccic, dipende.. dipende anche dal pubblico.. a quanti appassionati di musica può interessare il prog (quello storico s'intende) e a quanti appassionati di prog può interessare la prospettiva del prog presente? non esiste soltanto sanremo e il prog. attualmente la scena è dominata da band ed etichette indipendenti, una sorta di babilonia della musica che è la diretta conseguenza dello svincolamento dell'arte dalla forma supporto (il disco) a favore della distribuzione libera, gratuita e se vogliamo "piratesca" di ogni cultura musicale esistente.. perchè domani ci si marcerà su sta roba. Nel fenomeno discografico non si crede più, perchè il fenomeno discografico non ha più senso. Non li sanno più fare i dischi, non gli sanno dare una dignità che si meritano. Nessuno li compra più pertanto un disco è, in qualsiasi caso, un investimento a perdere che band ed etichette fanno, perchè il loro guadagno massivo, se c'è, è nel cash che rimediano ai concerti.

La mia domanda è ora.. appassionati e non, anzi soprattutto appassionati.. quanti di noi vedono nel prog un fenomeno attuale? quanti lo coltivano esclusivamente nella nostalgia dell'inconscio? io conosco davvero tantissimi appassionati di musica (me compreso) che tendono a considerare certe cose del prog storico come un fenomeno particolare e difficilmente ripetibile, e il prog attuale come un generucolo per sfigas fissati alla stregua che so, dei metallari.
Ok, piccic, a te piace "Paradiso", ma ti sarebbe piaciuto lo stesso se i suoi autori non fossero stati gli storici amici "Metamorfosi", (gli stessi che apprezzi per "Inferno") ma una band di sconosciuti, ti sarebbe piaciuto lo stesso? Il discorso, piccic, è molto più complesso di quanto sembri..

JJ ha detto...

E' tutto sensato ciò che dici AS e sono quasi del tutto d'accordo.

Certo è che determinati sequels di autori che hanno avuto visibilità anni or sono, non possono essere giudicati secondo un metro qualsiasi: non fosse altro che per il nome dei loro artefici è automaticamente necessario un parallelo storico.
Questo vale sia per i Deep Purple di Bananas che per gli Alluminogeni di Green Grapes o che so io.

Da un altro punto di vista non si può neppure scindere una band dai propri prodotti. Neanche per paradosso.
Chi ha deciso di rimettersi in gioco, lo fa a suo rischio e pericolo e sarà solo sua la capacità di modernizzarsi o meno.
I Metamorfosi per esempio hanno fatto un buon lavoro. La Locanda delle Fate no.
Sono comunque marchi di fabbrica e come tali vanno considerati.

Mi fermo qui perchè oggi ho poco tempo, ma intanto possiamo discutrne.

piccic ha detto...

@AnalogueSound:
Guarda che forse non hai capito "da dove vengo" in termini di ascolto… :-)

Io di sicuro il prog italiano non lo "coltivo nella nostalgia dell'inconscio", anche perché – nella mia ignoranza – fino a due-tre anni fa mi appariva come una cosa stantìa e pallosissima.
Poi, per mia cultura personale, e per cercare di cogliere qualcosa di più del multiforme "tempo straordinario" del 1968 e dintorni, mi sono avvicinato al beat, in modo indiretto e grazie al Gen Rosso dei primordi (e per motivi prettamente spirituali e non decisi da me).

Dopodiché, ho scoperto per caso "Ad Gloriam" delle Orme, che mi è piaciuto tantissimo (specie la title-track) e sono finito qui per caso. E Le Orme non le ho praticamente mai ascoltate.

Trovarmi un JJ John che ha vissuto il punk britannico a 13 anni, ha attraversato la scena civile e politica dell'Italia a doppio filo col suo sviluppo musicale, e che è capace di parlarmi dei Laibach e della new wave con la stessa cognizione di causa con cui parla degli Area e se volesse anche di Nilla Pizzi, bé, diciamo che mi ha arricchito giusto un attimino la prospettiva critica verso la musica "popolare" in genere.

Io di certo non posso rimpiangere niente, per il semplice motivo che non ho ascoltato niente all’epoca, e ho il vantaggio di accostarmici "vergine" da qualsiasi ascolto, e di potere contestualizzarlo in maniera probabilmente diversa sia da quella del nostalgico che da quella del giovane ascoltatore.
Questo per molte cose, che a me appaiono assolutamente "nuove", come De Gregori o Patty Pravo.

Sui Metamorfosi, ho solo azzardato un commento critico sulla base di quanto ho appreso sinora. "Inferno" per tanti motivi mi colpisce meno, per quanto importante possa essere. Apprezzo invece moltissimo il lavoro solista di Spitaleri (conosciuto sempre grazie a John) che ritengo straordinario (grazie anche a Maurizio Monti).

E devo ammettere di non cogliere il grosso del tuo commento (la prima parte, la seconda era ovviamente un malinteso). La situazione è frammentata, certo, ma questo è un problema che tocca tutti gli ambiti. Non è un problema strettamente musicale. I dischi significativi possono uscire, ma rischiano semplicemente di non venire notati.

Anonimo ha detto...

Ciao John, volevo chiederti, per inciso, se mai lo sapessi, ma perchè questo disco è letteralmente introvabile? mai su internet, ebay, forum vari, niente di niente... Ce ne sono pochi, è andato a ruba, che mai è successo?

grazie

Simone

JJ ha detto...

Simone, Volendo ce n'è ancora uno qua:
http://www.discogs.com/sell/list?release_id=2529949

Anonimo ha detto...

Ordinato!

A presto!

Simone

Anonimo ha detto...

Lavoro ascoltabile, anche se lontano dai fasti di un tempo

Michele D'Alvano