Sensations' Fix: Fragments of light (1974)

sensations' fix 01Tra i gruppi che emersero dalla nuova ondata del 1974, il più prolifico fu assolutamente il trio dei Sensations' Fix con ben tre album all'attivo in un anno.
Costituitasi a Firenze verso la fine del 1973, la band era capitanata dalla carismatica figura di Franco Falsini, un chitarrista-tastierista che nel 1966 aveva fondato con il futuro bassista della Triade Agostino Nobile, la rock band "Noi Tre", autori del singolo "Un posto dove" nel 1968.
Sostituito nei "Noi Tre" da Paolo Tofani (Area), Falsini milita brevemente nelle "Madri Superiori" per poi chiamare accanto a se l'ex bassista dei Campo di Marte Richard Ursillo e il batterista statunitense Keith Edwards.
Così strutturato, il terzetto prende il nome di Sensation's Fix e si stabilisce in una casa vicino a Firenze che trasforma in studio registrazione privato.

Appoggiandosi per la distribuzione alla discografica Polydor, il gruppo incide nei primi mesi del 1974 un Lp promozionale omonimo che, malgrado la distribuzione limitata, suscita immediatamente l'interesse della critica nazionale per essere l'unico album italiano di space rock direttamente ispirato ai corrieri cosmici tedeschi.
Di fatto, composizioni quali "S.N.S.T.N.-F.X.", "Astride a vibration" e "Galactic Interference", richiamano pur se in maniera più semplficata, i grandi ambienti visionari dei primi Can e dei loro compatrioti Ash Ra Tempel.

sensations' fix 02L'uso dei sintetizzatori è ancora limitato, ma non passeranno che pochissimi mesi perché il nuovo disco "Fragments of Light" (questa volta a nome di Sensations' Fix - con l'apostrofo spostato - e distribuito a scala nazionale) si presenti con un suono più elettronico e definito.
Dotato di una copertina singola in cartone ruvido e dal sapore lunare, il nuovo lavoro inanella 11 brevi composizioni dal
sound marcatamente spaziale e caratterizzato soprattutto dall'autorevole artiglieria di tastiere del Falsini.
Il groove è languidamente dilatato tra grandi assoli di chitarra sullo stile di Manuel Goettsching degli Ash Ra Tempel e larghi tappeti di tastiere sovraincise che danno all'album un feeling del tutto particolare.
A questo proposito, davvero rilevante è la ricerca sonora di Falsini che si dimostra un compositore-arrangiatore molto abile e delicato.

Salvo per una sola vampata rock ("Do you love me?"), il basso, la batteria e soprattutto la voce, rimangono elementi di puro supporto timbrico e relegati molto alle spalle della struttura compositiva.

Picchi di visionarietà si riscontrano nel brano "Nuclear war is in your brain", mentre in episodi come "Music is painting in the air" riaffiorano piacevoli tracce di psichedelia in chiave soft.


sensations' fix 03Purtroppo, essendo il gruppo completamente autogestito sia in fase incisione che di mixaggio delle matrici (al punto che si presume che queste venissero portate in Polydor già pronte per la stampa), i primi lavori restituiscono un sound piuttosto confuso, se non al limite dell'amatoriale.
In questo senso,
risulta evidente che le numerose sovraincisioni penalizzarono la dinamica finale sino a renderla piatta e pastosa: difetto che avrebbe potuto essere evitato utilizzando i più potenti mezzi della Polydor, ma che
evidentemente vennero bypassati per non interferire sullo spirito comunitario del trio.

Pur essendo estremamente trasgressivo per il panorama italiano, l'album non incontrò i favori del movimento Controculturale che reputò la band di Falsini esterofila, poco accessibile a causa della sua eccessiva indipendenza e neppure troppo affidabile musicalmente:
"i componenti non hanno grandi capacità soprattutto in fatto di idee, di arrangiamenti e di scelta dei timbri [e] sono appena in media con la peggiore produzione del pop inglese",
dirà di loro limpietoso "Libro bianco sul pop in Italia" (Arcana Editrice, 1976).

Tutto questo disamore comunque, non impedì ai ragazzi di incidere un terzo album nel 1974 ("Portable madness"), di continuare la loro carriera ancora per quattro anni producendo altrettanti LP, di presenziare a qualche Festival Pop e di trasferirsi più avanti in America, gettando così ulteriori sospetti sulla loro immagine presso il movimento giovanile antagonista..

29 commenti :

Anonimo ha detto...

Eh già, sti tipi presto appariranno anche sul mio blog, piuttosto scontato direi.

Andy

Anonimo ha detto...

Ue andy, JJ lo sapeva, ha degli agenti super-segretissimi ke ti spiano......alex77

Anonimo ha detto...

..ottimo articolo!!, sempre bellissimo leggere il blog di John anche se io sono più esperto di power pop e nw e molto MOLTO meno di prog,,.. but fantastico

Mich. di PopArtx (anzi ,in omaggio a "pappi" e ai suoi "simpatici "cortegiani...di Pappartx!!

Anonimo ha detto...

I sensation fix li scoprii anni fa (verso la metà degli anni 90) per caso. Ero in un negozio di musica nel budello di Loano e in uno scaffale impolverato dedicato al prog italiano dei 70 ci trovo AREA PERIGEO, i NADMA e questo gruppo....Comprai subito Gioia e Rivoluzione (antologia degli Area), 1978 (gli dei se ne vanno....), Azimut e La Valle dei Templi dei Perigeo.
Prima però di andar verso la cassa tornai indietro a vedere quelle strane copertine dei Nadma e dei Sensation (gruppi della quale non avevo mai neanke sentito parlare)....mi ispirò di più la copertina di questo gruppo e così lo comprai, mentre una mia amica mi faceva notare ke solo lei (ke stava uscendo dal negozio con Sticky Fingers dei Rolling Stones) ascoltava musica decente ?!?!....
Comunque alla fine ascoltando questo disco non l'ho trovato tanto male.....certo si ispira molto (troppo?!?) al krautrock, e poi effettivamente è un disco invekkiato male (la strumentazione utilizzata è veramente MOLTO alla buona....), ma trovo ke Falsini sia stato un kitarrista valido....insomma le idee alla fine c'erano....son stati forse troppo cattivi con loro sul libro bianco del pop. Alcune tracce son veramente ispirate ed evocative. Mi kiedo cosa avrebbe fatto questo gruppo con una strumentazione a sua disposizione più professionale....alex77

JJ John ha detto...

Andy, in effetti non capisco che aspetti...
-
Grazie Michele... 6 sempre grande!.
-
Alex77, io questo gruppo l'ho scoperto a 23 anni e all'epoca mi piaceva "Do you love me?". Per il resto, mi bastavano e mi avanzavano i Tangerine Dream.
"Libro bianco" a parte, c'è da dire che le prime registrazioni erano davvero povere, ma così voleva la band.
Viene piuttosto da chiedersi come mai la Polydor non abbia sollevato almeno qualche perplessità.

Anonimo ha detto...

Sul prog italiano quando ci son di mezzo delle major mi pongo sempre delle domande. Come mai la polydor non segui meglio i balletto di Ys (consigliare un cantanto migliore non sarebbe stato male), come mai come dici tu non si sono opposti ad un lavoro così spartano....come mai la Fonit non ha seguito meglio le registrazioni di Palepoli. Son tanti "come mai" ke non hanno e non avranno mai risposta....ma su molti lavori italiani si poteva far di meglio. OK, i sensation son inferiori al Balletto e agli Osanna, ma sicuramente con una strumentazione migliore ne sarebbe uscito un lavoro più godibile oggi (sarebbe invecchiato meno).....alex77

Anonimo ha detto...

Altra domandina......come mai la polydor ha dato la possibilità ai Sensation di far così tanti dischi? E' una cosa strana, no? All'epoca vendevano bene i loro 33 giri?.....e ke tu sappia JJ provarono a proporli anke all'estero (visto ke cantavano in inglese)?

Col senno del poi mi pento quel giorno di parekki anni fa a Loano di non aver preso il disco dei NADMA, ke tra l'altro non ho mai più trovato da nessun'altra parte.....alex77

JJ John ha detto...

Caro Alex,
al di là della nostra poetica, io credo che negli anni '70 le majors non fossero realmente coinvolte nel Prog. Le loro produzioni erano semplicemente un modo strumentale di coprire il mercato con dei prodotti "giovani".
Nella realtà, non credo vi fosse da parte loro alcun coinvolgimento artistico o emotivo, e questo spiegherebbe la trasandatezza di certi prodotti.
Aspetto vostre- JJ

Anonimo ha detto...

Si, alla fine è proprio andata così. Son stati gruppi lasciati a se stessi.....nessuno poteva sapere il valore ke avrebbero acquisito alcuni di quei dischi a distanza di tanti anni. Ma secondo me è stata comunque colpa anke del provincialismo dei nostri gruppi....alex77

taz ha detto...

In Italia non siamo in UK o America...o...non parliamo di musica leggera, ma di una musica che "muoveva" tanta gente si ma...i poteri forti non hanno mai calcolato del potere della gente, in questo caso dei poteri dei giovani...Da noi il mercato musicale non è lo stesso..l'abbiamo visto in questi giorni con la morte di MJ cosa succede nei paesi dove la musica è considerata un lavoro importante come tanti altri lavori importanti...a me i SF mi son sempre piaciuti aldilà delle influenze teutoniche...un qualcosa di "spaziale" che mi ripuliva le orecchie dal "rumore" prog di quegli anni...ero in vacanza..JJ stai meglio?..ciao

JJ John ha detto...

Si grazie Taz. Non benissimo però: è una questione respiratoria. Tecnicamente dovrei operarmi (nulla di grave, ma ne farei volentieri a meno), ma voglio vedere se si può evitare.
Abbraccio - JJ

taz ha detto...

se le diverse campane che hai "sentito" ti danno un'unico indirizzo....ciaoJJ

Anonimo ha detto...

JJ, TAz ragione ma ti capisco: quando devi farti mettere le mani addosso i "campanari" non sono mai abbastanza.

URSUS ha detto...

Io li ricordo dal vivo,al palasport in alcune occasioni...mi piacevano perchè somigliavano molto ai gruppi tedeschi che seguivo a quei tempi,però preferisco Battiato,ad esempio,che quel discorso lo aveva riveduto in modo decisamente più personale.

Anonimo ha detto...

Ankio come ursus preferisco decisamente il battiato dello stesso periodo.....decisamente più originale il suo discorso musicale....alex77

taz ha detto...

Avete ragione entrambi Urs e Alex...Battiato sperimentale..loro "suoni più melodici"...di sperimentale pochino.ciao

Anonimo ha detto...

Molto probabilmente l'intento di Falsini era quello di proporre una versione semplificata del kraut rock.....pezzi più brevi e più orecchiabili....alex77

BelieveInMagic60 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
BelieveInMagic60 ha detto...

Ho riascoltato di recente tutta la produzione de Sensations'Fix. Sono evidenti i riferimenti stilistici di cui parlate. Tuttavia, ad un attento ascolto, sono arrivato alla conclusione che avessero una loro struttura musicale molto personale che li rende ancora oggi inconfondibili. Ho avuto dei contatti con Falsini e credo di aver capito che non sia mai sceso a compromessi con nessuno, figuriamoci con la Polydor. La musica che è arrivata a noi dai dischi dei Sensations'Fix è esattamente quella che volevano farci ascoltare (chi se ne importa della scarsa qualità). Falsini ancora oggi produce musica, con impegno e con lo stesso spirito ribelle.
p.s. JJ anche a me piaceva "do you love me"

Anonimo ha detto...

Beh effettivamente "do you love me" è una bella canzone pop, semplice ma efficace.....anke a me piace.....alex77

Anonimo ha detto...

Poffare !!
Una visita veramente casuale, stavo cercando una copertina per un tag...

Sono stato, lo sono ancora, un'estimatore dei Sensations' Fix.
Li ho visti ben 2 volte in concerto: la prima volta esattamente il 14 febbraio 1975 come supporto(?) ad un filmato live di Mike Oldfield e pochi mesi dopo (13/09/75) al ''famosissimo'' Villa Loredan Rock Festival di Stra (Ve) assieme a Battiato, Latte e Miele, Aktuala, Camisasca e qualche altro. Ho 2 vinili e da qualche parte anche una registrazione, molto vintage, con una decina di minuti proprio del concerto dei Sensations' a Stra..
Secondo me siete stati un pò cattivi...
Del ''Libro Bianco sul pop in Italia'': chissenefrega, per contro, sull'ultimo 'Rockerilla'' Portable Madness è definito ''capolavoro'' alla fin fine il giudizio che conta è il mio e sono in linea con Rockerilla. PORTABLE l'ho sempre trovato un grande disco, non è invecchiato male, ancora oggi lo conosco a memoria.
Certo l'ispirazione veniva dalla Germania, ma la sintesi era ottima un gruppo veramente unico nel panorama italiano dell'epoca. E poi, siate sinceri, i gruppi italiani storici famosi di allora si ispiravano a nessuno ??????
Falsini suonava la chitarra in modo originale filtrandola spesso con un'infinità di amenicoli e, secondo me, aveva una vena melodica molto semplice ma estremamente efficace indiscutibilmente era lui che teneva su il tutto. E' innegabile che Edwards e Ursillo fossero semplici comprimari però supportavano bene il tutto e malgrado linee di basso e batteria fossero a volte disarmanti il tutto suonava bene insieme. La semplicità a volte non è un peccato... Con un pò più di 'produzione' e uno studio più attrezzato avrebbero potuto 'mangiare la merenda in testa' a molti... col senno di poi però lontano non si va.
I loro dischi sono stati solo ultimamente masterizzati e stampati in Cd su alcuni cofanetti di Universal ''Progressive Italia - Gli anni 70'', due me li sono comprati...
Poi col tempo le cose cambiano... attualmente ho scoperto Gus Gus e The Field però sull'iPod i Sensations' non li ho mai tolti...
Un saluto
Aloysio

BelieveInMagic60 ha detto...

Ciao Aloysio, condivido pienamente il tuo post, anche io non riesco proprio a togliere i Fix dal mio lettore mp3.

Anonimo ha detto...

Be i sensation's fix sono poi rimasti nel campo,qualcuno suona ancora!

pallide stragi ha detto...

ciao JJ scusa se tiro su questa discussione ma avrei un quesito...
"Music is painting in the air" è presente anche nella compilazione antologica: "Firenze sogna itinerari musicali 76/83" edita dalla ma.so. Materiali Sonori (MASOCD 90055)1993
il brano ha il titolo riportato erroneamente (magari proprio voluto)"Music is painting in the hair" e dura solo 3:26; versione alternativa arrangiamento diverso e molto più pieno con una batteria che spacca, anche se nel libretto che accompagna il cd si parla di un estratto da "fragments of light"....sai per caso dirmi la reale provenienza? è una bonus track di qualche ristampa o è stata tirata fuori dai cassetti da Falsini proprio per l'occasione? se non la conosci recupera il cd o te lo passo io perche merita...grazie

(mi è venuto in mente proprio leggendo uno degli ultimi post, quello sugli altri miei concittadini della bella band anche loro presenti nel cd...)
un abbraccione
gabri

J.J. JOHN ha detto...

A occhio credo che sia un remake "ad usum delphini" del Falsini pari a quello di Battiato nella nuova "Convenzione".
Non so dirti altro.
Quando però accadono certe cose, io contatterei la discografica e chiederei lumi. Nessuno meglio di loro può sapere che cosa ha fatto o rifatto l'artista.

Voglio dire: un conto è fare un'operazione antologica che restituisca il sound originale.
Un conto è vendere dei remakes sfruttando il sentimentalismo di chi crede che quelle versioni siano le originali.

Ekphrasys ha detto...

Pensa che io ci sono cresciuto con il loro primo disco...Appartenuto a non si sa chi della mia famiglia (se lo contendono mio padre, mia madre, mia zia...Forse anche la buonanima di mia nonna)...Ricordo che la copertina mi intrigò subito, da quando iniziai ad andare di soppiato nel tinello di casa dove c'era la discoteca e l'impianto HI-Fi...Solo ora ho gli strumenti per comprenderne la bellezza e l'avanguardia...Ai tempi meno...sarà forse perché allora eravamo tutti straviziati di buona musica?

Chi può dirlo...

Saluti

(Ex-Coolermaster di Debaser)

UGO ha detto...

SAI JJ IO IL DISCO DEI NOITRE CE L'HO CREDO UNA RISTAMPA DEL 1989 DELLA HABLABEL E LO TROVO ANTESIGNANO PER L'EPOCA!ERA IL 1968 NON SO SE MI SPIEGO SORTA DI CREAM DE NOIANTRI!MENTRE DEI S.FIX HO SOLO FRAGMENTS OF LIGHTS E NON è CHE MI FACCIA IMPAZZIRE TUTTAVIA MI PIACEREBBE ASCOLTARE PORTABLE MADNESS NON FOSSE ALTRO PER IL TITOLO CHE TROVO GENIALE!CIAO JJ (SAI PURE IO DOVREI OPERARMI AD UN PIEDE(IL SX)MA LO SPECIALISTA HA DETTO PIU NEGLI ANNI!MENO MALE CHE C'è IL PROG CHE CI AIUTA UN POCHINO A DIMENTICARCI I PROBLEMI CIAO UN ABBRACCIO UGO!

J.J. JOHN ha detto...

"Do you love me" io l'ascolterei tutti i giorni della mia vita.

Poi... mi ricordo quando Vinny dei Triade mi parlava di Falsini. Un vero spasso.
Mi manca molto Vinny.

Se devi farti operare, operati subito. Non fare come me che è da secoli che rimando perchè mi cago sotto.
Pensa solo che starai meglio.
Ma di questo, magari, ne parliamo privatamente, ok?

Anonimo ha detto...

Lavoro discreto anche se non mi ha mai entusiasmato

Michele D'Alvano