LE RADICI DEL ROCK PROGRESSIVO INGLESE

le radici del rock progressivo
maggio 1966: BEACH BOYS: Pet sounds
Tutte le innovazioni che Sergeant Peppers riversò su scala mondiale con immenso e immediato successo, stavano già in quest'opera che però dovette scontrarsi con la fragilità psicologica del suo autore e la potenza conflittuale dei suoi stessi eredi.

giugno 1966: FRANK ZAPPA: Freak out!
Zappa è ancora un genio isolato, ma il suo disco possiede quasi tutti gli elementi che saranno propri del Prog: contaminazioni, poliritmie, multistilisticità, tecnologia, tecnica, riferimenti classici e un particolare gusto narrativo.
Proprio per questa sua peculiarità non darà vita ad un movimento, ma influenzerà chi lo farà per lui.

maggio 1967
- PROCOL HARUM: A whiter shade of pale
La musica è un innovativo mix tra pop e barocco. La poetica confonde sogni e realtà in un'avvincente consecutio narrativa gettando le basi di quel linguaggio onirico e visionario che sarà proprio del p
rogressive maturo.

giugno 1967 - THE BEATLES: Sergeant Pepper's lonel
y hearts club band
Professionalità maniacale, una smisurata sete di innovazione e una straordinaria raffinatezza musicale, traghettano il beat nella visionarietà psichedelica. Da questo momento, musica, poetica e tecnologia diventano inscindibili costituendo parte integrante di tutte le produzioni più avanguardistiche. Prog incluso.

agosto 1967 - THE PINK FLOYD: The piper at the gates of dawn
Il manifesto della psichedelia underground più radicale. Niente orpelli, pochi effetti e molta sostanza rimandano ogni nota di questo disco a un ambiente preciso: la Londra psichedelica degli anni 66-67. Ai suoi sogni, alle sue follie e ai suoi desideri ma con un occhio fatalmente rivolto al futuro..
In altre parole: mentre per i Beatles "Sgt. Peppers" fu un punto d'arrivo, "The Piper" fu un punto di partenza.
Nulla di "pre-prog", intendiamoci, ma l'intenzionalità di questo disco, la sua proiezione nel futuro non ebbe rivali.

novembre 1967 - MOODY BLUES: Days of future passed
Grazie all'intervento della London Festival Orchestra il connubio tra classica e rock arriva al suo pieno compimento.
Lo sviluppo concettuale dell'album assume forme così definite da rendere il "concept" una realtà definitivamente condivisa e implementabile in un futuro ormai alle porte.

novembre 1967 - THE NICE: The thoughts of Emerlist Davjack
Dal genio classico di Keith Emerson e dalla follia creativa dei suoi colleghi deriva il gusto Prog per la destrutturazione metrica, per la sintesi elettronica e per la dura contaminazione con il rock più pesante. Il progressivo moderno nasce con "Rondò".



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questi sono i principali albums
che hanno "costruito" il Prog rock
secondo "Classic Rock magazine".
(da prendere con le pinze... ça va sans dire...)