John N. Martin: I MURI DEL SUONO - INDICE
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INDICE |
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00. INTRO. Mr. Genius Loci e l’arte di esserci Ogni azione aspetta un luogo per accadere. Ogni luogo aspetta un gesto per vivere. |
01. Rock’n’roll. Sette note e sette segrete PYTHIAN TEMPLE 135 W 70TH STREET NEW YORK, NY 10023, STATI UNITI |
12 aprile 1954. Nel tempio di una loggia massonica di Manhattan, nasce il Rock’n’roll e da quel momento il mondo non sarà più lo stesso. I giovani sono diventati ormai un vero e proprio soggetto sociale, stanno aprendo nuovi mercati, hanno le proprie modalità relazionali, coltivano desideri e aspettative, e il rock diverrà così una discriminante fondamentale per la loro formazione e collettiva, individuale e, dai primi anni Sessanta, anche politica. VIDEO ► PYTHIAN TEMPLE (New York) [3.04] |
02. Whisky, dischi e teddy boy. Il rock targato Italia PALAZZO DEL GHIACCIO VIA G.B. PIRANESI, 14 20137 MILANO, ITALIA |
18 maggio 1957. Dal Palazzo del Ghiaccio di Milano, grazie al I° Festival di Rock’n’roll e Danze Jazz il Rock'n'Roll conquista l'Italia. Merito di una coppia di ballerini acrobatici - Bruno "Bughi" Dossena e Marisa Oriani, due volte campioni del mondo di Be Bop e di Rock’n’roll - e di un cantante indiavolato destinato alla leggenda. Il suo nome? Adriano Celentano. E anche se il Rock’n’roll italiano non durerà molto, sopraffatto quasi subito dalla moda degli urlatori, la sua comparsa fu sufficiente a coinvolgere migliaia di giovani e spingerli oltre i limiti del melodico ottocentesco. VIDEO ► PALAZZO DEL GHIACCIO (MIlano) [3.26] |
03. Radio Caroline. Una stiva piena di musica RADIO CAROLINE C/O MV MI AMIGO OFFSHORE FELIXSTOWE SUFFOLK, C/O MV CAROLINE OFFSHORE RAMSEY ISLE OF MAN, ENGLAND |
Nel 1964 il rock inglese comincia la sua conquista del mondo, la cosiddetta british invasion. La BBC però ne trasmette poco o niente. Lo farà invece una curiosa flotta di "radio pirata (navi trasformate in efficientissime stazioni radio, che vengono poi ancorate in acque internazionali), che diffonderanno 24 su 7 tutto il meglio di quanto si possa ascoltare: rock, jazz, beat, funk e soul. La più famosa e ascoltata di queste emittenti si chiama Radio Caroline. Sarà lei che, paradossalmente, che farà conoscere il rock inglese agli inglesi. VIDEO ► RADIO CAROLINE (offshore England) [4.21] |
04. Detroit rock city e la balera che non voleva morire GRANDE BALLROOM 8952, GRAND RIVER AVENUE DETROIT, MI 48204, STATI UNITI |
Da quando fu rilevata dal DJ e provocatore culturale Rusel Gibb (ottobre 1966) sino al 31 dicembre 1972, giorno della sua chiusura, la Grande Ballroom di Detroit diventò non solo l'approdo americano delle future superstar inglesi degli anni Settanta (Pink Floyd, Led Zeppelin, Genesis, The Who ecc.), ma uno dei primi locali in cui rock, militanza politica e coagirono per raggiungere determinati obiettivi. In particolare, quelli delle White Panters di John Sinclair che avevano per sede la stessa Ballroom: parità razziale e sessuale, antimilitarismo, anticlericalismo e, ovviamente, marijuana libera. VIDEO ► GRANDE BALLROOM (Detroit, USA) [3.53] |
05. Canne, maghi e biciclette bianche. Il rock va in Paradiso PARADISO WETERINGSCHANS 6-8 1017 SG – AMSTERDAM, PAESI BASSI |
Grazie a un costante nomadismo fisico e a un incessante impegno culturale, tra il 1964 e il 1966 la filosofia libertaria dei Beat approda anche in Europa. In Inghilterra sotto forma di rivoluzione stilistica, in Italia come disobbedienza civile, e in Francia coinvolgendo sia l'apparato culturale che produttivo. In Olanda invece, - caso a sè - i Baeat locali, chiamati Provo, si confronteranno con le istituzioni. Prima conflittualmente, poi, in modo talmente costruttivo da conquistarsi uno spazio da autogestire. Inaugurato il 30 marzo 1968 e aperto tuttora, il Paradiso di Amsterdam sarà allo stesso tempo il risultato e il propulsore di questo curioso ma longevo equilibrio. VIDEO ► PARADISO (Amsterdam, NL) [3.50] |
06. Brasile. La musica sotto assedio TEATRO CASTRO ALVES PRAÇA DOIS DE JULHO LARGO DO CAMPO GRANDE BA 40080-121, SALVADOR DE BAHIA, BRASILE |
Il Teatro Castro Alves di Salvador de Bahia fu, suo malgrado, la dimostrazione di quanto le dittature non siano soltanto delle metastasi civili e culturali, ma di come possano arrivare ad assurdità inimmaginabili. Tra queste, costringere all'esilio due artisti del calibro di Caetano Veloso e Gilberto Gil - accusati nel 1969 di presunto vilipendio alla bandiera - ed obbligarli a pagarsi essi stessi il biglietto aereo per andarsene. Soldi che appunto, avrebbero racimolato grazie a due concerti al Castro Alves il 20 e il 21 luglio del 1969. Fortunatamente, e malgrado una forte saudade, la permanenza forzata a Londra diede loro modo sia di immergersi nella swinging London ed ascoltare il meglio del meglio del rock mondiale, sia di assimilare tutti quei codici stilistici che, una volta tornati in patria, li avrebbero resi i più grandi contaminatori della Musica Popolare Brasiliana. VIDEO ► TEATRO CASTRO ALVES (Salvador de Bahia, Brasile) [4.03] |
07. Machine head. Nel segno del fuoco LE SABLIER, CASINÒ DE MONTREUX 9, RUE DU THÉÂTRE 1820 MONTREUX, SVIZZERA |
Sfortuna, solidarietà, genio, perseveranza... e finalmente il luogo giusto, furono tra gli ingredienti di una delle più gettonate pietre miliari del rock: Smoke on The Water. Un parto che tecnicamente avrebbe richiesto pochi giorni, ma che il devastante incendio del Casinò di Montreux (luogo inizialmente prescelto per registrarla), costrinse i Deep Puple e la loro local guide Claude Nobs, a trovare velocemente altre location. |
08. Multimedia, avanguardia, happening! MERCER ARTS CENTER 240, MERCER ST. NEW YORK, NY 10012, STATI UNITI |
Ricavato dai primi due piani di un ex hotel di lusso, il Broadway Central Hotel, poi declassato a rifugio per senzatetto e nullatenenti, il MAC rappresentò l'epicentro dell'avanguardia newyorchese dall'inverno del 1971 al 3 agosto 1973 quando un cedimento strutturale lo rese inagibile. Tra le sue mura si tennero le prime performance di computer e video art, si inscenarono commedie d'avanguardia poi diventate dei classici (es. "Qualcuno Volò sul nido del cuculo") e si esibirono gruppi seminali del glam/protopunk americano quali i Queen Elisabeth del transessuale Wayne County e i popolarissimi New York Dolls. |
09. La piccola Cindy e la casa del rap THE HIP HOP HOUSE 1520, SEDGWICK AVENUE NEW YORK 10453, STATI UNITI |
Nasce da una festa di compleanno in un condominio del quartiere più problematico di New York, uno stile destinato ad evolversi fino a soppiantare per diffusione, antagonismo e forza comunicativa, tutti i suoi contemporanei. Viene battezzato Hip Hop e coinvolge contemporaneamente il linguaggio del corpo (breakin), quello della voce (rap / MCing), l'arte del mixaggio (Djing) e la calligrafia urbana (Writing). La sua costante complessificazione lo rende tuttora fortemente empatico, e gli permette di spaziare dagli ambiti più commerciali alle invettive senza mezzi termini. Illazioni, denunce, minacce e sfotto' a cui il diretto interessato non sempre reagisce civilmente e che anzi, sono spesso motivo di sanguinosi regolamenti di conti. |
10. Trench Town rock. Tutto bene Mr. Marley? MR. MARLEY ROBERT NESTA GOVERNMENT YARD 6/8 LOWER 1ST STREET KINGSTON 12, GIAMAICA |
Di come ignoranza, povertà, odio politico e inedia istituzionale, hanno trasformato un potenziale paradiso terrestre in uno dei luoghi più pericolosi del mondo: Trecnh Town, un quartiere nella zona sud di Kingston dove dal 1957 al 1976 visse Robert Nesta Marley. Il libro racconta la sua tormentata storia a partire dal 6 agosto 1962, giorno dell'indipendenza giamaicana, e di come tutti i tentativi per bonificarlo abbiano prodotto esattamente l'effetto opposto. Un disastro sociale che verrà combattuto a colpi di fede e musica e forgerà definitivamente l'identità del rastafarinesimo e della musica reggae. |
11. L’ultimo rock in chiesa CATHÉDRALE NOTRE-DAME DE REIMS PLACE DU CARDINAL LUÇON 51100, REIMS, FRANCIA |
I rapporti tra rock e chiesa cattolica sono sempre stati precari. Ma se fino al 1974, le messe beat, i concerti nelle chiese e la musica di fede riuscirono a pacificarli, il concerto di Nico e dei Tangerine Dream nella Cattedrale di Reims (13.12.1974) fece nuovamente precipitare la situazione. Per un errore organizzativo il pubblico superò del 300% la capienza della chiesa, non venne fornito alcun servizio normalmente disponibile in occasioni del genere (bar, WC, infermeria ecc.), e a fine spettacolo le conseguenze furono drammaticamente evidenti.. La curia di Reims si indignò al punto di fare un esposto alla Santa Sede, e da quel momento il rock fu severamente bandito da tutte le chiese cattoliche consacrate. |
12. American punk. La musica non si ascolta. Si divora! CBGB OMFUG 315 BOWERY NY 10003, NEW YORK, STATI UNITI |
Dopo il crollo del Mercer Arts Center, l'underground newyorchese rimane senza un punto di riferimento. Ma non per molto. Già dal 10 dicembre 1973 un ex imprenditore del Village, Hillel Kristal, aprì al 315 della Bowery un locale destinato al mito, il CBGB, inizialmente orientato al freakbeat, ma in capo a tre mesi, punto di riferimento per tutta l'alternativa locale: Television, Ramones, Blondie, Talking Heads, Suicide, Dead Boys ecc. Nasce così quello che nel gennaio del '76 verrà definito il "punk americano" o "protopunk" e, sia per la sua programmazione che per il suo aspetto unico al mondo, il CBGB è da considerarsi una delle location fondamentali per la musica e la cultura contemporanea. |
13. L’ultima casa a sinistra prima della fine del mondo PARADISE GARAGE 430, KING’S ROAD LONDON SW10 0LJ, INGHILTERRA |
Quando fu costruita nel 1876, nessuno poteva sapere che, esattamente un secolo dopo, quella palazzina al 450 di King's Road che all'epoca divideva Londra dalle sue campagne, sarebbe stata l'epicentro del punk inglese. E poco prima, uno dei negozi di moda più innovativi e frequentati della città. Un percorso affascinante che ha contribuito a creare prima il mito di King's Road, poi quello della "swinging London" e infine ha trasformato radicalmente il modo di comporre, suonare, produrre e distribuire la musica. Sdoganando le autoproduzioni, abolendo qualsiasi limitazione espressiva e incubando una mole così vasta di stili ed idee da lasciare al mondo la maggior eredità creativa che un movimento abbia mai potuto produrre. |
14. Vogliamo tutto, e lo vogliamo subito! PARCO LAMBRO 20134 MILANO, ITALIA |
Il "Festival del Proletariato Giovanile" organizzato dalla rivista Re Nudo, edizione 1976, fu uno degli spartiacque più importanti per l'underground italiano e, di riflesso, per quelle musiche che - come il rock progressivo e la musica autorale - vi facevano riferimento. Col "Lambro" si chiuse infatti quella lunga stagione collettivo-assembleare di stampo freakbeat iniziata col Sessantotto, e iniziò quella ben più pragmatica dell'Autonomia. I confronti si spostarono dalle fabbriche al tessuto urbano, alla moderazione di stampo leninista subentrò il "vogliamo tutto e subito", e ciò ricadde inesorabilmente anche sul linguaggio musicale. Si estinse la complessità del Pop Italiano, anche il cantautorato ricorse a linguaggi più semplici e immediati, mentre formalmente si recuperarono il patchwork, l’onomatopea, il dialetto e, grazie al Movimento del '77, si rivalutarono anche l’ironia e il nonsense. Tutte caratteristiche nate grazie allo shock del Lambro, ed protrattesi fino ai giorni nostri. |
15. Punk rock. C’è del marcio in Danimarca THE SEX PISTOLS 6, DENMARK STREET LONDON WC2H 8LX, INGHILTERRA |
Se il 450 King's Road fu l'epicentro del punk inglese, il n° 6 di Denmark Street fu - dall'autunno del 1975 all'inverno del 1978 - il quartier generale del suo gruppo più conosciuto, i Sex Pistols. Cinquanta metri su due piani in cui la band abitò, compose, provò quasi quotidianamente i propri pezzi e registrò le sue prime demo, poi utilizzate per l'album Never Mind the bollocks. Attorno a loro, la cosiddetta "Tin Pan Alley" londinese, il quartiere dove si concentravano tutte le attività musicali della capitale, e che per oltre un secolo ha svezzato e consegnato alla gloria migliaia di artisti e di capolavori senza tempo. |
16. Gli anni Ottanta e la fabbrica della felicità A&M RECORDING STUDIOS 1416 NORTH LA BREA AVENUE LOS ANGELES, CA 90028, STATI UNITI |
Poche altre location come il 450 La Brea di Hollywood hanno descritto una vera e propria storia del mito americano. Da quando, nei primi anni del Novecento, vi abitò e vi diresse i suoi capolavori Charlie Chaplin, sino alla registrazione dell'iconica "We are the world" il 28 gennaio 1985. Nel frattempo, sfornando incessantemente altre icone culturali e di costume quali il Red Skelton Show (1958), Le avventure di Superman (1952), Perry Mason (1957), il popolarissimo Muppet Show (1976-1981) e, nel 1979, il miliardario album dei Supertramp Breakfast in America, uno tra i primi ritratti in musica dell'imminente neoliberismo reaganiano. Il 6 febbraio 1969, la municipalità di Los Angeles ha dichiarato i La Brea Studios monumento nazionale. |
17. Industrial. Strategie contro l’architettura EISENGRAU GOLTZSTRAßE, 37 10781 BERLIN, GERMANIA |
1980. In un minuscolo negozio di Berlino, aperto l'anno prima come laboratorio tessile, poi trasformato in casa di produzione musicale, nascono gli Einstürzende Neubauten, il primo gruppo rock a utilizzare materiale industriale e di scarto, e a praticare un uso situazionista degli spazi: destrutturandoli, stravolgendone la destinazione d'uso e reinventando così sonorità e scenari. Decani della musica industriale europea, hanno prodotto oltre una dozzina di album tra cui il seminale Halber Mensch, e hanno riflesso nelle loro opere, l'intera storia berlinese, dagli anni del muro a quelli del federalismo economico. Il libro ne racconta l'evoluzione e soprattutto il rapporto che ebbero con la loro città da quando veniva chiamata la "capitale mondiale dell'eroina" sino alla riunificazione. |
18. La Cina attacca la spina CAPITAL INDOOR STADIUM 56, ZHONG GUAN CUN DA JIE PECHINO 100086, CINA |
Nell'ottobre del 1981, il compositore francese Jean Mmichel Jarre fu la prima popstar occidentale a esibirsi in Cina, comprovando così il processo di modernizzazione del paese e la sua apertura a livello internazionale. Una crescita straordinaria che trasformerà uno dei paesi più poveri al mondo in colosso produttivo, e cancellerà in meno di vent'anni, secoli di pregiudizi, fake e maldicenze. E a questo proposito, oltre a descrivere il percorso artistico e diplomatico che portò allo storico concerto, i Muri del Suono offre anche una gustosa retrospettiva su come gli italiani vedevano la Cina prima del suo boom economico, e come reagivano agli stimoli pratici e culturali di un paese praticamente sconosciuto. Dal fungo cinese ai balsamo tigre, dalla potentissima grappa di serpente ai rutilanti film di Kung Fu. |
19. La città che non voleva dormire MAGIA MUSIC MEETING VIA COLUCCIO SALUTATI, 2 20144, MILANO, ITALIA |
Il Magia Music meeting non cambiò la storia del rock, ma ebbe la prerogativa di intercettare quella movida che, all'inizio degli anni Ottanta, stava caratterizzando la città musicalmente più importante d’Italia. Alimentando cioè l’evoluzione di quell’enorme tessuto creativo che – al netto delle implicazioni giuridiche – portò Milano a diventare una delle capitali mondiali della moda e del design, riaprì finalmente le porte alle rockstar internazionali, e rimase a lungo insuperata in quanto a varietà e qualità delle sue proposte culturali. Il capitolo è stato realizzato con la collaborazione di Luca Patrini e Francesco Caprini, rispettivamente il proprietario e il primo direttore artistico del locale. |
20. Japanoise. Mito, follia e bulldozer S/M CLUB NI CHOME, SHINJUKU TOKYO 160-0022, GIAPPONE |
A Tokio, il quartiere di Ni Chome, feudo gay e del sesso estremo per eccellenza, è solo uno dei luoghi in cui le società tendenzialmente assistenziali, normate e spersonalizzanti, sfogano i loro istinti più repressi. E in Giappone ce ne sono parecchi. A Kyoto, a Osaka e nell'intera regione del Kansai che pare gareggi per lussuria con la capitale. Valvole di sfogo che da un lato mantengono l'equilibrio della società, ma che se applicate alla musica producono risultati devastanti, come quelli raccontati nel libro. Un capitolo per stomaci forti insomma, e infestato senza pietà dalle note più stridenti del mondo. |
21. Black metal. L’inferno nel cuore di Oslo HELVETE 56, SCHWEIGAARDS GATE 06056 OSLO, NORVEGIA |
L'Helvete rimarrà per sempre un mito del rock. Aperto nel 1991 come negozio di dischi dal chitarrista dei Mayhem, Øystein Aarseth, fu anche una casa discografica che produsse esclusivamente materiale cruento e ferale e, nel suo scantinato, la sede di una community satanista, totalitaria e anticlericale. Lo Svarte Sirkel, il Cerchio Nero. Una consorteria che - al netto dei reati di cui si macchiò - presiedette alla nascita del Black metal norvegese e contribuì in modo decisivo alla sua diffusione. Il negozio chiuderà nei primi mesi del 1933. Øystein Aarseth verrà assassinato da un suo ex adepto il 10 agosto dello stesso anno. |
22. Balli, sballi, bulli e bullets. Il popolo della festa infinita FAC 51 – THE HAÇIENDA 11-13 WHITWORTH STREET WEST, M1 5WG MANCHESTER, ENGLAND |
Attiva dal 1982 al 1997, l'Haçienda di Manchester non fu soltanto la prima discoteca a importare in Europa l'acid, la house e i rave, ma un capolavoro di architettura e di design. E questo ancora per merito di Ben Kelly, l'Architetto del rock, che sette anni prima aveva arredato l'appartamento dei Sex Pistols in Denmark Street (vedi cap. 15). Costantemente in perdita e negli ultimi anni turbato da problemi di ordine pubblico, il locale ospitò comunque concerti di artisti leggendari quali The Smiths, Culture Club, Prodigy, Oasis, Blur, Inspiral Carpets, Madonna (che vi tenne il suo primo show-case europeo il 27 gennaio 1984) e naturalmente i New Order che ne erano i co-proprietari. Chiusa definitivamente il 28 giugno 1997, l'Haçienda sarà demolita l'anno successivo. Si salveranno solo le colonne portanti e le principali decorazioni di Ben kelly che verranno utilizzate per ricostruzioni e mostre a tema. |
23. MP3, l’alba del digitale, e quella luce che non si spegne mai TOM’S RESTAURANT 2880, BROADWAY NEW YORK 10025, STATI UNITI |
Sembra strano, ma è anche grazie a una canzone dedicata a questa piccola caffetteria sulla Broadway (Tom's Diner di Suzanne Vega), che intorno al 1994 venne rilasciato l'Mp3, il celebre algoritmo di compressione che, pur riducendo drasticamente il peso di un file audio/video, ne manteneva intatta la qualità. Perfetto quindi sia per lo scambio di dati su internet, sia per la loro portabilità, non essendovi più bisogno di quegli ingombranti dispositivi utilizzati in passato. Sono passati appena 70 anni da quando, neppure tre miglia più a sud, nel tempio di una loggia massonica, nasceva il Rock’n’roll. La musica che avrebbe cambiato il mondo. |
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