In virtù degli ultimissimi interventi dei lettori, rilancio questa scheda datata 2012. In sostanza: i Clckwork Oranges NON erano i Pooh. Vero? Falso?
Ancora prima del boom di Internet in cui la notizia venne trattata in ogni genere e modo, il 45 dei Clockwork Oranges (Ready Steady / After Tonight) diventò un casus belli presso tutti i collezionisti del pianeta in quanto sulla copertina dell'edizione tedesca, alcuni riconobbero i cinque componenti dei neonati Pooh che da poco avevano abbandonato il loro vecchio nome "Jaguars".
Nella foto compaiono infatti da inistra a destra: Gilberto Faggioli, Valerio Negrini, Mario Goretti, Mauro Zini Bèrtoli e Robert Gillot.
Costa abbandonò nel 1964, Facchinetti arriva nel marzo del 1966 (quindi un mese dopo la prima pubblicazione di questo 45 giri) al posto di Gillot e Fogli sostituirà Faggioli cinque mesi pù tardi. Bertoli se ne andrà nel 1967 e Goretti nel 1968.
In ogni caso, siccome il gruppo non riconoscerà mai la paternità del disco, o comunque resterà a lungo evasivo sul tema, questo vinile è ancora oggi non solo motivo di accesi dibattiti, ma anche un pezzo da collezione ricercato e costoso.
I pezzi presenti sul singolo, sono le versioni in lingua inglese di due brani dell'Equipe 84, entrambi del 1965: "Prima di cominciare" di Antonio Amurri e Armando Sciascia (incluso nel primo album della band e B-Side di "Ora puoi tornare") e "Notte senza fine" di E.Chelotti e G.Russo.
Le traduzioni in inglese sono invece di Ken Howard and Alan Blaikley, già noti per aver lavorato con artisti beat quali Honeycombs, Dave Dee, Dozy, Beaky e Mick & Tich.
I paesi in cui il disco venne pubblicato furono :
- Inghilterra, su etichetta Ember n° S 227 25/02/1966 (foto a sx)
- Usa, Liberty n° F-55 887
- Germania, Columbia n° C 23 226
- Grecia, Melody n° BMG 185
- Australia, W&G n° WG-S-8013
- Sempre su etichetta Ember, le due canzoni comparvero anche sulla compilation "Live at the Pink Flamingo" del 1967, che i Clockwork Oranges" diviseo con i "Paul's Troubles", "Russ Hamilton", "The Washington D.C.'s", "Ray Singer" e "Bobby Johnson & the Atoms": tutti gruppi della scuderia Ember di cui si sa poco, eccetto per l'ultimo, capitanato dal cantante Jamaicano Bobby Johnson il cui gruppo fece da spalla anche a John Mayall, Animals e Ike e Tina Turner.
Ora, senza voler prendere posizione su ciò che solo i Pooh o lo stesso Armando Sciascia potrebbero chiarire, consideriamo le diverse posizioni riguardo all'identità del complesso:
I CLOCKWORK ORANGES SONO I POOH:
- Nel 1966 la discografica Vedette di Armando Sciascia stava perdendo l'Equipe 84 e trovò nei neonati Pooh (ex Jaguars) un valido potenziale sostituto. Come in uso all'epoca, Sciascia fece loro incidere alcuni brani in Inglese e orientati al mercato estero di cui due vennero pubblicati: "Ready Steady" (firmata dallo stesso Sciascia sotto lo pseudonimo di H. Tical) e "After Tonight"
.
- Nella foto foto della copertina tedesca ritrae la primissima formazione dei Pooh.
- Sollecitato nel 1998 dal noto collezionista Italo Gnocchi, Valerio Negrini ha riconosciuto la paternità dell'esecuzione dopo averla riascoltata insieme a Facchinetti e D'Orazio.
I CLOCKWORK ORANGES NON SONO I POOH:
- Il ricercatore francese Michel Bands sostiene che i Clockwork Oranges esistessero già come formazione autonoma in Inghilterra e comprendessero il cantante - chitarrista Terry Clark (ex Herd: tre quarantacinque giri all'attivo nel 1967), dal bassista Brian Curtis, dal chitarrista Harvey Hinsley e da Mick Underwood alla batteria.
Secondo Michel, sarebbe questo il gruppo ad aver pubblicato il singolo in oggetto e non i Pooh: quindi la copertina tedesca potrebbe trattarsi di un errore, fatto non infrequente negli anni '60.
A sostegno di questa tesi, si consideri la recente scoperta di un'edizione greca che riporta la foto di un gruppo totalmente differente.
- Lo storico Ron Cooper, editore della fanzine Zabadak e amico degli ex-membri dei Clockwork Oranges, ammette che la voce del cantato potrebbe essere quella di Terry Clarke per il suo inconfondibile accento cockney.
Io non prendo posizione e resto aperto a qualunque tesi purché suffragata da certezze storiche e non da leggende.
Negli anni '60, si sa, discograficamente accadeva di tutto: tuttavia ciò non toglie che l'esborso per avere questo disco è assai elevato e quindi sarebbe giusto (anche e soprattutto per correttezza verso i fan dei Pooh), chiarire una volta per tutte questa faccenda.
AGGIORNAMENTO aprile 2012
A FRONTE DEI NUMEROSI COMMENTI E DEI RECENTI SVILUPPI DEL DIBATTITO,
RIASSUMIMAMO QUI LE INFORMAZIONI SINORA DOCUMENTABILI.
1) Per vostra informazione, una testimonianza di
Rob Parish del
luglio 2011 riporta l'esistenza di un'altra band dal nome
Clockwork Oranges. E'un quartetto di Erith (Kent,GB) che
incise un singolo non meglio identificato di cui si sta cercando di sapere di più.
Parish conclude poi dicendo che "
It's weird that several groups around Europe are all claiming to be the Oranges".
Il che farebbe supporre che vi siano state
ulteriori formazioni a condividere lo stesso nome, cosa non improbabile visto l'enorme successo del romanzo di
Burgess di quattro anni prima.
Comunque sia, la formazione dei
Clockwork Oranges a cui alcuni attribuiscono il singolo in questione era:
Terry Clarke (guitar, vocals) -
Harvey Hinsley (guitar, from the future "
Hot Chocolate" -
Brian Curtis (bass) -
Mick Underwood (drums).
Altre fonti annoverano nella band anche il cantante-chitarrista
Henry Turtle sebbene nel suo libro
"The tapestry of delights" - autentica bibbia della psichedelia inglese
- lo scrittore
Vernon Joynson descriva il gruppo come un
quartetto ("
A surf-mod four piece").
2) Il fatto che i
Clockwork Oranges fossero i
Pooh non è affatto
acclarato nè a tutt'oggi completamente comprovabile.
Vi sono di fatto testimonianze molto discordi quale quella di
Valerio Negrini che ha sostenuto dopo oltre 30 anni che
furono i Pooh a suonare nel disco in oggetto, quella di
Vittorio Costa (ex
Jaguars) e
Mauro Bertoli che affermano l'
esatto contrario e gli scritti di
Michel Bands e dello scrittore
Ron Cooper che usano invece la
formula dubitativa.
3) Il nostro lettore
Gil Fangazio ci riporta un'opinione di "
Celestinocamicia" su un forum
You Tube secondo il quale la base di "
Prima di cominciare" e quella di "
Ready Steady" sono
identiche. Quindi Ready Steady utilizzarebbe le basi originali dell'
Equipe 84 e il coinvolgimento dei
Pooh si limiterebbe alle sole voci.
Su questo punto però
Ron Cooper sostiene che la voce del cantante potrebbe essere quella dell'ex "
Herd"
Terry Clarke a causa del suo spiccato accento
cockney.
A questo punto, perlomeno per il lato A, non vi sarebbe
alcun coinvolgimento dei
Pooh così come afferma anche l'ex
Jaguars Vittorio Costa.
4) Anche sul brano "
After Tonight"
Ron Cooper rimarca la stessa somiglianza vocale, ma sempre
Gil Fangazio ci fa notare che in questo caso
la base musicale è diversa da quella dell'
Equipe 84 e che di conseguenza sarebbe stata
reincisa.
Da chi? Non si sa.
Potrebbero essere stati i
Pooh o i
Clockwork Oranges di
Terry Clarke, ma su questo punto lo scrittore
Michele Neri - deducendo la sua tesi dalla scritta "
A Vedette recording" sull'edizione
Ember, il che implicherebbe che gli inglesi
hanno acquistato sia la base che le voci di entrambe i lati - da quasi per certo che
tutto il processo di registrazione venne effettuato in Italia.
Questo non coinvolgerebbe necessariamente i
Pooh, ma innalzerebbe di sicuro la possibilità di un loro intervento. Ciò se si esclude la possibilità che i
Clockwork Oranges (con o senza Turtle) siano venuti a
Milano per
intervenire nelle registrazioni.
5) Il ns. lettore Tino, dopo un'analisi del
sito di Henry Turtle sostiene che suoi
Clockwork Orange (senza la S e futuri "Doves") e i
Clockwork Oranges siano la stessa cosa e, sempre secondo secondo il
Turtle non pubblicarono mai nulla se non delle demo.
Ciò
esclude quindi totalmente un coinvolgimento dei
Clockwork Orange di
Turtle nel singolo "
Ready Steady"
Tuttavia, dicendo che la sua band
The Clockwork Orange "
non aveva niente a che fare con la band che registrò "Ready Steady" per la Ember nel 1966", presuppone l'esistenza di un'
altra band quasi omonima che invece quel disco lo registrò davvero e che, a questo punto, potrebbe essere qualunque, dichiarandosi lo stesso
Turtle "
ignorante" sulla sua reale identità.
L'unica cosa che
Turtle escluderebbe è la presenza nei
Clockwork Oranges (coloro che cioè incisero potenzialmente il disco) di
Terry Clarke e
Mick Underwood, all'epoca impegnati con il loro gruppo gli "
Herd" e confluiti nel 1967 con il suo nuovo gruppo "
The Doves".
Da queste considerazione si evince che:
A) La formazione a quattro riportata al
punto 1 che molti siti ritengono sia quella dei
Clockwork Oranges è sbagliata.
B) E' possibile che
Turtle non sapesse che i suoi futuri colleghi avessero inciso quel disco un anno prima della formazione dei
Doves, cosa che però ritengo improbabile data l'amicizia che li legava.
C) Esisteva un'altra (o altre) band dal nome
Clockwork Oranges di cui una potrebbe essere quella citata nel giugno del 2011 da
Ron Parish nel sito di
Radio London.
6) "
Ready Steady" fu scelta dal DJ
Mike Lennox come "
climber"
(= disco in ascesa ma sotto la 40 posizione) della
Fab 40 di Radio London nelle trasmissioni del
27/2/1966 e del
6/3/1966.Il disco però non arrivò mai in classifica
e nell'emissione del
13/3/66 scomparve
del tutto.
7) Ricordo infine
due domande del lettore Hydorvox che mi sembrano molto interessanti:
A) "Perché mai i
Pooh avrebbero dovuto successivamente
accreditarsi due operazioni discografiche come quelle citate,
senza peraltro guadagnarci in diritti o proventi discografici, se non
vi avessero preso parte quanto meno come musicisti ?"
RISPOSTA A: "Perchè furono effettivamente coinvolti a qualche titolo nella realizzazione del disco" - RISPOSTA B: "Non furono i Pooh ad accreditarsi spontaneamente la partecipazione al progetto, o almeno non subito. Lo fecero solo 32 anni dopo su richiesta di Italo Gnocchi (all'epoca boss della On sale Music) che chiese ragguagli a Negrini. Prima di allora quel singolo era quasi del tutto inosservato. Il che solleverebbe dei dubbi sulle certezze espresse dal Negrini il quale, se lo avesse realizzato veramente, ne sarebbe stato più che certo senza bisogno di interpellare Facchinetti e D'Orazio."
B) "Se è vero come è vero che la formazione di quel tempo suonò e incise i brani “
Ready Steady” e “
After Tonight”
(ma anche “Ero l’attendente del Kaiser”),
di chi è la voce del cantato ?"