I MURI DEL SUONO , il nuovo libro di JJ , É ORA IN TUTTE LE MIGLIORI LIBRERIE.

I MURI DEL SUONO
JOHN N. MARTIN I MURI DEL SUONO
JOHN N. MARTIN I MURI DEL SUONO

I Muri del Suono è un viaggio storico ed emozionale nei luoghi che hanno rivoluzionato la musica rock, 
e allo stesso tempo, un tributo a chi li ha gestiti, animati e consegnati alla leggenda.


Dal CBGB di New York all'Helvete di Oslo, dalla casa dei Sex Pistols in Denmark Street all'Haçienda
di Manchester, dalla Swinging London alla tumultuosa magia degli anni Ottanta

 In sostanza:
la straordinaria storia di ben 23 location che, in poco meno di mezzo secolo, 
hanno sconvolto non solo il modo di fare, produrre e proporre musica,
ma LE NOSTRE STESSE VITE !


INSTRADANDOCI VERSO LA MODERNITÀ, PROPONENDOCI ALTRI MODI DI VIVERE
E SPINGENDOCI VERSO NUOVE E STRAORDINARIE immaginazioni.

Un saggio rock come non lo avete mai letto,
e che spero D I V O R E R E T E dalla prima all'ultima pagina.
Garantisce TSUNAMI EDIZIONI

E ANZI... VISTO CHE SIAMO SOTTO NATALE...
COMPRATENE UNO E REGALATENE DIECI!!

BUONA LETTURA,

JJ

DI COSA PARLA "I MURI DEL SUONO"?
I "Muri del Suono" è un viaggio nei luoghi che hanno rivoluzionato la musica rock, e allo stesso tempo un omaggio a coloro che li hanno gestiti, animati e consegnati alla leggenda.
In pratica: ventitré location che ho contestualizzato cercando di capire come e perché avessero trasformato non solo la musica contemporanea, ma anche il nostro modo di vivere.

IN CHE ANNI É AMBIENTATO "I MURI DEL SUONO"?
Il racconto inizia nel tempio massonico in cui, nel 1954, fu registrata la prima hit di rock'n'roll (la celeberrima Rock Around The Clock), e termina quarant'anni dopo in una piccola tavola calda sulla Broadway che - pur involontariamente - contribuì alla nascita del Mp3 e dell'era digitale moderna.

COME TI É VENUTA L'IDEA DI SCRIVERE QUESTO LIBRO?
É un progetto nato nel 2020, quando mi chiesi cosa avrei voluto scrivere dopo "Gast(rock)nomìa.
L'idea era sempre quella di contaminare il rock con altri elementi del nostro vissuto, e fu allora che mi accorsi di non aver mai scritto nulla su ciò realmente amavo di più: i luoghi, le architetture, i rapporti tra le città e le persone. e tutto quel tipo di cose. "Urbanistica sociale" la chiamano gli architetti.
Mi sono sentito in dovere di rimediare, e così nacque "I Muri del Suono".

PERCHÉ QUESTO TITOLO?
Pensavo alle mura che racchiudono uno spazio caratterizzato dalla musica, con particolare riferimento alle "mura" delle antiche città romane che erano considerate sacre e inviolabili.
Ma volevo evocare anche quella geniale tecnica di registrazione inventata da Phil Spector - il cosiddetto "Wall Of Sound", - che non solo portò al successo superclassici quali Be My Baby delle Ronettes (quello del film "Dirty Dancing") e River Deep Mountain High di Ike & Tina Turner,  ma fu emulata da una marea di altri artisti tra cui Beach Boys, Ramones, John Lennon, Bruce Springsteen, i Rolling Stones, e persino gli ABBA di Dancing Queen.

COME HAI SCELTO LE LOCATION DI CUI PARLI NEL LIBRO?
Dunque, in linea di massima ho stabilito prima quali fossero stati gli episodi più significativi dell'evoluzione del rock, e poi li ho analizzati a partire dal loro epicentro fisico e sociale.
In pochi selezionatissimi casi invece, mi sono lasciato guidare dal cuore. Raccontando quelle location intercettarono e sostennero un cambiamento anziché provocarlo, ma non per questo furono meno importanti in termini di vitalità, empatia e coraggio. 
 

COM'É STATA SCELTA LA COPERTINA?
La copertina è opera del solo Genius (Eugenio di Tsunami Edizioni ndr.) che, dopo una furibonda riunione editoriale, ha preferito l'intelligenza artificiale a quella dei suoi collaboratori. E visto il risultato, penso che abbia fatto bene. 

HAI FATTO DEI VIDEO DI PRESENTAZIONE DI QUASI TUTTI I CAPITOLI DEL LIBRO, VERO? DOVE SI POSSONO VEDERE?
Si, ho realizzato dei mini-videoclip di circa tre/quattro minuti l'uno per illustrare visualmente i vari episodi del libro, e che verranno caricati periodicamente sul canale You Tube di di Tsunami.
Nulla a che vedere con la Pixar naturalmente (ma nemmeno l'ombra), però quanto basta per immergersi completamente nell'atmosfera del racconto.
StayTuned!
 




  • 00 - INTRO [Turntable] [0.30] 
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  • 01 - PITHYAN TEMPLE [3.04.]
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  • 02 - PALAGHIACCIO [3.26.]
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  • 03 - CAROLINE [3.38]
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  • 04 - GRANDE BALLROOM [3.10]
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  • 05 - PARADISO [3.09]
  •  
  • 06 - TEATRO CASTRO ALVES [3.21]
  •  
  • 08 - MERCER ARTS CENTER [4.00]
  •  
  • 10 - TRENCH TOWN [3.56]
  •  
  • 12 - CBGB [3.32]
  •  
  • 15 - DENMARK STREET [04.01]
  •  
  • 15a - L'IMPORTANZA DI CHIAMARSI PUNK [3.02]
  •  
  • 17 - EINSEGNGRAU [3.34]
  •  
  • 18 - WORKERS INDOOR ARENA [4.38]
  •  
  • 21 - HELVETE [3.41]
  •  
  • 22 - FAC 51 - THE HACIENDA [4.23]
  •  
  • 23 - Toms Restaurant

JOHN N. MARTIN I MURI DEL SUONO

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