Rovescio della medaglia: Contamination (1975)

rovescio della medaglia contamination 1975Nella seconda metà degli anni 70, la smania delle discografiche di pubblicare versioni estere dei nostri dischi Prog sembrava inarrestabile anche quando i gruppi erano in crisi, moribondi o addirittura sciolti.

Nel caso del Rovescio della Medaglia per esempio, l’album “Contamination– versione inglese dell’osannato Contaminazione del 1973 – uscì nel 1975 quando la band era già stata abbondantemente rivoluzionata.

In questo senso, ricordiamo che nel dicembre del 1973 il Rovescio fu messo in ginocchio dal furto del suo potentissimo e costosissimo impianto (parcheggiato in un autotreno in Via Trionfale a Roma) che rappresentava non solo un essenziale strumento di lavoro, ma anche un vanto nazionale in quanto nessun’altra formazione possedeva una strumentazione del genere.

A poco o niente, se non alla solidarietà umana, servì il concerto di beneficenza del 31 gennaio 1974 a sostegno dei cinque sfortunati: il cantante Pino Ballarini in preda a forte depressione riparò in Svizzera, sostituito per qualche tempo dal diciassettenne ex Semiramis Michele Zarrillo, e i supestiti prosegurono come gruppo strumentale con l’aiuto di vari amici tra cui i transfughi dai Napoli Centrale Mark Harris e Tony Walmsley.

Tempo ancora un prescindibile 45 giri, qualche concerto minore e l’avventura sarebbe finita.


Dunque, se c’è una cosa che viene spontaneo chiedersi è a quale scopo la Rca decise di pubblicare “Contamination” in Usa e in Inghilterra.
Inoltre, anche ammettendo un clamoroso successo di vendite, quale line-up sarebbe partita per una tournèe anglo-americana e con quale cantante?

stefano d'ursoFortunatamente per noi, malgrado le ottime critiche ricevute, il modesto riscontro ottenuto dal disco ci esime dal rispondere a molti interrogativi.

Si dica pure che l’operazione discografica fu molto più assimilabile a un disperato tentativo commerciale che non a un concreto progetto artistico.
A prova di ciò si noti che, come per molte “sedicenti” versioni per il mercato estero (es Maxophone), anche “Contamination” consistette semplicemente in un timido remixaggio delle matrici originali dove ciò che cambiava era semplicemente la lingua del cantato e, considerando che in questo caso di parti vocali ce n’erano davvero poche, ritengo non si sia trattato di un grosso sforzo produttivo.


Non a torto, un acuto osservatore di Progarchives fece notare che “unlike some of the other bilingual works of their Italian friends, this one is almost a perfect mirror of the original.


rovescio della medagliaLa stessa copertina del disco americano, neppure apribile, non aveva nemmeno lontanamente la valenza grafica di quella dello Studio Impigla-Mancini che almeno richiamava visualmente il contenuto dell’album.

Comunque meglio così: malgrado la proverbiale potenza, Ballarini ha una pronuncia sensibilmente borgatara che rivela tutti i suoi limiti in “Isolation Ward” (“Alzo un muro elettrico”) e probabilmente i coristi dovevano essere ancora peggio, visto che le loro parti vennero sopraffatte da elefantiache dosi di riverbero.

Anche in questo caso dunque, il nostro Prog anglofono dovette sopportare critiche quali: “the English language doesn't come naturally for these guys”.

Per il resto, nulla da dire.
La versione inglese e quella originale combaciano praticamente in tutto e per tutto al punto di far sembrare la prima una brutta fotocopia (anzi, una "bad xerox") della seconda.


Personalmente credo che, considerato lo stato in cui si trovava il Rovescio nel 1975, non ci saremmo potuti aspettare molto di più.

22 commenti :

Anonimo ha detto...

por favor, o link.
grazzie mille

JJ JOHN ha detto...

desculpe, aqui nao é possivel publicar links.
Obrigado a voçe para sua atençao.

Regolo ha detto...

A me già faceva schifo la versione italiana....

JJ JOHN ha detto...

Come mai Regolo?

Iskretta ha detto...

Guess who... :-)))

A me "Contaminazione" non dispiaceva, per quanto riguarda invece la versione inglese.. beh.. il tuo articolo ben riassume il mio pensiero: niente di nuovo sul fronte occidentale.

Un abbraccio,
Iskra

regolo ha detto...

Mi sono sempre risultate indigeste le commistioni "spinte" rock-classica. Di più: le ho sempre ritenute operazioni di cattivo gusto concepite principalmente per mascherare mancanza di creatività.
In questo elenco posso mettere anche i New Trolls dell'acclamato (non da me) Concerto Grosso.
A parte Contaminazione comunque i RDM non mi sono mai particolarmente piaciuti...nonostante avessi come compagno di classe alle medie il cugino di uno dei componenti.

J.J. JOHN ha detto...

Però il Prog si basava molto sulla compenetrazione con la musica classica. Quindi, questa tua avversione temo equivalga un po' a tagliarti via molta parte degli anni '70...

regolo ha detto...

Il prog, propriamente detto, è nato con commistioni classiche. Penso a "Whiter shade of pale" dei Procol haruM, basato su un'aria di Bach, che forse èstata la prima canzone progressive in assoluto.
Una cosa però è inserire elementi classici in ambiti più propriamente derivati dal rock (o dal blues o dal jazz), come hanno fatto i grandi gruppi prog che tutti amiamo come i Genesis, i Jethro Tull, gentle Giant etc..; altro è invece riproporre quasi pedissequamente stilemi derivati dalla classica, magari aggiungendo qua e là un assolo di chitarra o un ritmica moderna.
Non a caso nel mio post ho usato l'aggettivo "spinte" proprio per non generare equivoci in tal senso (pare però non ci sono riuscito :-)

Anonimo ha detto...

Chissà perchè hanno utilizzato una copertina così brutta per il lancio del disco all'estero? Era meglio quella originale del disco del 1973.

alex77

taz ha detto...

Ci provarono i Deep Purple e i Bee Gees(due nomi qualsiasi?...)con un risultato non eclatante...ci riuscirono i New Trolls con Concerto Grosso(tra l'altro tra i dischi più venduti dell'epoca...)..riuscirono a trarre, anche grazie a Bacalov, il miglior risultato possibile da questo insolito mix Prog-Barocco...che poi piaccia o no...non è bello ciò che è bello(infatti piacque a molti)...Chiusa la parentesi(scusate), stiamo parlando del RDM...Concordo con te JJ nella scheda...praticamente una fotocopia..."Gino Campoli in una itw dell'epoca disse che il loro mercato doveva essere Francia Germania Spagna...niente UK, troppo difficile il loro mercato per una proposta come la nostra adesso...in un futuro se son loro ad accorgersi di noi...abbiamo preparato un disco in lingua inglese con pezzi tratti da Contaminazione e La Bibbia, aggiungendo le tastiere che non erano presenti nella prima versione della Bibbia...."..qualcosa con la RCA è successa..il disco che ne usciì fù la versione UK di Contaminazione..A me piace molto(si capisce?)..non scade mai nel banale, lo trovo pieno di "sfaccettature musicali" e loro, Di Sabatino e Vita(lui collaborò fianco a fianco con Bacalov nella stesura delle parti musicali) sono due bravissimi strumentisti(poi Vita col suo strumento "imita" in maniera eccelsa quelle piccole sfumature, degli archi, che fanno parte del repertorio di Bartòk)...Peccato quella orribile copertina!!! ciao

J.J. JOHN ha detto...

Regolo allora sei un Canterburyano! Immagino quindi che il concerto per gruppo e orchestra dei Deep Purple ti faccia orrore...
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Mi viene in mente che forse la copertina degli RDM è così perchè in america non tutti i rockers conoscono il "Clavicembalo ben temperato".
O molto più francamente perchè in bicromia costava di meno.
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Io oso e nel Prog ci metto pure "Freak out" di Zappa del '66.
Non credo che abbia influenzato molto gli inglesi, ma era una bella "contamination" pure quella.
E poi, mai scordarsi dei Moody Blues, ça va sans dire.

Regolo ha detto...

Ebbene si, mi avete beccato!Lo confesso, sono un canterburyano (con ascendenze zappofile!) :-)
Per quel che riguarda i deep Purple ti basti sapere che ho provato più di una volta ad ascoltare il loro disco con orchestra ma non sono mai riuscito ad arrivare alla fine. Pure il disco orchestrale dei Procol Harum non mi è mai piaciuto, e io ho sempre amato i Procol (almeno i loro primi dischi).
Anche fra i canterburyani c'è chi, come i Caravan, ha ceduto alla tentazione di un disco con l'orchestra; anche in questo caso si tratta di un lavoro non troppo riuscito....ma ai Caravan perdono questo ed altro...
Frank Zappa prog? mmmmh...ce ne sarebbe per innestare una discussione infinita. Per quel che ne penso Zio Frank è oltre il prog e...oltre tutto!

Anonimo ha detto...

Tieni conto che Freak out è del 66.

Anonimo ha detto...

jj john, obrigado de qualquer maneira, eu pedi o link, porque essa versão em inglês, eu não possuo.
meu nome é ricardo, sou brasileiro, 53 anos, casado, dentista e professor de escola de odontologia e colecionador de rock hard e progressivo. possuo cerca de 25000 títulos originais entre vynil e cd e cerca de 5000 mp3.
grande abraço e parabéns pelo blog.
desculpe

lenz ha detto...

"A parte Contaminazione comunque i RDM non mi sono mai particolarmente piaciuti...nonostante avessi come compagno di classe alle medie il cugino di uno dei componenti."

bella questa.. è come dire che a me dovrebbe piacere gigi d'alessio solo perchè ho come collega di lavoro il figlio del biscugino dello zio della madre della moglie del suo manager... :)))

Grande Contaminazione, grandi il Rovescio ;)

DogmaX ha detto...

Sinceramente non ho mai capito la collocazione cronologica esatta di questo disco, rapportandola alle fasi della loro carriera. Se nel 1974 praticamente si frantumano a causa del furto della strumentazione, e Ballarini si ritira dalla scena... questo disco quando è stato composto... prima? Era già in preparazione ed è stato rilasciato postumo? O hanno richiamato Ballarini e altri coristi per togliere le voci vecchie e inserire le nuove? Perché la musica è praticamente la stessa.

Seppur non mi piaccia "Banco IV" (cos'è quella versione di R.I.P.? :( ), almeno lì hanno cercato di cambiare qualcosa, questa invece è sembrata una mera operazione commerciale realizzata in fretta e in furia.

Rimane comunque un bel disco, anche se non è il mio preferito di RDM, almeno del periodo d'oro.

J.J. JOHN ha detto...

"Contamination" venne inciso preticamente in parallelo con la versione italiana, come si faceva una volta.
Solo che a differenza di molti altri lavori che vennero rivisti, almeno in qualche loro parte, qui si tennero quasi tutte le stesse basi e si cambiò solo il canto.
Diciamo che avrebbero potuto fare di meglio.

u g o ha detto...

ammetto il mio limite ma pur possedendo circa 2000 titoli tra lp cd 45 giri non ho nulla di FRANK ZAPPA!x uno come me che ama il prog inglese/italiano ma pure l'hard-rock/l'heavy-metal e il punk di frank zappa quali dischi potrei digerire di +?bada bene JJ non piu di tre titoli so quanto sia sterminata la sua discografia...il solito ugo!

Anonimo ha detto...

Ciao ugo,scusa se mi intrometto,ma mentre aspettiamo il responso di John,da grande estimatore di Zappa quale sono,ti voglio dare il mio consiglio:

-con i Mothers of invention: freak out!
-alle porte degli '80: Joe's garage
-ultimo Zappa: the yellow shark

Questi sono alcuni fra i più digeribili ma non i migliori in assoluto:se vuoi andare sul top del top scegli absolutely free,we're only in it for the money e il mio preferito UNCLE MEAT!

Ciao,Fede

ugo ha detto...

grazie fede sei davvero gentile!

J.J. JOHN ha detto...

Posso scegliere solo 3 LP! Di Zappa? Oddio e come si fa?

Allora, caro Ugo, io credo che Fede ti abbia consigliato il meglio.

Personalmente direi "Hot Rats" non fosse solo per il brano "Peaches en Regalia" che ha il potere di mettermi sempre di buon umore.

Poi "Freak out" perchè fu un esordio davvero roboante nel mondo del rock

Infine "Shut up 'n play yer guitar" che è il miglior Zappa chitarrista che si sia mai sentito.

Se solo mi fosse concessa una quarta opzione direi "Studio Tan", che non è un capolavoro, ma a me piace moltissimo.

Che dite, va bene cosi?

Anonimo ha detto...

Operazione discografica inutile e prescindibile

Michele D'Alvano